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  1. #151
    abaper
    ospite

    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da Frappo Visualizza Messaggio
    se una sindacalista (quale sei) apprezzasse Ichino allora si che avrei delle remore a considerarlo competente. Immagino che anche per Biagi valga la stessa considerazione.
    Cmq iha postato l'esempio della pluriosannata e invidiata Germania dove l'indennità massima è di 18 mensilità e dove non si sognano manco morti (aka trasmissione di Giannino con inviato tedesco) di reintegrare sul posto di lavoro una persona licenziata. Parlo proprio dei giudici
    cazzata.
    allora in germania l'articolo 18 esiste. il giudice può richiedere il reintegro del lavoratore. il datore di lavoro può rifiutarsi di reintegrarlo. in questo caso paga una penale pari a 12-18 mensilità + una penale decisa dal giudice (che solitamente porta il tutto ai famosi 3 anni di stipendio).

    a questo punto il lavoratore ha diritto ad un assegno di disoccupazione che va dai 6 ai 32 mesi (ci sono varie forme di assistenza che dipendono dal tipo di lavoro ecc ecc). questi assegni di disoccupazione sono pagati dalla ditta che deve assicurare il dipendente (l'assicurazione è del 6.rotti % )

    dopo questi 6-32 mesi, se il lavoratore è ancora dissoccupato, arriva l'equivalente dell'assegno sociale (stavolta pagato da tutti).

    ah, questi assegni vengono levati se il lavoratore continua a non voler accettare nuovi impieghi (ovviamente parificabili al posto di lavoro perso).

    se vuoi far cambio io la firma la metto domani

  2. #152
    Frappo
    ospite

    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da ElitePhoenix Visualizza Messaggio
    Perché, secondo te Oscar Giannino si spacca la schiena più di me?

    Qua mi viene una citazione cinematografica: "vedo con tristezza che il micidiale hamburger ha fatto il suo effetto"

    E comunque non hai minimamente valutato le azioni di Ichino.......
    sta di fatto che se si ascoltasse quanto propone e denuncia Giannino il nostro sarebbe un paese migliore, mentre certi tipi di sindacalismi (dei quali posso dire che fai parte, giacchè è da molto che ti leggo) sono stati la rovina dell'Italia.

  3. #153
    Frappo
    ospite

    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da abaper Visualizza Messaggio
    cazzata.
    allora in germania l'articolo 18 esiste. il giudice può richiedere il reintegro. il datore di lavoro può rifiutarsi di reintegrarlo. in questo caso paga una penale pari a 12-18 mensilità + una penale decisa dal giudice (che solitamente porta il tutto ai famosi 3 anni di stipendio).

    a questo punto il lavoratore ha diritto ad un assegno di disoccupazione che va dai 6 ai 32 mesi (ci sono varie forme di assistenza che dipendono dal tipo di lavoro ecc ecc). questi assegni di disoccupazione sono pagati dalla ditta che deve assicurare il dipendente (l'assicurazione è del 6.rotti % )

    dopo questi 6-32 mesi, se il lavoratore è ancora dissoccupato, arriva l'equivalente dell'assegno sociale (stavolta pagato da tutti).

    ah, questi assegni vengono levati se il lavoratore continua a non voler accettare nuovi impieghi (ovviamente parificabili al posto di lavoro perso).

    se vuoi far cambio io la firma la metto domani
    non parrebbe proprio così, in trasmissione hanno portato dati concreti, il problema in soldoni è che l'articolo 18 andrebbe bene anche in Italia se ci solo ci fossero dei giudici tedeschi. Visto che qui dan torto sempre e comunque al datore di lavoro per questioni di soggetto più forte. Comunque c'è poco da dialogare se qualcuno continua a pensare che in Italia ci sia più flessibilità che nel resto dell'UE.

  4. #154
    Lo Zio
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    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da Unbiased Visualizza Messaggio
    Secondo me invece ha un senso che la cosa non riguardi gli statali, perché il dipendente pubblico ha come datore di lavoro in ultima analisi un politico, ed esiste il rischio concreto che venga preso a pedate nel culo appunto per motivi politici, ad esempio a seguito di un cambio di amministrazione conseguente ad elezioni che portano a governare un ente una maggioranza di colore diverso dalla precedente.

