debug71 ha scritto mer, 27 agosto 2003 alle 15:02
Il 9 luglio in una calda serata estiva ho preso a noleggio LE GRAND BLEU di Luc Besson e me lo sono gustato a partire dalle 2 di notte.
Il giorno dopo ho chiesto di anticiparmi le ferie programmate in azienda per la quindicina a cavallo di ferragosto (un classico).
L'11 luglio ho riposto con cura sulle due ordinate pile che ho affianco alla scrivania(che oramai chiamo le due torri visto che sono alte quasi quanto me) i vari giochi sparsi per la camera ai quali mi stavo dedicando, anche un pò annoiato,in quelle serate afose (molti reistallati per l'occasione essendoci scarsità di novità in giro), ho spento il PC, staccato il cavo di alimentazione, preparato uno zaino alla cliffanger, rintracciato in cantina dopo anni di inutilizzo, e mi sono andato a buttare sul letto con il ventilatore sparato addosso.
La mattina successiva, dolorante per la cervicale sopraggiunta a causa della botta d'aria, ho caricato il mio scooterone con l'ingombrante zaino, sono passato a prendere la mia ragazza e mi sono diretto alla totò (tomo tomo, cacchio cacchio) da Roma verso l'Argentario in Toscana, dove tramite un amico avevo rimediato un appartamento last minute all'Isola del Giglio.
Arrivo sempre più dolorante a Porto Santo Stefano, con il sedere appiattito da quel paio d'ore di sella, mi imbarco per l'isola, e finalmente comincio ad assaporare qualcosa che avevo dimenticato nella sua magnificenza da oramai qualche anno....il mare.
Arrivato sull'isola, inebriato da quell'odore di salsedine, la prima cosa non è neanche disfare lo zaino con la roba ammalloppata all'interno; libero pinne e maschera e via subito in acqua. E finalmente ecco avverarsi il sogno che avevo fatto dopo aver visto il film di Besson, ero di nuovo nell'elemento che da sempre più ho amato, e per di più tutte le frustrazioni e i dolori, non solo quelli fisici (sempre a causa del ventilatore) ma anche quelli psicologici che una persona può portarsi dietro nella vita, erano spariti.
In quei giorni ho ripreso la mia attività subacquea interrotta, come avevo detto prima, oramai da qualche anno (forse 4 se non di più), più per noia ed insofferenza che per altro, e poi non c'è mai tempo tra il lavoro e i vari impegni!!!!!
Certo al mare ci andavo, e mi piaceva anche, ma oramai ero regredito al classico tipo da lettino privo di ogni interesse se non per la topona perizomata di passaggio.
Ho girato tutti i diving dell'isola scegliendo le immersioni più belle, riabituandomi gradualemente perchè avevo anche dimenticato come si faceva, e quando non facevo immersioni con le bombole (A.R.A. per chi non lo sapesse) prendevo ed andavo a farmi qualche bella apnea (all'inizio di pochi metri, dato che ero decisamente fuori allenamento).
Sono rinato a nuova vita, anche con la mia ragazza che dopo anni di frequentazione vedevo sempre più come un abitudine, perchè quando riscopri un amore per qualcosa ti ricordi anche di tutti gli altri e li rispolveri.
In quei 15 giorni ho speso una fortuna (putroppo questa attività costa e ho dovuto affittare anche molta attrezzatura che non potevo portarmi in scooter, sempre che la mia impolverata in cantina funzionasse ancora) ma non rimpiango un solo centesimo perchè anch'io mi sono ritrovato, finalmente, in quel Bleu che altro non è che la serenità alla quale ognuno di noi anela, e le sensazioni sono state impagabili e soprattutto, quest'ultime, mi hanno fatto capire quanto poche attrattive possa avere una vita appiattita dall'abitudinarietà del quotidiano cittadino (lavoro, pizzeria, discoteca e troppo, troppo spesso, non fraintendetemi non li denigro, nottate sui videogiochi, avvolte anche lontani dai tuoi gusti ludici...mi bastava far passare il tempo).
Dopo quei 15 giorni sono tornato a casa, e da allora, il mio PC è sempre più spesso con il cavo dell'alimentazione staccato (ancora ho lievi sintomi da dipendenza specie quando esce TGM, ma almeno non ne sono succube), perchè nella mia testa c'è sempre più spsso il pensiero di tornare tra le acque a planare libero da tutto, magari con la mano nella mano di quella persona che in questo mio ritorno di follia mi ha voluto seguire (sono riuscito a convincere la mia Lei a prendere il brevetto), piuttosto che il finire necessariamente quel livello di quello o quell'altro gioco.
Sinceramente spero un giorno di riuscire a staccare definitivamente anche il cavo del Pc del lavoro (bisogna pur mangiare), e di vivere ancora più intensamente quel legame (che ognuno di noi credo abbia per cose diverse)dando il giusto peso ed equilibrio a tutto quello che mi circonda e non tuffandomici per chissà quale ripiego.
Sotto molti punti quest'estate è stata una delle migliori della mia vita.