Munnezza (and more...) Reprise

[King Elessar]

è bellissimo quando le diverse amministrazioni sono di colori diversi... se va bene è merito mio, se va male è colpa dell'altro

[Vitor]

la Camera ha votato no all'uso delle intercettazioni per Cosentino. Un'altra grande giornata per questo splendido Paese

[alberace]

questa è la vera natura della maggioranza-

Spoiler:

[Karat45]

la Camera ha votato no all'uso delle intercettazioni per Cosentino. Un'altra grande giornata per questo splendido Paese

E cosa ti aspettavi?

[*eddie*]

la Camera ha votato no all'uso delle intercettazioni per Cosentino. Un'altra grande giornata per questo splendido Paese

La Lega a quanto pare non ha problemi a fare tutt'uno con i politici collusi del Sud.
Che schifo.

[Gnappo_gheyz]

la lega fino ad ora si è dimostrato un partito come gli altri, che raggiunge gli stessi risultati degli altri partiti.

[Vitor]

E cosa ti aspettavi?

nulla, metto agli atti.

[Vitor]

Intanto...


Otto agenti, tutti in servizio nella squadra di Polizia giudiziaria del commissariato di Secondigliano a Napoli, sono stati arrestati dagli agenti della Squadra Mobile della Questura. Nei loro confronti l'accusa di traffico di droga. Le ordinanze di custodia cautelare emesse per questa inchiesta sono in totale 16.

Le accuse. Secondo quanto si è appreso in Questura, i fatti che hanno portato all'arresto degli otto poliziotti sono recenti. Determinante l'apporto alle indagini fornito, si fa sapere, dal dirigente dello stesso commissariato, il vice questore Giuseppe Pastore. Le accuse nei confronti degli otto agenti arrestati, secondo quanto è stato specificato, sono falso, peculato e cessione di stupefacenti. L'operazione è stata condotta dalla sezione Narcotici della Squadra Mobile della Questura di Napoli.

Verbali manipolati. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla Squadra mobile della Questura di Napoli e coordinate dalla settima sezione della Procura in almeno tre episodi la squadra di polizia giudiziaria si sarebbe appropriata di circa 15 mila euro e di circa mezzo chilo di droga. Alcuni degli agenti intrattenevano rapporti con informatori che li avvertivano sulle operazioni da compiere e venivano poi ricompensati con parte del denaro e della droga di cui i poliziotti si impadronivano. Gli arrestati venivano indotti a firmare verbali di sequestro manipolati.

Intercettazioni falsificate. Venivano falsificate anche le trascrizioni di intercettazioni ambientali, dalle quali venivano espunte le parti compromettenti. Le indagini si sono giovate anche delle ammissioni di alcuni degli arrestati. Secondo la Procura gli episodi accertati nei confronti degli otto poliziotti sono «solo una minima parte» di «condotte reiterate» e di «sistematici metodi di esercizio abusivo delle funzioni pubbliche».

Doppia indagine. L'indagine - divisa in due filoni collegati tra loro - ha portato ad altri nove arresti nell' ambito di un traffico di droga che riforniva i Comuni di Villaricca e Frattamaggiore, nell' entroterra a Nord di Napoli. Tra gli arrestati vi sono diversi pregiudicati e tre donne, una delle quali ha ottenuto gli arresti domiciliari.

[Default]

Ma com'è possibile tutto ciò?

[alberace]

[recs]

the shield non lo vedevate?

[н¢ε]

the shield non lo vedevate?

ho pensato la stessa cosa hanno voluto arrotondare

[Unbiased]

Voi mi direte che è normale, ma per me è agghiacciante anche questa...




La svolta nell'omicidio

Omicidio Buonocore: due arresti
Presi i presunti killer di Teresa

Indagati la moglie e il fratello di Enrico Perillo, il pedofilo accusato dalla vittima e condannato a 15 anni


NAPOLI - Due arrestati e altri due indagati. L’omicidio della mamma-coraggio,Teresa Buonocore, uccisa brutalmente con quattro colpi di pistola, trova una soluzione (così sembra) in poche ore. Si conferma la pista del pedofilo, ovvero di un delitto maturato e orchestrato nell’ambito familiare dell’uomo accusato dalla Buonocore di essere lo stupratore della figlioletta di otto anni e di una sua amichetta. Per quella vicenda, l’uomo – Enrico Perillo, 53 anni di Portici (Na) – era stato condannato a 15 anni di reclusione (attualmente è detenuto a Modena) nel giudizio di primo grado che si è concluso a giugno scorso. Gli arrestati sono i presunti autori materiali dell'omicidio: un tatuatore di 26 anni, Alberto Amendola, e Giuseppe Avolio di 21. Sono accusati di omicidio, porto illegale di armi e spari in luogo pubblico.
I due avrebbero agito in accordo con altre persone – questa l’accusa . Sarebbe il fratello di Enrico Perillo, Lorenzo, e un medico radiologo, Patrizia Nicolino, moglie di Perillo.
Uno scenario nel quale dovranno trovare, ovviamente, posto tutti i tasselli, ma che consente di dire una prima cosa: l’omicidio della donna di 51 anni, madre di quattro figli (avuti da due mariti), non è maturato nel solco di una vicenda che ha a che fare con la malavita organizzata.

