Dopo la presentazione di Stalker, THQ ha offerto una cena per tutti - giornalisti e team - in un night club del centro di Kiev. E mentre la maggior parte dei colleghi si dilettava ad ammirare le locali ballerine di lap dance, il sottoscritto e un collega spagnolo si sono appartati in un tavolo d'angolo con tutto il "gollum supremo" della GSC Game World, ad approfondire quanto visto nel corso della giornata. Il risultato di quella chiacchierata troverà ampio spazio nel prossimo numero di TGM, ma di una cosa vi voglio parlare, più che altro per avere la vostra opinione. Stalker, come - quasi - tutti i giochi di questo mondo, avrà i suoi bei livelli di difficoltà.
Si differenzieranno tra loro per il numero di savegame: infiniti per la modalità "easy", via via più limitati man mano che si sale di difficoltà. Ho già detto al game designer che, per quanto mi riguarda, so già che giocherò "easy", non importa quanto questo possa influire sulla sensazione di realismo. Posso dirlo? Odio ogni titolo che non mi permette di salvare ad libitum. La considero - magari un po' stupidamente - una limitazione della mia libertà d'azione. Mi piace pensare di poter smettere di giocare quando voglio, e non essere costretto a finire un livello prima di poter tornare al sistema operativo. E poi - cavolo! - già nella vita paghiamo ogni giorno per gli errori che commettiamo... Almeno in un videogioco voglio poter tornare indietro quando e quanto mi pare! E voi? Che tipo di savegame preferite?