Pag 2 di 2 PrimaPrima 12
Risultati da 26 a 49 di 49
  1. #26
    La Borga L'avatar di Jimmy
    Data Registrazione
    29-03-03
    Località
    Urbe
    Messaggi
    11,587

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi

    Corto ha scritto gio, 16 febbraio 2006 alle 00:02
    JimmyPage ha scritto mer, 15 febbraio 2006 alle 23:45
    [email
    Ph@ntom[/email] ha scritto mer, 15 febbraio 2006 alle 23:42]
    Corto ha scritto mer, 15 febbraio 2006 alle 23:39
    [email
    Ph@ntom[/email] ha scritto mer, 15 febbraio 2006 alle 23:35]Ho capito infine qual è la tua opinione e devo ammettere che non è malaccio, è lodevole. Pecchi, per me, in questo: non consideri la relazione "volvente" tra uomo e ambiente, che è perfettamente circolare, e soprattutto nel credere che ambiente e uomo siano cose distinte. Eliminiamo la distinzione, cade la tua obiezione; non trovi?
    Ambiente e uomo penso siano distinti per definizione!
    Posso prenderla come una formalità di comodo, ma sinceramente non trovo che sia così.
    Effettivamente...
    sono d'accordo con te. E' una distinzione prettamente logica.

    Non è soltanto per la relazione causale reciproca, l'uomo forgia l'ambiente, l'ambiente forgia l'uomo. Mi sembra, più radicalmente, che ogni uomo sia ciò che è soltanto in relazione ad esso, o anche alla mancanza di esso, qualora non sia radicato in ambiente alcuno.

    Scusate per la parentesi.
    Mah io penso sempre che se sì è in disaccordo con una definizione bisogna proporne un' altra.

    Detto questo, non capisco il senso del post di Jimmy,a meno che non voglia ribadire che l'ambiente determina l'uomo.

    E diciamo anche che quando dico "fuori l'uomo" non mi riferisco alla sola dimensione spaziale.

    Mi guardo bene dal dire che l'ambiente determina l'uomo (cosa che è vera, ma non esaurisce la questione). In realtà trovo che ci sia una relazione molto più complessa tra uomo e ambiente, e se mi impegnassi potrei tirar fuori un post un po' articolato ma, perdonatemi, lo farò domani, sono piuttosto stanco.

    Aggiungo solo che, anch'io, quando dico che l'uomo è nell'ambiente intendo molto di più della semplice collocazione spaziale.

  2. #27
    Il Nonno L'avatar di Ph@ntom
    Data Registrazione
    03-11-01
    Località
    Milano
    Messaggi
    4,534

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi

    Costruttivismo, una sola parola.

  3. #28
    Lo Zio L'avatar di Corto
    Data Registrazione
    12-04-05
    Messaggi
    1,719

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi

    Ok Jimmy non penso sia necessario il post
    Penso che tutti siamo d'accordo sulla complessità della relazione uomo-ambiente.

    Detto questo, buonanotte.

  4. #29
    La Borga L'avatar di Jimmy
    Data Registrazione
    29-03-03
    Località
    Urbe
    Messaggi
    11,587

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi

    Corto ha scritto gio, 16 febbraio 2006 alle 00:12
    Ok Jimmy non penso sia necessario il post
    Penso che tutti siamo d'accordo sulla complessità della relazione uomo-ambiente.

    Detto questo, buonanotte.
    D'accordo, mi hai risparmiato la fatica

  5. #30
    Il Nonno L'avatar di memex
    Data Registrazione
    15-09-01
    Località
    Milano
    Messaggi
    8,655

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi

    Emack ha scritto ven, 10 febbraio 2006 alle 09:19

    Interessante.
    Però l'estetica del "palazzone grigio" non appartiene esclusivamente all'Occidente capitalista; basti pensare all'URSS, a Singapore, a Beijing, a Tokyo, a Rio de Janeiro.
    Sembra che l'esplosione demografica metropolitana sia stata affrontata universalmente attraverso criteri razionali (sviluppo verso l'alto; servizi igienici funzionanti per condomini di centinaia se non migliaia di persone; etc.) validi più per batterie di pollame che per esseri umani.
    è quindi la razionalità "pura" (o meglio l'approccio solamente razionale) a creare alienazione, non necessariamente la tipologia di edificio?


    ho messo un punto di domanda, ma per me la risposta è si...

