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  1. #51
    Il Niubbi L'avatar di zanardi84
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    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    Mi permetto di dare un consiglio, nonostante sia un principiante.
    Mi baso principalmente sulle mie impressioni nel vedere e sentire vari chitarristi all'opera.

    Inizio dando due definizioni che secondo me sono fondamentali.
    Musicante è colui che suona (una chitarra nel nostro caso) a memoria o studiando uno spartito e lo ripropone stando legato agli schemi originari.
    Chitarrista è colui che ha un suo suono e una interpretazione dell'argomento musicale che lo contraddistingue. Non segue alla lettera gli schemi ma li reinterpreta aggiungendoci del suo. Sente particolarmente la musica e propone ciò che suona come se fosse opera sua. Sfrutta il cuore e l'anima.

    Che differenza c'è tra le due definizioni?

    Che nel musicante predominerà l'aspetto tecnico. Sarà un fulmine ad eseguire scale ed arpeggi, ma il suo suono sarà freddo e sarà frutto di una lettura inespressiva.
    Il chitarrista, oltre al suo bagaglio tecnico (non è sempre necessario essere i più veloci), ha un'anima che lo contraddistingue. IL suo suono è armonioso e ti cattura. Anche il passaggio più semplice diventa magico e particolare.

    In conclusione, quello che vi voglio dire è: non chiudetevi in casa per 8 ore consecutive a imparare a fare scale a 1000, ma cercate di ottenere un VOSTRO suono, che vi possa contraddistinguere. La tecnica non è tutto. è fondamentale, ma non fa la differenza

  2. #52
    Il Nonno L'avatar di Morandar
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    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    Permettimi di risponderti, e ti prego di non considerare nulla di quanto dirò come un insulto o chissà che, solo una visione un po' più oggettiva.

    Una simile distinzione non esiste davvero. Sono anni di forum e "morale dei poveri", per dirla alla Nietzsche, che hanno convinto molto che O tecnico O caldo.
    Credi davvero che sia possibile trovare il proprio suono senza conoscere alla perfezione il proprio strumento? Te lo dico io, no. Non esiste un grande oratore che non sappia applicare in maniera proficua ed adatta ogni figura retorica, ogni differente tono di voce e gestualità efficace ad un discorso; e così non esiste un grande musicista che non sappia applicare ogni tecnica a quanto deve dire.

    Questo non vuol dire che non sia possibile diventare ottimi musicisti senza studiare: è pieno il mondo di esempi - carenti magari in lettura a prima vista, o che sanno fare un solo genere, ma quel che fanno lo fanno benissimo. Ma è gente che ha speso la vita sul proprio strumento. La tecnica non è qualcosa di parallelo ed inavvicinabile all'espressività: è il mezzo che l'espressività necessita per palesarsi all'uditorio stupefatto.

  3. #53
    Banned L'avatar di Jimi
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    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    Morandar ha scritto dom, 19 febbraio 2006 alle 22:46
    (...) "morale dei poveri", per dirla alla Nietzsche (...)
    Io condivido pienamente il tuo discorso, e sottoscrivo !

    E sappi che, per aver citato il grandissimo Nietzsche, da adesso hai la mia benedizione, uno dei più grandi pensatori di sempre, strenuo accusatore della mediocrità e del pensiero comune !
    Grandissimo.

    viva Morandar !



    e voi altri stolti siete destinati ad un esistenza che di poco si discosta da quella dei ratti ...

  4. #54
    Il Nonno L'avatar di Morandar
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    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    Molto bene. Conquistata anche l'ammirazione di Jimi non ho che da morire portando con me il più grande numero possibile di persone, in modo da ascendere ad un più alto livello di grandezza ormai irraggiungibile in forma umana.

