«Mentalità Ingegneristica»

[Gargoyle]

Come la gran parte dei forum online dedicati all'informatica o ai videogiochi, anche qui molti utenti sono ingegneri o comunque studenti di ingegneria.

Una espressione che circola in modo ricorrente, quindi, è la cosiddetta "mentalità ingegneristica".

Banalmente, che cos'è? È una attitudine mentale per la risoluzione di problemi?
E problemi di che genere?
Ed in cosa si differenzia, per dire, da una "mentalità fisica" o da una "mentalità matematica"?
È sinonimo di pressappochismo e di saper fare tutto e niente, oppure di senso pratico nel risolvere problemi?

[Flame Guardian]

la mentalità ingegneristica è il fare qualcosa (anche non bene)ma.con il minor sforzo possibile (cit. prof meccanica)

[Morghen]

Avere una mentalità ingegneristica significa non solo conoscere la tecnologia e la conoscenza scientifica, bensì significa anche saperle sfruttare, attraverso la creatività del proprio ingegno, per la risoluzione di problemi pratici.

[Gargoyle]

Avere una mentalità ingegneristica significa non solo conoscere la tecnologia e la conoscenza scientifica, bensì significa anche saperle sfruttare, attraverso la creatività del proprio ingegno, per la risoluzione di problemi pratici.

E non è quel che è richiesto a qualunque scienziato che si occupi delle apllicazioni pratiche delle sue ricerche?
Che cosa distingue, per mentalità, un fisico applicato da un ingegnere?
Che cosa distingue un matematico che sviluppa modelli di uso pratico da un ingegnere?

[Morghen]

E non è quel che è richiesto a qualunque scienziato che si occupi delle apllicazioni pratiche delle sue ricerche?
Che cosa distingue, per mentalità, un fisico applicato da un ingegnere?
Che cosa distingue un matematico che sviluppa modelli di uso pratico da un ingegnere?

Probabilmente, il matematico crea modelli matematici in modo tale che l'ingegnere possa usarli. Ma dubito che esista una distinzione così netta fra le due figure. Entrambi possono fare entrambe le cose.

[siriochan]

La mentalità ingegneristica per come la intendo io si può distinguere in due campi: il primo è applicare a problemi reali, anche quotidiani e banali, i concetti ingegneristici, e quindi inzuppare i savoiardi tenendoli col lato lungo della sezione in verticale per avere un maggior momento d'inerzia e cose così

Dall'altro, si identifica col saper srisolvere problemi di cui magari non si ha o non si sa la soluzione esatta, usando metodi approssimati, o applicando da sè i concetti noti per tirar fuori un'approssimazione che si ritiene a proprio giudizio accettabile: per esempio, durante un compito di Geotecnica m'è capitato un esercizio che non avevo mai visto prima, nel senso che ignoravo le formule da utilizzare per risolverlo, mentre a lezione sicuramente avrà fatto esempi del genere...in particolare, chiedeva di stimare il grado di stabilità di uno scavo in galleria non sapevo come lo avessero risolto a lezione, ma non mi son perso d'animo, e ho applicato i concetti di "coefficiente di sicurezza", inteso di solito come rapporto fra il valore di una grandezza qualsiasi che si ha in condizioni di collasso incipiente, e il valore di quella stessa grandezza nella situazione "normnale", in modo da valutare in soldoni "quanto siamo lontani dalla situazione critica".....il problema è che non sapevo COSA avesse scelto il prof a lezione come grandezza indicatrice, e ho valutato quella che PER ME era più rappresentativa avendo passato l'esame, suppongo andasse bene il mio svolgimento

Generalizzando, in ambito "studentesco" si può dire di aver acquisito la mentalità da ingegnere quando si riescono a risolvere gli esercizi senza ammazzarsi a fare temi d'esame, ma ragionandoci su come se ogni volta fosse il primo esercizio di quel tipo che si affronta, senza sapere a memoria formule lunghissime e inutili ma cercando di ricavarsi da sè quel che serve (e per me è quasi sempre così, mi viene a noia fare tanti esercizi ripetitivi, mi studio solo la teoria e cerco di applicarla da solo )


Insomma, quando non serve l'imbeccata dell'esercitatore per svolgere un tema d'esame

In ambito lavorativo, invece, è saper valutare i parametri caratteristici di un problema, quando questi non sono noti con certezza e occorre stimarli, sapere cosa succede se si assume un valore piuttosto che un altro, saper valutare come questo inlfuisce sulla sicurezza di un'opera, e il tutto quando questi parametri non sono neppure misurabili direttamente o indirettamente...

