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Discussione: [CLUB] Juventus

  1. #451
    Shogun Assoluto L'avatar di firewall76
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Andiamo avanti piano, dunque. Come abbiamo visto, Sandulli le sue ( ...contorte... ) premesse le ha fatte e passa all'incasso.

    Pag. 64 :
    "Anche a questo proposito la Corte non ha dubbi nel dichiarare che i primi giudici, contrariamente a quanto sostenuto in tutti gli appelli degli interessati, hanno fatto ineccepibile governo del proprio compito relativamente ad entrambi i punti, con la conseguenza che tutta la parte della decisione concernente la posizione della Juventus va confermata in termini di affermazione di responsabilità, con le modifiche peggiorative, conseguenti all’impugnazione della Procura Federale, delle pene irrogate a taluni incolpati e migliorative, in relazione ai rispettivi appelli, per altri incolpati, nei termini di seguito esposti."

    Il commento di questa affermazione è facile. Sandulli, riconosce il buon lavoro fatto dai primi giudici nella fattispecie di entrambi i punti che vi ricordo sono :
    1.La sussistenza delle prove contestate
    Piccolo passaggio. Finora, nella sentenza, si è solo fatto riferimento alla "validità" delle intercettazioni come prove. Vedremo a breve cosa altro ci contesta.
    2.Stabilire l’idoneità delle prove a convertirsi in mezzi utili al compimento degli atti previsti dall’art. 6.
    Si, però lui stesso notava che i primi giudici giustificavano questo assorbimento con la figura giuridica del "quoad poenam", mentre Lui si arroga il diritto di farlo a seguito di una Sua interpretazione perchè Lui non vede diaframmi da interporre ad una doppia valutazione.

    A seguito di tutto ciò, come avete letto, ci sono delle conseguenze ( ...ahinoi... ) per la Juventus. Anzi, si aggiunge che poichè è stata fatta impugnazione alla Procura Federale ci sono anche delle modifiche peggiorative. Piove sul bagnato...

    Sempre pag. 64, un passaggio interlocutorio :
    "Opportunamente la sentenza impugnata pone una doppia premessa al proprio giudizio:essa va condivisa e fatta propria da questa Corte, con le precisazioni che seguono quanto alla prima."

    Quimnon dice altro che la sentenza di primo grado, bontà sua, va bene, ma lui fa ulteriori precisazioni. Precisino!

    Pag. 64 :
    "Questa concerne la necessaria valutazione congiunta delle posizioni dei due dirigenti della società torinese, Moggi e Giraudo: le considerazioni che seguono costituiscono risposta e confutazione agli articolati gravami proposti sia da costoro, che dalla società Juventus."

    Per Piero, M. e G. saranno oggetto di valutazione congiunta. Ci può dire come fa ?

    Inizio a Pag. 64 :
    "E’, in particolare, condivisibile, perché rispondente ad esigenze di logica e congruenza argomentativa la ragione posta a fondamento di questa scelta, e cioè l’accertata e concertata – come si vedrà oltre – confluenza dell’oggetto e del fine della loro attività illecità nell’interesse della Juventus. Le loro condotte dovranno, pertanto, essere guardate come avvinte da questo comune intento, anche se in singoli casi, possano essere state poste in forma disgiunta perché così suggerivano le circostanze o divisavano gli incolpati allo scopo di consolidare gli effetti positivi per la società delle loro azioni."

    Ecco perchè la loro posizione è comune : perchè entrambi avevano interesse nella Juve. Ma davvero ? Solo che per conseguire il bene delle Juve hanno fatto i furfanti. Anche quando ognuno agiva in forma disgiunta questo non valeva perchè se così hanno agito erano le circostanze a richiederlo. Loro operavano sempre in forma comune : non lo abbiamo mai saputo, ma M. e G. erano gemelli... qualche esempio o sandulli deve ancora chiarire questo ( ...tuo... ) concetto ?

    Pag. 65 :
    "La Corte ritiene che, all’interno di questa impostazione metodologica, debba innestarsi una coppia di osservazioni che faranno riverberare i propri effetti differenziali rispetto alle posizioni di altri incolpati, società e singoli tesserati, allorché queste saranno esaminate."

    No, Sandulli non ha ancora finito, anzi : ci dice che ci sono ben due osservazioni che fanno riverberare i loro effetti differenziali rispetto agli altri incolpati. Lo sappiamo, questa colpa tocca solo a noi. Ok, facci le osservazioni.

    Pag. 65 :
    "La prima è che, diversamente dalla situazione registrabile in altri capi di incolpazione, i due dirigenti in questione hanno manifestato piena ed incondizionata libertà di azione senza che risultino, agli atti, momenti di coordinamento con altri organi amministrativi della società (costituendone essi il vertice) ed in particolare con la proprietà."

    Sandulli difende la proprietà, chi l'avrebbe mai detto! M. e G. hanno l'aggravante di muoversi in totale libertà perchè :
    1.Non risultano momenti di coordinamento con gli altri organi amministrativi della società.
    Di passaggio, faccio rilevare la negazione contenuta nella parentesi ( costituendone essi il vertice )
    2.Nè tanto meno si sono coordinati con la proprietà.

    Che malfattori, M. e G. : le loro azioni non erano mediate da nessun altro se non da loro stessi!! Sandulli non ci può spiegare meglio quello che vuoi dire ?

    Pag. 65 :
    "Questo non significa, in alcun modo, che le loro azioni non siano direttamente riferibili alla società (così superandosi la contraria difesa di questa), che ne era altrettanto direttamente beneficiaria e che non lo sarebbe stata se tali azioni non fossero state poste in essere. L’incidentale osservazione va fatta per distinguere l’operato di Moggi e Giraudo da quello di altri dirigenti sportivi (è il caso di Mencucci ed Andrea Della Valle) la cui azione, come si vedrà oltre, non ha esplicato un grado di efficienza causale minimamente paragonabile a quella degli altri incolpati o ad essa assimilabile quanto a qualificazione giuridica."

    Tutto ciò solo per giustificare gli altri dirigenti sportivi nelle loro nefandezze. Per Lui, l'azione degli altri due soggetti menzionati non ha esplicato un grado di efficienza causale minimamente paragonabile a quella di M. e G. l'affermazione non corrisponde "minimamente" al vero. La seconda osservazione, please.

    Comincia a pag. 65 :
    "La seconda precisazione, puramente integrativa del sostrato metodologico della decisione impugnata, è resa necessaria da una tesi difensiva corposamente discussa dal club torinese e volta a porre in luce l’esistenza di una netta soluzione di continuità tra l’azione di uno dei due dirigenti (Moggi) e l’interesse della Juventus, ed a ventilare che il primo agisse per scopi mercantili suoi propri."

    Ecco qua, questa è una accusa molto grave altro che : viene ripreso che nelle argomentazioni della Juve a difesa della loro posizione c'è l'osservazione che M. agisse per scopi suoi mercantili. Non vi sembra una accusa grave ? cioè dico da parte della Juve a M?

    Pag. 66 :
    "La Corte ritiene che, del tutto esattamente, i primi giudici abbiano affermato la responsabilità di Moggi con esclusivo riferimento a condotte ed episodi positivamente refluiti o capaci di refluire sulla posizione sportiva della Juventus, sicchè, come si vedrà dall’esame dei singoli casi, nessun dubbio può sorgere circa l’inerenza dell’affermazione delle pesanti responsabilità del dirigente al trattamento punitivo riservato alla Juventus."

    Con l'affermazione che M. perseguiva propri interessi mercatili, non solo si è riportato un argomento che, privo delle prove del caso, non ha valore; ma si è offerto il fianco al simpatico Sandulli che ti dice che poichè questi scopi mercantili, come si vedrà di volta in volta, vanno nella direzione del vantaggio alla Juve, questa non si può lamentare della punizione infertole ( ...mamma mia... )

    Pag. 66 :
    "E’ pur vero che dagli atti del giudizio emerge la partecipazione di Moggi ad episodi costituenti oggetto di contestazione ad altre società ed altri tesserati (è il caso della Fiorentina e dei suoi dirigenti) ed in nessun modo collegabili alla posizione della Juventus."

    ah ecco

    Pag. 66 :
    "Ma è anche vero che, con riferimento ed essi, nessuna censura sportiva è stata mossa a tale società, che, quindi, non ha subito alcun effetto sanzionatorio pregiudizievole."

