Wild ha scritto mar, 08 aprile 2003 23:14
Traduzione articolo di quel matto..
Giuro sulla bibbia, sulla tomba di mia madre ecc ecc che il testo seguente non è nient’ altro che la completa verità. Queste dichiarazioni devono essere fatte, molto semplicemente perchè con tutta probabilità voi non mi crederete. Quasi mi chiedo se ho davvero ascoltato il nuovo album dei metallica “St, anger”, o se qualcuno mi ha giocato uno scherzo e mi abbia fatto sentire materiale di una nuova aggro-band (aggro starebbe per aggressive, thrash., ndWild). Vedete, St.Anger è uno shock , e uno dei più grandi nella storia della musica! E’ come se “Load” e “Reload” fossero stati cancellati dalla mappa, come se il black album non fosse mai esistito, come se i Metallica che conosciamo non fossero mai esistiti. Le cinque canzoni (tutte ancora senza titolo definitivo, a parte la title track) che ho ascoltato esibiscono un suono così ESTREMO e crudo che tutto ciò che puoi fare è startene lì, seduto , scioccato, con la mascella per terra.
Non sto scherzando.
Venti giornalisti sono chiamati a raccolta nella control room nella studio situato a nord di San Francisco. Ci accomodiamo. L’aria è vibrante di eccitazione e poi....BAM! la prima canzone (tiotlo provvisonrio FRANTIC) (con alla voce un redivivo Harrison Ford....scherzo! ndWild
) irrompe con un ipnotico, quasi industrial, riff alla Slayer. Ma che ca..o succede? "You live it or lie it", canta Jamese continua con with "my lifestyle determines my death style". E’ un metal stile hardcore ultracompatto come mai s’era sentito. Il granitico drumming di Lars è rimpiazzato con un simil-“battere su bidoni “ che è di solito reminiscente dall’industrial metal più robotico (probabilmente Lars è passato alla batteria triggerata, e suona sullo stile di Herrera dei fu-FearFactory ndWild). "Do I have the strength?", un interrogante Hetfield urla nel mezzo del caos. E’ un attacco travolgente e sfuriante con ondate di riff martellanti, che attaccano da ogni angolo per 5 minuit e 54 secondi.
Non sto scherzando.
La guerra è appena cominciata, e dico davvero Guerra, perchè la musica in questione potrebbe benissimo fare da colonna sonora alla copertura mediatica della guerra in Iraq ( e poi dicono che sto tipo non s’è fumato niente prima di scrivere?? Maaadddaaiiiiii...come direbbe Mughini..ndWild). La title Track flasha via come un ultraveloce bulldozer che lascia max cavalera (Roooooottssss...ndWild) dietro di un pezzo. Stiamo parlando di un punk mostruosamente metallizzato, direttamente da un altro mondo; un Dischange svitato e “bruciato” appena rilasciato dalla comunità! Stiamo parlando di roba al di là della velocità del suono, specialmente per quanto riguarda il lavoro di batteria
(sembra davvero che Lars abbia preso lezioni da Herrera
ndwild). I contrabbassi si susseguono spietati e l’uso di lars dello Snare (non so che diavolo sia, forse un soprannome per il pedale, boh, se tra voi ci sono batteristi, ci illuminino...ndWild) è quasi -beccatevi questa!- spaccaossa! Sarà interessante vedere come riproporrà il pezzo in sede Live. Se il nostro danese preferito in genere è già inzuppato di sudore durante i normali concerti allora avrà bisogno di una maschera ad ossigeno e di personale ospedaliero per riportarlo in vita dopo di questo. Dopo questo incredibile intro arriva una parte più “morbida” dove Hetfield canta "St. Anger around my neck, he never gets respect." Questi dieci secondi si ripetono un paio di volte nei 7 e rotti minuti della song, ed è l’unica parte che può essere definita “morbida”.
(messa giù in questi termini sembra davvero di essere di fronte a un album meshuggah-style..ndWild). Il produttore Bob Rock (Fuck? ndWild) che qui suona il basso, mi assicura che questa è la parte più calma,, più “anestetizzata” (strip down vuol dire letteralmente legare a terra, si usa in riferimento ai matti da legare, è quasi intraducibile in italiano ndwild), di tutto l’album. UAU!! Segue un riff simile a quello di Creeping Death. Hetfield gufa "Fuck it all and fucking no regrets (una specie di omaggio a Damage Inc ndWild). Verso la fine della canzone canta "I need to set my anger free"... e questo è esattamente cosa fanno i Metallica e James: sguinzagliano tutta la loro rabbia!
