Drum Machine, Sequencer, mille dubbi...

[Valvola Digitale]

i soundfonts sono suoni precampionati caricati nella memoria della scheda audio (se ne ha dedicata, altrimenti in RAM come tutto il resto) che non richiedono alcuna potenza di calcolo per essere suonati: son "così e basta".
I VST hanno una parte del suono puà essere campionata e una parte viene invece calcolata in base a una quantità enorme di parametri: son quanto di più vicino alla realtà ci sia attualmente.

Per inciso, se puoi usare Cubase c'è incluso il VST "LM7" (mi pare si chiami così ) che è un modulo batteria piuttosto semplice ma con suoni decenti, almeno per iniziare...

[la cosa]

per sentire il (misero) suono della lm7 puoi cercare nel forum il topic "100 punti a chi indovina", dove ho postato una canzoncina che usava quella batteria come base.
per scrivere la batteria come dici te, devi avere dei drumkit compatibili con lo strumento che stai utilizzando.
se usi ad esempio la lm7, dovrai caricare un drumkit compatibile con la lm7, oppure se lo fai in reason dovrà essere in un formato compatibile con reason. per la lm7 addirittura non avendo centinaia di layers per ogni componente, puoi semplicemente campionare dei suoni dalla batteria del tuo gruppo e portarli nella lm7, per poi suonarli come se fosse il tuo batterista a suonarla.
la lm7 usa dei semplicissimi file .wav, uno per strumento, e puoi regolarne solo il pitch e il volume. e il velocity comanda solo il volume.
se ti venisse in mente di registrarla come ti ho detto poi ti spiego come fare, perché ci sono già passato anch'io.
invece se intendi usare un programma come reason all'interno di cubase ci sono le istruzioni insieme che spiegano come fare.
ci vuole qualche giorno per imparare, ma poi è una passeggiata.
devi solo creare una traccia, assegnare il vst e iniziare a piazzare le note. se hai già scritto la traccia basta che fai "importa midi" e poi gli assegni il vst.
io ad esempio se devo usare la batteria di reason in cubase, invece di usare il collegamento "rdk", creo la batteria in reason, poi la trasformo in audio, e poi importo l'audio in cubase. questo serve a risparmiare enormemente sulla ram.

[dissident]

la cosa ha scritto lun, 20 marzo 2006 alle 01:32

dissident ha scritto dom, 19 marzo 2006 alle 20:00
guarda che mica ne parlo solo dopo aver sentito i samples!
ne ho provati molti, e di altri ho chiesto il parere ad amici professionisti, ma NESSUNO era così VIVO e così simile nel risultato ad una registrazione di una batteria registrata dry...



(PS ma hai provato il DFH o il DFHS?)

-ripeto- si.

non ripeti, prima hai parlato di DFH

[la cosa]

si, ho provato anche il superior, ma il pc su cui era installato non era decisamente sufficiente a gestire quel programma. in ogni caso 40 giga di suoni per cique drumkit sono decisamente eccessivi.
senza contare poi l'iterfaccia, che è decisamente complicata, e adatta solo a chi ha intenzione di usare il programma abbinato a costosissime batterie elettronche(ancor più costose delle batterie che dovrebbe emulare..).
mentre in reason è tutto gestito in formato rack, e devi solo mettere in fila gli strumenti,aggiungere gli effetti e convogliare tutto in un mixer.
mentre in dfh si presuppone l'utilizzo con una scheda con multi out, e quindi da utilizzare con un mixer esterno...
insomma per lo scopo a cui dovrebbe servire al nostro fedel griso è decisamente inutile e superfluo.
quindi
dfh--->ottimo, ma decisamente portato ad un utenza di batteristi

ReasonDK2.0--> ottimo, ma decisamente portato ad un'utenza di arrangiatori.

[Il Fedel Griso]

Momentaneamente (in attesa di trovare e provare questo The Reason) il mio amico sta provando il sequencer di Logic Platinum (che abbiamo sempre usato per registrare la nostra robina ), e i risultati non sembrano schifosissimi, usando samples presi dalla rete.

Ci stiamo (veramente ci sta, io di ste cose non ci capisco nulla )lavorando comunque, appena avremo qualcosa vedrò di farvi sentire.

[dissident]

la cosa ha scritto lun, 20 marzo 2006 alle 21:54
si, ho provato anche il superior, ma il pc su cui era installato non era decisamente sufficiente a gestire quel programma. in ogni caso 40 giga di suoni per cique drumkit sono decisamente eccessivi.
senza contare poi l'iterfaccia, che è decisamente complicata, e adatta solo a chi ha intenzione di usare il programma abbinato a costosissime batterie elettronche(ancor più costose delle batterie che dovrebbe emulare..).

io l'ho sempre usato col drum editor di cubase, pensa te

[Arcturus]

dissident ha scritto mar, 21 marzo 2006 alle 10:17

la cosa ha scritto lun, 20 marzo 2006 alle 21:54
si, ho provato anche il superior, ma il pc su cui era installato non era decisamente sufficiente a gestire quel programma. in ogni caso 40 giga di suoni per cique drumkit sono decisamente eccessivi.
senza contare poi l'iterfaccia, che è decisamente complicata, e adatta solo a chi ha intenzione di usare il programma abbinato a costosissime batterie elettronche(ancor più costose delle batterie che dovrebbe emulare..).

io l'ho sempre usato col drum editor di cubase, pensa te

ehm... anch'io e tra l'altro mi ci trovo anche bene. L'unica diversità con altri plug in è che non è mappato GM (e forse è anche meglio) ma ha una mappatura tutta sua. Con un pò d'abitudine ci si programma di tutto... comunque anche a livello d'interfaccia non è mica complicato...

[la cosa]

certo, uno può usare il dfh come meglio crede, ma allora è INUTILE avere 40 giga di suoni se ne usi solo l' 1%...
un programma come quello basa il proprio realismo sulla dinamica e l'impatto che si prova suonando tramite una batteria elettronica. ogni strumento è campionato in centinaia di files, suddivisi secondo la mappatura delle varie pelli e della potenza con cui vengono colpite. ora mi devi spiegare come fai a sfruttare un programma del genere piazzando le note con un mouse ed a raggiungere un' effetto realistico come quello dei video che ci sono sul sito. è semplicemente impossibile.

[Arcturus]

Beh innanzitutto l'avere tanti drumkit non fa che rendere più versatile il programma, poi cmq il dhf ha un random interno sui colpi che non è mica cosa da sottovalutare. Personalmente lavoro molto sulle velocity e li avere DHF si sente perchè magari solo per un flam sul rullante hai un layer di 20 take associati alle varie dinamiche. Se a ciò aggiungi che sti 20 campionamenti sono presi da 7-8 microfoni contemporaneamente hai il fatto che anche programmando a furia di click riesci ad ottenere dei passaggi che sfruttano le dinamiche che sembrano autentici. Certo quello che dici tu è vero, con una batteria elettronica lo si sfrutta di più e meglio ma ciò non toglie che resta il massimo (o quasi) anche come drum machine.