In questi ultimi anni Hollywood ha cominciato ad attingere in maniera pesante al mondo del videogioco. Nei prossimi anni, e cito solo i primi che mi vengono in mente - ma ce ne sono tanti altri, arriveranno Alone in the Dark, Dungeon Siege, Devil May Cry, Bloodrayne, Soul Calibur... E già da adesso possiamo essere ragionevolmente sicuri che - a meno di sorprese - saranno tutti delle gigantesche delusioni. Anche se il film dovesse essere di per sè un *buon* film (cosa difficile, di solito). Deluderanno comunque noi, che amiamo i videogiochi. Perché? Credo che il motivo sia molto semplice, ed è lo stesso per cui i libri tratti dai romanzi difficilmente piacciono a chi ha amato l'opera letteraria. Perché ci hai già giocato, hai già "preso" tutto quello che potevi, ed è assai improbabile che tu possa rivivere le emozioni che hai provato davanti al monitor. Ma c'è dell'altro, un ulteriore ed importante passo che separa il gioco da un film (ma anche da un libro), che per sua natura non è interattivo: vedere la Jolie saltellare di qua e di là non è la stessa cosa che controllare i movimenti di Lara con il pad; affrontare un combattimento in Mortal Kombat è di gran lunga più divertente che vedere due attori darsele di santa ragione. Christian Slater nei panni di Edward Carnby? Ma vuoi mettere quanta paura provavo quando ero IO ad entrare in una stanza buia senza sapere quello che mi aspettava?