[CLUB] Napoli

[King Elessar]

mutu mi dù 3 punti al fantacalcio, e poi lascia vincere il napoli (con hamsyk che mi fa altri 3 punti)

just as planned!!!

[Mister Zippo]

Alla faccia di Tosel

[Ancora Recidivo]

Ecco avete vinto e non vi difendo piu' ......














Si scherza he!

[Emack]

Grande vittoria contro una grande squadra!

[cla24]

Partita non eccelsa ma l'atteggiamento è quello da grande squadra che sa reagire e non molla mai

Il pocho è fenomenale, immarcabile, suo il merito del gol di Hamsik (che si fa trovare sempre al posto giusto nel momento giusto)

E adesso Benfica con lo stadio senza restrizioni...io ci credo

[cla24]

[Frykky]

C'avevate a non votarli...

[Mister Zippo]

Hamsik: "A Napoli sto bene, non mi muovo"
15.09.2008 13.48 di Tommaso Veneri articolo letto 251 volte
Fonte: Corriere dello Sport - Tuttonapoli.net
Il piatto è servito: come all'Olimpico, come un anno fa, co*me soprattutto Marek Hamsik sa fare. Cinque milioni e mezzo di eu*ro moltiplicati per sei, un tesoro scovato da Pierpaolo Ma*rino tra le pie*ghe del calcio italiano e strappato al*l'Inter, poi conservato no*nostante le mega-offerte di Chelsea e Juventus: il Re Mida ha i capelli a spazzola, gli occhiali*ni da intelletuale, una testa grossa così ed un talento che ormai ha ab*battuto ogni frontiera.
IL FENOMENO - Si scrive Hamsik, si legge Piccolo Fenome*no: mediano, mezzala, in Nazionale persino regista, facendo tutto con naturalezza, esprimendo l'intelli*genza con autorevolezza. La danza che Hamsik improvvisa all'1-1 che vale il pari con la Fiorentina sa di senso compiuto della vita, sa di ap*pagamento assoluto d'un ragazzo (un uomo) che ha scoperto e risco*perto il piacere della proprie capa*cità: prima la Roma, poi la Viola e alle spalle, una dietro l'altra, sem*pre e soprattutto le grandi. Settem*bre 2007, dodici mesi: doppio pas*so, palla trascinata dal sinistro al destro, poi interno quasi a scuc*chiaiare la Sampdoria. Mica un ca*so. All'Olimpico, diagonale da ven*ticinque metri, per inquietare (già allora) la Roma. E ancora: mazzata choc contro la Lazio, al mi*nuto 94, e fu 2- 2. E poi: colpo di testa in corsa, 1-0 al Palermo, sul finire d'una gara ripresa per quel ciuf*fo ribelle: "Così la fi*nite di dire che ho un taglio strano. Avete visto a cosa è servito?".
"RESTO A NAPOLI" - La standing-ovation che accoglie Marek Hamsik alla sostituzione è l'ennesima dimostra*zione d'affetto d'una città alla qua*le lo slovacco ha dichiarato eterno amore, al di là della firma sul con*tratto con scadenza 2013: "Io qui sto bene, da qui non mi muovo. Il Napoli ha grandi progetti ed io li ho sposati. Voglio la Champions con questa maglia, voglio vincere con questa maglia". Hamsik 2, re*sto d'Italia 0.

Gli highlights della partita di ieri by Auriemma
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[Angelo]

Bello quel manifesto ...ma uno così può essere ministro?

[cla24]

Bello quel manifesto ...ma uno così può essere ministro?

Se uno come Berlusconi può essere il presidente del consiglio.....

[cla24]

Le dichiarazioni dopo la partita.....

De Laurentiis: "Mai perso il sorriso. Ha vinto il migliore. Che grande Napoli!"
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel post-partita.
14.09.2008 17.21 di Antonio Gaito articolo letto 8558 volte

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel post-partita. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli.net: "Non ho mai perso il sorriso. Sono convinto della mia squadra e del gioco che fa, oggi ho avuto l'ennesima prova. Questa settimana si è perso solo tempo, fino a quando non si troveranno soluzioni comuni e precise ci saranno sempre questi problemi. Si deve mettere da parte la retorica, questa volta ha pagato il Napoli staremo a vedere prossimamente chi dovà pagare questo prezzo. Oggi mi sono divertito tantissimo, ho visto un grandissimo Napoli

Marino: "Ero convinto che la squadra avrebbe risposto alla grande. Che numero ha fatto Vitale"
Il direttore generale del Napoli, Pierpaolo Marino, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel post-partita
14.09.2008 18.00 di Antonio Gaito articolo letto 8770 volte

