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Discussione: [club] A.S. Roma

  1. #301
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di Deus
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    Predefinito Re: [4] [club] A.S. Roma

    Citazione Originariamente Scritto da Angelo Visualizza Messaggio
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  2. #302
    Lo SPAM in BS sono io L'avatar di Angelo
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    Predefinito Re: [4] [club] A.S. Roma


  3. #303
    La Borga L'avatar di Jimmy
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    Predefinito Re: [4] [club] A.S. Roma

    Spalletti a Roma Channel:
    "Tutti sostituibili tranne Sensi"

    AS_ROMA | 08/06/2007) - Due anni fa la Roma chiudeva una stagione molto travagliata, mentre Luciano Spalletti conquistavo uno storico piazzamento in Champions League con l’Udinese. In quel momento lei e la Roma vi siete incontrati. Che tipo di scelta è stata? Perché proprio in quel momento?
    “Ricordo che in quel periodo ho ritenuto chiuso il mio ciclo ad Udine dopo 4 anni. La società aveva delle aspettative importanti, avevamo fatto dei buoni risultati, due piazzamenti in Coppa Uefa e uno Champions, ma sentivo di non avere più molti stimoli. Finito il campionato chiesi un incontro con il Presidente Pozzo che avvenne un po’ in ritardo. Avevo già preso una decisione comunque e gli annuncia che non avrei più fatto parte dell’Udinese. Inizialmente non prese bene questa decisione, ma poi rispettò la mia volontà. Ero in attesa, dunque, di trovare un qualcosa di concreto e giunse la telefonata di Bruno Conti ed iniziò quest’avventura”.
    Una scelta sia professionale che umana dunque?
    “Sicuramente sì. Ci vuole entusiasmo ed attrazione per dare il meglio di noi stessi. Una città come Roma di attrattive ne crea tantissime: basta vedere una partita all’Olimpico per rendersi conto di quale voglia e di quali qualità sia fatto il tifoso romanista. Sono venuto volentieri anche perché avevo la possibilità di confrontarmi con dei giocatori importantissimi. Per me è un’esperienza fondamentale. Di crescita”.
    A distanza di due anni si può dire che fu una scelta giusta?
    “Certamente. Perché abbiamo ottenuto parecchi risultati in questi due anni. C’è stata una crescita generale da parte di tutti ed ora che ci conosciamo in maniera più profonda, abbiamo più possibilità di dedurre quelli che saranno gli obiettivi e i programmi futuri”.
    Come stato d’animo che differenza c’è fra due anni fa ed oggi?
    “Lo stato d’animo è lo stesso. Da parte mia c’è la disponibilità totale ad impegnarmi al massimo per quelle che sono le mie capacità. C’è voglia di dare altre soddisfazioni al nostro pubblico, perché se le merita”.
    Insieme all’opera di “normalizzazione” c’è stato il rilancio di giocatori importanti come Perrotta, Ferrari ma anche Doni e Tonetto che grazie al progetto della Roma hanno raggiunto importanti traguardi come la Nazionale
    “Perché ci sia crescita è fondamentale il lavoro e la partecipazione di tutti. Anche il vostro lavoro è importante, è importante quello che dite, le immagine che fate vedere. Il lavoro di tutti è importante per dare tranquillità ad un calciatore e per aiutarlo a proporre quelle che sono le sue qualità. Non andare mai ad essere troppo pignoli in quelle che devono essere le performances dei calciatori, perché sono comunque degli essere umani. Qui si fanno le cose con serietà. Tutti, attraverso l’impegno costante della società e di tutto lo staff che lavora con me, cercano di dare il massimo. Dando un po’ di ordine, magari, a quelli che dovevano essere i compiti dei singoli, si sono ritrovati i valori e le potenzialità effettive di questi ragazzi che rappresentano un’ottima base anche per il futuro”.
    Lei ha cercato di fare questo lavoro di recupero anche con Cassano, ma in quel caso è mancato qualcosa. Ha dei rimpianti?
    “Da parte mia, a livello professionale, un po’ di rammarico c’è, anche perché Cassano è un calciatore che ha grandissime potenzialità. Sicuramente se mette a posto e si ravvede di qualche comportamento può avere ancora un futuro da campionissimo. E’ chiaro comunque che quando si cerca di riportare degli equilibri, di ridare normalità, bisogna prendere anche qualche decisione scomoda ed essere anche un po’ antipatici. La prima situazione che fu affrontata fu quella della fascia da capitano che lui non recepì come io la volevo proporre. Ci furono difficoltà. Poi, ovviamente, la differenza la fece il fatto che fu richiesto da un club importantissimo a livello mondiale come il Real Madrid. Se non ci fosse stato il Real Madrid che lo cercava, sono convinto che saremmo riusciti a fare qualcosa di meglio di quello che è venuto fuori perché allora, vista questa richiesta del Real, lui non prese in considerazione quello che era il nostro progetto futuro”.
    Nel periodo iniziale, per via anche dell’impossibilità di fare mercato, nacquero delle intuizioni tattiche divenute fondamentali. Oggi si parla di un modello Roma.
    “Io parlerei di una Roma di Perrotta, di Totti, di Taddei, di Mancini, perché Spalletti ha soltanto messo insieme le loro qualità, le loro caratteristiche e le loro capacità. Ho tentato di dare equilibrio alla squadra. Ci vuole corsa, fisicità, tecnica, tutte componenti che messe insieme devono avere una linea di equilibrio perché altrimenti si va togliere qualcosa alla squadra. Attraverso l’equilibrio abbiamo trovato queste soluzioni, proprio perché ce l’hanno indicate i ragazzi duranti gli allenamenti. Ci hanno fatto vedere queste qualità. Le hanno lavorate bene e siamo cresciuti, anche nell’evidenziare l’addizione delle singole qualità dei giocatori”.