    (mi ricorda il topic sulle arcologie, bello!)

  6. #31
    alberace
    ospite

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi

    memex ha scritto ven, 17 febbraio 2006 alle 15:43
    Emack ha scritto ven, 10 febbraio 2006 alle 09:19

    Interessante.
    Però l'estetica del "palazzone grigio" non appartiene esclusivamente all'Occidente capitalista; basti pensare all'URSS, a Singapore, a Beijing, a Tokyo, a Rio de Janeiro.
    Sembra che l'esplosione demografica metropolitana sia stata affrontata universalmente attraverso criteri razionali (sviluppo verso l'alto; servizi igienici funzionanti per condomini di centinaia se non migliaia di persone; etc.) validi più per batterie di pollame che per esseri umani.
    è quindi la razionalità "pura" (o meglio l'approccio solamente razionale) a creare alienazione, non necessariamente la tipologia di edificio?


    ho messo un punto di domanda, ma per me la risposta è si...

    (mi ricorda il topic sulle arcologie, bello!)
    il problema è la pianificazione disumana. edifici di dieci piani a roma mi fanno rabbrividire. in più manca un sacco di verde in città.

  7. #32
    Emack
    ospite

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi

    memex ha scritto ven, 17 febbraio 2006 alle 15:43
    è quindi la razionalità "pura" (o meglio l'approccio solamente razionale) a creare alienazione, non necessariamente la tipologia di edificio?
    Come ha già scritto alberace, è la razionalità disumana a sortire un tale effetto.

  8. #33
    Il Nonno L'avatar di memex
    Data Registrazione
    15-09-01
    Località
    Milano
    Messaggi
    8,655

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi

    alberace ha scritto sab, 18 febbraio 2006 alle 16:44
    memex ha scritto ven, 17 febbraio 2006 alle 15:43
    Emack ha scritto ven, 10 febbraio 2006 alle 09:19

    Interessante.
    Però l'estetica del "palazzone grigio" non appartiene esclusivamente all'Occidente capitalista; basti pensare all'URSS, a Singapore, a Beijing, a Tokyo, a Rio de Janeiro.
    Sembra che l'esplosione demografica metropolitana sia stata affrontata universalmente attraverso criteri razionali (sviluppo verso l'alto; servizi igienici funzionanti per condomini di centinaia se non migliaia di persone; etc.) validi più per batterie di pollame che per esseri umani.
    è quindi la razionalità "pura" (o meglio l'approccio solamente razionale) a creare alienazione, non necessariamente la tipologia di edificio?


    ho messo un punto di domanda, ma per me la risposta è si...

    (mi ricorda il topic sulle arcologie, bello!)
    il problema è la pianificazione disumana. edifici di dieci piani a roma mi fanno rabbrividire. in più manca un sacco di verde in città.
    Emack ha scritto sab, 18 febbraio 2006 alle 20:04
    memex ha scritto ven, 17 febbraio 2006 alle 15:43
    è quindi la razionalità "pura" (o meglio l'approccio solamente razionale) a creare alienazione, non necessariamente la tipologia di edificio?
    Come ha già scritto alberace, è la razionalità disumana a sortire un tale effetto.
    quindi razionalità disumana è solo quella del "palazzone"?

    non può esistere alienazione nella "progettazione a misura d'uomo"? (o se anche questa genera alienazione smette di essere a misura d'uomo?)

  9. #34
    alberace
    ospite

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi

    i problemi sono studiati nell'urbanistica e riguardano numerosissimi fattori.
    quest'anno ho avuto modo di studiare un quartiere di roma e c'è una notevole differenza tra il quartiere tiburtino e il quartiere di casal bruciato. questi due quartieri sono praticamente attaccati e le differenze sono notevoli. la densità di abitanti per chilometro quadro incide e di parecchio.
    tiburtino


    casal bruciato


    tiburtino con google earth

    casal bruciato con google earth

    città tiburtina con google earth

    in quest'ultima i quartieri stanno a destra.