Il direttore generale del Napoli, Pierpaolo Marino, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel post-partita. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli.net: "Per un giorno anche i tifosi delle tribune e dei distinti hanno fatto gli ultra' incitando la squadra fino all'ultimo minuto, anche se non è la stessa cosa. Sono contento della vittoria, soprattutto per tutti i tifosi che a Roma non ci sono andati e che non sono potuti essere al San Paolo e anche a quelli che c'erano e si sono visti attribuiti fatti che non hanno fatto. Non ci montiamo la testa, andiamo avanti giornata dopo giornata. Vitale? In occasione del gol ha fatto un grande numero, è stato determinante. Non critichiamolo quando fa errori, non esaltiamolo quando fa grandi cose; deve crescere con calma, è un elemento importante e ringraziamo Santoro del settore giovanile per averlo portato a Napoli. La nostra forza è anche nell'organico, non abbiamo problemi anche quando mancano due o più elementi. Concentrazione? Io conosco questa squada, mi aspettavo una reazione. Abbiamo fatto una riunione venerdì e non mi preoccupavo più di tanto. Il secondo tempo è stato travolgente. Non ero preoccupato a fine primo tempo, certo meritavamo di più, ma la squadra non si è arresa in svantaggio a Roma e con un uomo in meno figuriamoci se lo poteva fare adesso".

Edy Reja: "Abbiamo vinto per i tifosi, siamo pronti al salto di qualità anche in trasferta"
Il tecnico del Napoli, Edy Reja, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della gara.
14.09.2008 17.46 di Antonio Gaito articolo letto 4556 volte

Il tecnico del Napoli, Edy Reja, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della gara. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli.net: "Dal punto di vista fisico abbiamo iniziato prima giocando quattro partite di Intertoto ma la Fiorentina più o meno lo stesso periodo ha preparato il preliminare di Champions. Abbiamo giocato alla grande fino all'ultimo minuto. Anche nel primo tempo abbiamo giocato bene, nella ripresa Lavezzi ha fatto cose straordinarie. Non abbiamo mai perso la fiducia, non ci sentivamo inferiori alla Fiorentina. E' stata una grande gara, mi dispiace per i tifosi. Ci hanno chiesto di vincere la gara per loro e lo abbiamo fatto. Zalayeta? Non è ancora al massimo, il medico ci ha detto che ha ancora qualche problemino e dobbiamo valutarlo in vista della gara con il Benfica. Denis? Ha lavorato tanto per la squadra, si è mosso tanto nonostante pochi palloni a disposizione. Sono soddisfatto, non è facile fare gol in queste condizioni, anchese vediamo l'esempio della Fiorentina con Gilardino che ha lavorato tano senza però riuscire a fare gol. Sono contento anche per Rinaudo, nel finale ci ha dato una grossa mano di testa; le ha prese tutte lui, col Benfica potrebbe esserci utile il suo contributo. Rendimento in trasferta? Credo che siamo pronti a fare il salto di qualità. Abbiamo inserito elementi di spessore per quanto riguarda la qualità e l'esperienza. In attacco Maggio, che già giocava in questo sistema di gioco, ci permette molte soluzioni in attacco per manovra e inserimento. Anche oggi l'ha dimostrato".

Prandelli: "Lavezzi incontenibile. Buon primo tempo da parte nostra, poi troppo ingenui''
Il tecnico della Fiorentina ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky
14.09.2008 17.39 di Francesco Caputo articolo letto 7442 volte

Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli.net: "Siamo stati un pò ingenui. Nel primo tempo siamo stati ordinati e abbiamo giocato bene. Nella ripresa siamo calati. Dovendo recuperare, ho aggiunto un attaccante in più, ma è stata anche una mossa anche psicologica. Comunque sono soddisfatto della mentalità con cui la squadra ha affrontato la gara. Lavezzi? Il primo gol del Napoli è opera sua. E' un calciatore rapido, difficile da fermare"

Lavezzi: "Vittoria importante. Siamo una squadra in crescita. Tifosi troppo importanti per noi. Ora sotto con il Benfica"
El Pocho Ezequiel Lavezzi ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della gara ai microfoni di Sky
14.09.2008 17.07 di Francesco Caputo articolo letto 5748 volte

Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli.net: "E' stata una vittoria importante per noi, conquistata contro una grande squadra come la Fiorentina. L'apporto delle curve è essenziale, i tifosi lo sanno, per fortuna siamo riusciti a vincere. Siamo una squadra in crescita, sono arrivati giocatori importanti. Il Benfica? E' una gara importante per tutti noi. Cercheremo di giocarla al meglio sperando di vincere"

[Vitor]

Quattro tifosi della Lazio sono stati fermati ieri pomeriggio dagli agenti del commissariato “Prati” per aggressione a due supporter sampdoriani.