    Aveva mai provato in passato il 4-2-3-1?
    “Sì, con il vertice invertito. Lo utilizzai nell’Empoli, ma anziché avere il trequartista, c’era una vertice basso che giocava palla. Pane era il vertice basso, con i due centrocampisti che erano Tricarico e Martusciello. Era più un 4-3-3 comunque. Il 4-2-3-1 come quello attuale non l’avevo mai fatto, avevo fatto un 4-4-2 con una seconda punta. Non ho mai avuto a disposizione un tre-quartista come Perrotta. Non ho mai avuto un calciatrore con quelle qualità di inserimento. Lui, sotto questo aspetto, è veramente da studiare perché interpreta questo ruolo con una qualità e con una precisione eccezionale, oltre che con una continuità quasi disarmante. Penso sia impossibile proporre la corsa che ha Perrotta”.
    E’ un ruolo che lui non aveva mai fatto
    ”La prima volta che lo provai in quella posizione fu una forzatura dovuta dalle assenze. Fu a Tromsoe in Coppa Uefa, lui fece benissimo. Confermò anche in partita quello che aveva già fatto vedere in allenamento. Da lì presi in considerazione di farlo giocare in quel ruolo e tutte le volte che è stato proposto ha sempre migliorato, fino a diventare un giocatore importante in quella posizione anche per la nazionale”.
    E’ un ruolo che lui non aveva mai fatto
    ”La prima volta che lo provai in quella posizione fu una forzatura dovuta dalle assenze. Fu a Tromsoe in Coppa Uefa, lui fece benissimo. Confermò anche in partita quello che aveva già fatto vedere in allenamento. Da lì presi in considerazione di farlo giocare in quel ruolo e tutte le volte che è stato proposto ha sempre migliorato, fino a diventare un giocatore importante in quella posizione anche per la nazionale”.
    Anche quella di Totti centravanti è stata una bella intuizione
    “E’ facile perché Totti può giocare in qualsiasi posizione. Ovviamente la vittorias della classifica cannonieri da un po’ più di forza a questa scelta. Sono convinto che Totti quest’anno avrebbe vinto la classifica cannonieri giocando insieme a qualsiasi altro calciatore e in qualsiasi altro ruolo, perché ha usato quei concetti, quella volontà, quella voglia di migliorare ed ha ricercato nei particolari le soluzioni per dare il massimo contributo ai suoi compagni e alla nostra città”.
    Un’altra bella intuizione è stata quella di Mancini a sinistra
    “Che possa giocare basso nutro dei dubbi ancora, dico comunque che la soluzione diventa facile: perché se un destro, davanti ad un terzino, gioca a destra o un sinistro davanti a un terzino gioca a sinistra, s si va a cercare il piede naturale e si va più spesso al cross. Quando si fanno tanti cross serve una punta che finalizza di testa. Noi non abbiamo una punta che finalizza di testa, perché Francesco ha altre qualità nonostante comunque abbia fatto di testa un paio di gol anche molto belli. E’ preferibile dunque mettere il piede invertito sulle fasce, perché si entra dentrop il campo e quando Mancini entra dentro il campo, con il suo tiro a giro di interno collo, diventa pericolosissimo. Ha fatto diversi gol. Non si è inventato nulla, si è cercato di mettere i nostri giocatori in condizione di usare le loro qualità”.
    Continuerà questa evoluzione?
    “Deve continuare, noi dobbiamo fare attenzione a quello che ci è mancato in queste due stagioni. Dobbiamo cercare di colmare queste mancanze, facendo attenzione comunque a non disperdere le qualità e le basi di questa squadra. La Roma ha giocato delle grandissime partite in questi due anni, ha fatto delle vittorie entusiasmanti e aver ritrovato il pubblico in maniera così massiccia, la dice lunga perché i nostri tifosi si intendono di calcio”.
    Le faccio vedere il gol del 7-0 della Roma contro il Catania. La rete è giunta dopo 31 passaggi consecutivi. Non è un qualcosa di casuale
    “No, perché il fatto di fare possesso palla e il fatto di avere giocatori bravi a comporre una ragnatela che dia modo di finalizzare un ‘azione, è una caratteristica che abbiamo e di conseguenza abbiamo cercato di dargli forza e di svilupparla. La cosa più importante è che i ragazzi lo facciano toccando poco la palla, al massimo due tocchi, spostandola continuamente perché le squadre avversarie come riferimento di posizione prendono il pallone e se noi lo spostiamo frequentemente loro non hanno la possibilità di organizzarsi in quella zona del campo. Questi 31 passaggi sono l’evidenza di quello che noi andiamo a ricercare, anche se nella partita con il Catania siamo stati un po’ agevolati perché ci sono delle partite dove la squadra riesce a trovare la tranquillità di esibire le proprie qualità e di conseguenza gli riesce bene tutto”.
    Spalletti analizza delle immagini di una gara della Roma
    "Poche volte è successo che una squadra sia andata in gol dopo 31 passaggi… E’ giusto dare a questo lo spazio che merita. Però poi di successi, di partite vinte, di prestazioni fatte e belle ce ne sono moltissime. Dove abbiamo visto la partecipazione dell’Olimpico, del pubblico, in maniera massiccia e forte".
    Il Record dello scorso anno… i suoi ricordi.
    "Quel record ha evidenziato e fatto rendere conto a tutti i protagonisti che sono sempre i ragazzi che giocano che avevano delle potenzialità che potevano essere sviluppate con continuità, dentro tutte le partite e contro qualsiasi avversario. Ci ha dato una conoscenza ed una forza interiore superiore e da lì è stata costruita una base che siamo stati bravi a mantenere e a migliorare".
    Ci sono stati momenti in cui la squadra è parsa cosi perfetta da essere irresistibile