  5. #55
    Il Puppies L'avatar di Tommi
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    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    Eppure qui sopraggiunge un problema (non volevo arrivare a tirar fuori queste cose, ma la richiesta iniziale ormai e' lontana...):
    si scrive tanto su questo, e piu' o meno tutti sono d'accordo. La personalita', il suono, il tocco, e bla bla bla.
    Secondo me (leggendo il tanto venerato Robert Fripp) la questione iniziale, per un principiante, e' assimilare una tecnica, una impostazione, un metodo che gli permettano di progredire in modo proficuo e ottimale. Negli ambienti classici seri, almeno credo, si pone molta importanza in questo.
    Per fare questo, cioe' assimilare un'impostazione adeguata, e' necessario molto. Sinceramente non so esattamente cosa, ma molto.
    Forse qualche corso del Guitar Craft (messaggio pubblicitario), anche per progredire in altri spazi e ambiti oltre quello del "chitarrista virtuoso".

  6. #56

    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    cosa è la bravura?

  7. #57
    Il Nonno L'avatar di Morandar
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    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    E' per questo che è necessario frequentare un corso.

    @ Valvola: bravuta è suonare più note in una misura di quante siano comunemente ritenute possibili.


  8. #58

    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    Morandar ha scritto lun, 20 febbraio 2006 alle 14:04
    bravuta
    brevettala...

    a parte questo: LOL


  9. #59
    Il Nonno L'avatar di Morandar
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    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    Dai, perdono, era tardi.

    Azz, no, questa volta non vale, eran le 14...allora mi ero appena svegliato

  10. #60
    Banned L'avatar di Jimi
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    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    Morandar ha scritto lun, 20 febbraio 2006 alle 00:20
    Molto bene. Conquistata anche l'ammirazione di Jimi non ho che da morire portando con me il più grande numero possibile di persone, in modo da ascendere ad un più alto livello di grandezza ormai irraggiungibile in forma umana.
    te la sei persa con le vaccate che hai detto in MSN l'altra sera

  11. #61
    L'Onesto L'avatar di kanga-roo
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    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    Però la tecnica serve, capisco metterci il calore, ma non si deve studiare per avere un tocco proprio, quello non viene col tempo? Studiando tecnica alla fine si metterà qualcos adi proprio no? (io per esempio continuo a fare vibrati colle dita) Però se si studia lo spartito di un'altra canzone (un esempio a caso : Master of Puppets) secondo il mio personale parele sarebbe bene cercare di riprodurlo come nell'originale... scusate se il discorso è confuso...


  12. #62
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    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    Dayel ha scritto mar, 21 febbraio 2006 alle 19:10
    si studia lo spartito di un'altra canzone (un esempio a caso : Master of Puppets)



  13. #63
    Il Puppies L'avatar di Tommi
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    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    [Ma dove lo trovi lo spartito di quella canzone?!]

    Ricordiamoci pero' che "tecnica" vuole dire (anche) impostazione. Non e' solo la menata di Begotti, della capacità di muovere le dita rimanendo puliti, di fare gli sweep belli metallari, i tapping pesi (ma come mi esprimo?!), ma e' anche, a mio modo di vedere, rimanere rilassati e concentrati mentre muovi le dita (suoni). E' essere capaci di poter fare da tramite tra il mondo reale e il mondo fenomenico (ehm, sto facendo un po' di confusione). E' la capacita' di diventare sempiterni, astraendoci dallo spazio e dal tempo, diventando un po' piu' responsabili. Forse.
    Diventando relazione e tramite tra la Musica e l'Uomo, elevandoci al ruolo di araldi della distruzione.

  14. #64
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    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    Ecco di tutta la sciorinata spirituale che hai postato, Tommi, c'è un punto che mi ha colto: rimanere rilassati e dosare la forza mentre si suona.
    Esempio stupido: mi capita che quando voglio dare una pennata più forte, con le dita della mano sinistra faccio più pressione sulla tastiera.Questo non dovrebbe succedere, non ce n'è motivo.
    C'è un modo per controllarsi? Degli esercizi particolari insomma.

  15. #65
    Banned L'avatar di Jimi
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    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    Tommi ha scritto mer, 22 febbraio 2006 alle 13:24
    [Ma dove lo trovi lo spartito di quella canzone?!](...) E' essere capaci di poter fare da tramite tra il mondo reale e il mondo fenomenico (ehm, sto facendo un po' di confusione). E' la capacita' di diventare sempiterni, astraendoci dallo spazio e dal tempo, diventando un po' piu' responsabili. Forse.
    Diventando relazione e tramite tra la Musica e l'Uomo, elevandoci al ruolo di araldi della distruzione.


    scusa ?

