Ricambia i saluti e dille di farsi vedere sul forum ogni tanto.
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Economia, politica, chilowattora, distanze, conteggi... Ma io qui in 4 pagine non ho ancora letto una parola molto importante...
itaGliani...
Quelli che per fare il cemento usano solo la sabbia, quelli che si fanno corrompere, quelli che vedono un interesse economico in ogni cosa, quelli che sotterrano l'immondizia, quelli che scaricano i rifiuti tossici nei fiumi e nei laghi...
Ma lasciate perdere le centrali nucleari... Prima che capiti un casino più grosso di chernobyl...
Casa tua è fatta con la sabbia?
Ecco, vai via per favore.Economia, politica, chilowattora, distanze, conteggi... Ma io qui in 4 pagine non ho ancora letto una parola molto importante...
itaGliani...
Quelli che per fare il cemento usano solo la sabbia, quelli che si fanno corrompere, quelli che vedono un interesse economico in ogni cosa, quelli che sotterrano l'immondizia, quelli che scaricano i rifiuti tossici nei fiumi e nei laghi...
Ma lasciate perdere le centrali nucleari... Prima che capiti un casino più grosso di chernobyl...
Immagino che sul posto di lavoro ti reputino un coglione solo per il fatto di essere italiano.
Ah! Ho fatto bene ad attendere paziente e silenzioso, ora mi sento meno solo
E per festeggiare,
(e no, non sono OT )
No, ma nel mio paesello del cavolo un palazzo di 6 piani è stato evacuato perchè i treni che pasavano di fianco l'hanno reso totalmente instabile...
O magari potremmo parlare della Yes e della Belleli di Mantova che hanno riversato nell'ambiente una quantità enorme di sostanze tossiche e che adesso si rifiutano di pagare la bonifica perchè tanto danno lavoro a migliaia di persone...
Che bello vero???
Puoi anche evitare di insultare nani, ho tirato fuori l'unico motivo per cui NON si deve fare assolutamente una centrale nucleare in itaGlia... Ed è un motivo più che valido...
Voglio vedere se hai il coraggio di negarlo...
Caro AJ,
mi servirebbe un riassunto (scegli tu la lunghezza) che spieghi chiaramente la convenienza economica o meno del nucleare. Insomma, se conviene tornarci o se è meglio puntare totalmente sulle rinnovabili, se è meglio una sinergia comprendente entrambe le fonti, etc... ovviamente dei dati sarebbero ben accetti...
Mi daresti una mano? Per favore...
Il concetto di fondo è che se alcune cose in italia sono fatte con i piedi, non significa che siano tutte fatte con i piedi, e che magari una centrale nucleare la si costruisce standoci un pò attenti.
Poi anch'io avrei un pò di paura delle infiltrazioni mafiose in questo senso, però a ragionar così allora in italia dovremmo smettere di fare qualunque cosa perchè tanto la fanno sempre "un pò a cazzo di cane..." (cit.)
Considerato il rischio ci penserei 2 o 3 volte, sinceramente... Perchè è vero che non tutto è allo sfascio e che eccelliamo in molti settori... Però è anche vero che il rischio in caso di disastro è dannatamente alto...Il concetto di fondo è che se alcune cose in italia sono fatte con i piedi, non significa che siano tutte fatte con i piedi, e che magari una centrale nucleare la si costruisce standoci un pò attenti.
Poi anch'io avrei un pò di paura delle infiltrazioni mafiose in questo senso, però a ragionar così allora in italia dovremmo smettere di fare qualunque cosa perchè tanto la fanno sempre "un pò a cazzo di cane..." (cit.)
Io ho una fottuta paura...
Beh, se costruissimo una centrale simile a quelle giapponesi, potremmo stare sicuri dato che di questi terremoti qui non è impossibile vederne.
Riguardo la paura, non saprei. Probabilmente è più rischioso fare la tangenziale a Roma in moto alle 8.40 del mattino. Ed io la faccio tutti i giorni
Non basta costruirla bene, bisogna che anche la manutenzione sia impeccabile... Ed è proprio lì il punto...Beh, se costruissimo una centrale simile a quelle giapponesi, potremmo stare sicuri dato che di questi terremoti qui non è impossibile vederne.
