Originariamente Scritto da
keiser
Se non l'avete mai letto, vi consiglio l'articolo di John Perry sulla
procrastinazione strutturata, che sostanzialmente verte sull'avere in cima alla lista di cose da fare progetti talmente importanti che - pur di non farli - uno si ritrova a portare a termine una serie di altri compiti meno determinanti, ma comunque da fare.
Piccolo esempio di procrastinazione strutturata: all'idea di dover sistemare la cantina, pur di non imbarcarsi in una simile avventura, consapevole che questo lavoro vada pur fatto, uno si mette a sistemare l'album fotografico, a lavare la macchina, a tagliare l'erba. Tutti compiti meno gravosi, limitati nel tempo che però hanno il pregio di trattenerti da quello principale. E che - se non fossi spinto dalla volontà di procrastinare la sistemazione della cantina - non faresti mai.
L'idea è di rendere "efficiente" la tendenza innata dell'uomo alla procrastinazione, facendo in modo che rinviando continuamente una cosa se ne facciano comunque delle altre. Il trucco sta - secondo Perry - nel mettere in cima alla lista impegni "fasulli", così da essere portati a svolgere quelli veri.
E questo non sempre è facile/possibile.
A me succede ogni tanto di procrastinare anche in ambito videoludico: ho una lunga lista di giochi "importanti" ai quali voglio dedicarmi. Poi però esce Peggle, o un gioco di guida budget, o un'avventura in Flash, che arrivo anche a FINIRE, pur di non giocare a STALKER o Gears of War.
A voi è mai capitato?