Master
Grande Voce Tonante Che Viene Dal Cielo E Che Nessuno Sa Chi Sia = Lewan
Avventurieri
Atan Umea - Umano = Tommi
Ranaghar Wyndyl - Elfo Ombra = Butchered (se ancora vive)
Fibril - Folletto = Broken-man (idem come sopra)
Gareth Swales - Nano = Pako
Aidan Balphis - Mezz'Elfo = Cassius
Turin Turambar - Mezz'Elfo = Harlan Draka
Adwan Elemar - Umano = BlackZombie
Raven Huge - Mezz'Elfo = Jankor80
I dispersi, alias Fibril e Ranaghar verranno usati da altri giocatori finchè gli original players non si rifanno vivi o c'è un'occasione per fargli tirare le cuoia
Tap-tap-tap
Il buio corridoio era immerso in un silenzio surreale, tranne per un sordo echeggiare di passi
Tap-tap-tap
I passi proseguivano imperterriti nel corridoio in cui l'oscurità lanbiva tutto come un oscuro manto
Tap-tap-tap
I lunghi tentacoli delle tenebre non lasciavano trapelare il minimo lembo di luce
Tap-tap-tap
La pesante e umida aria nel corridoio riempiva le narici del suo tiepido calore e di un leggero odore di muffa
Tap-tap...
I passi improvvisamente si fermarono:
L'uomo si trovò di fronte ad una possente porta in legno da cui filtrava un debole spiraglio di luce che riusciva a vincere l'impenetrabile oscurità.
La porta si aprì con un debole scricchiolio e Atan rimase accecato dalla luce che usciva dalla porta. Non se ne curò e aspettò che i suoi occhi si abituassero alla luce.
Ripensava continuamente alle parole del vecchio e a ciò di cui era venuto a conoscenza in quel palazzo:
Era stato convocato con la massima urgenza al Tempio di Far a Branth e lui, senza indugiare, vi si era recato.
Attraversò un lungo e buio corridoio,lo stesso in cui si trovava adesso, alla fine del quale c'era una robusta porta.
La aprì.
Da dentro una roca voce palesemente seccata sbottò:
"Alla buon ora... umano! Ti sembra questa l'ora di arrivare?!? E il consiglio dovrebbe affidare a te questa missione?!?"
Gli occhi di Atan si abituarono alla luce e vide che si trovava in una enorme stanza le cui fredde pareti di pietra erano cosparse di torce la cui fiamma proiettava tremolanti ombre sulle pareti. I muri erano adorni di vistosi arazzi e dal soffitto pendeva un lussuoso candeliere con un gran numero di bracci. Esattamente sotto di questo si trovava un grande e massiccio tavolo di noce attorno a cui sedevano un elfo, un nano e un vecchio dalla lunga barba bianca.
Era stato evidentemente il nano ad esordire nella sua esclamazione irata all'entrata di Atan.
Il vecchio dalla lunga barba fece un gesto con la mano come per dire al nano di calmarsi, che, seccato, si sedette respirando pesantemente.
Atan prese posto al tavolo e volse lo sguardo al vecchio.
Questi sospirò e poi si mise a parlare:
"Vi ho qui riuniti per una questione della massima segretezza..." Il vecchio prese fiato "Voi ben sapete cos'è la Spada di Tenebra, la leggendaria lama che il Dio degli Elfi usò per scacciare le orde di goblin che infestavano il mondo e che da allora è perduta sulla terra nelle spoglie di un'arma mortale." Il vecchio inspirò di nuovo profondamente e fece una breve pausa "Da allora di lei si è perduta ogni traccia e la sua storia divenne leggenda, ed infine mito. Pochi sono stati i mortale che si sono avventurati alla sua ricerca, ma nessuno l'ha mai trovata contribuendo a diffondere la voce della sua inesistenza." Il vecchio trasse di nuovo fiato "Quella spada invece esiste, anche se perfino a noi è sconosciuta la sua dimora." Fece una breve pausa "Ora, a distanza di migliaia di anni dalla dipartita dell'arma, pare che il male si sia messo a cercarla. Non sappiamo perchè si sia attivato solo ora per la sua ricerca, ma questa è una prova che la spada esiste... il Male non fa nulla per caso." Prese fiato "La spada esiste e non può cadere nelle loro mani. Non sappiamo perchè la cerchino, ma è chiaro che loro sanno qualcosa in più di noi. Questo è il motivo per cui vi ho chiamato. Voi dovete riuscire a recuperare la Spada di Tenebra prima che lo faccia il Male. Trovate un modo per riuscirci. Ho sentito parlare molto bene di voi, ed è per questo vi ho scelti. L'unico indizio che sono in grado di darvi è che pare ci sia un particolare movimento nel passo a nord di Melchia." Fece una breve pausa "Ora andate e che la benedizione di Far vi accompagni."
Dopodichè l'elfo e il nano si alzarono e uscirono dalla stanza, mentre Atan indigiò ancora qualche minuto e poi se ne andò.
La luce che entrò dalla porta era intensa, ma dopo poco gli occhi di Atan si abituarono.
Si trovo su una strada molto affollata e davanti a se vide i suoi compagni di viaggi: il folletto Fibril e la fata Cocorì.
I suoi due amici lo guardarono a lungo e lui guardò loro dalla soglia.
All'improvviso sentì:
"Allora?!? Cosa ti ha detto la cariatide?!?"
Atan vide che Fibril era sparito e girandosi di scatto se lo trovò sulla spalla che gli parlava nell'orecchio.
Atan li mise al corrente dei fatti e i due rimasero un po' increduli. Dopo pochi secondi Fibril sbottò:
"E gli altri due buffoni?"
Dalle spalle del folletto giunse una voce roca
"Siamo qui pulce!"
Il folletto si girò di scatto per trovarsi davanti la faccia scocciata del nano
Il nano lo guardò per qualche istante e poi disse:
"Bah! Chi mi tocca sopportare! Io dico sempre: se vuoi un lavoro fatto bene, dallo ai nani! Ma se questo è il volere del vecchio... "
Dopodichè si allontanò per la strada seguito dopo pochi secondi dagli altri