Al termine dell’incontro di calcio disputato ieri pomeriggio all’Olimpico, poco dopo le 18 in piazza Maresciallo Giardino i biancocelesti si sono avvicinati con la loro auto a due tifosi della Samp e, scesi dal veicolo, li hanno aggrediti colpendone da dietro uno con calci alla schiena.

Gli aggressori sono stati bloccati dagli agenti che hanno confiscato anche un coltello a scatto che i tifosi laziali hanno gettato nel tentativo di disfarsene. I quattro giovani romani sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di arma da taglio, inoltre l’aggressore è stato denunciato per percosse. Nei confronti dei fermati, tutti incensurati, verrà inoltrata proposta per l’applicazione del provvedimento di divieto d’accesso nei luoghi dove si svolgono le manifestazioni sportive.

shhhhh...

[Mister Zippo]

Vorresti mettere a paragone quelli che accoltellano con i napoletanacci cattivi che scassano qualche cesso ?
Fa molto più notizia la seconda !

Napoli, si pensa ad Obinna per gennaio
16.09.2008 13.30 di Tommaso Veneri articolo letto 434 volte
Il giovane attaccante nigeriano, Victor Obinna (21), sfumato il passaggio al club inglese dell'Everton tornerà in Italia per aggregarsi al gruppo dell'Inter, in attesa della riapertura delle trattative prevista per gennaio. Secondo quanto riportato sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, Obinna sarà nuovamente inserito nella lista dei partenti nella finestra invernale di mercato e, per assicurarsi le sue prestazioni, potrebbe tornare alla carica il Napoli.

Di già ?

[cla24]

Marino: "Mi appello ai tifosi: non lanciate e non accendete fumogeni, in Europa può costarci caro"
Il D.G. Marino ha rilasciato un'intervista al sito ufficiale del club e ha fatto un appello ai tifosi affinchè nella gara di domani non siano usati fumogeni e fuochi pirotecnici
17.09.2008 18.30 di Fabio Cimmino articolo letto 4270 volte

Ecco quanto evidenziato da Tuttonapoli.net: "Questa partita io non la considero nè una stazione di inizio, nè un obiettivo raggiunto. Per me è semplicemente un giorno di festa che dà il bentornato al Napoli al proscenio sul quale merita di stare. E' un rientro in grande stile in quell'Europa che manca da tanti anni. Sarà bellissimo vedere allo stadio le nuove generazioni, quelle che magari hanno vissuto solo attraverso il racconto dei genitori le splendide gesta del grande Napoli che vinse la Coppa Uefa quasi venti anni fa. Questa è una squadra ed un Società che sono ripartite da zero. Abbiamo avuto coraggio ed energia per attuare una politica di ricostruzione avvenuta grazie agli investimenti e la fiducia del Presidente De Laurentiis. Forse ancor oggi non ci rendiamo bene conto di cosa sia successo al Napoli in soli due anni. Abbiamo trasformato, tutti insieme, le cose difficili in semplici. Apparentemente semplici. Ma sappiamo tutti cosa abbiamo dovuto attraversare per arrivare a questo punto. Perciò domani dobbiamo affacciarci a questo match come fosse una festa di bentornato. E sono altresì felice che di fronte ci sia il Benfica, un club che per storia, valore tecnico, tradizione e passionalità è molto simile al Napoli. Per me questa è una sfida che potrebbe appartenere a buon diritto al palcoscenico della Champions League. Emozioni? Tante. Quando lasciai Udine alle soglie della Champions League mi ero riproposto di rientrare al più presto in Europa. E farlo con il Napoli mi dà una gioia immensa, perché questa città è nel mio cuore e condivido attimo per attimo i palpiti di questa tifoseria unica ed impareggiabile. Ed a tutti posso garantire che la squadra sta crescendo e che ci sentiamo pronti e preparati ad affrontare l'esame Benfica".

"Faccio un appello ai tifosi che domani verranno a vivere una grande serata di calcio ricordando che nelle competizioni internazionali e, di conseguenza in Uefa, qualsiasi tipo di fumogeno, bengala ed altro, viene severamente punito. Mi appello ai nostri supporter nella convinzione che eviteranno di accendere qualsiasi tipo di fuoco pirotecnico, visto che non solo il lancio dagli spalti ma anche l'accensione viene sanzionata. Domani al San Paolo ci saranno due commissari Uefa e sono convinto che i nostri sostenitori eviteranno di accendere anche i fumogeni. Mi raccomando, non festeggiate con materiale pirotecnico".

Non vedo l'ora che inizi il match

Speriamo che l'appello di Marino dia i suoi frutti...