    "Forse andando a parlare della finale di supercoppa, si prende un po’ tutto. Nel senso che si è evidenziata la qualità della squadra, i valori individuali messi a disposizione del collettivo. Quando una squadra, a livello psicologico è tranquilla, quello che può produrre e risultato già acquisito nel primo tempo. Poi, allo stesso tempo, c’è il rovescio della medaglia: per certi versi dobbiamo ancora crescere. Perché le squadre quando la mettono sotto un aspetto di fuga, di forza fisica, paghiamo qualcosa e dobbiamo essere bravi a trovare quei correttivi dentro le nostre qualità e dentro le nostre caratteristiche che non ci facciano andare in difficoltà. Sotto l’aspetto delle esperienze, della crescita professionale e della personalità, dobbiamo ancora fare dei passi in avanti. Perché la squadra si era un po’ intimorita. Poi la ciliegina sulla torta fu che essendo abituati a prendersela con quello e con quell’altro, e parlo dei direttori di gara, un calciatore si fece anche buttare fuori e rimanemmo in inferiorità numerica. E questo creò molta difficoltà alla squadra. Arrivammo al novantesimo sul 3-3, poi il 4-3 si prese nei supplementari. Insomma, quello è un bel analizzare per trovare dei correttivi futuri per migliorare".
    Esemplare la gara di Lione
    "Quella è la sintesi del miglioramento e testimonia che la cosa è possibile. Cioè la squadra può anche sopperire ad un errore arbitrale, non fa parte delle nostre considerazioni vedere la qualità di chi ci arbitra. Dobbiamo essere bravi, se una cosa ci va male, a riproporla in un’azione successiva. Senza andare a trovare degli alibi. Lì la squadra è stata forte da un punto di vista caratteriale e mentale ed è stata capace di proporre il proprio calcio e le proprie qualità. Quella fu una partita importante. A Manchester è successa la cosa inversa. Abbiamo pagato qualche convinzione di troppo, gestendola in maniera troppo semplice".
    Qualche calo di tensione in questa stagione…
    "Questi sono un po’ i nostri difetti. In alcuni casi affrontiamo gli avversari in maniera un po’ morbida, provocando loro stimoli e attenzioni. E’ una cosa che dobbiamo migliorare".
    Manchester è stata una cosa a parte…
    "Una partita segnata dal destino. Si è visto subito, negli sviluppi delle prime due, tre azioni. Noi ci siano arrivati con qualche vizietto determinato dalla partita di Lione. Abbiamo evidenziato di non avere quella confidenza con partite di questo livello, perché ogni tanto ci facciamo trascinare in situazioni che non riconosciamo. Ci siamo lasciati prendere dalla frenesia di dovere andare a riprendere il risultato della partita. E non c’erano bisogno, perché c’erano ancora 70, 75 minuti per poterlo fare. Invece con quel comportamento lì, abbiamo fatto la frittata completa".
    La Roma ha avuto atteggiamenti da Coppa Disciplina…
    "E’ una cosa fondamentale, per riuscire ad avere risultati, equilibri, mentalità, spirito di sacrificio. Perché quando ci sono le avversità, il calciatore si lascia prendere dal nervosismo, molla un calcione all’avversario, ha una reazione scomposta e lascia la squadra in dieci. Vuol dire creare delle complicazioni importanti. Togliere potenzialità dal mettere in contrapposizione all’avversario. E’ una cosa che non deve essere fatta e i giocatori se ne sono resi conto. Visto che negli anni precedenti qualche volta era successo. E non è un caso. E ha un valore, andando a considerare la classifica finale di questo campionato, il comportamento e la Coppa Disciplina dei giocatori".
    La classifica finale è corretta?
    “E’ corretta. In un campionato cosi lungo e duro, la classifica viene fatta dai valori effettivi delle squadre. Il Milan, che passa un momento di difficoltà, però poi ripristina quelle che sono le distanze da altre squadre che gli stanno davanti e raggiunge una posizione importante".
    Con L’Inter, negli scontri diretti, ve la siete cavata bene…
    “Bisogna riparlare di quelle attenzioni e di quelle sfumature, alle quali diventa difficile dare un corpo. Però vengono a crearti difficoltà negli incontri e nelle sfide. Mentre con l’Inter sei stimolato, la prepari e crei il massimo dell’attenzione, perché dai l’effettivo valore agli avversari, con l’Ascoli sottovaluti involontariamente la partita. E dunque le differenze si appiattiscono e si rischia di non portare a casa ciò che le qualità metterebbero a disposizione”.
    Con Il Milan: quattro partite quest’anno, mai una sconfitta…
    “Però è cresciuto molto e siamo stati molto bravi noi a portare a casa quei risultati e a fare quelle prestazioni. In alcune partite li abbiamo messi anche sotto. Però i valori del Milan ci sono tutti. E i risultati ottenuti non confermano che al Milan siamo superiori”.
    Il prossimo sarò un torneo all’insegna della concorrenza…
    “Noi ci poniamo sempre il massimo degli obiettivi. Perché ciò riesce a stimolare i calciatori. Però sono convinto che le nuove caratteristiche e la composizione del campionato, determineranno sempre qualcosa di più a livello mentale e faremo subito quello scattino in avanti, che ci vuole per sopperire a tutto, penalizzazioni comprese”.
    Come immagina la Roma di domani.
    “La immagino bene, perché c’è una società forte e persone che lavorano forte. I ragazzi hanno acquisito la mentalità, capito quello che deve essere lo spirito collettivo. Quello che deve essere il modo di pensare e il tragitto per arrivare al successo. Hanno capito quale deve essere il loro modo di confrontarsi all’interno dello spogliatoio, il modo di allenarsi sul campo, di dialogare fra di loro e, attraverso i media, con la nostra città. Li ho visti comportarsi bene in campo ma anche fuori, che è una cosa fondamentale per completare il campione. E li ho sentiti parlare molto bene ai giornali e alle televisioni”.
