In questi giorni si sta combattendo una piccola battaglia a suon di dichiarazioni e comunicati stampa tra nVidia, AGEIA e ATi, un continuo rimbalzarsi di cifre, dati, valori su chi dispone della miglior soluzione per l'implementazione della fisica all'interno dei videogame di nuova generazione. I produttori di schede video stanno optando per un approccio integrato nelle graphic processing unit (anche in SLI), mentre AGEIA sta per far uscire una scheda dedicata che si occupi solo di quello.
E ognuno, come dicevo, è convinto che la propria idea possa spazzare via, in termini di resa e performance, quella dei diretti contendenti.
Per adesso stiamo a guardare, e aspettiamo di vedere qualcosa di più tangibile dei soliti benchmark "ad hoc".
Ma cosa cambierà davvero? Ci piace la fisica nei giochi, ma *forse* non sentivamo poi tutto questo gran bisogno di un processore (o parte di esso) completamente dedicato alla gestione delle esplosioni, delle particelle, e sa il cielo che altro.
Però ci toccherà, questo ormai pare assodato.
Ma le piccole workstation che ci troviamo sotto la scrivania non sono già sufficienti per ottenere questo e molto altro? I processori dual core che ci stanno propinando in questi mesi a che servono?
Senza far la figura di quello che si chiede se tutta questa potenza di calcolo servirà davvero, non posso fare a meno di pensare che si stia cercando di rifilarci una Ferrari per andare a far la spesa al supermercato sotto casa...