Reja: "Nessuna paura del Benfica", Gargano: "Loro sono fortissimi, ma è una partita troppo importante per noi"
Il tecnico del Napoli carica la squadra in vista dell'andata di domani al San Paolo. Gargano: «Sarà Denis l'uomo partita»
17.09.2008 17.30 di Francesco Caputo articolo letto 2673 volte
Fonte: corriere dello sport

«Ce la possiamo giocare con chiunque. E non abbiamo paura di nessuno. Neppure del Benfica». Suona la carica Edy Reja alla vigilia dell'attesissimo match che metterà di fronte domani sera il suo Napoli e la blasonata formazione lusitana per la gara di andata del turno che determinerà la griglia della fase a gironi. Per il tecnico goriziano, tra l'altro, è anche il momento più bello della sua lunga carriera: «Questa è Europa vera - commenta l'allenatore azzurro - per me è l'apice della mia storia lavorativa, questa Uefa è un sogno, e voglio continuare a sognare». Per farlo, il Napoli dovrà creare a Fuorigrotta le premesse per la qualificazione. «Giocare la prima in casa potrebbe anche essere un vantaggio, in genere non lo è, ma se riusciamo a non prendere gol, e magari a segnare, sarebbe una cosa molto importante. Farne due, di gol, poi, sarebbe ancora meglio, chiaro. Ma a parte questo, la cosa che mi fa essere fiducioso è che abbiamo la consapevolezza e la convinzione di potercela giocare con chiunque, non abbiamo paura di nessuno, e poi ci sarà il San Paolo gremito che saprà darci una spinta straordinaria».

GRANDE TRADIZIONE - Il tecnico friulano non dimentica il valore dell'avversario di domani: «Il Benfica è squadra che vanta grande tradizione, con giocatori importanti e di esperienza, che esprimono valori di primo piano. Bisognerà chiudere gli spazi, soprattutto sulle corsie esterne, e giocare un match ad alta intensità. Insomma, mai come questa volta serve la partita giusta, quella dove non sbagli nulla». Il tecnico azzurro però è ottimista. E ribadisce perchè: «Anche noi non siamo affatto male - conclude Reja - abbiamo grandi motivazioni e vogliamo regalare altre soddisfazioni nostri tifosi. Giocheremo una gara cercando di prendere subito l'iniziativa, e poi possiamo contare su un Lavezzi in grande forma, che può fare anche stavolta la differenza».

MEGLIO DELLA LIBERTADORES - «Si incontrano due grandi squadre, questa è una partita troppo importante per tutti. Per quanto mi riguarda, lo è ancora di più di quelle della Coppa Libertadores, che pure ho giocato negli ultimi anni. E poi sentiamo tutti che la città ha voglia di vincere, qui non si vive da tempo un'atmosfera così, tanto che la gente vorrebbe entrare in campo». Vive così la grande vigilia il centrocampista azzurro Walter Gargano. In questo avvio di stagione è stato sempre tra i migliori, e le sue sensazioni continuano ad essere positive. Tanto da allinearsi al battagliero pensiero di Reja quando si parla del blasonato avversario che arriva dal Portogallo: «Nel Benfica ci sono alcuni giocatori sudamericani che conosco bene. Loro hanno grandi calciatori, sono fortissimi, l'anno scorso hanno giocato la Champions, hanno sicuramente più esperienza di noi, ma in campo tutto questo non conta, si gioca undici contro undici, e chi ha più voglia, vince. E noi, che giochiamo in casa, vogliamo vincere a tutti costi». La grinta del mediano sudamericano si traduce poi in utili consigli per domani sera. «Dobbiamo restare tranquilli - continua Gargano - stiamo bene, vince chi gioca meglio con la testa e tatticamente: noi dobbiamo stare attenti, servirà chiudere gli spazi e coprire bene il campo, ma anche il Benfica deve temere noi». Infine un auspicio: «Spero che Denis sia l'uomo-partita. Gli manca il gol, lo sto aspettando, perchè è fortissimo e può far bene con noi, domani e anche in futuro».

Reja come Ferguson...


...ma anche no

SPECIALE UEFA, Pocho vs Angelito: l'oro di Napoli e di Lisbona
I campioni olimpici Lavezzi e Di Maria si ritrovano. Amici/nemici per l'ennesima volta
17.09.2008 18.45 di Riccardo Rossi articolo letto 1967 volte