[siriochan]

Probabilmente, il matematico crea modelli matematici in modo tale che l'ingegnere possa usarli. Ma dubito che esista una distinzione così netta fra le due figure. Entrambi possono fare entrambe le cose.

Il matematico crea sì modelli, ma è costretto a fidarsi dei risultati che gli arrivano, l'ingegnere deve valutarli criticamente per sapere se fidarsi o no

[Flame Guardian]

E non è quel che è richiesto a qualunque scienziato che si occupi delle apllicazioni pratiche delle sue ricerche?
Che cosa distingue, per mentalità, un fisico applicato da un ingegnere?
Che cosa distingue un matematico che sviluppa modelli di uso pratico da un ingegnere?

guarda che la differenza tra fisico applicato e un ing è davvero minima ..ed è più una differenziazione attuale di corsi che non della figura in sè.

infatti il 75% dei corsi sono di fisica applicata

Diciamo che il fisico (e il matematico) ha il compito di scoprire e analizzare il mondo che ci circonda .. l'ingegnere quello di utilizzare queste leggi "generali" della fisica per costruire tecnologie pratiche e soprattutto anche in settori differenti da quello originario della legge (es .. fisico scopre le onde elettromagnetiche ABC .. l'ingegnere magari le applica ad una aspirapolvere per migliorare la pulizia dei pavimenti )


comunque .. tornando a quanto detto prima .. l'ing. ha anche una mentalità da compromesso .. compromesso tra qualità e costi (quindi deve fare delle ipotesi iniziali di approssimazione che però permette alla fine di avere meno calcoli e quindi meno costi ) . mentre il fisico ha mentalità di ricercare ciò che meglio si avvicina alla realtà

[Scott]

Dall'altro, si identifica col saper srisolvere problemi di cui magari non si ha o non si sa la soluzione esatta, usando metodi approssimati, o applicando da sè i concetti noti per tirar fuori un'approssimazione che si ritiene a proprio giudizio accettabile

Direi che sia proprio questo il concetto.
Saper risolvere (eventualmente in maniera approssimata) problemi nuovi utilizzando i pochi mezzi a disposizione

Infatti (almeno qui da noi), gli esercizi d'esame spesso erano decisamente più complicati di quelli spiegati a lezione

[Morghen]

.. l'ing. ha anche una mentalità da compromesso .. compromesso tra qualità e costi

Ma come dice il vecchio Brandolese... MAI fare compromessi sulla qualità!

[Flame Guardian]

Ma come dice il vecchio Brandolese... MAI fare compromessi sulla qualità!

no ..non intendevo questo . non la qualità dei materiali etc. .. ma la qualità di progettazione....intendo proprio la scelta di fare alcune approssimazioni, ipotesi iniziali che semplificano il modello e rendono i calcoli più semplici (=costi minori)

[siriochan]

Già già, han cercato di instillarlo pure a noi questo concetto ovvero, nel caso per esempio di una fondazione per un edificio, potremmo, coi mezzi odierni, seguire lo stato tensionale di ogni granello di terreno, simulando accuratamente cosa accade quando piazziamo il nostro carico, etc etc, però ci vorrebbero giorni e giorni di calcolo, e il costo della progettazione sarebbe di gran lunga superiore al risparmio di materiale che si avrebbe, in rapporto al "facciamo la fondazione un po' più grande, che non si sa mai" è come voler fare le travi in c.a. precompresso per far la cuccia al cane

[Morghen]

Generalizzando, in ambito "studentesco" si può dire di aver acquisito la mentalità da ingegnere quando si riescono a risolvere gli esercizi senza ammazzarsi a fare temi d'esame, ma ragionandoci su come se ogni volta fosse il primo esercizio di quel tipo che si affronta, senza sapere a memoria formule lunghissime e inutili ma cercando di ricavarsi da sè quel che serve (e per me è quasi sempre così, mi viene a noia fare tanti esercizi ripetitivi, mi studio solo la teoria e cerco di applicarla da solo )

Sì, ok.
Diciamo quindi che il possedere una "mentalità ingegneristica" consiste nel cercare di GENERALIZZARE il più possibile un'insieme di problematiche riconducibili tutte ad una stessa modalità di risoluzione, e nel risolvere i problemi mediante questa GENERALIZZAZIONE (che risulta per sua natura più facile da memorizzare e da utilizzare, in perfetto stile ingegneristico!).

[3rt41]

Consiste nel riuscire a risolvere problemi che vanno dall'ingegneria al giardinaggio amatoriale, inventandone di nuovi.

[siriochan]

e più dificili

[Ph@ntom]

E' bellissimo come gli ingegneri se la cantino e se la suonino da soli .