  10. #35
    Il Nonno L'avatar di memex
    Data Registrazione
    15-09-01
    Località
    Milano
    Messaggi
    8,655

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi

    non capisco il nesso (e non vedo le foto)

  11. #36
    alberace
    ospite

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi

    le foto ci sono ma i link a xoom funzionano male.
    abitare in un edificio da 10 piani non può competere con l'abitare in un edificio di 3 piani perchè il contatto con l'ambiente è fondamentale per capire che viviamo nella natura e che ne facciamo parte. rompere questo legame secondo me è alienarsi e rinchiudersi in grandi scatole di cemento (con triplo lucchetto).

  12. #37
    Il Nonno L'avatar di memex
    Data Registrazione
    15-09-01
    Località
    Milano
    Messaggi
    8,655

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi


    e qui

  13. #38
    Emack
    ospite

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi

    Si trascura un fatto: gli spazi disponibili (i.e.: i terreni edificabili) sono limitati.
    Una soluzione come quella di "suburbia" è per aree con scarsa densità demografica; bisogna percorrere altre strade.

  14. #39
    alberace
    ospite

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi

    ma soprattutto non vedo (e penso non ci siano) attrezzature collettive nè spazi pubblici.
    quello postato è un esempio di finto quartiere (o barricata urbana).

  15. #40
    Il Nonno L'avatar di memex
    Data Registrazione
    15-09-01
    Località
    Milano
    Messaggi
    8,655

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi

    per carità... siccome sembravate orientati solo sull'alveare... volevo rimarcare come l'alienazione non sta nella "non-progettazione" (a misura d'uomo o meno che sia).

    le "nuove periferie" - con tanto verde, servizi e strutture - non sono necessariamente meno alienanti delle vele - magari meno degradate, o facili al degrado - ma non meno alienanti.


  16. #41
    alberace
    ospite

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi

    va be' allora è tutto alienante
    ci sono degli esempi di progettazione urbanistica che sono considerati al top in questi anni.
    cito i docks di amsterdam est: java, borneo, sporenburg e knsm. sono progetti fedeli alle direttive della ricerca urbanistica degli ultimi cinquanta anni ma soprattutto presentano edifici progettati da trentacinque diversi laboratori. la qualità e la creatività sono garantite sotto questo aspetto.

  17. #42
    Il Nonno L'avatar di memex
    Data Registrazione
    15-09-01
    Località
    Milano
    Messaggi
    8,655

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi

    forse non ho spiegato bene cosa intendo con "nuove periferie", ma non hanno niente a che vedere con gli esperimenti olandesi (anche perchè tendenzialmente non sono affidate a creativi, credo).

    il punto è: un progetto "avanti" come quello di amsterdam, quasi cool - per usare un termine orribile - non può essere ontologicamente alienante in quanto realizzato da creativi?

    perchè mi sembra si debba distinguere tra alienazione e creatività/razionalità, concetti non necessariamente in contrasto

  18. #43
    alberace
    ospite

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi

    il caso di amsterdam è particolare perchè comunque riprende la tipica casetta unifamiliare a schiera.
    il punto è: cos'è che crea un ambiente degradato?
    intanto una tipologia edilizia monòtona, e in questo avere edifici tutti diversi è un vantaggio, visto l'uso diverso di colori, finestre e quant'altro.
    poi una mancata progettazione dello spazio pubblico. non si dovrebbe più vedere un quartiere dove l'unico posto per i ragazzini sia la parrocchia. ciò è aberrante. e corrisponde perfettamente alla mia zona, qui a roma. non c'è altro.
    ultimo ma importantissmo fattore è il carattere classista dei progetti: un piano di ediliza popolare è sbagliato alle radici, sebbene sìa stato necessario storicamente. non vorrei esser noioso, ma sempre nel caso dei docks di amsterdam si son creati quartieri multiclassisti (si dice?), visto che l'offerta abitativa è stata per tutti i ceti, anche quelli più ricchi. a un passo dalle normali casette che formano l'ossatura del quartiere ci sono casette che si affacciano direttamente sui canali, ove magari ormeggiare la propria barca. i quartieri moderni invece sono vere e proprie barricate, costruite per difendersi da una sorta di terzo mondo interno.

