A Ravenna, per quanto ne so, ce ne sono ancora due o tre: una in centro, una al cinema multisala/bowling ed una vicino alla stazione (di quest'ultima non sono sicuro se c'è ancora perchè bazzico poco da quelle parti).
A Ravenna, per quanto ne so, ce ne sono ancora due o tre: una in centro, una al cinema multisala/bowling ed una vicino alla stazione (di quest'ultima non sono sicuro se c'è ancora perchè bazzico poco da quelle parti).
non so' se la morte e' stata decretata dalla psx ma di sicuro toshinden e' stato il primo videogioco per consolle che era meglio della grafica da sala (virtua fighter era la concorrenza).
Io veramente non ne sento la mancanza,
son piu' i ricordi negativi che quelli positivi a riaffiorare alla memoria, tipo:
- baby mafiosi che ti mettevano le mani in tasca per depredarti dei gettoni mentre avevi le mani occupate.
- cabinati che se toccati in alcuni punti davan la scossa (a Vernazza, poi che generalmente si entrava in salagiochi col costume ancora gocciolante...)
- giochi settati da baristi ladri al massimo della difficolta' (o al minimo del tempo nel caso di giochi tipo calcio)
e poi quello che per ogni genovese che si rispetti dovrebbe essere il motivo principale:
- per giocare bisognava mettere i gettoni!
edit: e a proposito delle sale gioche nel mondo, ad amsterdam a meta' degli anni '90 bisognava aver 18 anni per entrare in salgiochi (lo so cosa state pensando, pero' no, eran proprio salagiochi): ricordo ancora l'incazzatura...
Ultima modifica di calabacina; 21-02-09 alle 19:49:07
Vedo che ci sono altri torinesi sul foro che ricordano il periodo d'oro delle sale giochi...
Questo non è colpa delle sale giochi, ma della società italiana è un dramma che si vive per strada, sui mezzi pubblici, nelle scuole e a volte anche nei posti di lavoro...
la sala giochi che frequentavo io era diversa, come la mia banca... il gestore manda spesso via perditempo, sconosciuti che non cambiavano gettoni o attaccabrighe... aveva le telecamere per la sorveglianza e non poteva fare nulla davanti ai furti (ricordo che una volta sparì il cellulare di un conoscente del gestore, il tipo africano incolpava degli albanesi che si era seduti vicino a lui mentre giocava e voleva il nastro per andarli a denunciare/riconoscere), però vedeva cosa faceva la gente che non gli era famigliare o li per giocare...
il gestore rischiava sulla sua pelle questo atteggiamente e più di una volta è arrivato ad alzare la voce, ma per fortuna il buon senso dei frequentatori gli veniva incontro aiutandolo a scacciare il rompiballe di turno...
qualcuno mi diceva adottasse anche una sorta di tecnica di Ban, per cui allontanava per un certo perido (settimane, mesi) utenti che danneggiavano o si approfittavano della sua pazienza... ricordo di uno che abitava in zona, che lo beccavi spesso da quelle parti, e fu bannato a vita perchè devasto con un pugno lo schermo protettivo di un video poker...
Ci mancano solo i sacchetti di sabbia e il filo spinato...
purtroppo all'epoca c'era l'abitudine che la sala fosse un luogo di perdizione, soprattutto come ritrovo per lo spaccio di droga. Purtroppo molti genitori tra cui i miei erano abbastanza restii a lasciar andare i figli. Devo dire che in alcuni casi era anche vero, c'erano certe sale che erano veramente un girone infernale, come già detto ricordo il Pachinko per fama, ma anche altre erano ben messe.Vedo che ci sono altri torinesi sul foro che ricordano il periodo d'oro delle sale giochi...
Questo non è colpa delle sale giochi, ma della società italiana è un dramma che si vive per strada, sui mezzi pubblici, nelle scuole e a volte anche nei posti di lavoro...
la sala giochi che frequentavo io era diversa, come la mia banca... il gestore manda spesso via perditempo, sconosciuti che non cambiavano gettoni o attaccabrighe... aveva le telecamere per la sorveglianza e non poteva fare nulla davanti ai furti (ricordo che una volta sparì il cellulare di un conoscente del gestore, il tipo africano incolpava degli albanesi che si era seduti vicino a lui mentre giocava e voleva il nastro per andarli a denunciare/riconoscere), però vedeva cosa faceva la gente che non gli era famigliare o li per giocare...
il gestore rischiava sulla sua pelle questo atteggiamente e più di una volta è arrivato ad alzare la voce, ma per fortuna il buon senso dei frequentatori gli veniva incontro aiutandolo a scacciare il rompiballe di turno...
qualcuno mi diceva adottasse anche una sorta di tecnica di Ban, per cui allontanava per un certo perido (settimane, mesi) utenti che danneggiavano o si approfittavano della sua pazienza... ricordo di uno che abitava in zona, che lo beccavi spesso da quelle parti, e fu bannato a vita perchè devasto con un pugno lo schermo protettivo di un video poker...
Ovviamente c'erano isole felici, tipo la Top Games come dice Alex, o il Primatist (al contrario della sorella Playtime). Al Primatist però c'era il piano interrato dove circolava la voce ci fosse una bella bisca clandestina
purtroppo all'epoca c'era l'abitudine che la sala fosse un luogo di perdizione, soprattutto come ritrovo per lo spaccio di droga. Purtroppo molti genitori tra cui i miei erano abbastanza restii a lasciar andare i figli. Devo dire che in alcuni casi era anche vero, c'erano certe sale che erano veramente un girone infernale, come già detto ricordo il Pachinko per fama, ma anche altre erano ben messe.
e in effetti i miei genitori non mi permettevano di passar dalla salagiochi ma con la balla che mi fermavo da Andrea a studiare (che ovviamente utilizzava anche lui al contrario) potevo fermarmi un paio d'ore a giocare a atomic runner...
mi ricordo che c'era un bar vicino alla scuola che teneva nascoste le macchine nello scantinato e bisognava scendere nel magazzino per giocare: quante cocacola che gli abbiam fatto saltare!