    Il simpatico Sandulli ci dice che quando il Direttore ha messo lo zampino nelle altre faccende non si sono rilevati fatti a suo discapito.Ora dott. Sandulli ci vuoi dire che cosa iM. ha fatto per "scopi mercantili" ?

    Pag. 66 :
    "Semmai, tali partecipazioni dimostrano che Moggi, anche se agiva in proprio, era dotato di quel potere condizionante della correttezza di significative componenti del settore arbitrale di cui motivatamente parla la decisione impugnata ed al quale era necessario (metaforicamente) inchinarsi per sopravvivere nel mondo della Serie A e non vedere vanificati investimenti e patrimonio societario e non mortificare la buona fede e la passione degli ignari sostenitori."

    Ecco là : a Sandulli si è incantato il disco!! Si noti che, nessuno glielo aveva chiesto : la società si è fatta avanti dicendo che costui perseguiva scopi mercantili. Per dare man forte alla società isi imbarca in un paio di ragionamenti : si incarta e alla fine ti esce sempre la stessa tiritera...

    Non vi perdete : Sandulli ha finito le osservzioni sulla prima premessa alla sentenza di primo grado. Nella prossima puntata la seconda premessa alla sentenza dell'ottuagenario ( ...con il rispetto dovuto, per carità... )

  2. #452
    L'Onesto L'avatar di castaldino
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Citazione Originariamente Scritto da Angelo Visualizza Messaggio
    Io cannavaro nn lo voglio.
    non si puo' dire di no al real

  3. #453
    Banned L'avatar di Cocoon
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Citazione Originariamente Scritto da firewall76 Visualizza Messaggio
    Andiamo avanti piano, dunque. Come abbiamo visto, Sandulli le sue ( ...contorte... ) premesse le ha fatte e passa all'incasso.

    .......
    Molto interessante!

  4. #454
    liPillON
    ospite

    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Citazione Originariamente Scritto da libero (il giornale)
    "Nel mio Calcio da duro vincevano solo i sentimenti"


    Montero che si racconta in una lunga intervista. Quasi da non crederci.
    "Sono un tipo riservato, da calciatore non mi piaceva parlare dei fatti miei e cercavo di passare inosservato. Non come quelli che fanno i duri e poi vanno a piangere in TV per diventare simpatici ai giornalisti e strappare mezzo punto in piu nella pagelle"

    Urca, subito un'entrata decisa. Ora ha smesso, non ci sono più questi problemi.
    "Non ne potevo più delle discussioni con i dirigenti e della mancanza di organizzazione del calcio uruguayano"

    Già deciso cosa vuol fare? Allenatore? DS? Altro?
    "No, la panchina non mi attrae meglio la scrivania. Sono entrato in società ( la Pro Footbal) con Medez(ex-vicenza e torino), cerchiamo talenti in sud america e li portiamo in Italia. Vogliio dare la possibilità a molti ragazzi di fare quello che ho fatto io: passare per una società di provincia seria e organizzata che ti insegni a giocare e vivere - come è stata per me l'Atalanta - e poi fare il grande salto. Resteremo qui tutta l'estate per il calcio mercato, speriamo di fare buoni affari. "

    Qualche vostro piccolo campione da consigliare?
    "Lombardi, fantasista di 18 anni del CLub Atletico Progreso, uno alla Del Piero. Oppure Rosano, del Montevideo Wanderers, esterno all'Attilio Lombardo e con il calcio di palla alla Beckham. O ancora Pereira che gioca negli allievi del NAtional Montevideo ed è una mezzapunta alla Ortega. Ma sopprattutto Arias del Penarol centrale difensivo. "

    Giocatore alla Montero?
    "Noooo. Tecnicamanete molto più forte e completo, fisicamente più dotato. "

    Caspita...In attesa del nuovo Montero, parliamo di quello vero: aveva salutato L'Italia nel 2005 con la Juve scudettata e ora la ritrova reduce da un torneo di serie B e senza MOggi, Giraudo e Bettega.
    "Della Triade posso solo parlare bene, hanno sempre creduto in me. Calciopoli? Sono stupito, non mi ero mai reso conto di niente. Un'Idea, però, me la sono fatta. "

    Cioè?
    "Eravamo una grande squadra, i più forti: quando vinci troppo, agli altri non resta che avere sospetti o dire che rubi. Succede sempre così: quando giocavo nell'Atalanta ed erano gli anni in cui dominava il Milan, si malignavano le stesse cose sui rossoneri. "

    Già, l'Atalanta. Poi ne parliamo. Intanto facciamo un ulteriore passo indietro: come era il piccolo Montero?
    "Bambino innamorato del calcio"

    E figlio d'arte: papà Julio Castillo giocava nel National di Montevideo e ha disputato i Mondiali di Messico '70 e Germania '74.
    "L'ho visto in campo solo a fine carriera e auna volta in una registrazione TV: bravo molto grintoso"

    Gli idoli di Paolo Montero?
    "Hugo De Leon, pilastro dell'Uruguay ai Mondiali del '90: ho imparato da lui a uscire dall'area palla al piede. In Itlia, Baresi e Maldini"

    La sua prima squadra?
    "L'Escalinata, poi a 18 anni l'esordio nel Penarol e la previsione di MEnotti: "Paolo se continui cosi diventerai l'erede di Passerella. ""

    E la nota l'Atalanta.
    "Vengono a vedermi Previtali e Vitali, stanno un mese a spiarmi e mi offrono un contratto. "

    Impossibile rifiutare, e il giovane Montero, a 18 anni, sbarca a Bergamo per un mese d'ambientamento. Primo Impatto?
    "Bellissimo, anche perchè mamma e papà mi seguono in Italia. "

    A proposito, ai tempi circolava una leggenda: suo padre Julio Castillo venditore ambulante in un baracchino per le strade di Milano.
    "Claro che si"

    Scusi?
    "Tutto vero! Con un amico, nel piazzale del palazzett, vendeva birre e panini da un furgone, Si divertiva, spesso andavo a trovarlo. "

    Torniamo a lei. Il compagno che l'ha aiutata di più
    "Caniggia, che fino a quel momento per me era solo un idolo, Faceva da traduttore, mi portava al ristorante e mi accompagnava a in auto al campo. "

    Finchè le danno un'alfa 75 rossa e lei.... Ricorda?
    "Certo ahahah. Torno per la prima volta da solo dall'allenamento, sbaglio strada mi ritrovo in un senso unico contromano. Mi fermano i vigili e provo a spiegare che sono un giocatore in prova all'Atalanta. Non ci credono. Disperato, faccio vedre i documenti e finalmente a fatica li convinco. Risultato: mi scortano prima in sede e poi all'Hotel. "

    Dopo un mese di ambientamente la gara di esordio nel Trofeo Bortolotti: esce Stromberg entralei. Passaggio di consegne simbolico. Emozionato?
    "Claro. In carriera ho vinto Champions e Intercontinentale, ho giocato in stadi grandissimi di fronte a migliaia di persone, ma non ho mai avuto paura come quella volta. "

    Stagione 92/93, arriva Lippi e le chiede di fare il terzino sinistro.
    "Rifiuto o faccio il centrale oppure niente. Lui capisce e disputo un grande campionato. "

    Lippi: buon rapporto?
    "Una di quelle rarrissime persone con le quali discuti anche animatamente e t'inzazzi. Poi vai a casa, capisci che ha ragione lui e passa. "

    Prima stagione ottima, poi arriva Guidolin.
    "Niente da dire sull'allenatore, bravo e preparato. Però non ha rispettato la storia dell'Atalanta: a Bergamo si era sempre giocato con Stopper e Libero, lui impose la linea a 4. "

    E fu un disastro.
    "In campo però ci andavamo noi, sbagliato dargli tutte le colpe. "

    Esonerato a novembre, Guidolin se ne va e accusa: "Negli spogliatori ci sono 3 ribelli: Bigliardi, Alemao e Montero".
    "Figuriamoci se io 18enne che vuole far carriera mi metto a remare contro! DA quel giorno, con Guidolin, non mi sono piu salutatonemmeno quando ci siamo affrontati da avversari".