    Piuttosto il dipendente pubblico dovrebbe essere più attaccabile per motivi di scarso rendimento, usando indicatori come ad esempio l'assenteismo.
    io vedo solo l'ambito sanitario dove lavoro.
    Lì la politica c'è ma a livello di primari, se uno fa bene il proprio lavoro non ha certo motivo di essere licenziato.
    In compenso è molto difficile mandare via chi non ha voglia di fare niente.
    Certo per contro uno sarebbe molto più ricattabile dall'azienda, ma è così in tutti i posti di lavoro privati...
    come ha detto abaper cils e uil sono molto forti nel pubblico impiego, cmq è inevitabile prima o poi toccherà anche agli statali è solo questione di tempo, ormai la diga a ceduto.

  5. #155
    Il Nonno L'avatar di Bloody83
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    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da Unbiased Visualizza Messaggio
    Secondo me invece ha un senso che la cosa non riguardi gli statali, perché il dipendente pubblico ha come datore di lavoro in ultima analisi un politico, ed esiste il rischio concreto che venga preso a pedate nel culo appunto per motivi politici, ad esempio a seguito di un cambio di amministrazione conseguente ad elezioni che portano a governare un ente una maggioranza di colore diverso dalla precedente.

    Piuttosto il dipendente pubblico dovrebbe essere più attaccabile per motivi di scarso rendimento, usando indicatori come ad esempio l'assenteismo.
    Quoto pure io.

  6. #156
    abaper
    ospite

    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da Frappo Visualizza Messaggio
    non parrebbe proprio così, in trasmissione hanno portato dati concreti, il problema in soldoni è che l'articolo 18 andrebbe bene anche in Italia se ci solo ci fossero dei giudici tedeschi. Visto che qui dan torto sempre e comunque al datore di lavoro per questioni di soggetto più forte. Comunque c'è poco da dialogare se qualcuno continua a pensare che in Italia ci sia più flessibilità che nel resto dell'UE.
    se non ti fidi googla, che ti devo dire.
    ho parenti in germania e francia. e sono sia imprenditori che dipendenti. e tutti mi hanno detto la stessa cosa riportandomi stralci tradotti della legge tedesca (quella francese è già tradotta in italiano già nel sito del governo).

    ah, da ricordare che la famosa rivoluzione del welfare tedesco (quella che fece schroeder e di cui la culona sta godendo) era un abbassamento dei vari assegni di sussistenza perchè erano così alti che era meglio rimanere disoccupati piuttosto che cercarsi un nuovo posto di lavoro.
    se vuoi parliamo anche della francia dove se sei disoccupato lo stato di default ti da vantaggi sulle bollette, ti aiuta con la casa, ti regala l'asilo per i bimbi e ti mantiene con l'assegno minimo (che non sono 400 euro all'italiana, ma, se non ricordo male, si aggira attorno ai 900-1000 euri)

    poi tu continua a credere a giannino, che te devo dì. però fatti una domanda (e datti una risposta) perchè dovrei raccontare palle? e come è possibile che io e la singaporese scriviamo le stesse cose? ci tuittiamo in segreto per farla al frappo?


    ah, okkio al rasoio che è vecchio ma ancora affilato

  7. #157
    Frappo
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    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    ho amici anche io all'estero e mi han detto ben altro. D'altra parte pure sulla realtà italiana portiamo dati diversi quindi hai ben poco da rasoiare amico mio

  8. #158
    abaper
    ospite

    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da Unbiased Visualizza Messaggio
    Secondo me invece ha un senso che la cosa non riguardi gli statali, perché il dipendente pubblico ha come datore di lavoro in ultima analisi un politico, ed esiste il rischio concreto che venga preso a pedate nel culo appunto per motivi politici, ad esempio a seguito di un cambio di amministrazione conseguente ad elezioni che portano a governare un ente una maggioranza di colore diverso dalla precedente.
    esite già. si chiama spoil system e include quasi tutti i dirigenti. quelli vecchi non vengono licenziati ma continuano ad essere pagati per non fare un tubo