[*eddie*]

Eh...

[McHawk]

ma sto topic deve diventare la pagina di cronaca nera del Mattino?
capisco il postare roba di malaffare a malagestione della cosa pubblica, ma il resto ..bah..

[*eddie*]

http://corrieredelmezzogiorno.corrie...09174053.shtml

La vicenda comunque è tristissima e non ha niente a che fare con la criminalità organizzata.
Un imprenditore candidato PDL (toh che novità) e la moglie medico radiologo avrebbero assoldato due sicari per fare fuori la donna, rea di aver fatto andare in galera il fratello dell'imprenditore con l'accusa di aver molestato una delle sue figlie.
Tra l'altro su Facebook, se inserite i nomi, potete vedere da vicino com'è fatto un killer (uno dei due tra l'altro è un tatuatore con millecinquecento amicici).

[Unbiased]

E anche come si esprime in italiano

amo la mia arte magica del tattuaggio credo in me stesso.tattoo the magic art byalbert . miei fratelli del arte professionale.tonytattoo.costa tattoo .pako tattoo agostino.tattoo. tattoo .sonia tattoo.cassese.tattoo.joltgallo.tattoo ivano

[Vitor]

«Non si capisce per quale ragione oggi ci sia a Napoli la spazzatura nelle strade, c’è qualcosa che non mi torna». Lo dice il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, intervenuto alla trasmissione «Radio anch’io» commentando la situazione che si va profilando in Campania. Stiamo assistendo, spiega, «a dei tentativi di smarcarsi, di passare il cerino a qualcun altro o di dire che qualcosa non è stata fatta bene quando ce ne siamo occupati noi». Tentativi che però non hanno ragione di esistere: «abbiamo fatto le discariche e sistemato il ciclo di raccolta della spazzatura - sottolinea - avviato la raccolta differenziata in maniera seria e realistica e abbiamo aperto l’impianto di Acerra, che a detta di tutti è il miglior termovalorizzatore che c’è in Italia». Dunque, conclude «non si capisce perchè oggi vi sia la spazzatura nelle strade».


mi cadono le braccia.

- le discariche si sono riempite. Capita.
- la differenziata è stata avviata ma s'è fermata all'avvio. colpa dei Comuni in questo caso. tra l'altro lo stesso Comune di Napoli non ha soldi per estendere le aree di azione per le zone (la maggior parte della città) dove ancora non c'è la differenziata, e anzi faticano a portarla avanti in quei pochi quartieri dove c'è.
- l'impianto di Acerra è talmente il migliore d'Italia che oltre a produrre polveri sottili in quantità industriale ha due linee su tre ferme.

[Vitor]

[dualismo_2000]

Io invece sono stato giusto ieri a Palermo.
Fortunatamente la questioni rifiuti è stata risolta.

Poi la persona con cui stavo mi ha spiegato come hanno fatto.

Il 3 ottobre il papa sarà in visita a Palermo.
Il Comune di Palermo, che controlla la AMIA (società che si occupa della raccolta rifiuti non solo a Palermo ma anche nei comuni limitrofi) ha dirottato tutti i mezzi e gli uomini per il centro, lasciando la cintura urbana abbandonata a sé stessa.
Così basta andare a Cinisi o Carini per ritrovare i muri di spazzatura.

[Vitor]

ah vabbè, questo è successo anche qua

[gmork]

allora basta dire al papa di passare le giornate a girare per le città e le avremo tutte pulite

[alberace]

allora basta dire al papa di passare le giornate a girare per le città e le avremo tutte pulite

guarda che-

[recs]

stanotte se non sbaglio hanno bruciato/manomesso buona parte dei mezzi per la raccolta dei rifiuti.

pare che i restanti gireranno sotto scorta. non sono sicuro al 100% che ho sentito la notizia di sfuggita stamattina alla radio andando a fare un esame.