    Guardi qui le figurine di quell'anno. Scelga un compagno da raccontare.
    "il povero PIasani, morto l'anno successivo in un incidente d'auto. Attacante bravo e velocissimo, amava i vestiti firmati, si specchiava in continuazione e in campo dopo ogni scatto, si fermava a sistemare il ciuffo. Che ragazzo splendido".

    La stagione, intanto, finisce male malgrado l'arrivo di Prandelli: retrocessione e contestazione deli Ultrà.
    "Mi prendo le colpe di tutti e vengo perseguitato dai tifosi: scritte sotto casa (Montero vattene) striscioni, cori e fischi ad ogni tocco palla".

    Però arriva Mondonico e scommette: farò rinascere Montero.
    "la mia fortuna. Mondo, idolo della curva, fa di tutto per recuperarmi, ci riesce e torniamo in A".

    Per un'altra sua grande stagione. Ormai Monero ha convinto tutti e ha personalità, altro che ragazzino timido che si era perso in auto. Tanto che una notte, in discoteca.... Ricorda?
    "No..."

    Arriva un giornalista e trova 5 atalantini, musica, donne, qualche mojito di troppo. 4 di loro si nascondono in bagno, dietro il bancone e fanno finta di non vedere, mentre Montero si fa avanti, saluta calorosamente e sussurra al giornalista: "Tanto, se esce qualcosa, so che sei stato tu...". Grande carattere, ora ricorda?
    "Ahahah, claro che s: era lei!".

    Dalla discoteca al campo era l'anno di un giovane e rozzo Bobo Vieri. Si sarebbe mai aspettato di vederlo arrivare così in alto?
    "Si, perchè non avevo mai incontrato nessuno con tanta voglia di imparare. Dopo ogni allenamento si fermava un'ora a palleggiare per migliorare la tecnica".

    Intanto c'e la sentenza Bosman e Montero, a fine contratto, si svincola.
    "Ruggeri, presidente dell'Atalanta, non vuole rinnovare. Mi chiama l'inter vado a Milano per parlare con Mazzola, ma ricevo un'offerta troppo bassa".

    Qualche cifra per capire.
    "500 milioni, gli stessi soldi che prendevo a Bergamo".

    Stop. Risposta secca: con il calcio è diventato ricco?
    "Sto bene, i ricchi sono altri. Però mi sono sistemato la vita e posso garantire un futuro tranquillo ai miei 2 figli: Francisco di 2 anni e mezzo e Alfonso di 3 e mezzo".

    Diceva dell'Inter?
    "Rispondo di no e torno a casa, mi richiamano il giorno dopo dicendo che ci hanno ripensato, ma intanto sono arrivati Moggi, Lippi e la Juve.... "

    E si ritrova a Torino, stagione 96-97. Primo impatto bianconero?
    "Organizzazione fantastica. Tutto preciso, persone che ti risolvono ogni problema, 6 mila tifosi che pagano per vedere l'allenamento In - cre- di- bi- le!".

    Montero nel grande calcio. salto Importante che esalta le qualità, ma anche qualche difetto. Lei, per esempio, detiene il recordo di espulsioni in A: 17?
    "Ora ci rido su, ma giuste saranno state al massimo 7! Ai tempi dell'Atalanta erano appena state cambiate le regole, quelle sul fallo da ultimo uomo, e ho pagato eccessivamente l'inesperienza: molte espulsioni erano per doppia ammonizione".

    Questo è vero. A volte, però, è stato indifendibile. tipo il pugno a Di Biagio....
    "Cose di Calcio".

    In che senso scusi?
    "In campo succede, a volte, di perdere la testa. Ma non cerco scuse: colpa mia, giuste le polemiche".

    La gialappàs la prendeva in giro soprannominandola"Pigna"
    "Mi divertivo molto. Come dice mio padre: "che dicano bene o male, l'importante è che dicano qualcosa di te".

    Pagato molti soldi in multe?
    "Pppfff, tantissimi. Quando mi buttavano fuori, Moggi si arrabbiava e presentava il conto, ma poi sapeva sempre trovare le parole giuste per difendermi. Con lui avevo e ho tuttora un rapporto sincero".

    Parliamo di avversari, il + fastidioso?
    "Montella, Samp - Juve ai tempi di Menotti, è in forma e fa di tutto: dribbling, tiri scatti. Mai preso. un incubo. Uno dei centravanti + forti del mondo".

    Il + duro?
    "Casiraghi, che non aveva paura di niente. Stava zitto e PUM, si faceva rispettare. E io, zitto e PUM, rispondevo. Duelli intensi ma bellissimi, perchè di grande lealtà".

    Il miglior simulatore?
    "NOn so, i simulatori non mi hanno mai infastidito. Il calcio è un gioco, come il poker, ed è lecito bleffare. L'importante è esser leali nella vita. "

    Buona questa. Lei invece aveva un pallino: fare il tunnel al suo avversario.
    "Claro che si, Adrenalina pura, il massimo. I portieri Ferron e Pinato, all'Atalanta mi volevano sempre ammazzare. Poi, alla Juve, ho capito che era meglio smettere".

    E quando subiva un tunnel che faceva?
    Massimo rispetto se la partita era sullo 0-0. Sull 4 - 0 per gli altri, invece, era una presa per il **** e mi faceva arrabbiare..."

    Torniamo ai bianconeri. Il suo rapporto con Agnelli?
    "Mi chiamava la mattina alle 6".

    Tipico, lo faceva con molti giocatori, Perchè ride?
    "Perchè la prima volta l'ho mandato affanculo".

    Scherza, vero?
    "Lei che avrebbe fatto se, all'alba, un tizio le avesse detto"Pvonto, sono l'Avvocato Agnelli"? Io ho messo giù"

    Ops. E poi?
    Ha richiamato. "Montevo, che fa? Guavdi che sono davvero Agnelli". E io senza parole..."

    Qualche battutina su di lei?
    "Dopo il pugno a Di Biagio L'avvocato mi vede e scuote la testa: "Paolo, non mi sei piaciuto pev niente". Io mi preoccupo: chissà che predica. "Paolo no mi sei piaciuto pevchè non l'hai pveso bene: un bvavo pugile con un gancio così l'avrebbe fatto cadeve!"Capito? Bravo a sdrammatizzare dopo tante polemiche".

    Montero, quando para di Agnelli sembra emozionato.
    "Mi affascinava. Arrivava elegantissimo con il suo bastone ed era educato e gentile con tutti: lui, un uomo così potente, parlava con il povero magazziniere Romeo con naturalezzae semplicità così come stiamo parlando io e lei"

    In campo, intanto, la Juve vince e la difesa prende pochi gol grazie a una coppia di centrali fortissima: Montero e Ferrara.
    "Di Ciro ho sempre ammirato la capacità di concentrarsi e di sdrammatizzare nei momenti più difficili sapeva togliere tensione con una battuta".

    Anche in campo?
    "Claro che si, Ma io non ridevo mai e ora posso confessare il perchè: parlava in napoletano e non capivo niente"

    Montero guardi qui sull'Album Panini. Lo vede? Zinedine Zidane.
    "Favoloso. Fine allenamento, tutti a fare la doccia e Zizou, ogni giorno, si ferma un paio d'ore a giocare con Davids".

    E lei?
    "In disparte a guardare i due fenomeni: mai palleggiato con loro per vergogna".

