Milano in piazza contro la violenza ma non è stato un corteo bipartisan. Nella fiaccolata dei commercianti in corso Buenos Aires, teatro della guerriglia urbana dell'11 marzo, è andato in scena l'ennesimo scontro politico. Prodi e Fassino hanno deciso di rinunciare per il clima a loro dire "ostile". Sull'assenza, Berlusconi che era al corteo, ha commentato: "Prodi è scappato ancora".
Circa 5mila persone, secondo la Questura, si sono messe in marcia alle ore 20 da piazza Argentina (MM Loreto) e hanno percorso Buenos Aires, verso Porta Venezia. Davanti a Palazzo Castiglioni, sede dell'Unione del Commercio,il discorso conclusivo di Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio e patron dell'iniziativa. Le insegne di corso Buenos Aires sono tutte illuminate al passagio delle fiaccole. Sulle vetrine dei negozi del corso è affissa anche una locandina, messa a disposizione dall’Unione del Commercio (www.unionemilano.it), con il messaggio: “Partecipiamo uniti contro la violenza”.
Doveva essere un'iniziativa bipartisan e si è invece trasformata nell'ennesimo scontro al vetriolo tra centrodestra e centrosinistra. In vista del voto del prossimo 9 aprile i due schieramenti hanno approfittato per rendere ancor più velenosa la campagna elettorale. Poco prima dell'inizio della manifestazione Prodi e Fassino hanno annunciato la loro assenza. Nessun leader dell'Unione tra i manifestanti, i commercianti e i colleghi del centrodestra. Motivo: un manifesto di Alleanza Nazionale che provocatoriamente diceva: "Contro i prodi autonomi". I leader dell'Unione hanno così fatto dietrofront "per evitare strumentalizzazioni finalizzate a determinare un clima di tensione e di nuova divisione". La scelta di non andare in piazza è stata presa per evitare di "cadere in una trappola", dicono i Ds che accusano An di aver "fomentato atteggiamenti provocatori e aggressivi nei confronti di Prodi".
Immediata la reazione del centrodestra. Il premier Silvio Berlusconi ha approfittato per sferrare un duro attacco agli avversari: "Prodi scappa ancora una volta", e ha aggiunto: "Sarebbe stato accolto da una bordata di fischi, non solo dai commercianti milanesi ma da tutti i cittadini che non sopportano che ci si esprima contro la violenza e poi abbiano in squadra come parte importante della loro cosiddetta coalizione chi applica la violenza nelle manifestazioni".
Ed effettivamente fischi ci sono stati quando in corteo è apparso l'ex prefetto Bruno Ferrante. Il candidato sindaco dell'Unione è stato accolto da urla di cittadini che gli imputano il fatto di non aver usato il pugno duro da prefetto contro i centri sociali
Fonte TGCOM.
Che dire?
di cagate il Berlusca ne dice tante, ma stavolta ha detto una cosa giustissima (quella in neretto).