Decisamente interessante la provocazione pubblicata su GamersWithJobs.com, che si chiede se l'uscita di "technology demo", versioni beta e particolarmente buggate (ossia piene di bug, mi si perdoni la brutta espressione) dei demo non sia in realtà controproducente, se alla prova dei fatti i contro di una simile scelta non siano superiori ai pro.
Vediamo un po': l'idea di poter provare con largo anticipo un gioco è sicuramente allettante, e gli addetti marketing lo sanno molto bene; moltissimi videogiocatori accaniti non vedono l'ora di giocare il prima possibile ad un titolo particolarmente atteso, fregandosene se ogni tanto va in crash, se i livelli non sono completi, se l'AI non è definita al meglio. La curiosità, diciamocelo, ha il sopravvento. Ma quando il titolo è - diciamo - di ordine minore?
Siamo sicuri che versioni preliminari, approssimative, rilasciate in tutta fretta, che non danno sicuramente merito del lavoro finito (come spesso ci viene detto nelle schermate introduttive - "questo prodotto non rappresenta la qualità finale..."), siano poi così necessarie? Non sarebbe meglio aspettare qualche settimana e rilasciare un demo che costituisca realmente un sottoinsieme proprio del gioco completo? Se chi scarica un demo si trova un prodotto palesemente incompleto e bacato, è portato - giustamente - a ritenere che anche la versione finale avrà lo stesso livello qualitativo, e può decidere di non comprarlo. Quanta gente è disposta a perdere tempo, smacchinando con driver e configurazioni di sistema, per far girare un demo di un titolo non atteso? Finchè si tratta di (ad esempio) Max Payne 2, posso anche perdere un'ora o due per cercare di farlo girare sul mio PC; ma se è il demo di Pippo Tycoon 3 a non partire, beh, pace, lo disinstallo e me ne dimentico. E voi? Cosa ne pensate?