Riguardo la paura, non saprei. Probabilmente è più rischioso fare la tangenziale a Roma in moto alle 8.40 del mattino. Ed io la faccio tutti i giorni
Beh si, può darsi, però secondo me c'è anche un usanza popolare di ingigantire i problemi e non valorizzare le eccellenze.
Ma poi il nucleare in Italia, non porterebbe ad uno sviluppo della ricerca in Italia oppure da quel punto di vista non cambierebbe nulla?
Beep! Rubbia già detto, arrivi tardi!
Eh, già, leggere i post successivi costa diottrie immagino...comunque potrei citare Regge, cos'è una via di mezzo Regge?
Può andare?
P.S.:La solita nursery , pensa che ho nominato Zichichi perchè è il primo che m'è venuto in mente...non ho certo le bbasi per valutare l'attendibilità di tutti 'sti "scienziologi".
Ma che ragionamento del cazzo questo de "in Italia si fa tutto male".
Un'industria chimica di medie dimensioni maneggia abbastanza materiale pericoloso da sterminare metà della popolazione italiana.
Allora che facciamo, chiudiamo tutte le industrie chimiche ?
La cosa che mi diverte sempre di questi "eh, troppo pericoloso" è che si snocciolano perle sul nucleare senza avere la più pallida idea della pericolosità dell'industria pesante in generale.
Vogliamo stimare secondo il metodo-Chernobyl i morti degli incidenti di industria pesante degli ultimi 30 anni, così, tanto per farci 2 risate ?
O gli effetti a lungo termine valgono solo quando c'è di mezzo "il nucleareeeeeeehhh oooooohhhhh aaaaaahhhhhhhh" ?
Ultima modifica di Il Nero; 14-03-11 alle 11:33:58 Motivo: Correzione punteggiatura
il problema del nucleare in Italia è,secondo me,prima politico e sociale, e poi tecnico economico,balbla...
Onestamente non vedo tutta questa integrità di intenti,nè nella classe politica,nè nei cittadini, perchè anche quelli pronucleare le centrali le vogliono ma non a casa loro (o almeno così sembra di percepire,leggendo i giornali, ascoltando le dichiartazioni dei politici locali).
Credo che se si riproponesse un referendum come quello dell'87, si assisterebbe a una risposta dell'elettorato analoga.
my 2 cents
Per chi dice che l'Italia non saprebbe gestire delle centrali nucleari, è meglio che partiate in fretta allora: l'Italia ha già delle centrali nucleari "spente" ma potenzialmente funzionanti.
http://it.wikipedia.org/wiki/Central...ucleare_Caorso
http://it.wikipedia.org/wiki/Central...e_Enrico_Fermi
Ce ne sono altre, la prima in teoria, secondo chi la gestisce, potrebbe anche essere riaperta. Il problema sul nucleare è un altro, conviene costruire nuovi impianti? Tutto dipende da come si evolverà la situazione energetica nei prossimi anni: ora come ora, le rinnovabili NON sono il futuro, non per le richieste energetiche di un paese come l'italia almeno. Possono fornire energia alle isole, ai piccoli paesi o al privato, ma niente di più.
Si dovrebbe investire nel loro miglioramento ma non sono il futuro. Considerato poi che il combustibile fossile su cui l'Italia si basa, il petrolio, non sarà eterno, dobbiamo assolutamente arrivare ad avere una buona indipendenza energetica prima che ciò accada, o avremo davvero dei problemi seri.
Qua non si parla solo di dare corrente al pc di casa, ma ad ospedali, sistemi di comunicazione, centrali di polizia, basi militari, eccetera. Purtroppo quel referendum fu un grosso errore, l'incidente in Ucraina spaventò molti ed il governo non fu in grado di rassicuarare la popolazione: ora ci sono due possibilità, ma è difficile scegliere, io onestamente non saprei cosa fare.
Si possono affiancare alle attuali centrali alcuni impianti nucleari rimessi in funzione, sperando poi che in futuro la capacità produttiva delle rinnovabili migliori.
La seconda possibilità, la più costosa devo dire (ed anche la più inutile e rischiosa se, dopo qualche anno, ci saranno altri sistemi meno pericolosi ed inquinanti per la produzione di energia) è costruire nuovi impianti. Insisto dicendo che non ci sono pericoli, non solo saremmo controllati a vista durante la costruzione da mezzo mondo (un disastro nucleare in Italia, farebbe fuori quasi tutta l'europa), ma siamo più che in grado di gestire e mantenere degli impianti nucleari.
