Buonasera.
Mi accingo a scrivervi quando ormai il DRAMA è sulla via dello spegnimento, ma ho deciso che lavare i panni sporchi in pubblico sarebbe stato molto più divertente.
Per i pochi che non lo sapessero, da tre anni ho la galante, che è anche iscritta qui, e non tarderà a farsi viva.
Per i molti che non lo sapessero, vivo in una valle di lacrime, una piccola sacca di Veneto in terra Ligure. In poche parole, qui si beve. Tanto.
Ovviamente la mia galante quando mi ha conosciuto era astemia, e altrettanto ovviamente ora non lo è più, ma rimane profondamente contraria all'ubriachezza molesta fine a sè stessa.
Premesse finite, passiamo ai fatti: qualche giorno fa c'è stata la festa patronale del mio paese, e ogni anno è tradizione stare in giro a fare gli stronzi per almeno un paio di sere, bevendo un po' negli stand gastronomici, un po' nei bar, un po' a casa... Ma qualcosa quest'anno è andato storto: la prima sera ero stanco morto, e così pure la mia lei, quindi dopo un paio di bicchieri ce ne siamo andati a dormire (insieme) a casa mia.
Il giorno dopo ci si sveglia tardi, facciamo un salto al mare di pomeriggio, poi di sera io dovevo andare a lavorare al ristorante, lei cena con i miei e il mio parentame, e i programmi erano di uscire insieme e fare serata sulla festa o in giro, insomma, recuperare il giorno prima. Lascio il lavoro già d'accordo con 2 colleghe che ci saremmo visti tutti insieme in un baretto li in paese, ma che prima sarei andato a casa a prendere una felpa.
Arrivo in camera, accendo la luce e SBAM! rrotonda giace sbavante e russante nel mio letto, come un sacco di patate. A metà strada tra wtf, intenerimento(quando dorme sembra una bambina) e panico la sveglio delicatamente(credo ) e coccolandola cerco senza troppe illusioni di convincerla ad uscire. Picci picci pucci pucci, e SBAM! microDRAMAH! Mi arriva un messaggio da una mia collega (una di cui è molto gelosa) che mi chiede dove fossi finito, ovviamente lo faccio leggere anche alla mia lei, e per evitare discussioni e gelosie da parte sua decido di abortire anche la seconda sera di festa (tra l'altro un sabato...). Ma per amore questo ed altro, e devo dire che in fin dei conti non mi è neanche dispiaciuto accoccolarmi un po'. "Domani però torno a casa in ginocchio, cascasse il mondo! DEVO FARE SERATA!" Dichiaro trionfante!
Il giorno dopo ci si sveglia e io devo di nuovo andare a lavorare, lei mi aspetta di nuovo a casa. La giornata lavorativa, abbastanza stancante, volge al termine. Torno a casa, che lei stava cucinando una torta per la sera Bacetti, due discorsi per organizzare la serata (cena con il parentame a casa mia) e vado a prendermi il necessario per la più bella delle docce. Prima però mi fermo un po' in camera dal computer per controllare facebook, mail e tgm, come sempre. Un po' di lobotomizzazione, dopo una combo camerieristica sabato sera-domenica pranzo che mi aveva abbastanza provato.
E INVECE NO! COCCOLE!
"No, guarda amore, sono stanco, lasciami mezz'or..."*TACATCATCATACTACTACT*
Alchè, come spesso fa si mette a schiacciare tasti a caso sulla tastiera per "rovinare" quello che sto facendo, spegnere, insomma, per levarmi da lì.
"No, dai, cazzo, sono stanco, lasciami mezz'ora di stordimento al computer!*TACATCATCATACTACTACT*
Porca puttana, ce la fai a stare una cazzo di mezz'ora senza rompermi le palle?"
Silenzio.
Se ne va a finire di fare la torta.
E vabbè, ho esagerato un po'...ma in ogni caso mi faccio la mia mezz'oretta al computer, vado a preparare un po' di cose per la cena e mi doccio.
Tra una cosa e l'altra riesco a toglierle il musone e siamo di nuovo "love forever and ever", i parenti cominciano ad arrivare, le pietanze pure, e i bicchieri si svuotano uno dopo l'altro. Finisco la cena con un litro di refosco in pancia, un po' brillo, ma ancora in grado di spaccare il mondo. Arrivano altri parenti. E vuoi mica accoglierli con l'acqua del rubinetto? AHAH!
C'è quel limoncino che abbiamo fatto con i limoni della nonna di rrotonda che guarda, lo dovete proprio assaggiare!
Ah, anche il nespolino, abbiamo provato a farlo quest'anno, ed è venuto una bomba!
Ah, poi Arnald ha portato il wisky dalla Corsica!
Eh?
Cioè, l'ha comprato nella Coop qui vicino, ma poi l'ha portato giù per far passare più piacevolmente la notte in traghetto, e l'ha riportato qui, insomma, un po' di Corsica l'ha vista! E assaggiamo!
"Ciao Arnald, io vado a casa, domani devo lavorare..."
"Eh? No, dai, dormi qui, usciamo un po' insieme, poi quando sei stanca vieni qui, almeno dormiamo insieme, poi parti da qui domani, tanto un'ora di auto stasera o un'ora di auto domani mattina, è sempre un'ora di sonno in meno, tanto vale che rimani qui..."
"No, guarda, meglio che vada..."
"Boh, come vuoi, mi faceva piacere dormire insieme ancora una sera..."
Nel casino del post cena e nell'annebbiamento della mia ebbrezza lei se ne va con un saluto un po' frettoloso da parte mia... E vabbè, pazienza, poverina, lavora.
Dopo un po', verso mezzanotte decido che è giunto il momento di trasferirsi al baretto, per cercare di intercettare gli ultimi ubriaconi e finire degnamente la serata.
Il resto è poco interessante. Sbevazzo con sufficiente ignoranza, ma in un momento di lucidità decido che non avevo voglia di fare lo stronzo fino in fondo e me ne vado a dormire, sulle mie gambe e senza vomintare. Buon lavoro.
Il mattino dopo ovviamente: la morte.
Mi chiama rrotonda verso mezzogiorno e le rispondo ancora assonnato, sbascicando qualcosa tipo "..............ciao............................... ....stommaaaaaleeeee.............................. ...morteeeeeeeeeeee..................a dopo................"
In realtà è bastata una doppia seduta liberatoria sul trono e un po' di cibo sano a farmi riprendere come un fiorellino, insomma, meglio del previsto.
E invece no. DRAMA.
Apparentemente ho offeso irreparabilmente la sensibilità di rrotonda.
Niente squillini, niente messaggi, monosillabi al telefono.
E vabbè, c'ha le seghe nel cervello, che stia a cuocere nel suo brodo. Meglio così, per un paio di giorni non dovrò telefonarle 5-6 volte al giorno per parlare del nulla.
Arriviamo a stasera. Mega telefonatona sul fatto che sono immaturo, che non imparo mai, ecc... ma sinceramente non ho più voglia di scrivere e quello che mi ha detto lei spero che abbia voglia di scriverlo lei domani mattina quando leggerà il post.
to be continued...
Long story short: Dopo un lungo periodo di astemiezza ho deciso di sfasciarmi in concomitanza con la festazza del paese. In realtà non mi sono sfasciato poi così tanto, ma la mia morosa si è incazzata lo stesso perchè non concepisce la sbronza pianificata fine a sè stessa.
Long story shortest: Io bevo, lei s'incazza.