    Numeri magie?
    "Una sfida continua"Edgar, ho inventato un giochetto nuovo, ammira!"E Davids"Zizou, vediamo se sai fare questo tocco che ideato stanotte". Finchè un giorno Zidane mi coinvolge"Paolo, prendi il pallone e calcialo + in lato possibile".

    E Lei?
    "Io invidioso, PUMMMMM, lo tiro fortissimo per vedere cosa succede, e..."

    ...e?
    "Prima che il pallone tocchi terra, Zizou lo colpisce al volo di tacco facendo la bicicletta e ki rialza alle spalle buttando in avanti".

    Difficile da capire, chissà da fare. Spieghiamo meglio: un colpo di tacco?
    "No, no, di più. Ha presente quando correndo si alza il pallonne da dietro e lo si fa passare dietro la schiena e poi sopra la testa facendolo arrivare davanti? Ecco, la stessa cosa, ma con la pallacolpita a mezza altezza al volo!"

    Incredibile
    "Mai vistoniente del genere. Credendola una giocata un pò fortunosa, dico: "Bravo Zizou, ma sai rifarlo? ". Beh, l'ha ripetuto 3 volte di fila..."

    Zidane ha segnato gol e insegnato clacio vinto e dato spettacolo per tutta la carriera. Al momento si salurare, però, la testata a Materazzi nella finale Mondiale.
    "Lo capisco. Altro che noi normali calciatori di serie A, lei non immagina che pressioni deve sopportare uno come lui: occhi sempre addosso, tv, giornali, tifosi. Si ricordi questa cosa. Zizou lo metto tra i primi 5 compagni avuti in carriera. E sto parlano come uomo, non come calciatore. Sa cosa ho sperimentato di persona? Più i calciatori sono fenomeni, + sono umili, penso a gente come Zizou, Maldini, Edagr".

    Appunto raccontiamo di DAvids.
    "Ha presente il giochetto che fa nella pubblicità? Il dribbling dell'elastico, quello con l'interno-esterno del piede stile Ronaldhino. Beh, stiamo giocando, aspetta l'uscita del portiere e fa gol proprio così, ma al volo a mezza altezza! Tutti a bocca aperta, Lippi fischia: "Ragazzi dopo una rete così si va a fare la doccia". e finisce l'allenamento tra li applausi. "

    DAvids, gran giocatore ma anche un bel caratterino.
    "Se non gli andavi a genio ti ignorava, altrimenti era amicone. Simpatico, grintoso, ma sbadato. Ora le racconto un aneddoto a cui nessuno crede mai".

    Prego.
    "Partita di campionato contro il Piacenza, entriamo al Delle Alpi per fare il riscaldamento, stadio pieno, cori striscioni. Edgar mi chiama sottovoce e guardandosi alle spalle come per evitare che qualcuno lo sentisse: "Psst, Psssst. Paolo viani qui". Mi preoccupo. "Che c'è? ". "Sssst, non urlare. Per caso, sai mica contro chi giochiamo oggi? ". Giuro, è la verità. "

    Ahahaha. E poi come ha giocato?
    "Migliore in campo!"

    Guardi questa figurina. Alex Del Piero.
    "Ragazzo semplicissimo e di poche parole. Grande professionista, l'ha dimostrato durante l'infortunio al ginocchio"

    Quello che l'ha cambiato.
    "Ha sofferto e lavorato, ma è tornato un campione".

    Beh... Insomma... Non è stato più lo stesso Del Piero, Qualcuno ha ipotizzao questioni di doping.
    "Cattiverie. Alex prima del ko era spettacolare, andava a mille all'ora e si fermava improvvisamente, poi ripartiva. Per farlo servono due gambe così e dopo che ti si rompe completamente il ginocchio, è normale fare fatica".

    Zeman aveva altri sospetti: cosa ne pensa del tecnico Boemo?
    "Non posso parlare di lui, non lo conosco. Però è lo stesso discorso di CAlciopoli: quando sei al TOp cercano di darti fastidio in tutti i modi".

    Lei ha mai preso nulla alla Juve?
    "Non ricordo di avere preso qualcosa di sbagliato".

    Montero, al processo non avete fatto una bella figura: tutti a rispondere "non so" "boh", "non ricordo".
    "Se domani le chiedessero quanti colleghi di Libero, ogni mattina, vanno a bere il caffè lei saprebbe rispondere? Il primo anno di Juve osservavo tutto, sapevo anche come si allacciava le scarpe Zidane. Poi ti ambienti e non noti + cosa fanno gli altri, è tutto routine".

    Il processo è stato interminabile, ma ne siete usciti puliti
    "Quello che prendevamo era nella lista Fifa, tutto lecito e al processo non hanno portato una sola prova contro di noi. Mi ha dato fastidio, essere stato coinvolto, marchiato, catalogato. Pensavano di fregarci, sa? Ci hanno martellati: ogni mese, all'allenamento, venivano a fare i controlli a sorpresa: sangue e urine. Valori trovati fuori norma: ZERO. Nessuno, però, ha mai scritto e raccontato questa cosa...".

    Vi sentivate perseguitati?
    "Io ci scherzavo su. Quando vedevo arrivare i tipi dell'antidoping urlavo al medico: "Butta la droga, butta via la droga!" E tutti a ridere, anche quelli là".

    Al processo, lei confesso di avere problemi di fegato. Troppo alcool.
    "Fegato, ma anche stomaco: ho sempre sentito troppo la partita, dopo una gara dormivo per l'adrenalina".

    Beveva molto?
    "Mi hanno dipinto come un ubriacone ma bevevo come tutti i ragazzi della mia età: qualche bicchierino se si faceva serata".

    A proposito di serate polemiche, fu coinvolto nello scandalo "Viva Lain", l'eros center di Torino.
    "Quando lo dico non ci crede nessuno, ma sa che in quel posto non ci sono mai stato? Perchè mi fissa in quel modo?"

    Così, stupore...
    "Guardi, a me è sempre piaciuto divertirmi e l'ho sempre fatto. Nottate, discoteche, ragazze. Mai negato niente. Al "Viva Lain" però, davvero, non ci sono mai andato. Il problema è che a Torino mi hanno sempre massacrato perchè frenquentavo i Murazzi, un posto dove nessuno si interessa di calcio".

    Montero , altre figurine: Pavel Nedved.
    "Il più grande professionista mai conosciuto. Un giorno sento una sua intervista in cui racconta che la mattina, a casa, va sempre a correre prima di venire all'allenamento. Non ci credo e il giorno dopo lo prendo in disparte: "Pavel, mica sarà vero quello che hai detto".

    E....?
    "Resto senza parole: è proprio così. Si svegliava, correva da solo e poi nel pomeriggio si allenava. E arrivava sempre davanti a tutti noi".

    Paolo, questa è l'ultima figurina e merita un discorso a parte: Gianluca Pessotto. Quando è stato male, lei è partito immediatamente dall'Uruguay.
    "Claro, naturalmente, siamo amici e l'avrebbe fatto chiunque. So che c'è chi si è stupito nel vederci così legati perchè siamo completamente diversi, ma abbiamo un rapporto intensissimo".

    Cosa pensa della sua vicenda ?
    "Non so la verità e non l'ho mai voluta sapere: a me interessava solo guarisse. Sono venuto immediatamente a Torino e mi sono fermato 15 giorni al suo fianco. I medici con me sono stati fantastici: con la dottoressa Monica ci scambiamo ancora sms. A natale Gianluca è venuto con la famiglia mio ospiste in Uruguay, ora è in gran forma e sono felici".

    Montero, ultime domande veloci 1) il successo più bello ?
    "Il primo scudetto con la Juve".

    2) Il momento più brutto della carriera?
    "la Mancata qualificazione ai Mondiali di Germania con L'Uruguay".

    3) Il gol + bello?
    "Atalanta -Ancona, bomba da lontano"

    4) Il giocatore + forte di sempre?
    "Maradona. Zidane quello con cui ho giocato".