  16. #66
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    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    JimiBeck ha scritto mer, 22 febbraio 2006 alle 13:36
    Tommi ha scritto mer, 22 febbraio 2006 alle 13:24
    [Ma dove lo trovi lo spartito di quella canzone?!](...) E' essere capaci di poter fare da tramite tra il mondo reale e il mondo fenomenico (ehm, sto facendo un po' di confusione). E' la capacita' di diventare sempiterni, astraendoci dallo spazio e dal tempo, diventando un po' piu' responsabili. Forse.
    Diventando relazione e tramite tra la Musica e l'Uomo, elevandoci al ruolo di araldi della distruzione.


    scusa ?
    Rispondi a me piuttosto


  17. #67
    Banned L'avatar di Jimi
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    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    Cherno ha scritto mer, 22 febbraio 2006 alle 13:32

    Esempio stupido: mi capita che quando voglio dare una pennata più forte, con le dita della mano sinistra faccio più pressione sulla tastiera.Questo non dovrebbe succedere, non ce n'è motivo.
    C'è un modo per controllarsi? Degli esercizi particolari insomma.
    allora questa cosa del "rilassati mentre si suona" è più che giusta

    ne discutevo giusto un mesetto fa con un mio amico jazzaro, pare che lui si sia concentrato molto su questo aspetto dopo il suo periodo di infortunio (è stato fermo per due anni a causa di una tendinite all'avanbraccio sinistro ... roba da non poter toccare più lo strumento)
    in realtà bisogna rendersi conto che la sinistra dovrebbe esercitare costantemente una pressione uguale, e riposare quando può, perchè il tocco vero e proprio viene dalla mano destra
    per "addestrare" la mano sinistra il trucco è sempre uno: fate gli esercizi lentamente, dando un senso alla plettrata.

    il che significa concentrarsi sulla pressione della diteggiatura, plettrando terzine o cinquine (sempre dispari se no non ha senso)
    fare questo esercizio rende indipendente il controllo delle mani, specie se la mano sinistra stà diteggiando single lines di 4 note mentre la destra plettra terzine.

    però lentameeeeeeeeeeeente

  18. #68
    L'Onesto L'avatar di ^Myth^
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    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    E non solo, un'impostazione corretta è un lavoro lungo, ne ho già parlato parecchio, l'idea è questa:
    ci deve essere sempre movimento.
    Spesso quando uno va veloce "chiude" il movimento(perchè non puoi più moverti con il movimento completo, per questioni fisiche) e si blocca.E' molto difficile da spiegare, l'idea è continuare a muoverti anche nel piccolo, e ci sono un sacco di esercizi da fare.Tanti e mirati al livello al quale ti trovi.Per questo l'ideale sarebbe un maestro che conosce bene e davvero la tecnica(che poi è la stessa del violino, o del piano, chi conosce il movimento sa come si muovono le braccia di un musicista, a differenza di un medico) e chiedere a lui di farti fare un percorso.


    Se ti muovi in modo rilassato e correttamente hai molto più controllo sul tocco, ti senti leggero e la tua testa può concentrarsi più sulla musica.

    Il problema è questo:
    Il musicista classico ha dei pattern mentali di movimento, e quindi tende molto meno perchè il suo cervello è abituato a rilassare poichè conosce già quel movimento.
    Il jazzista vuole che le dita vadano dove gli dice la testa, e non sempre il cervello è stato abiutato a percorrere quel "pattern" poichè può essere che nasca in quel momento.E qui sono cavoli.

  19. #69
    Il Puppies L'avatar di Tommi
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    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    Gia'. Alcuni grandi jazzisti sono e sono stati impossibilitati a trasmettere completamente le proprie idee sullo strumento (chitarra) per limiti tecnici. Mi ricordo di quello che disse Pat Metheny un tempo: a causa della particolare impostazione della mano destra era molto limitato in alcune campi, e argomenti. Ovvio che poi ha una tecnica magnifica, un' improvvisazione superba. Ha un certo feeling con lo strumento...