  9. #159
    Il Nonno L'avatar di ElitePhoenix
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    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da Frappo Visualizza Messaggio
    sta di fatto che se si ascoltasse quanto propone e denuncia Giannino il nostro sarebbe un paese migliore, mentre certi tipi di sindacalismi (dei quali posso dire che fai parte, giacchè è da molto che ti leggo) sono stati la rovina dell'Italia.
    Il punto debole di questo ragionamento è che adesso vedremo in azione le teorie OPPOSTE a quelle di certi tipi di sindacalismi (dei quali puoi a ragione dire che HO FATTO parte) e così vedremo quanto benessere porterà all' Italia l'applicazione pratica di tali teorie OPPOSTE alle mie........per citare monti (minuscolo): "non ci sarannno più alibi"...........

  10. #160
    Frappo
    ospite

    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da abaper Visualizza Messaggio
    cazzata.
    allora in germania l'articolo 18 esiste. il giudice può richiedere il reintegro del lavoratore. il datore di lavoro può rifiutarsi di reintegrarlo. in questo caso paga una penale pari a 12-18 mensilità + una penale decisa dal giudice (che solitamente porta il tutto ai famosi 3 anni di stipendio).

    a questo punto il lavoratore ha diritto ad un assegno di disoccupazione che va dai 6 ai 32 mesi (ci sono varie forme di assistenza che dipendono dal tipo di lavoro ecc ecc). questi assegni di disoccupazione sono pagati dalla ditta che deve assicurare il dipendente (l'assicurazione è del 6.rotti % )

    dopo questi 6-32 mesi, se il lavoratore è ancora dissoccupato, arriva l'equivalente dell'assegno sociale (stavolta pagato da tutti).

    ah, questi assegni vengono levati se il lavoratore continua a non voler accettare nuovi impieghi (ovviamente parificabili al posto di lavoro perso).

    se vuoi far cambio io la firma la metto domani
    mi è suggita una cosa che hai scritto, tra l'altro.
    Perchè metti in correlazione il reintegro con l'indennità da licenziamento? io ho scritto che pare che i parametri della riforma (15/27 mesi) siano tra i più alti d'Europa. Tu ci metti dentro una causa di lavoro per ingiustificato motivo, penali, cazzi e mazzi. Ma non è la stessa cosa. Qui si stabilisce che puà esserci un motivo di natura economica per un licenziamento, e nel caso è prevista una indennità tra le 15 e le 27 mensilità.
    In Germania per la stessa cosa l'azienda versa AL MASSIMO 18 mensilità. Discutiamo di questo, perchè devi girare la frittata?

    E poi chi ha detto che l'articolo 18 non esiste in Germania?
    Nel caso andranno comunque valutate le modalità secondo le quali un licenziamento venga definito legittimo o meno dal giudice, da qui il diverso atteggiamento dei giudici di lavoro tedeschi rispetto agli italiani.

    posto un articolo trovato su Treu che mi sembra interessante, in ogni caso non vedo dove ci sia da stracciarsi le vesti per questa riforma che non cambierà più di tanto le cose, sia perchè riguarda il 3% degli occupati (che comunque potevano concordare una buona uscita anche prima), sia perchè non tocca il settore pubblico.