    Il gruppo, quello giallorosso, che è la base per il futuro lavoro
    “Un gruppo che ha una spina dorsale importante. Bisogna cercare di mantenerla. Poi tutto è migliorabile e tutto è sostituibile. L’unico non sostituibile, nella Roma, è Franco Sensi. Spalletti si può sostituire, un giocatore si può sostituire. Quando abbiamo iniziato, è venuto fuori il problema di Antonio (Cassano ndr) che è voluto andare via e che per la Roma era stato fondamentale. E si è visto che poi la Roma è riuscita a crescere, anche con la mancanza di un grande campione. Di conseguenza può succedere in futuro. Il Milan stesso insegna, con la partenza di Shevchenko, che era insostituibile, ha vinto la Coppa dei Campioni. Diventa più pericoloso concedere la possibilità ad un giocatore di gestire la società. Questo non deve mai avvenire”.
    ‘Spalletti uno di noi’ non si dice a tutti…
    “Questo non lo so, ma mi farebbe piacere. Perché i romani ho imparato a conoscerli e li ritengo molto svegli, molto vispi, molto diretti. E di conseguenza con molte qualità. IO devo stare attento a dare il massimo di me stesso alla società e alla squadra, cercando di fare meno danni possibili. Perché poi la squadra ha dei valori che vanno messi insieme e, quando si tenta di stravolgere, a volte si fa peggio”.
    Il rapporto di Totti con la Nazionale. Come è vissuto dall’interno?
    “Non è facile, anche perché non conosco fino in fondo quelli che sono i pensieri di Francesco (Totti, ndr). E lui, più volte, ha detto che ne avrebbe parlato direttamente con Donadoni. E’ chiaro che diventa più facile fare un’analisi di quelle che sono le difficoltà del giocatore a giocare tante partite tutte insieme, con quello che ha subito e con quelli che sono dei problemi fisici con i quali deve convivere. Lui, avendo il timore di non poter essere sempre al top e di non poter dimostrare il suo valore di campione, ha fatto una scelta. E secondo me bisogna accettarla, perché se un giocatore va mal volentieri, non riesce a sfruttare le sue capacità, non raggiunge quegli stimoli fondamentali. L’amicizia con un compagno, la sfida con l’avversario sono cose che trainano il risultato di una partita”.
    Doni ha conquistato la Nazionale. Curci e Aquilani nell’Under 21.
    “Noi siamo stati un po’ fortunati a trovare un portiere come Doni, un po’ bravi a capirne le qualità e ad individuare le sue prospettive. Penso che sia il giusto premio questa convocazione, per quello che ha dimostrato, sia a livello umano che professionale. E’ un ragazzo correttissimo e semplicissimo. All’interno di un gruppo che funziona, che vuol raggiungere risultati e traguardi, le qualità umane hanno una valenza fondamentale. Ci sono altri giocatori che fanno parte della Nazionale, come Curci, a cui è stato tolto sicuramente qualcosa, da parte mia. Ho dovuto fare delle scelte, perché il portiere non è come qualsiasi giocatore. Da qualche parte delle forzature le devi fare. Il ragazzo si è però comportato benissimo. Quando è stato chiamato si è fatto sempre trovare pronto e, se abbiamo raggiunto questi risultati, sicuramente il merito è anche suo. Ora valuteremo bene la situazione, perché il ruolo del portiere è un ruolo delicato, Doni dovrà partecipare alla Coppa America che gli darà delle complicazioni sotto l’aspetto della fatica, quindi va presa in esame seriamente la cosa. Anche lì tentiamo di essere coperti bene per alternare il portiere nelle diverse competizione”.
    Com’è la vacanza di un allenatore? Si riesce a staccare la spina?
    “No, facendo questo ruolo qui, no. Perché diventa un’imposizione stare attenti, soprattutto se non hai definito i prossimi calciatori della prossima stagione. Allo stesso tempo quest’anno ci sono le possibilità per alleggerire la tensione mentale che ti viene da questo ruolo e di stare con la famiglia qualche giorno. Vacanze sicuramente italiane, perché noi prendiamo spesso in considerazione quello che c’è all’estero senza accorgerci di quanto si bello il nostro Paese. E poi, corte, perché voglio stare a casa mia. Perché a me casa mia piace, io abito in campagna e ritrovo tutte cose che per me sono importanti, cose naturali, che ho vissuto da bambino. E quei sapori là sono sapori che a me piacciono”.
    La novità: il ritiro a Trigoria
    “Il ritiro qui a Trigoria perché abbiamo a disposizione tante cose che poi quando si fa fuori non si riesce a ritrovare. E’ una possibilità di lavorare in maniera più completa, il poter fare lavori differenziati anche fuori dagli orari di allenamento (tutti quegli esercizi che gli permettono di mettere a posto delle situazioni particolari, ad esempio), la possibilità di dormire bene ugualmente perché abbiamo l’aria condizionata nella camere. 15 giorni non fanno certo la differenza. Anche se in montagna fa più fresco, poi si deve sempre tornare qui a Trigoria per finire la seconda parte di preparazione. Mentre, stando qui, ci può sempre essere un ambientamento a quello che poi troveremo durante l’inizio del campionato. Nelle partite che contano, perché inizieremo subito con la gara di Supercoppa. E poi tutti i particolari che qui possono esserci. Ci sono dei vantaggi. Qui abbiamo la possibilità di spazi importanti che la nostra società cercherà di metterci a disposizione per poterli sfruttare. Io sono convinto che, come fanno già altre squadre nel nostro campionato, si riuscirà a sviluppare il lavoro di prospettiva e di inserimento nel nostro campionato”.