Non sto scherzando.
Canzone numero 3 comincia come una rinnovata “ride the lighting”: puro e ignorante thrash metal in ritmica midtempo. James “sputa” “It and you can look out motherfuckers, here I come!". reminiscenze da “Roots” dei Sepultura sono sparse ovunque nella canzone, con il refrain “it world” ripetuto ancora e ancora. Prima che la canzone si concluda dopo 5 e rotti minuti James urla “Enough, enough, enough”.
Non sto scherzando.
Piccini, vi è mancata tanto la struttura complessa di “and justice for all...”?? Paragonata a questo pezzo di quasi otto minuti, la song del 1988 sembra più che altro una canzonetta dei Ramones.
Una coperta progressive di suono che riscalda come una massiccia e super intricata canzone dei Tool (YUUUUUUHUUUUUUUU...wear your grudge like a crown!..perdonate, ma li adoro..ndWild), solo mille volte più Heavy!!
James canta su un deliziosa parte che potrebbe essere descritta come ritornello con un pò di fantasia : "We the people, are we the people?". La frase è ripetuta due volte e "some kind of monster" per tre volte prima che il cantante concluda con "this monster lives”. C’è effetivamente qui qualcosa che potrebbe atteggiarsi a “commerciale”, non troppo diverso dallo stile Pantera, sebbene molto più heavy.. Le chitarre sono fottutamente malate ( adam jones docet! ndWild), così dannatamente maligne, così dannatamente incredibili! Il fatto è che non v’è traccia di qualcosa lontamente associabile a un assolo di chitarra tradizionale in nessuna di queste canzoni. James e Kirk usano i loro strumenti quasi fossero “chirurgici”. Le chitarre strepitano e gridano come se Tom Morello e Kerry King avessero patteggiato e deciso di portare la musica del diavolo parecchi passi più avanti.
Non sto scherzando.
La parte più malvagia, cmq, l’ultima, il cui nome provvisorio è "All Within My Hands". Un pezzo davvero strano con una intro strumentale di 1:15. Il tempo è ultra veloce, e compie così tanti giri e cambi che ti stordisce completamente.
"All Within My Hands" viene urlato e poi cantato in perfetto stile Alice in Chains. E il finale??? ODDIO, OMMIODDIO!!!.
come un pazzo posseduto dal demonio James urla "Kill kill kill kill!!" fino all’assurdo. Stiamo parlando di urla scatenate provenienti da un tom Araya psicopatico (pensate a “Kill Again” degli slayer, solo più malata). Potreste pensare che sia finita dopo tutto questo. Invece no. E’ come guardare un eccitante thriller con così tante sorprese che alla fine non crederete ad una prossima conclusione. Sì, dopo un finale ancora più heavy la song svanisce dopo 8 minuti e 55 secondi.
Non sto scherzando.
I venti giornalisti alla fine se ne vanno dalla control room e si guardano l’un l’altro. Nessuno deve dire niente, le loro facce dicono già tutto: Che cosa diavolo abbiamo appena passato? Quei Metallica, prima stanchi delle vecchie scorregge, hanno fatto una curva di 180 gradi e ora suonano come un mucchio di “testosteronati” caproni furiosi e in calore, è la cosa più incredibile che sia successa nella storia della musica.. St. Anger è il vero Reload. St. Anger non suona come nient’altro fatto dalla band fino ad oggi, e quasi non suona nemmeno come un qualsiasi altro album Metallica. St. Anger è un moderno, super brutale album metal che scioccherà e travolgerà l’intero mondo musicale.
Melodie? No, non c’è granchè qui che mi ricordi qualcosa di tradizionalmente melodico o arrangiamnenti a schema come strofa-ponte-ritornello. Il dieci giugno potrebbe diventare famigerato come il giorno che scioccò il mondo.
E se non l’avete ancora capito....
Non sto scherzando!