Come si costruisce la tolleranza religiosa?

[unkle]

Gulli262 ha scritto lun, 27 febbraio 2006 alle 00:38
E anche dire "eliminiamo tutte le religioni" è una forma di intolleranza.

Certo.
Sono intollerante verso la causa che secondo me ha generato e genera ancora intolleranza e violenza.
Ma come ho già detto sopra, la mia è una utopia.
Come utopico è il discorso di Michele, eliminare l'uomo.
Ma preferisco eliminare la religione piuttosto che l'uomo.
Se elimino la religione io vivo, se elimino me stesso invece...

[michy79]

unkle ha scritto mer, 01 marzo 2006 alle 13:06

Gulli262 ha scritto lun, 27 febbraio 2006 alle 00:38
E anche dire "eliminiamo tutte le religioni" è una forma di intolleranza.

Certo.
Sono intollerante verso la causa che secondo me ha generato e genera ancora intolleranza e violenza.
Ma come ho già detto sopra, la mia è una utopia.
Come utopico è il discorso di Michele, eliminare l'uomo.
Ma preferisco eliminare la religione piuttosto che l'uomo.
Se elimino la religione io vivo, se elimino me stesso invece...

Giusto per intenderci.
La mia non era una proposta, ma una provocazione per farti capire che gli errori fanno parte della storia dell'uomo, non solo della storia delle religioni.

Tolleranza significa credere nel risolvere i problemi.

Non tollerare significa arrendersi. E far morire il concetto di libertà.

Michele

[unkle]

Gulli262 ha scritto mer, 01 marzo 2006 alle 15:07

unkle ha scritto mer, 01 marzo 2006 alle 13:06

Gulli262 ha scritto lun, 27 febbraio 2006 alle 00:38
E anche dire "eliminiamo tutte le religioni" è una forma di intolleranza.

Certo.
Sono intollerante verso la causa che secondo me ha generato e genera ancora intolleranza e violenza.
Ma come ho già detto sopra, la mia è una utopia.
Come utopico è il discorso di Michele, eliminare l'uomo.
Ma preferisco eliminare la religione piuttosto che l'uomo.
Se elimino la religione io vivo, se elimino me stesso invece...

Ma la causa che sta alla radice non è la religione, bensì l'intolleranza. Quindi semplicemente eliminando le religioni non risolveresti assolutamente niente.

Questo lo dici tu.

[unkle]

michy79 ha scritto mer, 01 marzo 2006 alle 14:03

Giusto per intenderci.
La mia non era una proposta, ma una provocazione per farti capire che gli errori fanno parte della storia dell'uomo, non solo della storia delle religioni.

Beh, lo avevo capito.

[Para Noir]

Gulli262 ha scritto mer, 01 marzo 2006 alle 15:07


Ma la causa che sta alla radice non è la religione, bensì l'intolleranza. Quindi semplicemente eliminando le religioni non risolveresti assolutamente niente.

Però, gulli, le religioni nei paesi più disagiati è molto potente come strumento per manipolare le masse. Con la religione è possibile smuovere e addirittura spingere ad uccidere ed uccidersi migliaia di persone, non perchè sono intolleranti, ma solo con la scusa della religione, a cui loro credono davvero. I loro capi non saranno religiosi, ma grazie alla religione hanno un potere grandissimo. Chiaro che eliminare le religioni non risolve il problema, ma forse ridurrebbe la portata di certi fenomeni ed il potere in mano a certe persone.

Chiaramente poi il discorso resta ipotetico. Siamo lontanissimi da condizioni che permettano alle persone di abbandonare spontaneamente la religione, specie in certe parti del mondo.

[michy79]

Salvami, salvati, salvaci, salviamoci!
E' l'ApocaFUD!!!