    5) In attività?
    "Ronaldinho"

    6) Difensore migliore?
    "Maldini e Baresi"

    7) C'è un nuovo Montero?
    "Ce ne saranno mille"

    8) Musica, attrice e scrittore preferiti.
    "Salsa, Michelle Pfeiffer, Paolo Coelho".

    9) Una cazzata che non rifarebbe?
    "Ne ho fatte tante. Forse il pugno a Di Biagio e il fallo su Totti in Roma-Juve 4-0"

    10) Ultimissima: la nazionale dei compagni di Montero?
    "In porta Buffon(Peruzzi), a destra Torricelli, centrali Ferrara e Iuliano a sinistra Pessotto, in mezzo a destra Lombardo(Jugovic), centrale DD (alemao), a sinistra Davids, Zidane dietro le punte davanti Vieri e Del Piero"

    Che c'è, non la convince?
    "Ho lasciato fuori Zambrotta, Cannavaro e Thuram! Cancelli tutto, con così tanti campioni è impossibile fare delle scelte. Meglio tornare a pensare alle mie giovani promesse...."
    pigna
    Ultima modifica di liPillON; 24-06-07 alle 21:33:40

  5. #455
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Citazione Originariamente Scritto da castaldino Visualizza Messaggio
    non si puo' dire di no al real
    Per catirà di Dio...a me nn è piaciuto quello che aveva promesso prima he il real sognasse di prenderlo.

  6. #456
    Shogun Assoluto L'avatar di Angels
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Citazione Originariamente Scritto da Angelo Visualizza Messaggio
    Per catirà di Dio...a me nn è piaciuto quello che aveva promesso prima he il real sognasse di prenderlo.
    catirà

  7. #457
    Shogun Assoluto L'avatar di hansolo
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Citazione Originariamente Scritto da Angels Visualizza Messaggio
    catirà
    L'ha fatto di proposito, per vedere chi abboccava........

  8. #458
    Shogun Assoluto L'avatar di firewall76
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    riassumiamo ora i concetti espressi
    il prof. S. nel valutare i comportamenti di cui all'art.1 dice : valutandoli nella complessità delle azioni si può configurare un assorbimento all'art.6 senza che questo conduca alla contestazione da parte delle difese che ci vedono la somma algebrica di art.1 = art.6.

    Rileggiamo e spezzettiamo :
    "Logicamente, nessun diaframma è ragionevole interporre ad una doppia valutazione di rilevanza di una medesima condotta, sussumendola nei binari del generale disvalore deontologico e, in ottica diversa, concependola come ineliminabile tassello strumentale nella realizzazione dell’illecito ex art. 6,"

    L'inganno sta nel considerare come soggetto "la medesima condotta". Per noi mancanza di lealtà e illecito sportivo sono due cose diverse. Per lui, no. Anzi, proseguendo nel tranello afferma che non è ragionevole interporre un diaframma fra la doppia valutazione. Cioè non fatti, ma valutazioni : presa una medesima condotta, questa può essere decretata mancanza di lealtà o illecito sportivo a seconda della valutazione. Lui per valutarla, la "sussume", cioè la conduce nell'alveo dell'ineliminabile tassello strumentale nella realizzazione dell'illecito dell'art.6. Noi ci chiediamo : lo può fare ? Certo, se fai delle premesse come quelle sopra. Per cui, avocando a se tale diritto, ne consegue :

    "senza che ciò si traduca – a differenza di quanto sostenuto dalle difese nel corso della discussione orale – in una (inammissibile) somma algebrica di singole condotte qualificate come antidoverose ex art. 1 e senza che l’operazione valutativa, di cui si dice, determini l’assorbimento di tali condotte nel paradigma dell’illecito sportivo con (insussistente) perdita della loro originaria natura e rilevanza (ed in questo senso va rettificata la motivazione di primo grado, senza effetti quoad poenam, in difetto di appello)."

    letto ? Se è valida la premessa ed io ho fatto una valutazione senz'altro lecita ( ...perchè per lui non c'è diaframma fra le due valutazioni... ), allora non è contestabile quanto sostenuto dalle difese, cioè che "io avrei tradotto questa valutazione in somma algebrica di art.1". Anche lui sostiene che una cosa del genere è inammissibile, ma infatti lui non l'ha fatta. Va oltre : caso mai pensi che la mia valutazione, "di cui si dice" ( ...vedi il riferimento ?... ), faccia perdere la "natura" dell'atto ( ...che dovrebbe essere mancanza di lealtà... ), io ti dico che sbagli perchè l'assorbimento di tali condotte al paradigma dell'illecito sportivo è sussistente. Ed in questo corregge anche Ruperto, il quale per giustificare una cosa del genere aveva usato il "quoad poenam", cioè la comparazione di un reato all'altro. Esiste in giurisprudenza questa eventualità : ma è soggetta ad approvazione da parte di un giudice. Allora come fa Sandulli a dirti che la sua valutazione, "di cui si dice", è sussistente ?

    "Deve, infatti, escludersi, alla stregua della struttura delle due norme e dei differenti beni giuridici protetti, che vi sia un rapporto di necessaria inerenza delle condotte genericamente antidoverose alla figura dell’illecito o che esse se ne possano considerare elemento costitutivo:"

    Come in altre volte notato, qui si contraddice, forse capisce che ha esagerato e dice che deve escludersi un rapporto di necessaria inerenza fra le due situazioni. Allora come fai a dire che la tua valutazione è sussistente ?

    "si tratta di un occasionale, di volta in volta da verificare, apporto causale alla realizzazione dell’illecito sportivo fornito da una condotta, comunque, espressiva di una trasgressione all’ordinamento sportivo."

    Ecco uno dei punti dolenti : sostiene che è occasionale, che di volta in volta va valutato. E ti dice anche che :

    "Il giudizio che compete, quindi, a questa Corte, una volta risolta, in senso confermativo della decisione impugnata, la questione di principio, è quello circa la sufficienza del materiale probatorio per affermare, da un canto, la sussistenza delle condotte contestate ed a stabilirne, d’altro canto, l’idoneità a convertirsi in mezzi utili al compimento degli atti previsti dall’art. 6, comma 1, C.G.S."

    Io ho cercato nel Codice di Giustizia Sportiva se fra le prerogative della Corte Federale o di qualunque altro organo giudicante nel seno della Federazione c'è questo "compito" da svolgere e sinceramente non l'ho trovato....
    E' dunque compito di questa Corte valutare se il materiale è sufficiente per affermare la sussistenza delle condotte contestate ed a stabilirne l'idoneità a conventirsi in mezzi utili al compimento degli atti di cui all'art.6

  9. #459
    Shogun Assoluto L'avatar di firewall76
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Puntata 5

    Riprendiamo dalla seconda premessa che Sandulli fa alla sentenza di R.
    Ricordo, in sintesi, che la prima consisteva nella precisazione che M. e G. sono “una cosa sola”. Questa precisazione porta a due osservazioni :
    1.I due dirigenti godevano di piena ed incondizionata libertà, specie nei confronti della società.
    2.M. perseguiva scopi mercantili personali.
    Abbiamo già visto nella puntata precedente le “prove” a supporto delle tesi esposte dal bravo scolaretto Piero.
    Buttiamoci dunque a capofitto nella seconda premessa, sicuri che essa ci riserverà nuove sorprese ed, ovviamente, “incolpazioni”.

    Pag. 66 :
    “Venendo, adesso, alla seconda premessa della CAF, consistente nella dichiarazione programmatica di non considerare atomisticamente i fatti accertati e le conversazioni telefoniche intervenute tra i vari incolpati e di valutarli, piuttosto, nel loro complesso e nella loro correlazione, la Corte non può non riconoscere l’ineccepibilità del metodo (ed applicarlo a propria volta), trattandosi di criterio di analisi necessario avuto riguardo alla natura delle contestazioni ex art. 6 nella parte relativa all’alterazione diretta a provocare il sistemico vantaggio in classifica ed alla pronunciata inscindibilità tra la posizione di Moggi e quella di Giraudo.”