[Vitor]

Un «episodio di gravissima violenza», ignoti hanno «distrutto gli uffici di Enerambiente e reso inutilizzabili oltre 50 automezzi che avrebbero dovuto essere impegnati per raccogliere i rifiuti nelle strade del centro di Napoli e del quartiere Vomero». Il sindaco Rosa Russo Iervolino apprende solo ieri sera, dopo una riunione col prefetto ed un comitato per l’ordine pubblico, del raid consumatosi nel primo pomeriggio al deposito Enerambiente in via De Roberto e ne da notizia direttamente. «L’amministrazione comunale ha immediatamente reagito per proteggere chi effettuerà la raccolta rifiuti» e il sindaco «si è messo in immediato contatto con il procuratore della Repubblica chiedendo immediate indagini» e con le forze dell’ordine «ai massimi livelli perchè assicurino una forte ed efficace protezione di tutti gli operatori ecologici impegnati e dei luoghi sensibili». Il dispaccio serale del primo cittadino della terza città d’Italia, coperta di nuovo dai rifiuti in appena 48 ore, è un bollettino di guerra. E dice sostanzialmente che in queste ore si sta cercando strumentalmente, di nuovo, di creare l’emergenza in città. Il capoluogo come già qualche Comune dell’hinterland si copre di immondizie anche al Vomero ed ai Decumani. Mentre montano le proteste civiche alle discariche e bruciano altri compattatori sulla strada per la ex Sari di Terzigno, oppure altri camion sono fermati in coda da blocchi di cittadini davanti alla cava di Chiaiano che «ieri notte era già piena», rivela l’assessore all’Igiene del Comune di Napoli Paolo Giacomelli. «Molti autisti non hanno voluto raggiungere Terzigno per paura di incappare negli attacchi vandalici», episodi condannati subito dai sindaci dell’area e dai comitati antidiscarica. E a Chiaiano dove era stato autorizzato uno sversamento straordinario di 500 tonnellate di rifiuti i comitati civici pure hanno rovesciato cassonetti e bloccato il passaggio dei camion in fila. Nell’occasione, si è appreso anche che Chiaiano non dovrebbe durare a lungo: nella discarica tra le campagne della ciliegia recca ci sarebbe spazio per un volume di rifiuti di molto inferiore alle 300 mila tonnellate preventivate, lo dice l’ingegnere Viparelli della Ibi, responsabile della discarica, ai comitati. Intanto a Napoli c’è chi accelera l’emergenza: un raid vandalico alla sede di Enerambiente mette fuori uso 50 mezzi per la raccolta quando già 68 autisti si erano messi, l’altra notte, in malattia. I dipendenti ammalati della appaltatrice Asìa dovevano guidare i compattatori, i mezzi più grossi. Proprio quelli messi fuori uso ieri intorno alle 15.30 da un gruppo di una cinquantina di persone non identificate. Il Comune starebbe già valutando di noleggiare altri automezzi, affrontando costi elevati. Secondo le testimonianze rese l’altro giorno al Corriere del Mezzogiorno i dipendenti Enerambiente sarebbero stati bloccati già martedì scorso all’uscita del deposito, con un picchettaggio, dai dipendenti delle ditte di subappalto. La Asìa aveva presentato una denuncia in Questura su diversi episodi di intimidazione sui quali indaga la Digos. E il Questore ieri in serata ha annunciato: scorteremo i camion della raccolta. Il sindaco Iervolino aveva fatto il punto della situazione col prefetto De Martino, il vice di Bertolaso, generale Morelli e l’Asìa in mattinata: città invasa al centro storico ed al Vomero, da due notti la raccolta ridotta al minimo, effettuata solo con mezzi piccoli. I cumuli più grandi sono davanti alle scuole ed i pompieri sono intevenuti anche al centro della città sui rifiuti dati alle fiamme. Solo ieri in strada c’erano 600 tonnellate di rifiuti a fronte delle 1300 giornaliere prodotte dal capoluogo. Cifre da emergenza. Il prefetto De Martino che nel pomeriggio ha riunito il Comitato per la sicurezza parla di «reati gravissimi», «intollerabili», atti ad «impedire lo svolgimento di un servizio pubblico». L’attenzione si concentra sulle ditte di subappalto e le cooperative assoldate in Enerambiente, e su Terzigno, dove l’altra notte ignoti dal volto coperto da caschi pure hanno danneggiato compattatori, forandoli e bruciandone un altro. Ne va anche del Comune di Ercolano, che coi camion in fila a Terzigno (l’unico bruciato l’ultima notte è della Multiecoplast) si riempie di rifiuti. Dal prefetto i sindaci dei Comuni vesuviani condannano le violenze ma ribadiscono «l’adozione di provvedimenti per contrastare il transito dei compattatori diretti alla discarica di Terzigno» e proclamano per il 30 una giornata di lutto cittadino con la chiusura di scuole, uffici e attività commerciali» contro l’ipotesi della nuova discarica di Cava Vitiello e per la chiusura della ex Sari «già satura».