  20. #70
    L'Onesto L'avatar di kanga-roo
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    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    Tommi ha scritto mer, 22 febbraio 2006 alle 13:24
    [Ma dove lo trovi lo spartito di quella canzone?!]

    Ricordiamoci pero' che "tecnica" vuole dire (anche) impostazione. Non e' solo la menata di Begotti, della capacità di muovere le dita rimanendo puliti, di fare gli sweep belli metallari, i tapping pesi (ma come mi esprimo?!), ma e' anche, a mio modo di vedere, rimanere rilassati e concentrati mentre muovi le dita (suoni). E' essere capaci di poter fare da tramite tra il mondo reale e il mondo fenomenico (ehm, sto facendo un po' di confusione). E' la capacita' di diventare sempiterni, astraendoci dallo spazio e dal tempo, diventando un po' piu' responsabili. Forse.
    Diventando relazione e tramite tra la Musica e l'Uomo, elevandoci al ruolo di araldi della distruzione.
    Lo spartito? www.guitarmasta.net
    In quanto al rimanere rilassati, non l'avevo mai vista sotto questo punto di vista

  21. #71
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    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    JimiBeck ha scritto mer, 22 febbraio 2006 alle 13:53


    il che significa concentrarsi sulla pressione della diteggiatura, plettrando terzine o cinquine (sempre dispari se no non ha senso)
    fare questo esercizio rende indipendente il controllo delle mani, specie se la mano sinistra stà diteggiando single lines di 4 note mentre la destra plettra terzine.

    però lentameeeeeeeeeeeente
    Perdonami ma la mia ignoranza è qualcosa di imbarazzante
    Avresti tipo qualche esempio di terzine/cinquine oppure quella roba lì delle single lines di quattro note mentre si plettrano terzine?

  22. #72
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    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    Cherno ha scritto mer, 22 febbraio 2006 alle 20:33
    JimiBeck ha scritto mer, 22 febbraio 2006 alle 13:53


    il che significa concentrarsi sulla pressione della diteggiatura, plettrando terzine o cinquine (sempre dispari se no non ha senso)
    fare questo esercizio rende indipendente il controllo delle mani, specie se la mano sinistra stà diteggiando single lines di 4 note mentre la destra plettra terzine.

    però lentameeeeeeeeeeeente
    Perdonami ma la mia ignoranza è qualcosa di imbarazzante
    Avresti tipo qualche esempio di terzine/cinquine oppure quella roba lì delle single lines di quattro note mentre si plettrano terzine?
    dunque le terzine sono delle plettrate che hanno l'accento ogni 3 colpi, quindi ^1, 2, 3 - ^1, 2, 3 - ^1, 2, 3 ecc ecc

    oppure 1, ^2, 3 - 1, ^2, 3 - 1, ^2, 3 ecc ecc

    chiaramente suonare una terzina du una single line diteggiata a 3 a 3 è automatico

    mentre se diteggi linee di 4 è più complicato

    per le cinquine il discorso è lo stesso solo che l'accento è ogni 5 colpi, in questo aiuta a contare 3+2, 2+3 o addirittura 4+1 (raramente a dire il vero ...)

  23. #73
    Il Puppies L'avatar di Tommi
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    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    Le sestine poi...sono metallare pesissime.
    Se volete smetallare peso suonate sestine a manetta.

  24. #74
    Nevade
    ospite

    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    E in generale tecnica, anima, lezione si, ma alla fin fine basta che diverti e ti gasi quando suoni, quella per me è la cosa fondamentale, il resto è optional

  25. #75
    Il Puppies L'avatar di Tommi
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    Predefinito Re: Diventar bravi (chitarra elettrica)

    Condivido pienamente.
    Pensate se un chitarrista professionale suonasse solo per la fama, i soldi, e cio' che di puramente materiale ne deriva. Terribile.
    Allo stesso modo, credo che anche chi di professione non e' un musicante, dovrebbe suonare per divertirsi (o una sensazione simile, insomma, per trarne piacere ma anche qualcosa di piu'...). Forse divertirsi non e' la parola opportuna, dovrebbe essere una condizione generale dell'animo che permette di migliorare noi stessi, ecco.

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