    Sandulli riprende quanto affermato da R. : i fatti non possono essere considerati atomisticamente, cioè fatti in sé, ma vanno letti nel complesso. Davanti ad una tale evidenza solare, non può che riconoscere il metodo ineccepibile e ne dà anche spiegazione, della ineccepibilità : il metodo rappresenta criterio di analisi necessario avuto nella natura delle contestazioni ex. Art.6.
    Bene,Sandulli, vediamo se abbiamo capito : ancora una volta riconosci che se i fatti fossero presi atomisticamente, come dici tu, ci sarebbero solo contestazioni dell’art.1. Ma sia R. che tu, Piero, siete dei giudici zelanti. Non pignoli, si badi, ma zelanti. Cosa vuol dire ? Beh, lo stesso Sandulli lo ha detto prima : è compito di "questa corte" effettuare ( di volta in volta, mica è un principio generale, non lo ha detto lui anche questo ? ) una analisi dei fatti ed individuare dei criteri onde poter verificare se il “non” ragionevole diaframma esistente fra le due violazioni venga a cadere. Ed è a questo punto che Sandullinon ha parole per ringraziare R. il quale, dall’alto della Sua esperienza, individua il necessario criterio di analisi atto all’individuazione dei reati ascrittoci. Non lo trovate straordinario ? Se loro, entrambi, non avessero adottato tale criterio non avrebbero individuato, nell’insieme certo, l’illecito sportivo e noi, malfattori, l’avremmo fatta franca. Ma, ahinoi, questa volta abbiamo incocciato in due ossi duri, gente di riguardo, giuristi di fama inarrivabile : è grazie a questa loro individuazione del metodo necessario alla contestazione dell’art. 6 che hanno garantito a tutti la Giustizia. Non pensate che dovremmo, tutti, ringraziarli ?
    Riprendo per un attimo un atteggiamento serio per dire solo che, come abbiamo già visto, mentre R. comunque si preoccupa di trovare lo strumento giuridico per affermare quanto sopra e lo fa con il “quoad poenam” il simpatico Sandulli va oltre e si arroga sfrontatamente di poter adottare il criterio individuato da R. e trarre le conclusioni che più gli aggradano.

    Pag. 67 :
    “Egualmente e senza riserve condivisibili appaiono – così ancora una volta, rispondendosi in termini confutativi ai gravami che hanno inteso colpire la statuizione in parola - le conclusioni di merito cui è pervenuta la Commissione di primo grado a seguito dell’esame del materiale probatorio ad essa sottoposto.”

    Ci mancherebbe pure questa che Sandulli sollevi riserve sulle conclusioni di merito del bravo R.

    Pag. 67 :
    “In particolare, merita totale adesione il passaggio nel quale la decisione impugnata ricava dagli elementi di prova raccolti la convinzione della compiuta verificazione dell’esito dell’illecito sportivo, e cioè dell’alterazione della classifica, a vantaggio della Juventus, del campionato 2004/2005, per effetto del condizionamento del settore arbitrale.”

    Questo, ne converrete, dopo queste premesse e osservazioni è proprio il minimo che ci possano contestare…

    Sempre da pag. 67 :
    “Va, preliminarmente, osservato, che i giudici di primo grado hanno chiaramente enunciato non solo che l’alterazione ex art. 6 CGS, rilevante ai fini del presente procedimento, aveva ad oggetto la classifica del campionato in questione nel suo complesso, ma che il programma era destinato a realizzarsi attraverso il condizionamento del settore arbitrale.”

    Altra premessa signori, ma è sempre la stessa solfa : abbiamo condizionato il settore arbitrale, non ci sono santi, le prove, come avete visto, sono schiaccianti. Quali direte voi ? Eh, già, avete ragione perché finora abbiamo parlato di atomi, scopi mercantili, univocità di interessi, etc. Ma le prove, anche considerando le azioni atomisticamente, ce le vuoi dire, ?

    Ancora pag. 67 :
    “Ad avviso della Corte, deve indiscutibilmente affermarsi così ancora una volta, facendo giustizia degli argomenti sviluppati in senso contrario nei gravami - la piena e concreta attitudine a falsare la classifica posseduta dall’opera di condizionamento del settore arbitrale, per effetto delle scelte e delle decisioni dei relativi vertici, influenzati della decisiva opera di Moggi e Giraudo.”

    Avete presente quando la professoressa di italiano ci assegnava un compito in classe su un argomento che non ricordavamo o, meglio, che non avevamo studiato ? Non utilizzavate anche voi la tecnica dell’ineffabile Sandulli : l’allungamento del brodo ?

    Pag. 67 non è finita e ci riserva una piccola sorpresa :
    “Come detto, sono più che adeguati e più che congruamente valutati, dai primi giudici, gli elementi di prova dell’avvenuto condizionamento di cui si dice (come risalta dalle espresse citazioni racchiuse al punto nella decisione impugnata, alle cui pagine da 79 a 90 si fa espresso rinvio).”

    Urrà, ragazzi, sappiamo dove sono le prove. Ma non penserete mica che si faccia subito un salto a pag. 79, vero ? Per caso avete fretta ? Non siete curiosi di sapere cos’altro dice ?
    Scherzavo, ovviamente : non crederete che Sandulli abbia ancora molte cose da dire su di noi. Nella prossima puntata, le premesse ( …ancora!?!... ) alle prove e quindi attacchiamo da pag. 79 per scoprire di quali mostruosità ci siamo macchiati, noi che pensavamo di vincere perché eravamo i più forti….

  10. #460
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    FW ti prego.....fa caldo.

  11. #461
    Shogun Assoluto L'avatar di firewall76
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Citazione Originariamente Scritto da XxVeNoMxX Visualizza Messaggio
    FW ti prego.....fa caldo.

    le masse vanno erudite
    Qualora doveste rispondere a qualcuno, almeno lo farete con coscienza
    La proprietà della Juventus