Giovedi sarà il giorno dell'incontro-scontro tra due predestinati. Due giovani argentini sbarcati in Europa nello stesso anno - il 2007 - e che sin dai primi tocchi hanno dimostrato di meritare le storiche platee del vecchio continente. I riflettori del San Paolo sono tutti già puntati sul "Piccolo Angelo" e sul Pocho. Prima rivali nel campionato argentino - l'uno con la maglia del San Lorenzo, l'altro con quella del Rosario Central - poi rivali in nazionale olimpica. Sì, lo sappiamo tutti, perchè la staffetta che li ha visti protagonisti a Pechino forse è l'unica che si è rivelata fruttuosa nella storia del calcio. Una staffetta che è valsa l'oro per l'albiceleste. Lavezzi e Di Maria infatti, nonostante i sistematici avvicendamenti, hanno sempre innescato quel meccanismo capace di azionare tutte le potenzialità della nazionale che fa di fantasia, tecnica e velocità i suoi punti di forza. Insomma, entrambi determinanti.
Passato recente, ma comunque passato. Invece no, perchè quel gol in contropiede che Angelito ha rifilato alla Nigeria in finale con uno splendido pallonetto sembra aver spostato l'ago della bilancia in favore del ventenne, preferito al Pocho in quell'occasione anche per il suo ruolo di esterno mancino, più compatibile con l'indiscusso trio offensivo Riquelme-Messi-Aguero. Sta di fatto che alla luce delle ultime convocazioni di Basile, cittì della selecciòn, Di Maria ha soffiato il posto al giocatore azzurro anche in nazionale A. Predestinati ad essere campioni e rivali, anche quando indossano la stessa maglia: amici e nemici. Quasi normale per due ragazzi che come loro, tanto per l' abilità, quanto per le fattezze fisiche, potrebbero essere paragonati ai due protagonisti/antagonisti di un fumetto. Il doppio confronto tra Napoli e Benfica sarà anche questo, una sfida nella sfida. Questa volta però, avremo i pugni stretti e il cuore in gola per il "cattivo", quello con la faccia da mascalzone, i capelli ribelli e il corpo tatuato: almeno per i prossimi due episodi, vogliamo che a soccombere sia "l'angioletto".

Una sfida nella sfida

Benfica atterrato a Capodichino tra gli applausi dei napoletani
In tanti alla ricerca di foto e autografi
17.09.2008 15.07 di Vincenzo Balzano articolo letto 6350 volte

E' atterrato a Capodichino intorno alle 13 l'aereo proveniente da Lisbona con a bordo il Benfica. I lusitani sono stati accolti nella maniera migliore dai napoletani presenti all'aereoporto, che hanno chiesto autografi e foto ricordo, in particolar modo a David Suazo, ex attaccante dell'Inter. La squadra portoghese scenderà in campo questa sera al San Paolo per l'allenamento di rifinitura.

Gli azzurri di Lisbona: «Nessun dubbio, vinciamo noi»
Sono studenti e docenti di un master all'Istituto italiano di cultura. Il loro «covo» è una pizzeria. Salti di gioia all'esito del sorteggio
17.09.2008 14.45 di Francesco Caputo articolo letto 3814 volte
Fonte: il mattino

Il loro covo è la pizzeria Mezzogiorno, «O Sul de Itália no Chiado». Di giorno entusiasti rappresentanti della cultura italiana nel mondo, di sera a discutere di Napoli, Lavezzi, Hamsik, De Laurentiis e Maradona. All'Istituto Italiano di cultura di Lisbona si parla napoletano e non poteva essere altrimenti, visto che con i suoi vicoli la capitale ricorda tantissimo il capoluogo partenopeo. «Qualche anno fa - racconta Fabrizio Campoli, addetto culturale dell'Istituto - abbiamo ospitato una personale di Enrico Grieco, un fotografo napoletano che confrontava vedute delle due città. Toccava al visitatore capire se si trattasse di Napoli o di Lisbona». Per domani nessun dubbio: «Passano gli azzurri. In occasione del sorteggio ero a Venezia. Ho fatto i salti dalla gioia telefonando subito a Lisbona. Ora conto i giorni, le ore». Di formazione se ne discute alla solita pizzeria gestita da due ragazzi di Sapri e da un portoghese. Tra una pizza, spaghetti al dente e mozzarella di bufala «è come essere a casa». La storia di Campoli è un po' come quella dei suoi colleghi dell'Istituto e degli altri napoletani del gruppo: Silvana Urzini, Paolo Ballirano, Paola D'Agostino, Paola Della Rocca, Sergio Cammarosano. Laurea in portoghese, un master a Lisbona, la scoperta che la città è bellissima e la decisione di farne la seconda casa. «In Portogallo il ritmo di vita è meno frenetico e c'è un grande senso civico che regalerei subito alla mia città». Di Napoli si parla, si discute e sugli scaffali si trova anche la versione tradotta di «Gomorra». «Purtroppo le immagini che arrivano non sono edificanti ed io cerco sempre di spiegare che non si deve generalizzare». E sul tifo? «Lì non abbiamo nulla da temere. A Lisbona sono freddi, non sanno cosa significhi tifare. Per questo il Napoli non avrà problemi. Posso scommettere qualunque cosa». Sei milioni di tifosi sparsi nel mondo, ma in Portogallo per avere notizie sugli azzurri, ci si arrangia con internet. «Milan, Juve, Inter, sono seguitissime. Le altre meno. Se potessi vedere le partite su internet, o avere un canale dedicato sul web, sarei il primo ad abbonarmi. Domani vedremo il match a casa mia. Purtroppo sulla tv portoghese». La coppa Uefa serve anche a questo, ad unire il cuore dei napoletani del mondo. E mai come in questo caso saudade fa rima con appocundria, fado con nostalgia e passeggiare per l'Alfama è un po' come fare un tuffo nel ventre di Napoli.

