Originariamente Scritto da
Alastor_Tiziano
Oggi ho iniziato il laboratorio di critica cinematografica e la prof ( una bolognese DOC
) c'ha fatto vedere Gioventù bruciata
Ritratto della società americana postbellica,
rappresentazione assolutamente fedele della gioventù di quegli anni, nessun esagerazione, nessuna finzione, puro realismo, ragazzi soli, abbandonati, giovani uomini senza disciplina e limiti, privi di figure genitoriali autoritarie e carismatiche, alla costante ricerca di qualcuno che li guidi e che, paradossalmente, li limiti nelle loro esasperanti abitudini.
Un film malinconico, triste, con un epilogo amaro e claustrofobico, che non rappresenta un nuovo inizio ma solo la ripetizione infinita dei medesimi eroi dove sembra aver dato una svolta alla sua vita solo il giovane Jim, che nonostante continui ad essere sfiducioso riguardo il suo futuro ( emblematiche le sue ultime parole e il suo dolore per l'accaduto ) sembra esserne uscito maturato dalla tragica esperienza.
Oltretutto cosa dire su James Dean, diventato mito anche a causa della sua orribile morte, raro caso in cui interpretazione e realtà coincidono,
genio ribelle ed incontrollabile proprio come il suo alterego filmico, un attore che poteva essere il più grande di semlre, quanto avrebbe potuto dare al cinema mondiale, una lacrima di rammarico e tristezza verso un'icona che troppo poco ha dato al cinema ...
Bello davvero,
film maledetto di nome e di fatto, c'è poco da aggiungere ...