    Un esempio lampante in questo senso è l'atteggiamento tenuto in tutta la
    vicenda dalla proprietà della Juventus. Usiamo il termine "proprietà"
    non a caso e nemmeno per pura polemica. Ci pare evidente, infatti, che i
    dirigenti bianconeri entrati in carica dopo il "dimissionamento" della
    "triade" Moggi-Giraudo-Bettega non abbiano affatto ricevuto, a
    differenza di questi ultimi, un mandato "in bianco", ma piuttosto
    seguano in ogni loro passo delle precise direttive stabilite da una
    proprietà che pare nuovamente intenzionata a vivere la società molto da
    vicino. Diversi sono stati infatti, fin dalle prime battute dello
    scandalo, gli interventi dialettici e personali della famiglia e degli
    esponenti della società controllante la Juventus. In questo contesto,
    ciò che sconcerta è che di fronte al rischio di azzeramento della
    società - molto probabile con la retrocessione in serie C -
    l'atteggiamento societario sia rimasto, in sostanza, gravemente passivo.
    Intendiamoci, nessuno nega il diritto di un imprenditore di disfarsi di
    una propria società. E, a questo proposito, giova ricordare che
    l'attuale presidente bianconero Cobolli Gigli è un manager che negli
    ultimi anni si è "specializzato" nella cessione sul mercato di società
    del gruppo FIAT/IFIL. Il fatto è che non s'è mai visto un imprenditore
    che vende buttando a mare denaro proprio: piuttosto imprenditori che
    cercano di vendere, e al meglio! Ecco, quindi, che ci dobbiamo
    domandare: perchè mai la Juventus, intesa appunto come società, nel
    momenti del pericolo non ha difeso i propri interessi, come hanno invece
    ovviamente tentato di fare le altre società coinvolte nello scndalo? E
    se questa domanda appare troppo vaga e generale, allora la possiamo
    tradurre in un'altra molto più concreta: per quale motivo la società
    bianconera ha di fatto "dimissionato" Moggi e Giraudo - vale a dire il
    gruppo dirigente con il quale aveva vinto tutto quello che si poteva
    vincere negli ultimi dodici anni - prima ancora di verificare la
    fondatezza delle accuse che venivano rivolte ai suoi uomini? Tentiamo (e
    soltanto tentiamo) di dare una risposta. E' un articolo di Marco Lo
    Conte comparso su Il Sole 24 Ore del 2 settembre 2006 - e passato, per
    la verità, quasi inosservato - a offrirci una traccia inquietante. Il
    giornalista suppone che "ad agevolare o, quanto meno, a non ostacolare
    la divulgazione delle intercettazioni telefoniche, alla base
    dell'inchiesta sportiva, possa essere stato il tentativo della
    cosiddetta triade (Bettega, Giraudo, Moggi) di prendere il controllo
    della Juventus." Dunque, l'ipotesi che in questo articolo si prende in
    seria considerazione è che la triade stesse preparando una scalata
    azionaria alla società e che, allo scoppiare dello scandalo
    intercettazioni, quest'ultima si sia difesa "approfittando", in qualche
    misura, dell'onda mediatica che andava montando contro i dirigenti e la
    stessa squadra. Ma, innanzitutto, come si sarebbe realizzata questa
    scalata? Lasciamo la parola a Lo Conte: "Sommando il 3,6% di azioni
    possedute, secondo gli ultimi dati Consob disponibili, dall'ex
    amministratore delegato Antonio Giraudo a quelle disponibili sul mercato
    (il flottante è pari al 28,9%), cui magari aggiungere il 7,5% facente
    capo a Lafico, la finanziari libica azionista di Fiat da trent'anni.
    Tanto da avvicinarsi alla soglia fatidica del 30% che rende obbligatoria
    l'Opa e spingere così Ifil (che detiene il 60% del pacchetto azionario
    Juventus) a cedere il timone della società alla triade con Andrea
    Agnelli alla presidenza." Ora, se tutto questo fosse ben più di una
    semplice ipotesi, si profilerebbe una conclusione davvero paradossale. E
    cioè che proprio adottando quell'atteggiamento in apparenza ondivago e
    rinunciatario, proprio smantellando in un baleno i vertici societari e
    la squadra, proprio adottando in sede processuale una tattica
    incomprensibilmente "suicida" (vedi l'episodio Zaccone), la proprietà
    Juventus, contro ogni apparenza, avrebbe mirato a difendere strenuamente
    i propri interessi. E se è così, allora, dovremmo concludere che è
    lontano dalla aule di giustizia e dal clamore dei giornali, che si
    sarebbe combattuta la "vera" battaglia. una battglia non processuale e,
    di fatto, mai assurta agli onori delle cronache. Una battaglia in cui -
    qui sì - la proprietà bianconera si sarebbe mostrata assolutamente
    determinata a salvare se stessa. La strategia? Sacrificare quattrini e
    blasone per conservare, di fatto, il controllo della Juventus.
    A dare corpo a questa ipotesi del Sole 24 Ore possiamo fornire qualche
    spunto aggiuntivo. Occorre innanzitutto tenere presente che la società
    Juventus venne quotata alla Borsa di Milano nel dicembre 2001. Il prezzo
    di collocamento fu pari a 3,70 euro per azione. I capitali raccolti in
    parte finanziarono un aumento di capitale sociale (oltre 60 milioni di
    euro), mentre quasi 75 milioni di euro furono incassati da IFI (una
    delle cosiddette "casseforti" della famiglia Agnelli) in qualità di
    offerente di azioni proprie (più una minima parte in capo ad Antonio
    Giraudo). E' interessante notare che, proprio nei due mesi precedenti
    l'emergere dello scandalo di Calciopoli, si registra un notevole aumento
    dei volumi di scambio delle azioni della Juventus: volumi superiori di
    ben dieci volte rispetto alla media dei quattordici mesi precedenti, con
    un prezzo quasi raddoppiato (salito fino a 2,46 euro, mentre a gennaio
    2006 quotavano poco più di 1,30 euro). E questa circostanza ha portato
    alcuni osservatori finanziari a ipotizzare che nelle settimane
    antecedenti l'esplosione dello scandalo fosse in corso un vero e proprio
    "rastrellamento" di azioni Juventus. Qui arriviamo al punto. Cosa
    avrebbe comportato, infatti, l'eventuale rastrellamento di cospicui
    quantitativi di azioni? L'articolo 106 comma 1 del Testo Unico della
    Finanza (TUF), che regola la cosiddetta "offerta pubblica d'acquisto
    totalitaria", parla chiaro: "chiunque a seguito di acquisto a titolo
    oneroso venga a detenere una quota di capitale rappresentato da azioni
    ordinarie in misura superiore al 30%, è obbligato a promuovere
    un'offerta pubblica d'acquisto sulla totalità delle azioni." E, come
    osserva, Maura Castiglioni in un articolo dedicato all'OPA obbligatoria
    reperibile sul sito www.magistra.it: "E' chiaro che l'ingresso di
    soggetti con percentuale azionaria superiore al 30% può determinare una
    notevole influenza, se non un vero e proprio mutamento della gestione
    sociale, facendo venir meno la fiducia o comunque il gradimento
    dell'investitore." Ecco dunque quale sarebbe stato il risultato di
    questa "OPA ostile", come si usa dire nel egrgo finanziario: IFIL
    probabilmente non avrebbe consegnato le azioni agli "scalatori" ma si
    sarebbe ritrovata, per così dire, il nemico in casa, magari disposto ad
    investire grandi somme nella squadra ma ostacolato dalla vecchia e
    storica proprietà, con le conseguenza che possiamo immaginare in termini
    di reazioni di tifosi e opinione pubblica. Aggiungiamo altre tessere al
    mosaico che ci si sta profilando sotto gli occhi. Rileviamo, ad esempio,
    che nei primi giorni di agosto 2006, e cioè a scandalo e processo ormai
    conclusi, gli scambi azionari del titolo Juventus hanno avuto un'altra
    impennata impressionante di volumi di scambio: oltre 120 milioni di
    euro, rispetto ad una media giornaliera di 400.000 euro (dato riferito
    al periodo 2-18 gennaio 2007). Simili valori autorizzano a pensare che
    in quel periodo - e cioè al termine di questa supposta "battaglia" per
    il controllo della società - fosse davvero in corso un'operazione di
    ridefinizione dell'assetto azionario. E, in questo caso, del tutto
    coerente con questo scenario suonerebbe la comunicazione ufficiale
    obbligatoria fatta da Antonio Giraudo il 21 agosto 2006, bella quale si
    conferma che la partecipazione azionaria dell'ex amministratore delegato
    della Juventus è scesa sotto il 2%. Ma l'ottica con cui stiamo guardando
    le vicende azionarie della Juventus getterebbe una luce anche su alcune
    stranezze che si possono riscontrare nella chiusura del bilancio
    bianconero al 30 giugno 2006. Questo bilancio presenta infatti più di un
    motivo d'interesse. I dati riportano ricavi record (251 milioni di
    euro), ma anche la più elevata perdita finale mai registrata: 36,48
    milioni. Va detto, in proposito, che il bilancio presentava 48,09
    milioni di riserve, utilizzate dalla nuova gestione per la copertura
    della perdita (si veda pagina 22 del bilancio trimestrale al 30
    settembre 2006). E fino a qui sarebbe tutto normale. Se non fosse che la
    perdita viene presentata senza evidenziare che le vendite di giocatori
    avevano generato plusvalenze per 36 milioni, che però sono state
    imputate alla gestione successiva. Le vendite che hanno generato
    minusvalenze, invece, sono rimaste nel bilancio di competenza.
    Ripetiamo: le plusvalenze di 36 milioni verranno registrate nel bilancio
    di Cobolli Gigli, mentre le minusvalenze di 12 milioni (derivanti dalle
    cessioni dei giocatori Vieira e Thuram) sono state attribuite al
    bilancio di Giraudo. Eppure sarebbe bastato imputare quelle plusvalenze
    al bilancio in corso per portarlo in sostanziale pareggio, con il
    considerevole vantaggio, peraltro, di conservare alla società le riserve
    accantonate. Per quale motivo questo non è stato fatto? Dove sta il
    senso di chiudere in perdita e "bruciare" 48 milioni di riserve? L'unica
    ipotesi che pare sostenibile è quella che una chiusura in attivo
    avrebbe portato a una ulteriore assegnazione di azioni ad Antonio
    Giraudo. Magari proprio la quota necessaria per raggiungere il fatidico
    30% che, come abbiamo visto, avrebbe reso obbligatoria l'OPA. Certo,
    questa rimane una semplice ipotesi. Sta di fatto che, a conti fatti, i
    48 milioni di riserve fatti evaporare in questo modo dalle casse della
    società rappresentano un costo molto inferiore a quanto la proprietà
    avrebbe dovuto spendere sul mercato - e di tasca propria - per
    difendersi da una scalata azionaria. Per concludere, torniamo al
    processo e gettiamo sul tavolo, in ordine sparso, altri interrogativi.
    Siamo anche disposti ad accettare l'idea che, in presenza di una
    condanna giusta e definitiva, la proprietà bianconera si sarebbe trovata
    nella necessità di pensare a un ridimensionamento tanto sul piano
    societario quanto su quello sportivo. Ma allora, perchè la Juventus ha
    venduto molti dei suoi giocatori più importanti prima di conoscere le
    sentenze? In un simile contesto, considerato l'atteggiamento ondivago
    del presidente Cobolli Gigli - prima remissivo, poi battagliero, infine
    ancora poco incisivo - è davvero difficile trattenersi dal supporre
    l'esistenza di strategie non strettamente processuali. ma, se così
    fosse, dovremmo anche domandarci: perchè Luca Cordero di Montezemolo -
    che non ha speso una parola sulla vicenda Juventus, e in generale su
    Calciopoli - è stato ringraziato pubblicamente dal ministro Melandri
    dopo il ritiro del ricorso al TAR? Curioso, del resto, anche il
    disimpegno dell'avvocato "difensore" della Juventus Cesare Zaccone,
    famoso per la sua "richiesta" di serie B, o meglio così dipinto dai
    mezzi di informazione, mentre, come si è visto, la ricostruzione
    dell'episodio fatta dal giudice in sentenza restituisce una realtà
    piuttosto diversa. Va rilevato che, alla fine del processo, Zaccone non
    è mai intervenuto su alcun organo di stampa per difendere il proprio
    operato o anche soltanto per commentare la vicenda. Proprio per questo,
    colpisce non poco quanto da lui affermato a margine dell'Assemblea degli
    azionisti Juventus, il 26 ottobre 2006: "Lo rifarei. Non ho avuto alcuna
    indicazione dalla società di quello che avrebbe dovuto essere il mio
    comportamento. Ma nelle 7.500 pagine delle intercettazioni i dati erano
    drammatici, da serie C." Per tutto quanto si è visto nei capitoli
    precedenti, quello che si ricava da questa dichiarazione è,
    innanzitutto, che Zaccone in realtà non deve aver letto quelle settemila
    pagine, limitandosi forse ai titoloni di qualche quotidiano. Ma, ironia
    a parte, le domande che suscitano queste parole sono ben altre. Che
    necessità aveva Zaccone di farci sapere che non aveva ricevuto "alcuna
    indicazione" dalla Juventus? Di più: che avvocato è uno che afferma di
    non ricevere indicazioni dal proprio cliente? E perchè questo avvocato
    rilascia queste ammissioni solo tre giorni dopo l'ultima uscita di Piero
    Sandulli in cui, come abbiamo già ricordato, il presidente della Corte
    d'Appello Federale ammetteva che "non c'erano prove" a carico della
    società bianconera? E, soprattutto, proprio il giorno prima dell'arbitrato?