    TESTO: ROMANEWS.EU 

  4. #304

    Predefinito Re: [4] [club] A.S. Roma

    L'intervista sembrerebbe interessante, ma non ho voglia di leggerla
    Ma veniamo al sodo:
    Citazione Originariamente Scritto da sportal.it
    Si complica l'affare Chivu

    Sono più intricate del previsto le trattative tra Inter e Roma per il centrale romeno Cristian Chivu. I dirigenti nerazzurri, che solo pochi giorni fa avevano trovato l'accordo con l'agente del difensore, devono fare i conti con un nuovo contendente: il Barcellona di Frank Rijkaard.

    I catalani avrebbero offerto ai giallorossi, che avrebbero tutto l'interesse a vendere il giocatore all'estero, qualcosa come 13 milioni di euro più il cartellino di Silvinho. L'Inter resta in pole, visto che ha incassato il gradimento del giocatore, ma l'ingresso dei campioni di Spagna potrebbe rimescolare le carte.

    Intanto l'agente di Chivu, Victor Becali, precisa: "Cristian vuole partire ma non ha ancora firmato niente. Ha diverse proposte, ma deciderà solo dopo che la Roma si sarà accordata con un'altra società".
    Se devono proprio lasciar andare via Chivu, meglio all'estero che a una diretta concorrente come l'Inter, visto che in ogni caso la trattativa per Pizarro non sarebbe pregiudicata. Com'è tale Silvinho?