[-Kshatriya-]

E scrivo la mia opinione, che non ricordo più da dove l'ho sentita: solo i veri credenti ad una religione possono essere tolleranti. A parte i monoteisti

[Il Nero]

-Kshatriya- ha scritto mar, 12 settembre 2006 alle 09:13
E scrivo la mia opinione, che non ricordo più da dove l'ho sentita: solo i veri credenti ad una religione possono essere tolleranti. A parte i monoteisti

-Kshatriya- ha scritto mar, 12 settembre 2006 alle 09:13
E scrivo la mia opinione, che non ricordo più da dove l'ho sentita: solo i veri credenti ad una religione possono essere tolleranti. A parte i monoteisti

Comunque secondo me il problema è molto semplice: diverse religioni hanno codificato in sè norme sociali che non hanno una ceppa a che vedere con Dio, ma semplicemente erano principi indispensabili in una società, che però venivano associati con Dio per renderli più solidi. Ora, il problema è che alcune (molte) di queste norme confliggono con quello che è l'attuale stato della civiltà occidentale, oppure confliggono tra loro, o in ogni caso sono difficili da accordare con il mondo reale di adesso. A questo punto ci sono due possibilità:
1) Si abbandonano queste belle cose e si vive la religione come una cosa interiore (che è più o meno quello che fanno i cristiani e gli ebrei).
2) Si fa casino (che è quello che ora come ora stanno facendo i musulmani).
Secondo me è fondamentalmente la parte "storicizzata" delle religioni quella che crea i problemi. Per capirci, quella che impone il velo alle donne, o che determina la redistribuzione dell'eredità tra figli maschi e figlie femmine, o quella che ti dice di non fornicare, ecc. ecc.

[Para Noir]

Il Nero ha scritto mar, 12 settembre 2006 alle 10:05


Comunque secondo me il problema è molto semplice: diverse religioni hanno codificato in sè norme sociali che non hanno una ceppa a che vedere con Dio, ma semplicemente erano principi indispensabili in una società, che però venivano associati con Dio per renderli più solidi. Ora, il problema è che alcune (molte) di queste norme confliggono con quello che è l'attuale stato della civiltà occidentale, oppure confliggono tra loro, o in ogni caso sono difficili da accordare con il mondo reale di adesso. A questo punto ci sono due possibilità:
1) Si abbandonano queste belle cose e si vive la religione come una cosa interiore (che è più o meno quello che fanno i cristiani e gli ebrei).
2) Si fa casino (che è quello che ora come ora stanno facendo i musulmani).
Secondo me è fondamentalmente la parte "storicizzata" delle religioni quella che crea i problemi. Per capirci, quella che impone il velo alle donne, o che determina la redistribuzione dell'eredità tra figli maschi e figlie femmine, o quella che ti dice di non fornicare, ecc. ecc.

Sono d'accordo. A parte sul fatto che i cristiani vivono la religione inmaniera "interiore", quando invece tendono a pretendere di modellare la società secondo le norme della loro religione.

Solo, non lo fanno con la stessa violenza dell'islam

[Ph@ntom]

Il Nero ha scritto mar, 12 settembre 2006 alle 10:05
si vive la religione come una cosa interiore

Sento spesso questa espressione ma...'azzo vuol dire?

[michy79]

Ph@ntom ha scritto mar, 12 settembre 2006 alle 12:41

Il Nero ha scritto mar, 12 settembre 2006 alle 10:05
si vive la religione come una cosa interiore

Sento spesso questa espressione ma...'azzo vuol dire?

Sottolineo che non è affatto vero che cristiani ed ebrei vivono la religione come un fatto inferiore.
Non conosco bene la posizione ebraica, ma per i cristiani una religione vissuta solo come fatto interiore è difficilmente comprensibile...

Michele

[Il Nero]

Sento spesso questa espressione ma...'azzo vuol dire?

Usare il preservativo.
Prendere meno in considerazione la parte che pretende di imporre regole a tutta la società, e seguirle, al limite, privatamente. Prendere solo la parte "spirituale" della religione ed ignorare completamente tutto quello che riguarda anche lontamente il mondo secolare. Non so come altro spiegarmi
Comunque non è necessario viverla così. Basta però applicare le norme che la religione impone solo in un contesto privato e non pretendere di estenderle agli altri con la forza.