Ultima modifica di Destoyed; 14-03-11 alle 12:05:43
prova con gli occhi aperti:
Spoiler:
perchè tu hai sempre detto di volere il nucleare, ma non si capisce perchèottimo: è questo che non capisco. dov'è che vogliamo (cioè vuoi) andare?
vogliamo ridurre il consumo di combustibili fossili? ridurre l'inquinamento? ridurre la dipendenza dall'estero? dov'è che vogliamo andare? se ne hai un'idea anche vaga, perchè ti rifiuti di dirlo?... ora però mi spieghi perchè non dovremmo optare per le rinnovabili con stoccaggio dell'idrogeno? tanto l'economicità non conta .....
e sul perchè: perchè se non è per risparmiare soldi nè ambiente nè dipendenza dall'estero, io la domanda perchè me la inizio a fare.
almeno io il perchè investire nell'efficienza lo so: perchè si aiuta l'ambiente diventando più ricchi, invece che più poveri.
al contrario, e l'ho ripetuto ovunque: non averlo colto dimostra... che non mi so spiegareUn processo termoelettrico produce CO2 a tonnellate, comunque tu voglia girarlo. E' irrisolvibile, trattandosi di combustione. Per non parlare delle polveri. QUESTA è una questione ad esempio dalla quale tu hai sempre girato alla larga. E sono io quello che svicola?
io ho sempre detto di volere una riduzione del consumo di carburanti fossili (carbone compreso).
Spoiler:questo è il mio obiettivo principe (anche nella vita lavorativa), ed è un obiettivo che voglio raggiungere:
1- spendendo meno soldi possibile (anzi, possibilmente guadagnandoci)
2- nel tempo più breve possibile
il ragionamento "il nucleare non emette co2/polveri quindi facciamo il nucleare" è sbagliato, perchè OMETTE l'ovvietà che oggi c'è GIA' una montagna di emissioni di co2 che viene prodotta (d'ora in poi dico emissioni intendendo anche tutto il resto).
per ridurre le emissioni, noi dobbiamo partire dalle 100 unità di emissioni di oggi, e scendere domani a 99 unità o meno. questo è l'UNICO modo di ridurre le emissioni, tutto il resto è fumo negli occhi.
prendere un processo che oggi consuma 100 unità di energia, e fargliene consumare soltanto 60, significa ridurre le emissioni di 40 unità.
per ridurre le emissioni delle stesse 40 unità dal lato produzione, dovremo sostituire 80 unità di energia con fonti "pulite" (perchè metà dell'energia primaria viene persa nel processo di produzione).
quindi ridurre le emissioni dal lato consumo è doppiamente produttivo.
voi ragionate in modo secondo me distorto, con un atteggiametno utopico comune agli ambientalisti radicali, come se fosse possibile produrre una quota preponderante dell'energia senza le fonti fossili: ciò in questo secolo è del tutto illusorio: la francia produce sì il 70% dell'energia elettrica col nucleare, ma poi ha comunque un consumo di idrocarburi pro-capite più alto dell'italia; ed è l'unico paese al mondo ove la quota fossile (mettendoci anche il carbone) sta sotto il 50% dell'energia elettrica. poi ci sono il riscaldamento, i trasporti, gli usi industriali del calore, ecc. ecc.
perciò adesso e per i prossimi 20-30 anni lavorare sulle alternative significa lavorare sui numeri piccoli: la somma di tutte quante le alternative che potremo creare nei prox 20-30 anni sarà tranquillamente "mangiata" dalla crescita dei consumi, che saranno soddisfatti da fonti fossili, e porteranno aumenti delle emissioni, mentre le centrali nucleari vengono ancora costruite.
se noi invece investissimo gli stessi denari che si vogliono gettare al vento tra nucleare e rinnovabili, in adeguamenti (anche forzosi) di efficienza energetica, otterremmo di lavorare sui grandi numeri: il 200% di aumento dell'1% fa il 2%, il taglio del 10% del 90%, fa il 9%: è matematica.
io voglio ridurre le emissioni partendo dall'esistente, che continuerà ad esistere e ad inquinare ancora per decenni.