Garics: "Giovedì sarò dinanzi alla tv e tiferò Napoli!"
Ai microfoni di Marte Sport Live è intervenuto Yuri Garics, attualmente in forza all'Atalanta, che ha fatto l'in bocca al lupo ai suoi ex compagni per la supersfida di domani.
17.09.2008 12.59 di Vittoria Biancardi articolo letto 3602 volte

ECCO QUANTO EVIDENZIATO DA TUTTONAPOLI.NET:" Sono contento di stare a Bergamo. Siamo partiti benissimo, ma è ancora troppo presto per ricevere tutti questi complimenti... Ci godiamo questo momento consapevoli di dover lavorare ancora tanto. I miei compagni del Napoli hanno disputato due partite, contro Roma e Fiorentina, davvero stupende. Anche loro hanno iniziato quest'anno con il piede giusto e tutto ciò fa ben sperare per la partita di Coppa Uefa. Sicuramente mi sarebbe piaciuto esserci, ma anche se non starò in campo, guarderò la partita in TV e tiferò per i miei amici. E' una partita difficile, ma confido nel loro entusiasmo e in quello del pubblico!".

[Vitor]

ma che schifo è quel fotomontaggio?

[cla24]

L'ho messo proprio per mostrare quanto faceva cagare

[Kralizek]

So che è un po' presto... ma ho scoperto che una delle squadre di Stoccolma, il Djurgårdens IF, è in UEFA. esiste qualche possibilità che si incontrino nella fase iniziale della UEFA?

Perchè nel caso me la vado a vedere

EDIT: scherzavo... si sono fatti eliminare da una squadra del casso norvegese -.-

[н¢ε]

L'ho messo proprio per mostrare quanto faceva cagare

non batterà mai Ronaldinho alla Juve versione testa piccola (per delucidazioni fate un salto sul nostro topic )

[King Elessar]

ma com'è che ieri la juve era su rai2, e il napoli solo su sky?

[cla24]

E' il grande giorno

SPECIALE UEFA - De Laurentiis: "La Uefa è solo un punto di partenza"
Il Presidente partenopeo vive la vigilia del match di stasera con grande entusiasmo e trepidazione
18.09.2008 10.48 di Fabio Ummarino articolo letto 1590 volte
Fonte: corrieredellosport.it

«Sarà comunque una festa ma se si riuscisse a vincere sarebbe ancora più bello». Aurelio De Laurentiis vive con trepidazione questa vigilia ricca di suggestioni. «Accada quello che accada, in Europa ci siamo arrivati. Per giunta, anche prima dei cinque anni previsti. E la scommessa è stata vinta ma questo deve rappresentare solo un punto di partenza per nuovi ed ulteriori traguardi». De Laurentiis prova a voltarsi indietro, a quando il Napoli era in serie C: «Abbiamo lavorato con tenacia e l’essere arrivati ad un grande appuntamento in meno di cinque anni è motivo di orgoglio per tutti noi».

Arriverà a Napoli oggi e troverà lo stadio stracolmo, pronto a sostenere Lavezzi e compagni verso un’altra serata magica. «Napoli è Napoli, una città che risponde come poche al richiamo del calcio. Anche in C ci hanno seguito numerosi e con tanta passione. Questo è il premio per quegli spettatori che con grande pazienza ci hanno accompagnato in questi anni e sostenuto».

Quarantanovemila biglietti venduti in prevendita fino a ieri sera. Ormai il record d’incasso dell’era De Laurentiis è già crollato (siamo ad oltre 1 milione e mezzo di euro). Restano poche scorte di curva e tribuna Posillipo. Ed il Napoli da deciso di lasciare i prezzi ancora scontati (€ 100 e 25). Sessantamila al San Paolo. E De Laurentiis ammonisce: «Attenzione, perchè ci guarderanno in tutto il mondo. Diamo un’immagine pulita e civile della tifoseria di Napoli ed evitiamo che ripetano sempre le stesse cose negative su di noi».