Quelle alleanze improvvisate davanti un metal slug, un house of the dead, un final fight, amiconi, lotte spalla a spalla per una trentina di minuti, per poi tornare a essere perfetti sconosciuti o avversari spietati allo street fighter o kof proprio accanto.ho passato momenti indimenticabili con ragazzi che mi vedevano giocare e all'improvviso decidevano di farsi una partita in 2 ad un Beat 'em up fino ad arrivare al game over.......
FPS a scorrimento, giochi di combattimento ho passato anni nel recarmi a quella salagiochi anche se possedevo nes, snes, commodore.......
c'era quell'atmosfera che me la faceva amare......
Bei tempi. Bellissimi tempi.
All'epoca si poteva fare...oggi mi sa che si finirebbe a coltellate...:/
foto storiche di raro trash e bellezza (tutto assieme)
e ancora...
e dulcis in fundo...
spettacolo Dan
non se ne trovano molte di foto di sale.
madonna come eravamo conciati
si vedono dei cabinati da urlo
nostalgia.....
qui il video che ti ho passato in chat dato che siamo in argomento.
Tristissimo, era uno dei test site più gettonati a New York, i pro dei picchiaduro smazzavano tra quelle mura come pochi nei vecchi tempi :(
ma possibile che nessuno in Italia abbia un po' di soldi da aprire una sala-museo sullo stile di Twin Galaxies???????
sta andando tutto perduto
Secondo me nessuno vuole investire in questo genere di cose, sarebbero soldi buttati, la gioia di pochi ma molti se ne sbatterebbero.
Le generazioni passano e ce ne dobbiamo fare una ragione.
Si certo che l'avvento della PSX ha distrutto il concetto di sala giochi, pensate che quando è uscita la Dreamcast l'ho presa perchè a Virtua Tennis a 1 euro a partita stavo buttando i capitali. Senza contare i doppi a Virtua Striker... e già in quegli anni avevo 18 anni ero già più grandicello.
Ricordo benissimo l'astragames anche se non l'ho mai frequentata per via della posizione centrale e secondo me giravano già all'epoca brutte persone. Io conoscevo piccoli posti con qualche cabinato arcade, tanto i giochi all'epoca che imperversavano erano quelli tra gli anni 80 e 90 che poi abbiamo rigiocato su mame.
E dipende da cosa volevamo giocare ci spostavamo in zona alla ricerca di quello che più ci piaceva (quel giorno ovviamente).
In oratorio a prezzi più contenuti (mi pare ho giocato ancora con le 100 lire...e poi aumentatorono 200 lire) c'erano 6 cabinati con davvero le pietre miliari dei miei anni e quanti soldi tra una caramella a 50 lire, una spuma a 250 lire e i vari crediti
oggi aprire una salagiochi pura o in stile museo sarebbe un investimento da pazzi fuoriosi (purtroppo)
certo che un ibrido locale/bar, magari in stile anni '80, con un buon numero di cabinati funzionanti, musica a tema e cagate simili potrebbe avere il suo perchè e funzionare chi lo sa..
io avessi qualche soldo, la sala-museo l'aprirei eccome, poi ci aggiungo il negozio di retrogaming e il gioco è fatto
comunque la sala la aprirei non per un investimento, ma per passione come la TG aperta in un villaggio sperduto negli USA.
e vabè se si parlava di fantascenza anch'io aprirei una twin galaxies in ogni capoluogo italiano
no... hanno chiuso con i videopoker... nessuno vuole mettere un videogioco se con un video poker fa 1000 volte tanto...
io sono più per il percorso flipper/game cube/mac(dal 2006)
i videopoker hanno invaso i bar moolto dopo l'uscita della playstation
viceversa, quando la playstation era entrata nelle case di tutti
nessuno sentiva più l'esigenza di andare a giocare con i coin-op
quindi i "videopoker", che esistevano dagli anni '80, hanno potuto tranquillamente invadere i bar che ormai non guadagnavano più nulla con i coin-op, causa playstation
non è vero... A parte Tekken e Ridge Racer non c'era motivo per scegliere a priori la PSX... Daytona USA valeva sicuramente qualche gettone e anche altri giochi non erano disponibili su PSX...
il discorso "ho la psx a casa, non vado più in sala" è valido solo in parte ed in occidente (in asia le sale ci sono eccome e sopravvivono abbastanza bene). La mazzata è arrivata dai videopoker, il distributore ufficiale di Namco per l'Europa è un amico di famiglia e anni fa mi ha confermato la cosa, oltretutto all'epoca queste macchinette non erano regolamentate ed era il far west. Come ultima mazzata ci fu il boom delle sale bingo e i gestori delle sale convertirono quello che rimaneva per la tombola.
Chiaro il divario tecnologico che c'era tra sala e casa ormai non esiste più da anni.
ma guarda, secondo me se fosse messo su in un certo modo, il discorso non sarebbe così strampalato:
affiancando alla sala altre attività (negozio di vg, di retrogaming, fumetteria deluxe ecc...) l'attività reggerebbe.
Posti del genere in giro per il mondo non ne ho visti, conosco solo sale retro pure come twin galaxies e quella a shibuya a Tokyo di cui non ricordo il nome. Ed è già strano che non ce ne sia una in europa tipo Londra.
ma secondo me è solo questione di tempo.