    Certo fossi un sindacalista sarei sul piede di guerra. Ma questo, ce lo insegna la storia, per partito preso

  11. #161
    Frappo
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    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da ElitePhoenix Visualizza Messaggio
    Il punto debole di questo ragionamento è che adesso vedremo in azione le teorie OPPOSTE a quelle di certi tipi di sindacalismi (dei quali puoi a ragione dire che HO FATTO parte) e così vedremo quanto benessere porterà all' Italia l'applicazione pratica di tali teorie OPPOSTE alle mie........per citare monti (minuscolo): "non ci sarannno più alibi"...........
    come scritto sopra, solo un sindacalista può stracciarsi le vesti per una riforma che, in soldoni, porterà ben pochi cambiamenti alla realtà lavorativa italiana. E d'altra parte i sindacalisti sono sul piede di guerra al solo sentire la parola "riforma del lavoro", quindi.
    Chettelodicoaffare

  12. #162
    abaper
    ospite

    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da Frappo Visualizza Messaggio
    mi è suggita una cosa che hai scritto, tra l'altro.
    Perchè metti in correlazione il reintegro con l'indennità da licenziamento? io ho scritto che pare che i parametri della riforma (15/27 mesi) siano tra i più alti d'Europa. Tu ci metti dentro una causa di lavoro per ingiustificato motivo, penali, cazzi e mazzi. Ma non è la stessa cosa. Qui si stabilisce che puà esserci un motivo di natura economica per un licenziamento, e nel caso è prevista una indennità tra le 15 e le 27 mensilità.
    In Germania per la stessa cosa l'azienda versa AL MASSIMO 18 mensilità. Discutiamo di questo, perchè devi girare la frittata?
    rispndevo alla tua frase: in germania dove non si sognano manco morti (aka trasmissione di Giannino con inviato tedesco) di reintegrare sul posto di lavoro una persona licenziata
    quindi frittata un par di quid.
    quanto ai 18 mesi.è vero che 18<27 ma oltre ai 18 mesi in germania c'èun primo assegno di disoccupazione pagato tramite assicurazione (6 e qualcosa % contro 1.4% proposto dalla fornero) che dura fino a 32 mesi e questi sono oneri a carico dell'azienda. il buon ichino non può fare il furbo e raccontare solo un pezzo di verità(perchè anche nella bibbia c'è scritto dio non esiste, ma poi viene aggiunto dice lo stolto)

    E poi chi ha detto che l'articolo 18 non esiste in Germania?
    Nel caso andranno comunque valutate le modalità secondo le quali un licenziamento venga definito legittimo o meno dal giudice, da qui il diverso atteggiamento dei giudici di lavoro tedeschi rispetto agli italiani.

    posto un articolo trovato su Treu che mi sembra interessante, in ogni caso non vedo dove ci sia da stracciarsi le vesti per questa riforma che non cambierà più di tanto le cose, sia perchè riguarda il 3% degli occupati (che comunque potevano concordare una buona uscita anche prima), sia perchè non tocca il settore pubblico.

    Certo fossi un sindacalista sarei sul piede di guerra. Ma questo, ce lo insegna la storia, per partito preso
    postalo

  13. #163
    abaper
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    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    aggiungo che l'art 18 riguarda si e no una media di mille licenziamenti all'anno.
    per gli altri c'è la solita minestra. e anche qui il confronto con gliAltriPaesiEuropei tm è sconfortante

  14. #164
    Frappo
    ospite

    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da abaper Visualizza Messaggio
    rispndevo alla tua frase: in germania dove non si sognano manco morti (aka trasmissione di Giannino con inviato tedesco) di reintegrare sul posto di lavoro una persona licenziata
    quindi frittata un par di quid.
    quanto ai 18 mesi.è vero che 18<27 ma oltre ai 18 mesi in germania c'èun primo assegno di disoccupazione pagato tramite assicurazione (6 e qualcosa % contro 1.4% proposto dalla fornero) che dura fino a 32 mesi e questi sono oneri a carico dell'azienda. il buon ichino non può fare il furbo e raccontare solo un pezzo di verità(perchè anche nella bibbia c'è scritto dio non esiste, ma poi viene aggiunto dice lo stolto)

    postalo
    era riferito ai giudici tedeschi

    si ma parlavo dell'atteggiamento dei giudici tedeschi, non al fatto che non esiste la giusta causa, ovviamente. Cmq ho specificato prima.
    Poi è molto più raro che ci si rivolga ad un giudice in Germania perchè il licenziamento viene concordato prima, e anche qui non si tratta certo delle indennità stabilite nella nuova riforma

    qui l'articolo di Treu

    http://www.partitodemocratico.it/doc...egli-altri.htm

  15. #165
    Frappo
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    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da abaper Visualizza Messaggio
    aggiungo che l'art 18 riguarda si e no una media di mille licenziamenti all'anno.
    per gli altri c'è la solita minestra. e anche qui il confronto con gliAltriPaesiEuropei tm è sconfortante
    perchè sconfortante?