  19. #44
    La Borga L'avatar di Jimmy
    Data Registrazione
    29-03-03
    Località
    Urbe
    Messaggi
    11,587

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi


  20. #45
    La Borga L'avatar di Jimmy
    Data Registrazione
    29-03-03
    Località
    Urbe
    Messaggi
    11,587

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi


  21. #46
    La Borga L'avatar di Jimmy
    Data Registrazione
    29-03-03
    Località
    Urbe
    Messaggi
    11,587

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi

    Scusate per il triplice post, stavo tentando di upparlo ma ho avuto dei problemi tecnici nel tentativo.

  22. #47
    Emack
    ospite

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi

    alberace ha scritto mar, 28 febbraio 2006 alle 15:23
    un piano di ediliza popolare è sbagliato alle radici, sebbene sìa stato necessario storicamente. non vorrei esser noioso, ma sempre nel caso dei docks di amsterdam si son creati quartieri multiclassisti (si dice?), visto che l'offerta abitativa è stata per tutti i ceti, anche quelli più ricchi. a un passo dalle normali casette che formano l'ossatura del quartiere ci sono casette che si affacciano direttamente sui canali, ove magari ormeggiare la propria barca. i quartieri moderni invece sono vere e proprie barricate, costruite per difendersi da una sorta di terzo mondo interno.
    A tal proposito, vorrei riportare l'esempio di un paesello in Cornovaglia che sta pian piano mettendo in piedi il principe Carlo.

    Appena ho un po' di tempo scrivo maggiori dettagli.

  23. #48
    Emack
    ospite

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi

    Oggi in treno ho assistito ad una scena pietosa, indegna (a mio avviso) di un Paese che si definisce civile: mentre aspettavo l'arrivo della Cumana per recarmi all'uni, ho visto tre turisti spagnoli avvicinarsi alla banchina; uno di loro era su una carrozzella. Appena mi sono accorto di questo, ho cominciato a sentirmi male: sapevo che non avrebbe mai potuto salire in vettura. E, infatti, giunta la Cumana, si sono trovati dinanzi all'atroce verità: access forbidden.
    Motivo: mezzo non omologato al trasporto di portatori di handicap, per via di:
    - una barra verticale centrale alle porte che impedisce il passaggio di un ingombro più grande di un passeggino;
    - tre scalini stretti e ripidi;
    - nessuno spazio all'interno del treno previsto per chi soffre di tali difficoltà.

    Tra la ferrovia Cumana e Circumflegrea, solo un treno su cinque (stima approssimativa) è in grado di risolvere gli impedimenti di cui sopra. Peccato che poi ancora molte stazioni non siano ad altezza porte, o abbiano ascensori scassati da eoni.

    Come hanno risolto i tre tizi succitati? Due hanno preso in braccio il povero ragazzo, e lo hanno a fatica sistemato su un sediolino. Poi hanno sollevato la carrozzella vuota.

    Le barriere architettoniche, presenti ancora oggi ovunque, sono un autentico pugno in faccia per chi soffre.

  24. #49
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di StM
    Data Registrazione
    13-11-01
    Messaggi
    16,201

    Predefinito Re: Periferie, arte del costruire e pensieri sparsi

    Credo che tutti o quasi i treni Savona-Torino (interregionali) soffrano dei difetti che dici. Ma trenitalia e la croce rossa sono pari, quando si tratta di sparare. I vagoni a cui sono abituato io hanno, come "aiuto" agli invalidi, giusto i 4 posti vicino all'uscita, che hanno la targhetta "posto riservato agli invalidi di guerra". Di guerra, specificato.

    E siamo nel nord ovest

    Insomma, lasciamo stare.

Pag 2 di 2 PrimaPrima 12

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  • Il codice BB è Attivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG] è Attivato
  • Il codice HTML è Disattivato