Esistono dei periodi dell'anno nei quali si lavora di meno, si è meno oberati di impegni, e si ha più tempo per sé stessi. Sebbene possa sembrare strano, la stessa regola vale anche per i sempre super affaccendati politici, che ogni tanto paiono dimenticare i gravosi impegni che li aspettano quotidianamente per dedicarsi ad argomenti che normalmente non fanno parte della loro agenda.
In una recente intervista al quotidiano inglese Independent (http://www.independent.co.uk), il ministro della cultura Kim Howells spara a zero su videogiochi, film e televisione, seguendo di qualche giorno un intervento piuttosto criticato sulla musica rap. Howells, padre di tre figli, contesta la "crudeltà" dei videogiochi, accusandoli di creare una "pornografia della violenza", e di "puntare al minimo comune denominatore delle emozioni umane, ossia una sorta di piacere indiretto nel versare sangue".
«Osservo i videogame che giocano i miei figli... e non vedo umanità, niente che provi a mettere in evidenza e a rafforzare le migliori virtù presenti nell'uomo e nella società». Stesso discorso per film e TV: sotto accusa finiscono (e te pareva?) pellicole come Pulp Fiction e Trainspotting. Il ministro, e di questo gli siamo grati, almeno ci risparmia la solita filippica sui giochi che fanno diventare tutti violenti: «non credo che un bambino diventi un killer o semplicemente più violento in conseguenza dell'aver giocato a questi videogame, precisa Howells, ma rimane il fatto che al centro di tutti questi giochi c'è sempre la gioia di sparare a passanti innocenti o investirli con la macchina».
Leggendo queste parole, possiamo immaginare che i figli stessero giocando a Grand Theft Auto o qualcosa del genere. Ci perdonerà per la faccia tosta, ma all'onorevole ministro gradiremmo dare questo suggerimento: la prossima volta, il tempo speso per indire una conferenza stampa nella quale parla di cose che non sa, lo dedichi invece ai suoi figli, magari accompagnandoli di persona a comprare i loro videogiochi, evitando che nelle loro mani finiscano titoli che sarebbero vietati ai minori di diciotto anni...