lory ha scritto mar, 02 marzo 2004 alle 00:15
complicatissime questioni, messe tutte insieme contemporaneamente sul tappeto. E non capisco il perché, in verità.
Allora: c'è la domanda iniziale di Phantom sulla possibilitù del pensiero metafisico, molto interessante.
E poi c'è tutta la questione dei
possibili universi paralleli, finiti o non finiti, di cui però mi scappa il nesso con la domanda iniziale (sarà che ho letto tutto di colpo fin qui, e mi è sfuggito qualcosa).
Per la questione dei possibili universi, ricordo che il topic già linkato dal buon Chizuru ne parlava in maniera chiara, e in sostanza prevedeva 4 possibili scenari, tutti ipotetici, però. Non mi lancio in queste discussioni, basta andare e leggere lì. La possibilità di infiniti universi che si ripetono non è impossibile, teoricamente.
Però da qui che si dedurrebbe, riguardo alla possibilità del pensiero trascendente? Chi mi rispiega, please?
Buffo, ma trovo più interessante la questione del pensiero.
Mi sembra che la questione però si risolva in questo:
può un oggetto fisico, il cervello, che segue leggi fisiche, produrre qualcosa di metafisico, qualcosa di completamente astratto?
Mi sembra di capire che qualcuno sostenga l'idendità tra la "macchina" (il cervello) e il suo "prodotto" (il pensiero). A mio avviso, questa identità è errata. E oso dire di più: il pensiero stesso è astratto. Ha bisogno di un "substrato" fisico per essere espresso, ma in sè il pensiero è completamente astratto. E se esiste il pensiero, può esistere anche il pensiero metafisico.
Questa la mia modestissima opinione a riguardo, che provenedo da una persona che di metasfisica sa una cippa, vale quanto i discorsi di fisica che ho letto finora