  16. #166
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    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da abaper Visualizza Messaggio
    aggiungo che l'art 18 riguarda si e no una media di mille licenziamenti all'anno.
    per gli altri c'è la solita minestra. e anche qui il confronto con gliAltriPaesiEuropei tm è sconfortante
    E di questi 1000 licenziamenti l'anno, quali sono i tempi di giudizio?

  17. #167
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    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    La bozza di riforma partorita dal duo Monti-Fornero soffre dello stesso problema della riforma delle pensioni: si parte da un problema che indubbiamente esiste e lo si affronta dimenticandosi che il problema stesso non é un entià a sé stante fluttuante nel nulla cosmico, ma un ingranaggio di una macchina, e l'ingranaggio per funzionare bene non deve essere solo privo di ruggine e ben oliato, ma deve incastrarsi alla perfezione congli ingranaggi vicini, che nel caso del lavoro sono la disoccupazione e la pensione. In Italia questo non succede e il risultato sono riforme ad minchiam che al mutare degli ingranaggi lasciano la macchina Italia inchiodata al suolo.

    C'era un problema relativo all'età pensionabile: hanno spostato in avanti l'età pensionabile ma non hanno fatto nulla per assicurare che il lavoratore che a 50/60 anni perde il posto di lavoro riesca a trovare un impiego tale da permettergli di lavorare ancora per 10 anni in modo da arrivare alla pensione.

    C'é una problema di flessibilità in uscita: hanno aumentato la flessibilità in uscita, ma non hanno fatto nulla per migliorare le possibilità del lavoratore di ricollocarsi in seguito al licenziamento derivante dalla flessibilità medesima, cosa che al di la dell'indennità di tot mesi e tot euro (che prima o poi finisce...) rimane l'ingranaggio fondamentale da collegare ad una qualsiasi riforma del mercato del lavoro che si occupi di flessibilità in uscita.

    Per conto a leggere certi tipo di commenti modello "mio cuGGino che sta in Germania mi ha detto..." comincio a credere che facciano bene a prendere per il culo i lavoratori.

    In Francia ti danno di qui, in Germania ti danno di qua.....come se il debito pubblico Italiano ci permettesse di offrire gli ammortizzatori sociali svedesi, e la Quattro Gatti e Figli SNC (che in Italia é l'azienda a stragrande maggioranza) potesse permettersi di pagare il ricollocamento al lavoratore licenziato come fa la Volkswagen.

  18. #168
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    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da Frappo Visualizza Messaggio
    come scritto sopra, solo un sindacalista può stracciarsi le vesti per una riforma che, in soldoni, porterà ben pochi cambiamenti alla realtà lavorativa italiana. E d'altra parte i sindacalisti sono sul piede di guerra al solo sentire la parola "riforma del lavoro", quindi.
    Chettelodicoaffare
    Ma io mica mi sto stracciando le vesti: io sto alla finestra a vedere cosa succede applicando una cosa che ritengo dannosa, malgrado l'establishment dica il contrario.......
    Però a me personalmente la cosa non tocca minimamente, per cui io per cui ne uscirò comunque vincitrice: se l' Italia va meglio allora è meglio per tutti, se l' Italia va peggio io potrò dire gongolante "l'avevo detto io!!!"