  5. #305
    PinHead81
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    Predefinito Re: [4] [club] A.S. Roma

    Citazione Originariamente Scritto da David_80 Visualizza Messaggio
    Ah, fossi in voi starei attenti perchè la stessa cosa che stanno facendo con Chivu la faranno per De Rossi
    De Rossi romanista a vita te lo dico io che sono andato a casa sua un pò di tempo fa (sul serio eh) la famiglia abita a 30 metri da me e lo conosco da un pò...sono dei burinotti assurdi, lui è un truzzo micidiale ma è troppo simpatico (scena a casa sua, la madre: "A daniè non fa er maleducato, offrije quarcosa all'amici tua" con tanto di scappellotto a lui sul collo)

  6. #306
    Il Nonno L'avatar di nead
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    Predefinito Re: [4] [club] A.S. Roma

    Partiamo dal presupposto che tutti i calciatori sono spesso di passaggio in una società.
    Ci sta che Chivu voglia andare da un altre parte a guadagnare di più, magari anche con la speranza di vincere di più (l'Inter darebbe comunque più garanzie rispetto la Roma in questo senso).
    Fin tanto che non si comporterà come Emerson (ricordare il certificato medico di depressione per non venire in ritiro con la squadra no?) io non me la sentirò di dargli troppo addosso.
    E poi tutti sono necessari, nessuno è indispensabile. La Roma si è comportata bene con Chivu proponendo il contratto nuovo nel momento giusto (anche se è vero che magari un anno fa il romeno forse non avrebbe avuto le stesse pretese economiche) e soprattutto comportandosi lealmente, senza fare distinzioni.
    Onestamente sarei veramente triste solo se andasse via uno tra De Rossi, Aquilani o Totti (mettiamoci pure Panucci va)...il resto è fuffa.

  7. #307
    La Borga L'avatar di Jimmy
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    Predefinito Re: [4] [club] A.S. Roma

    Citazione Originariamente Scritto da PinHead81 Visualizza Messaggio
    De Rossi romanista a vita te lo dico io che sono andato a casa sua un pò di tempo fa (sul serio eh) la famiglia abita a 30 metri da me e lo conosco da un pò...sono dei burinotti assurdi, lui è un truzzo micidiale ma è troppo simpatico (scena a casa sua, la madre: "A daniè non fa er maleducato, offrije quarcosa all'amici tua" con tanto di scappellotto a lui sul collo)
    sei di Ostia?

    Mexes, clausola rescissoria fissata a 16 milioni

    (AS_ROMA | 09/06/2007) - DANIELE LO MONACO
    La firma è stata una formalità di dieci minuti. Le parti conoscevano in ogni dettaglio il contratto che da ieri ha avuto i preziosi sigilli dell'amministratore delegato Rosella Sensi e di Philippe Mexes, a sancire un'intesa che scadrà il 30 giugno 2011 e che permetterà al calciatore di guadagnare 2,5 milioni netti all'anno con cifra a lievitare di 100.000 euro ogni anno. Nel comunicato si fa cenno a un compenso lordo di 4,5 milioni di euro, per la stagione sportiva 2007/2008, che salirà fino ad arrivare a 5 milioni di euro, per la stagione sportiva 2010/2011, oltre a premi individuali al raggiungimento di prefissati obiettivi sportivi. Va ricordato che da qualche tempo sono cambiati i parametri legati alla tassazione dei compensi: per determinare il netto non bisogna più considerare il 50% del netto, ma una percentuale variabile comunque vicina al 56%.
    Nel comunicato non si fa cenno alla clausola di rescissione (fissata alla fine a una soglia minima di 16 milioni di euro e valida solo sul mercato internazionale) che pure è stata la vera chiave di risoluzione per trovare un accordo che alla vigilia si pensava più difficile di quello di Chivu. E allora è il caso di ribadire che a favorire l'accordo tra la Roma e Mexes ha concorso anche lo stato di immobilismo in cui versa giocoforza al momento Franco Baldini al Real Madrid. Solo gli spagnoli - per il rapporto che da sempre lega Baldini a Mexes e Jouanneaux - avrebbero avuto la forza persuasiva e finanziaria per strappare il francese alla Roma, ma nel dubbio che un'eventuale sconfitta nella corsa a tre per conquistare la Liga potesse pregiudicare sia il suo futuro madrileno sia quello di Capello, l'ex ds giallorosso ha tenuto un comportamento irreprensibile consigliando addirittura a Mexes di firmare il rinnovo con la Roma senza ulteriori indugi. E' ovvio che proprio la presenza della clausola consentirebbe al Real ma solo a partire dal prossimo anno (la clausola può essere fatta valere entro il 15 giugno di ogni anno) di strappare il difensore all'Italia senza ulteriori conseguenze.
    La clausola è stato il prezzo da pagare per aver ottenuto una firma su parametri decisamente inferiori a quelli che altre grandi società europee avrebbero garantito al giocatore, ma non si deve commettere l'errore di ritenere poi solo per questo il futuro del difensore precario. Va ricordato che anche nel precedente contratto esisteva una norma che avrebbe consentito a Mexes, sia pure attraverso un'interpretazione non universalmente condivisa, di lasciare la Roma alla modesta cifra di 10,5 milioni a cui Phil non ha mai pensato di far riferimento. Tutto, dunque, dipenderà dalla reale concretizzazione dei progetti che a Trigoria sono stati preparati. Se si punterà ogni anno alla vittoria, com'è doveroso che sia per una squadra, un allenatore e un pubblico così, nessuna clausola sarà utilizzata. Se invece ci sarà un ridimensionamento, neanche il contratto più blindato avrebbe garantito alla Roma di trattenere i suoi scontenti talenti. La cosa importante, adesso, è che Mexes ha firmato. Il resto si vedrà. 
    Ultima modifica di Jimmy; 09-06-07 alle 11:46:01