farlo in questo modo significa ridurre le emissioni:
1- molto di più
2- molto più in fretta
3- spendendo molto meno (anzi, guadagnandoci abbastanza per fare, tra 10 anni, qualcos'altro)
perciò io NON difendo il settore fossile, al contrario: sono l'UNICO che vuole veramente tagliarne le emissioni di una quota consistente da subito, mentre tutti voi lo volete fare soltanto in 50 anni e per una quota risibile: 20-30% dell'energia elettrica, che conta soltanto per il 30% del totale, cioè alla fine 10% non di più.
i miei clienti tagliano le loro emissioni (totali, mica solo elettriche) del 30% (non del 5-10%) in 2 anni (mica in 30) e rientrando interamente dei costi entro 5 anni (mica in 50), facendo cioè un investimento, e NON una spesa.
perchè tutto ciò non dovrebbe venire applicato a tappeto all'intero paese?
perchè non è "strategico"? perchè un paese non è un'industria? mavalà. perchè non si vuole togliere le rendite a chi ci mangia sopra, ecco perchè, e dispiace che persone in buona fede si facciano strumentalizzare così.
si ricomincia da capo perchè non è vero
Spoiler:puoi ripeterlo quante volte vuoi, ma è falso, e la realtà dimostra che è falso, perchè il governo sta sempre più smantellando ogni politica di supporto all'efficienza energetica esistente, perchè non vuole rinunciare al flusso delle accise sui fossili.
e giustifica questo continuo percorso di annientamento proprio con il fatto che tanto ci penserà il nucleare a far calare le bollette (una volta di più dimostrazione del fatto che il nucleare, se mai ci sarà, sarà solo una goccia nel mare).
perciò le due cose SONO in opposizione. inutile fingere che non lo siano perchè teoricamente se i fondi fossero illimitati non lo sarebbero. inutile dire che sarebbe possibile che non lo fossero, basterebbe x o y o z o w. lo SONO nei fatti
e quindi, poichè i fondi non sono illimitati, io dal governo pretendo che si comporti così:
1- dica quanti soldi ci sono nel bilancio per ridurre i consumi fossili (es. i famosi 18 miliardi)
2- saturi con questi soldi tutte le iniziative di riduzione, iniziando da quelle che si ripagano in 1 anno (ce ne sono) a quelle in 3 anni, in 5 anni, in 10 anni, e così via
3- finite quelle che si ripagano, se restano altri fondi disponibili e gli obiettivi non sono ancora stati raggiunti, li impegni pure in quelle che non si ripagano, dalla meno costosa alla più costosa
guardate questo: http://www.keyenergy.it/Upload/alleg...nna_617778.pdf (pag 11 e 12: grafici al 2020 e al 2040, in orizzontale il contributo alla riduzione di emissioni, in verticale i costi, ovvero barre positive per le tecnologie in perdita, negative per le tecnologie che garantiscono risparmi; guardate quanto sono immense le barre dell'efficienza rispetto al nucleare, in entrambi i grafici (ah, lo studio è dell'enea, l'ente che secondo il governo dovrebbe occuparsi della reintroduzione del nucleare...); allora PERCHE' il governo cancella la prima e sposta i fondi sul secondo? altro che politica duale...
ben svegliato. nel msg precedente m'ha dato apertamente dello stupido.
non sarà un insulto secondo il regolamento (ho chiesto l'intervento dei moderatori? non mi sembra), ma secondo il mio modo di pensare sì.
Ultima modifica di Ronin; 14-03-11 alle 12:43:22
che poi i testi referendari erano questi
http://www.corriere.it/cronache/09_f...4f02aabc.shtml
libera interpretazione wtf
Si, ma se consideri che di fatto l'Enel è la monopolista del settore in Italia e buona parte dell'Enel appartiene allo stato, bloccando ogni finanziamento ed incentivo blocchi la costruzione e/o l'aggiornamento di ogni impianto esistente. Le centrali nucleari italiane erano vecchie ed andavano aggiornate o chiuse: è un po' come la fibra ottica, fermati gli incentivi statali, non vengono posate più nuove linee.che poi i testi referendari erano questi
http://www.corriere.it/cronache/09_f...4f02aabc.shtml
libera interpretazione wtf
Immagino che chi fece questo referendum lo sapeva bene, in teoria si potrebbe chiedere ad un privato di realizzare una società alternativa all'Enel, ma sarebbe un cambiamento così rivoluzionario per l'Italia che dubito possa accadere per ora. Per alternativa all'enel intendo una società con linee elettriche e centrali proprie, non le offerte bidone che fanno oggi