SPECIALE UEFA, Tutto sul Benfica
Lusitani a Napoli per testare le velleità europee di Cannavaro & compagni. Dimenticare Panionios e Vllaznia: adesso è UEFA
18.09.2008 09.20 di Alessandro Caradolfo articolo letto 2217 volte

"Poteva andare meglio". L'urna ha riservato a portoghesi e napoletani un primo turni da brividi, una sfida che sarebbe potuta arrivare più in là, dai quarti in su. Ingiustizie del Dio pallone....ma tant'è. I falchi se la giocheranno con qualche defezione, pur potendo presentare una formazione di tutto ripetto. Merito dell'enorme potenziale tcnico di alcuni interpreti di prim'ordine. Luizao, difensore di spessore, nazionale verdeoro, Katsouranis, condottiero di metà campo e campione d'Europa con la sua Grecia nel 2004, Reyes, un fenomeno che se solo avesse mantuto un terzo delle promesse fatte a suon di gol quando militava nell'Arsenal..., e poi il duo d'attacco, Suazo, su cui si sa tutto, o quasi, e Di Maria, gran protagonista del successo Olimpico dell'Argentina e sogno proibito di mezza Europa. Non ci saranno Aimar, Cardozo e Balboa, ma quel che resta è comunque tanta roba. Il tecnico spagnolo Flores dovrebbe presentare un 4-4-2 piuttosto equilibrato, con Di Maria largo a supporto di Suazo (o Nuno Gomes) e Reyes sulla linea di mediana. Dietro, a proteggere l'estroso portiere Quim, oltre al citato Luizao, ecco l'altro centrale Sidnei, e gli esterni Perreira e Lèo, due che amano spingere sull'out lasciando talvolta senza adeguata protezione il pacchetto arretrato. Buona squadra, nel complesso, anche se ancora lontana dal trovare la quadratura tattica auspicata da Flores, soprattutto a causa di una condizione fisica approssimativa che potrebbe portare i rossi di Lisbona ad allungarsi sul terreno sin dalle prime battute di gioco. Al di là del blasone dell'avversario, dunque, una gara tutta da giocare.

Certo che un attacco Suazo - Di Maria fa paura assai

[Frykky]

ma com'è che ieri la juve era su rai2, e il napoli solo su sky?

benvenuto in uefa

[cla24]

non batterà mai Ronaldinho alla Juve versione testa piccola (per delucidazioni fate un salto sul nostro topic )

L'ho visto

[cla24]

E' Napoli-Benfica. Lippi: "Forza azzurri"
Marcello Lippi: "Credo nel progetto azzurro. È un club giovane e dalle idee molto chiare. Vedrò la partita in televisione e fin da ora incrocio le dita"
18.09.2008 14.15 di Francesco Caputo articolo letto 465 volte
Fonte: corriere del mezzogiorno

«Certo poteva pescare meglio, ma con il Benfica, che ha più esperienza internazionale, il Napoli se la gioca alla pari. E può anche passare. Io lo spero». È stata l'intervista più facile che mi sia capitato di fare. È filata via senza intoppi e con la massima disponibilità perché Marcello Lippi aveva voglia di parlare del Napoli e di Napoli e non si è posto alcun problema di protocollo. «Amo la città e la sua gente, non ne ho mai fatto mistero, l'anno vissuto tra il San Paolo e la spiaggetta della Gaiola mi ha riservato emozioni irripetibili. Finivo l'allenamento e correvo in spiaggia, uscivo con la canoa o andavo a pesca con i pescatori del borgo che erano tutti amici miei, è stato un anno indimenticabile».

Verrà al San Paolo?
«Vedrò la partita in televisione e fin da ora incrocio le dita».

Le crediamo. Lei è stato l'ultimo allenatore a scortare il Napoli in Coppa Uefa dopo aver conquistato un insperato sesto posto in campionato. Oggi, quindi, la ribalta tocca a lei.
«E me la prendo con piacere perché metto indietro l'orologio di quindici anni e perché riassaporo sensazioni che non ho provato neanche alzando la Coppa dei Campioni. Non scherzo, a Napoli anche la gioia ha un sapore diverso. Il gol che valse l'Uefa lo segnò Di Canio nello scontro diretto con il Foggia che tentava di scavalcarci, i primi ad abbracciarmi furono Ciro Ferrara e Fabio Cannavaro, due scugnizzi diventati professionisti esemplari. Da allora faccio squadra con loro, anche questo lo devo a Napoli».Il film di quell'anno — la stagione '93-'94 — è impresso nella mente di Lippi. A cominciare dal rapporto con Ottavio Bianchi che era il direttore generale del Napoli.