[Shalby]

E' bellissimo come gli ingegneri se la cantino e se la suonino da soli .

Davvero... e se devo dirtela tutta è sempre divertente sentirli, ti risolleva l'amena giornata di lavoro.

A parte gli scherzi: la mentalità ingegneristica non è la mentalità dell'ingegnere; cioè: non ti cala dal cielo stile spirito santo non appena entri in politecnico oppure quando ne esci.
E ' un detto, trasversale a molte facoltà, per indicare un modo di pensare che cerca di amalgamare, nella maniera più proficua, teoria e pratica.
Di contro esiste la mentalità matematica o accademica, che invece propende di più verso la teoria e la precisione assoluta
Almeno per quanto riguarda le facoltà scientifiche.

Sono tutti modi di pensare che l'università può aiutarti a migliorare considerevolmente; ma ci devi anche essere portato.
Non osare pensare minimamente di acquisirla per grazia ricevuta, solo perchè fai ingegneria. Di ingegneri, per il lavoro che faccio, ne ho conosciuti parecchi... meglio che sorvoliamo sui risultati però...

Ciauz!

[Morghen]

Ma qui si stava definendo la mentalità ingegneristica o si stava rosicando per il fatto di non essere ingegneri?

GHGHGH

[Ph@ntom]

si stava rosicando per il fatto di non essere ingegneri?

Ussignùr .

[Gargoyle]

Ma qui si stava definendo la mentalità ingegneristica o si stava rosicando per il fatto di non essere ingegneri?

Quel che invidio davvero degli ingegneri sono i loro sbocchi occupazionali dopo la laurea.

[Shalby]

Ma qui si stava definendo la mentalità ingegneristica o si stava rosicando per il fatto di non essere ingegneri?

GHGHGH

Oddio, eccone un altro che uscirà ingegnere super figo e finirà a coltivare patate.

Davvero non scherzo, lascia perdere la tua supposta superiorità o sul lavoro prenderai solo sberle....

[Ronin]

Quel che invidio davvero degli ingegneri sono i loro sbocchi occupazionali dopo la laurea.

eheh, tu sapessi la verità qual è, al di là delle dichiarazioni di facciata...
io mi sono laureato nel 2003 (con lode), in 5 mesi ho inviato più di 600 curricula, mi hanno risposto in 4; ho fatto 7 colloqui (3 per una azienda, 2 per un'altra), nessuno mi ha assunto.
allora sono diventato libero professionista.
non è che gli ingegneri trovano lavoro più facilmente; è che se lo creano.

PS: la mentalità ingegneristica è quella di chi, analizzando un fenomeno qualsiasi, sa distinguere quello che è significativo da quello che è trascurabile (e pertanto riesce a costruire un modello del fenomeno il più semplice possibile, ma che fornisce risultati sufficientemente affidabili per lo scopo).

[Morghen]

Non ho mai capito perchè agli ingegneri viene attribuito un "complesso di superiorità", pur non avendone proprio il motivo.
O forse un motivo c'è, ma non dipende dagli ingegneri...
Mah.

[Morghen]

PS: la mentalità ingegneristica è quella di chi, analizzando un fenomeno qualsiasi, sa distinguere quello che è significativo da quello che è trascurabile (e pertanto riesce a costruire un modello del fenomeno il più semplice possibile, ma che fornisce risultati sufficientemente affidabili per lo scopo).

Questa mi piace! Bravo Ronin.

[Qoelet]

Mi son trovato in laboratorio con ingegneri chimici che, dopo aver cannato la stechiometria dei reagenti di un 2% abbondante rispetto alla ricetta, mi ha detto, tronfia e fiera "noi non siamo farmacisti" ed ha tirato dritto.
Non mi pare il caso di raccontare come sia finita.

Guarda Morghen, credo che un ingegnere abbia mediamente una considerazione di sè maggiore di altre categorie. Ovviamente, spesso SONO più abili dell'interlocutore in un certo lavoro, ma non tengono in considerazione che là fuori non sono tutti operai con la terza media e che ci sono persone che, in un determinato ambito, possono fare loro il pelo e contropelo. Tutti hanno dei limiti, ma talvolta gli ingegneri sono proni a dimenticarsi dei propri. Ovviamente non intendo affatto generalizzare.

@Ronin: il problema nel trovare lavoro è anche dovuto al fatto che (ad esempio) io, senza un laboratorio con un paio di milionate di macchine dentro, servo a meno di un ingegnere. Non posso fare ricerca "da solo": è anche per questo che invidio gli ingengeri.