    Diverso è per chi segue bovinamente l'establishment senza peraltro guadagnarci alcunché e magari è pure coinvolto in prima persona: se la riforma va bene, tutto ok. Ma SE la riforma va male l'establishment se la cava con fantasiosi giri di valzer o, al massimo, solo nei casi più estremi e sporadici, con un mezzo mea culpa e conseguenti tarallucci&vino, ma chi lo ha seguito bovinamente sopporta in prima persona tutte le conseguenze negativa di qualcosa che ha difeso spassionatamente: è roba da farti sentire un povero deficiente per il resto della tua vita, e infatti la maggior parte della gente non lo ammette (non può, altrimenti avrebbe un crollo psicologico) e infatti anche loro di solito si buttano nei fantasiosi giri di valzer anche se, a differenza di quelli perfettamente razionali e interessati dell'establishment, i loro giri di valzer servono solo a giustificare una cosa che li ha danneggiati, e li rendono ancora più ridicoli agli occhi altrui (purché disincantati): lo si è visto, ad esempio, con coloro che dopo averlo abbondantemente provato difendevano l'euro non come idea in sé ma PURE nelle modalità di adozione utilizzate (), e con gli iscritti al PD che ancora difendevano il co.co.co. anni dopo la sua adozione, tra l'altro parzialmente smentiti dallo stesso D'Alema (il famoso mezzo mea culpa di cui sopra).......

  19. #169
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    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da Sarpedon Visualizza Messaggio
    C'era un problema relativo all'età pensionabile: hanno spostato in avanti l'età pensionabile ma non hanno fatto nulla per assicurare che il lavoratore che a 50/60 anni perde il posto di lavoro riesca a trovare un impiego tale da permettergli di lavorare ancora per 10 anni in modo da arrivare alla pensione.

    C'é una problema di flessibilità in uscita: hanno aumentato la flessibilità in uscita, ma non hanno fatto nulla per migliorare le possibilità del lavoratore di ricollocarsi in seguito al licenziamento derivante dalla flessibilità medesima, cosa che al di la dell'indennità di tot mesi e tot euro (che prima o poi finisce...) rimane l'ingranaggio fondamentale da collegare ad una qualsiasi riforma del mercato del lavoro che si occupi di flessibilità in uscita.
    Condivido appieno l'analisi.
    Non per niente si parlava del modello Boeri o di quello Ichino: il primo era senz'altro conservativo ma infinitamente migliore della riforma partorita delle eccelse menti, il secondo era eccessivamente flessibile ma oserei dire che per molti versi era pur sempre migliore della riforma fornero: infatti perlomeno introduceva il concetto di responsabilità sociale del'impresa, cosa che nella riforma fornero non vi è traccia.

    Citazione Originariamente Scritto da Sarpedon Visualizza Messaggio
    Per conto a leggere certi tipo di commenti modello "mio cuGGino che sta in Germania mi ha detto..." comincio a credere che facciano bene a prendere per il culo i lavoratori.

    In Francia ti danno di qui, in Germania ti danno di qua.....come se il debito pubblico Italiano ci permettesse di offrire gli ammortizzatori sociali svedesi, e la Quattro Gatti e Figli SNC (che in Italia é l'azienda a stragrande maggioranza) potesse permettersi di pagare il ricollocamento al lavoratore licenziato come fa la Volkswagen.
    Premetto che fanno BENISSIMO (dal loro punto di vista) a prendere per il culo i lavoratori, d'altronde Forrest Gump diceva che "stupido è chi lo stupido fa".

    Dire "in Francia ti danno qui e la'" invece è giustissimo: infatti non si parla di soldi ma di diritti al reintegro, cosa che allo stato NON COSTA NULLA (eh, già ) e se l'azienda pinco pallino non ce la fa a pagare le indennità allora si reintegra, così l'azienda non spende niente Ti rammento infatti che il lavoratore licenziato ingiustamente E' LA PARTE DANNEGGIATA e l'azienda E' CHI HA ARRECATO IL DANNO, e che SOLO NEL MONDO DEL LAVORO non suona strano il concetto per cui l'indennizzo debba essere parametrato NON al danno subito dal danneggiato MA alle possibilità economiche del danneggiatore: è una cosa da fuori di testa, a dir poco Ma tu ti immagini ad apllicarlo in altri ambiti della vita: Tizio in manovra sfascia l'automobile di Caio parcheggiata - l'automobile di Caio vale 20.000 euro e Tizio, che ha i soldi, glieli deve dare tutti. Però se la macchina di Caio viene sfondata da Sempronio, che è povero, allora Sempronio deve dare solo 2.000 euro, perché non si può mica pretendere che Sempronio paghi tutta l'automobile come farebbe Tizio