  8. #308
    PinHead81
    ospite

    Predefinito Re: [4] [club] A.S. Roma

    Citazione Originariamente Scritto da JimmyPage Visualizza Messaggio
    sei di Ostia? 
    Abito proprio sul mare e quando mi alzo la mattina vado a nuotare coi delfini prima di colazione

  9. #309

    Predefinito Re: [4] [club] A.S. Roma

    Citazione Originariamente Scritto da PinHead81 Visualizza Messaggio
    Abito proprio sul mare e quando mi alzo la mattina vado a nuotare coi delfini prima di colazione
    C'è anche Jessica Alba?
    Beccatevi questa:
    Citazione Originariamente Scritto da calciomercato.it
    ROMA, IL SOGNO E' QUAGLIARELLA, MA COSTA TROPPO...
    ROMA - C'è chi mercoledì contro la Lituania non avrà particolarmente esultato alla doppietta di Quagliarella o addirittura si sarà morso le mani. La persona in questione è Luciano Spalletti, tecnico giallorosso, da tempo sulle tracce del goleador doriano, quel giocatore eclettico che si inserirebbe perfettamente nel modulo romanista.
    I due gol azzurri hanno fatto, infatti, letteralmente lievitare il prezzo del suo cartellino, passato da circa 15 mln a 20 mln di euro, senza dimenticare che lo scorso anno sarebbro bastati pochi milioni per aggiudicarsi le prestazioni della punta di Castellammare. "Non lo scopriamo ora", ha commentato il tecnico giallorosso alla domanda su Quagliarella, ammettendo l'interesse della Roma, ma soprattutto il rammarico per vedersi sfuggire quel sogno di mercato che forse avrebbe potuto cancellare l'amarezza per il prossimo addio di Chivu. Di proprietà della Sampdoria e Udinese, il goleador azzurro è seguito dalle big d'Europa, dal Manchester United, al Milan, alla Juve, dove però difficilmente troverebbe lo spazio che lui chiede e partirebbe titolare. La testa del giocatore resta per il momento ancora a Genova, negli ultimi giorni il calciatore ha chiesto anche un 'ritocchino' all'ingaggio, in attesa di un'offerta della Roma che come unica possibilità avrebbe quella di comprare metà del suo cartellino, soluzione però non gradita a Trigoria.
    Buone notizie invece sul fronte Juan. Ieri Pradè e Rudi Voeller, ds del Bayern Leverkusen e ex bandiera giallorossa, hanno definito gli ultimi dettagli e deciso l'incotro che sarà a Roma il prossimo 18 giugno. La cifra pattuita è di circa 8 mln, mentre l'ingaggio stabilito per il difensore brasiliano è di 2 mln di euro a stagione.
    Avevo ragione

  10. #310
    alberace
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    Roma Chivu: 'Sto ancora trattando con la Roma'

    20:26 del 09 giugno




    Cristian Chivu, non avalla le voci relative ad un suo possibile trasferimento alla corte di Moratti, ai microfoni dell'agenzia Reuters, il difensore rumeno ribadisce: ''Io sto trattando il rinnovo con la mia societa' , in quest'ultimo anno la stampa mi ha associato ad altri club ogni giorno. Non c'e' nulla di vero, io sono un giocatore della Roma per un altro anno, nessun altro club puo' avermi contattato"

    Panucci Mexes Juan Chivu

    Magari.

  11. #311
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    Be se Chivu rimane dubito che arrivi Juan sinceramente...


    EDIT Stasera VN ha segnato altri 2 goal, gliene manca 1 per raggiungere francesco e 2 per superarlo
    Ultima modifica di Deus; 09-06-07 alle 22:03:13

  12. #312
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    Ne farà 2 vedrai ...nessuno ci tiene a quel premio ma fanno di tutto per vincerlo

  13. #313
    Vidar
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    Mi potete dire se è vero che Chivu è stato contatto direttamente dall'Inter già da qualche tempo?

  14. #314
    Vidar
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    Citazione Originariamente Scritto da Deus Visualizza Messaggio
    Be se Chivu rimane dubito che arrivi Juan sinceramente...


    EDIT Stasera VN ha segnato altri 2 goal, gliene manca 1 per raggiungere francesco e 2 per superarlo
    E Capello che piaccia o no ha praticamente vinto la Liga, e fanno 3 titoli nazionali di fila, anzi no.