  12. #462
    Vidar
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Citazione Originariamente Scritto da firewall76 Visualizza Messaggio

    le masse vanno erudite
    Qualora doveste rispondere a qualcuno, almeno lo farete con coscienza

    se siamo riusciti a sopravvivere alla lettura

  13. #463
    Shogun Assoluto L'avatar di terrornoize
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    Io me lo sono stampato, neanche il biliardo in tv a ora tarda riusciva a farmi addormentare...








  14. #464
    Shogun Assoluto L'avatar di Angels
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Firewall l'eruditore

  15. #465
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Citazione Originariamente Scritto da firewall76 Visualizza Messaggio

    le masse vanno erudite
    Qualora doveste rispondere a qualcuno, almeno lo farete con coscienza
    Mostro....costringermi a leggere tutto quel pappiè di roba........

    Vabbe lo ammetto sinceramente Calciopoli mi ha rotto i coglioni.....tu hai un premio da difendere (Calciopoli nella testa) io no.

    Tornando a parlare di Juve pare che la dirigenza abbia effettuato una forte accelerata per Milito....speriamo bene.

  16. #466
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    Sacchi, la Juve corre per scudetto

    Bell'uomo---> (ANSA) - PARMA, 24 GIU - "La Juventus quest'anno gia' competitiva per lo scudetto? Credo proprio di si'". E' l'opinione di Arrigo Sacchi. "La Juventus - ha spiegato - anche se viene dalla serie B, parte da un vantaggio che solo gli addetti ai lavori conoscono bene: potra' sempre organizzare la settimana tipo negli allenamenti. Non dovere disputare le coppe si rivelera' un bene molto prezioso per Ranieri che, a fine stagione, potrebbe cosi' raccogliere molti punti in piu'".








    io nn gli darei tutti i torti...

  17. #467
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    Invece è meglio che non si dica in giro, dobbiamo partire col profilo basso e diventare la sorpresa del campionato.

  18. #468
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    Angels, diciamo che non la vedi nera...

  19. #469
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    La vedo nerissima, ribadisco, dobbiamo partire col basso profilo, tutto quello che verrà oltre la coppa uefa sarà tutto di guadagnato.

  20. #470
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    La vedo nerissima, ribadisco,

  21. #471
    Shogun Assoluto L'avatar di firewall76
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    Citazione Originariamente Scritto da Vidar Visualizza Messaggio
    se siamo riusciti a sopravvivere alla lettura
    ma se ho utilizzato un linguaggio semplice

  22. #472
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    Citazione Originariamente Scritto da XxVeNoMxX Visualizza Messaggio
    Mostro....costringermi a leggere tutto quel pappiè di roba........

    Vabbe lo ammetto sinceramente Calciopoli mi ha rotto i coglioni.....tu hai un premio da difendere (Calciopoli nella testa) io no.
    lo faccio per voi e non mi capite

    Tornando a parlare di Juve pare che la dirigenza abbia effettuato una forte accelerata per Milito....speriamo bene.
    speriamo bene sì

  23. #473
    Shogun Assoluto L'avatar di hansolo
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    Citazione Originariamente Scritto da Angels Visualizza Messaggio
    La vedo nerissima, ribadisco, dobbiamo partire col basso profilo, tutto quello che verrà oltre la coppa uefa sarà tutto di guadagnato.
    Secondo me, tutto quello che verrà oltre la SALVEZZA, sarà tanto di guadagnato

  24. #474
    Banned L'avatar di Cocoon
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    Predefinito Re: [24] [CLUB] Juventus

    Citazione Originariamente Scritto da liPillON Visualizza Messaggio
    Originalmente inviato da libero (il giornale)
    "Nel mio Calcio da duro vincevano solo i sentimenti"

    Montero idolo, il mio difensore preferito di sempre!


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    le masse vanno erudite
    Qualora doveste rispondere a qualcuno, almeno lo farete con coscienza
    Citazione:
    La proprietà della Juventus
    Spettacolo! quando tutta la verità sarà venuta a galla devono fare un film su calciopoli, la teoria sul controllo della società è molto suggestiva..chissà qual'è il vero ruolo dell'avvocato difensore..

  25. #475
    Shogun Assoluto L'avatar di terrornoize
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    Portateci a casa questo:



    e anche questo:




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