  20. #170
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    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da ElitePhoenix Visualizza Messaggio

    Dire "in Francia ti danno qui e la'" invece è giustissimo: infatti non si parla di soldi ma di diritti al reintegro, cosa che allo stato NON COSTA NULLA (eh, già ) e se l'azienda pinco pallino non ce la fa a pagare le indennità allora si reintegra, così l'azienda non spende niente Ti rammento infatti che il lavoratore licenziato ingiustamente E' LA PARTE DANNEGGIATA e l'azienda E' CHI HA ARRECATO IL DANNO, e che SOLO NEL MONDO DEL LAVORO non suona strano il concetto per cui l'indennizzo debba essere parametrato NON al danno subito dal danneggiato MA alle possibilità economiche del danneggiatore: è una cosa da fuori di testa, a dir poco
    Non hai capito una netta sega. Io mi riferivo agli ammortizzatori sociali dati a chi perde il posto di lavoro in seguito a licenziamento per giusta causa e/o chiusura dell'azienda, questiono intorno alla quale ruotavano i commenti su quanto e cosa venisse dato dagli "altripaesieuropei" TM che vedi riportati nei post precedenti al mio.

  21. #171
    Frappo
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    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    io sono d'accordo in toto con Sarpe, ma non credo che la riforma porterà a grandi cambiamenti. Sia in positivo che in negativo

  22. #172
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    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da Frappo Visualizza Messaggio
    era riferito ai giudici tedeschi


    si ma parlavo dell'atteggiamento dei giudici tedeschi, non al fatto che non esiste la giusta causa, ovviamente. Cmq ho specificato prima.
    Poi è molto più raro che ci si rivolga ad un giudice in Germania perchè il licenziamento viene concordato prima, e anche qui non si tratta certo delle indennità stabilite nella nuova riforma

    qui l'articolo di Treu

    http://www.partitodemocratico.it/doc...egli-altri.htm
    Magari io non so leggere, ma qua descrive due sistemi MOLTO simili

    In altri paesi è prevista la reintegrazione sul posto di lavoro (Austria, Svezia, Germania, Giappone, Repubblica Ceca). Ma anche in questi la reintegrazione non è un rimedio automatico.

    Dipende dalle situazioni. In Germania, ad esempio, il giudice ordina il pagamento di una indennità al lavoratore ingiustamente licenziato quando non è prevedibile che fra datore e lavoratore possa continuare la collaborazione utile agli obiettivi comuni, e quando lo stesso lavoratore non la ritiene possibile.
    Le ricerche indicano che la reintegrazione è ordinata dal giudice in non più del 15% dei casi ed avviene di fatto in una proporzione ancora minore. La particolarità dell’articolo 18 italiano è che la reintegrazione costituisce un rimedio giuridicamente necessario in tutti i casi di licenziamento ingiustificato; anche se è di fatto poco usato anche da noi perché il lavoratore ritiene più utile negoziare un risarcimento con il datore.
    Basta leggere la parte in neretto e si capisce BENISSIMO che il modello tedesco è MOLTO più simile alla situazione italiana di IERI rispetto a quello che vuole fare la fornero DOMANI.......è infatti per questo che i sindacati volevano il "modello tedesco": perché cambia poco.........

    Cosa d'altro canto pienamente CONFERMATA da una fonte AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO

    http://www.heritage.org/index/country/germany

    http://www.heritage.org/index/country/italy

    Come si può ben vedere il mercato del lavoro in Italia OGGI E' GIA' PIU' LIBERO DI QUELLO TEDESCO

    Italy: Labor Freedom 43,0
    Germany: Labor Freedom 41,4

    Mentre invece la Spagna, a cui la riforma fornero si ispira, è al 51,8

    http://www.heritage.org/index/country/spain

    Vogliamo scommettere che nel 2013 per effetto delle riforme di Rajoy e della Fornero SIA la Spagna che l' Italia saliranno almeno al 55% mentre la Germania invece rimarrà sul 42% ???