  15. #315

    Predefinito Re: [4] [club] A.S. Roma

    Citazione Originariamente Scritto da Deus Visualizza Messaggio
    Be se Chivu rimane dubito che arrivi Juan sinceramente...


    EDIT Stasera VN ha segnato altri 2 goal, gliene manca 1 per raggiungere francesco e 2 per superarlo
    Non ce ne sarebbe neanche il motivo. A quel punto basterebbe un semplice rinforzo all'altezza, non un titolare e la cosa è molto più economica, anche se bisognerebbe farsi 2 conti in base all'ingaggio di Chivu per capire cosa sia più vantaggioso. Non scordiamoci poi di Kouffur, proveniente anche lui dal campionato teutonico, che non si è rivelato assolutamente all'altezza. Certo che lo comprammo un pò troppo in ritardo magari, ma almeno fu a parametro zero.

  16. #316
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    Citazione Originariamente Scritto da PinHead81 Visualizza Messaggio
    De Rossi romanista a vita te lo dico io che sono andato a casa sua un pò di tempo fa (sul serio eh) la famiglia abita a 30 metri da me e lo conosco da un pò...sono dei burinotti assurdi, lui è un truzzo micidiale ma è troppo simpatico (scena a casa sua, la madre: "A daniè non fa er maleducato, offrije quarcosa all'amici tua" con tanto di scappellotto a lui sul collo)
    Ma dai???
    Pensa che i miei suoceri hanno il balcone nel palazzo di fronte.... Un paio di vlte sono stato tentato di lasciare nella buca delle lettere un messaggio del tipo "daniè, vedi de segnà che t'ho comprato a fantacalcio"

    Ergo, mi sa che abbitiamo vicini vicini (io sto vicino lido centro)

  17. #317
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di Deus
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    Sembra che Barusso abbia sostenuto oggi le visite mediche e, a seconda del responso medico, verrà o meno ingaggiato... Qualcuno l'ha mai visto ? Ne ho sentito parlare molto bene...è un medianaccio di quelli tosti, fortissimi fisicamente ma anche con due piedi non così male...
    Ultima modifica di Deus; 11-06-07 alle 21:57:04 Motivo: asd

  18. #318
    °Dexter°
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    Barusso pare molto molto forte...spero non sia vero

  19. #319
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    Ma nn l'aveva già preso il milan? è troppo giovane?

  20. #320
    Shogun Assoluto L'avatar di н¢ε
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    Juan è virtualmente della Roma...entro la prossima settimana verrà ufficializzato

  21. #321
    Sante
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    Citazione Originariamente Scritto da Deus Visualizza Messaggio
    Sembra che Barusso abbia sostenuto oggi le visite mediche e, a seconda del responso medico, verrà o meno ingaggiato... Qualcuno l'ha mai visto ? Ne ho sentito parlare molto bene...è un medianaccio di quelli tosti, fortissimi fisicamente ma anche con due piedi non così male...
    Sì, l'ho visto giocare, in serie B sembra effettivamente forte, è un centrocampista fisico cn piedi sopra la media, per intenderci un Muntari....bisogna cmq fare le debite proporzioni del cambio categoria, e del passaggio da una realtà come Rimini a quella di Roma, la champions ecc ecc, vedremo , Juan è a tutti gli effetti un giocatore della Roma, allo stato attuale l'unica possibilità per la quale Juan nn debba venire è solo se alla Roma regalano Mathieu(obbiettivo n1 per la fascia sx), altrimenti Juan arriva anche se resta Chivu, che verrebbe spostato in facia(nn male vista la sua propensione alle vaccate)...a centrocampo sento parlare di Corini e Camoranesi, mentre mi diceva un amico molto ben informato(e questo è sicuro) che è probabile che resti Vigorsol, pare stiano trattando il rinnovo del prestito, se il Nantes nn chiede troppo, lo svedese resta

  22. #322

    Predefinito Re: [4] [club] A.S. Roma

    Spero che lo svedese rimanga tra noi: ormai il campionato lo conosce più o meno, il modo di giocare della squadra pure e ha anche una discreta esperienza internazionale, che manca a molti nostri giocatori. Con una buona preparazione precampionato, soprattutto "per fare spogliatoio", potrebbe rivelarsi molto utile. Se non sbaglio il Nantes è retrocesso, non credo che potrà permettersi grosse sparate, considerando anche il fatto che Vigorsol, immagino, non farebbe i salti di gioia a giocare in B. Ma l'acquisto di Barusso è ufficioso o ufficiale?

  23. #323
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di Deus
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    Predefinito Re: [4] [club] A.S. Roma



    mamma mia, fa paura Ho sentito che gli hanno dovuto fare dei calzettoni su misura

  24. #324
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    Seedorf nn l'ha voluto al milan per il suo primato sotto la doccia

  25. #325
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    Quello non è un uomo.
    E' un fumetto.

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