La domanda è d'obbligo: con i vostri caratterini siete mai riusciti ad andare d'accordo? «Non ci pestammo i piedi se è questo che vuole sapere. Ottavio non ha mai interferito nel mio lavoro e io feci altrettanto con lui».

Il pubblico, però, scelse lei. «Questo non lo so, ma certo mi sentii circondato da grande affetto anche se l'inizio fu in salita, perdemmo in casa con la Sampdoria, riperdemmo a Cremona, poi decisi di puntare sui giovani. Alla settima giornata, gara interna con l'Inter sugli spalti c'erano 70mila spettatori, quello spettacolo segnò la mia vita di tecnico vagabondo. Fu allora che capii in quale meraviglioso pianeta sportivo e umano ero capitato».

Il tifo, però, non è più quello acqua e sapone dei suoi tempi. Oggi la violenza spesso prende il sopravvento. È d'accordo con le decisioni del giudice sportivo?
«Non mi chieda queste cose, posso dirle però che non mi piace che per colpa di pochi teppisti debba pagare la città».

Lei ha sempre difeso il Napoli e nei momenti più difficili il suo incoraggiamento non è mai mancato.
«È l'unico modo per sdebitarmi. Intervengo, ma tenendomi a rispettosa distanza per non dsturbare il manovratore che, del resto, non ha bisogno del mio aiuto».

I manovratori sono il presidente De Laurentiis e direttore Marino? «Sì loro, ma per carità non dimentichi Edy Reja, l'allenatore ha meriti grandissimi, è lui che attua in campo le strategie della società».

Un bel complimento.
«Edy lo merita. E lo meritano anche De Laurentiis e Marino. Tra le squadre di serie A, il Napoli è la società che ha le idee più chiare, punta sui giovani, va a pescare giocatori in tutto il mondo e non si tira indietro se c'è da avere coraggio. Penso al modo con cui Reja ha prima imposto e poi difeso la scelta di un giovane come Vitale».

Un grande affare, anche dal punto di vista economico. «Beh, se è per questo Lavezzi, Hamsik, Gargano e Santacroce hanno quotazioni altissime. Il Napoli gli affari sa farli».

Giusta la scelta dell'Intertoto? «Per me sì, c'era troppa voglia di rientrare nel giro internazionale ed è stato giusto buttare a mare la prudenza. La squadra, tra l'altro, mostra di reggere bene il doppio impegno e non sembra accusare la stanchezza per la preparazione anticipata».

Il gioco vale la candela, cioè il rischio. «Non ho dubbi , ma aspettiamo il risultato della doppia sfida con il Benfica. Se passa il Napoli la prospettiva di colpo diventerebbe fantastica. Non mi chieda di più, però, perché sto parlando con il cuore, non da tecnico».

Vuole parlare anche da Commissario tecnico della Nazionale? «Dipende da cosa mi chiederà».

Una sola cosa: è vero che guarda con interesse ad alcuni giocatori del Napoli? «Certo, con Reja giocano alcuni giovani che mi piacciono molto».

Provo a fare due nomi, Maggio e Santacroce? «Non rispondo, sono troppo concentrato su Napoli- Benfica».

Abbiamo un tifoso in più stasera

Napoli, fallita la conciliazione al Coni. Adesso si va all'arbitrato.
Sembra difficile ora riaprire le curve per la gara con il Palermo
18.09.2008 13.35 di Vincenzo Balzano articolo letto 2298 volte

È fallito il tentativo di conciliazione alla Camera del Coni tra il Napoli e la Federcalcio, a proposito della chiusura al pubblico delle curve dello stadio San Paolo fino al 20 ottobre. Ora la società azzurra ricorrerà all'arbitrato, ma sembra difficile a questo punto una riapertura delle curve in occasione di Napoli-Palermo di mercoledì prossimo.

Che sorpresa.....

Avv. Grassani: "L' ultima possibilità di aprire le curve per Napoli-Juve resta l'arbitrato"
L'avvocato Grassani ha spiegato il mancato accordo tra Napoli e Federcalcio sul ricorso della società
18.09.2008 14.24 di Fabio Cimmino articolo letto 444 volte

"La Figc ha detto no alla proposta di sospensiva condizionata. L'accettazione della sospensiva condizionata avrebbe dato al pubblico di Napoli la possibilità di responsabilizzarsi offrendogli una sorta di ultima chance. Il Napoli stesso si sarebbe assunto in prima persona la responsabilità dell'ordine pubblico. Ora l'ultima possibilità di aprire le curve per Napoli-Juve resta l'arbitrato a cui faremo istanza immediatamente".

Non servirà a niente

[King Elessar]

benvenuto in uefa

alcune partite in uefa le danno in chiaro :(

[TheSgrash]

milan rete4
samp la7
napoli sky (pay per view)... furbi quelli di sky!!!