-7.0
Un giovedì di marzo
Club Confession, downtown
Los Angeles
Quella sera, il Confession Club era certamente più magnetico del solito, ed era anche stracolmo, proprio pieno dico, e c'eravate anche voi, si si. Per chi non sapesse di che stiamo parlando il Confession Club era (o meglio è) un ex chiesa battista sconsacrata e adibita a locale notturno, frequentato da una crème dei peggiori freaks che si possano trovare in ogni sparuto angolo di Los Angeles, fra questa eletta cricca, miei piccoli amici c'eravate anche voi, poprio tutti voi dico. Il martellare insano della house era talmente alto da saturare qualsiasi orecchio e diventare quasi impercettibile. Pensate che si poteva persino udire il rombo dei cubetti di ghiaccio mentre cadevano nei bicchieri quando l'assistente barman, una procace ragazzina poco più che adolescente dal look decisamente dark (se non ve lo ricordate dovrebbe rispondere al nome di Venus, vero?) preparava un cocktail qualsiasi dall'ampia scelta offerta dal locale. Le luci stroboscopiche tinteggiavano ora di rosso, ora di blù ora di fucsia il fumo granuloso che invadeva l'ambiente, su su fino ai più alti cocuzzoli di quella blasfema struttura. Sulle impalcature in metallo, ai tavolini, sulla pista da ballo la corte dei miracoli della Mecca californiana festeggiava alla grande, già ma voi che ci facevate lì?
Mr.Lancaster
Caro mister Lancaster (mantengo un tono di riserbo, mi perdoni), sicuro che le sembrerà strano e fastidioso, glielo leggo negli occhi, il fatto che fare carriera nella Camarilla sia molto più difficile che in società dei mortali, non è certamente faccenda di azioni e procedimenti che si possano risolvere in quattro e quantr'otto. Qui i legami di sangue non contano, o meglio non come li intende lei di certo, il fatto che a nemmeno due centinaia di metri dal Confession si tenga il mensile incontro fra i Primogeniti (presieduto dall'attuale principe Pierre Brooks) e il suo attuale mentore, il reggente tremere Maximilian Strauss al quale tanto lei è stato raccomandato da parenti di lunga data le abbia seccamente fatto notare che sarebbe stato più opportuno che lei aspettasse fuori... Capisco che possa essere uno smacco, ma pensa che fissare gli scaffali stracolmi di alcolici di ogni colore possa aiutare? Ha perfino ordinato un sidecar per distrarsi... Suvvia si tiri un po' su!
"Guarda guarda, che sorpresa" una voce ti riporta sull'attenti "quest'aria tanto scornata non la vedevo dal nostro ultimo incontro, qualcun'altro, che non sia io, ti ha messo i piedi in testa? Mi scoccia aver perso questo privilegio" una faccia tosta così grande, sembra sputare sulla faida secolare fra le vostre famiglie, che diavolo ci faceva proprio lì, in quel momento Cristopher? Eppure non era un'allucinazione era lì di fronte a te con quel completo bianco di sartoria che sembrava la copia speculare del tuo. "Ehi, non pensarci nemmeno e non guardarmi così con quegli occhi, qui non ti conviene toccarmi se vuoi restare il pupillo di Strauss è meglio che tu riesca almeno a ricordarti il significato della parola masquerade "Cosa bevi? Oddio" dopo aver guardato il bicchiere davanti a te, si copre il volto con una mano e ridacchia "Sei veramente tanto patetico?"
Laura Salvi
Sarà la serata di luna un po' storta, ma questa notte Manuel era proprio di pessimo umore, la natura gangrel è strana piccola, non te ne crucciare.Così niente di meglio che un giro fra le strade e lasciarsi meravigliare ancora una volta e sempre dalla città, così moderna, così grande. Non è la prima volta che vieni al Confession, e sinceramente sei abbastanza popolare. Quasi nessuno conosce quello che si cela sotto quegli occhiali scuri e a quella tua aria da dura, e certamente non è tua intenzione farglielo scoprire. Guardandoti in giro e osservando l'abbigliamento di ragazzi e ragazze ti rendi conto che dalla tua giovinezza le cose sono davvero cambiate, chi può fermare il progresso?
È come un sussurro, stai scambianto due chiacchere con una ragazza petulante di nome Patty e te ne accorgi. Qualcuno ti sta fissando, lo individui. Non è lontanissimo da te è un uomo di colore abbastanza robusto e completamente calvo, ti sovrasta, appoggiato al parapetto dell'impalcatura che sta proprio sopra al bancone.
Oran Al'Sayid
Mai stato tanto lontano da casa? Non fatico a crederlo, fratello. Il Confession per uno del tuo stampo parrà certamente simile a Marte o un asteroide smarrito nello spazio profondo, eppure ci sei entrato di tua spontanea volontà. Questo viaggio a Los Angeles per trovare dei contatti utili per un traffico di armi fino in Afghanistan ti ha messo di fronte alla realtà che è questa, volgare, occidentale, trovi altre parole? Intanto rimani taciturno e osservi... Il beat house sembra aumentare. Una ragazza ti urta mentre balla, e ridacchia. "È il luogo ideale per un attentato" è un pensiero che ti viene strappato dal tuo subconscio.
Mimue
Dio, che noia questo posto vero? L'informatore ha detto che lui è qui, devi solo individuarlo. Certo il tuo abito di sartoria lungo e nero, dalle ampie maniche si intona al posto come un abito da pompiere, ma la colpa non è certo tua, tutt'altro. Ora stai tenendo d'occhio quei due tizi con gli spolverini bianchi e neri, gesù, sembrano quei due cagnolini di quella marca di scotch. Quello nero di certo è il pupillo di Strauss, ma a te chettenefrega?
Però il tizio che devi trovare non l'hai ancora visto, hai una foto con te. Che sia andato al bagno? Che sia sulla pista da ballo? Oppure sulle impalcature? Quel tizio non deve piazzare quella bomba, almeno non oggi.
Il bel Yuri
Non mi spertico di complimenti, non ne sono abituato lo giuro, ma il locale ti sta proprio piacendo, da LA da così poco eppure ti sembra di starci da una vita o sbaglio? Quanta bella roba, quanto rumore, quante ragazze (con il vecchio giochino "Ti indovino la carta" hai già sfilato un paio di reggiseni questa sera) ma soprattutto quanti polli.
Hai appena intascato la terza banconota da 50 dollari di fila al gioco delle "tre carte" da un tizio dall'aria stralunata quando senti una possente manona afferrarti la spalla. "Ehi bello, è da un pezzo che ti teniamo d'occhio" ti parla in russo, lingua che comprendi e che evidentemente loro sanno che conosci "Vieni fuori un attimo, c'è Boris che vorrebbe scambiare quattro chiacchere con te, non farti pregare."
[per la cronaca, partite tutti con 6 punti sangue, baci e buon divertimento!]