  23. #173
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    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da Sarpedon Visualizza Messaggio
    Non hai capito una netta sega. Io mi riferivo agli ammortizzatori sociali dati a chi perde il posto di lavoro in seguito a licenziamento per giusta causa e/o chiusura dell'azienda, questiono intorno alla quale ruotavano i commenti su quanto e cosa venisse dato dagli "altripaesieuropei" TM che vedi riportati nei post precedenti al mio.
    No, ho capito benissimo: infatti è per questo che è meglio la reintegra, perché ALLO STATO NON COSTA NULLA mentre i soldi per gli ammortizzatori sociali NON LI ABBIAMO.
    Invece ciò che si sta facendo è mettere sul groppone dello Stato i costi sociali ed ECONOMICI dei licenziamenti facili........

    Non per niente, come tutte le persone intelligenti sanno, l'austerità andrebbe fatta NEI MOMENTI DI VACCHE GRASSE, mentre bisognerebbe fare il contrario NEI MOMENTI DI VACCHE MAGRE: ovviamente la bce, monti e la fornero (tutti minuscoli) stanno facendo il contrario di quel che il puro e semplice buonsenso di un comune padre di famiglia suggerirebbe, e la cosa più ridicola è che è pieno di persone che si prostrano di fronte a simili assurdità e gridano ai quattro venti "quanto sono furbi! quanto sono intelligenti! quanto sono preparati!"

  24. #174
    Frappo
    ospite

    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da ElitePhoenix Visualizza Messaggio
    Magari io non so leggere, ma qua descrive due sistemi MOLTO simili

    In altri paesi è prevista la reintegrazione sul posto di lavoro (Austria, Svezia, Germania, Giappone, Repubblica Ceca). Ma anche in questi la reintegrazione non è un rimedio automatico.



    Basta leggere la parte in neretto e si capisce BENISSIMO che il modello tedesco è MOLTO più simile alla situazione italiana di IERI rispetto a quello che vuole fare la fornero DOMANI.......è infatti per questo che i sindacati volevano il "modello tedesco": perché cambia poco.........

    Cosa d'altro canto pienamente CONFERMATA da una fonte AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO

    http://www.heritage.org/index/country/germany

    http://www.heritage.org/index/country/italy

    Come si può ben vedere il mercato del lavoro in Italia OGGI E' GIA' PIU' LIBERO DI QUELLO TEDESCO

    Italy: Labor Freedom 43,0
    Germany: Labor Freedom 41,4

    Mentre invece la Spagna, a cui la riforma fornero si ispira, è al 51,8

    http://www.heritage.org/index/country/spain

    Vogliamo scommettere che nel 2013 per effetto delle riforme di Rajoy e della Fornero SIA la Spagna che l' Italia saliranno almeno al 55% mentre la Germania invece rimarrà sul 42% ???
    leggendo il commento sul REGULATORY EFFICENCY

    "Organizing new investment and production remains a cumbersome process. Inefficient administration and regulatory complexity cause delays and increase the cost of entrepreneurial activity. Lingering labor market rigidities constrain dynamic job growth, and the informal labor market accounts for a large part of employment. Monetary stability has been relatively well maintained, with inflation under control."

    se ne deduce che questo indice tiene conto dei vari interinali, cococo, Adecco & c..

    interessante che l'indice generale di libertà economica ci mette dietro all'Azerbaijan

  25. #175
    Shogun Assoluto L'avatar di Necronomicon
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    Predefinito Re: la piagnona e il lavoro

    Citazione Originariamente Scritto da Frappo Visualizza Messaggio
    interessante che l'indice generale di libertà economica ci mette dietro all'Azerbaijan
    Forse è un indice che misura quanto le aziende possano fare quel cacchio che vogliano coi lavoratori

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