Marcianò è da ricoverare.
Marcianò è da ricoverare.
Roba coperta dal segreto istruttorio.
ma zziocaro
cazzo di paese
Che accade? Intendo, di diverso dal solito
è tutto uno schifo civas
Ah, lo ben so.
è una vergonia.
Negli ALTRIPAESI certe cose non succedono.
Ma icche' v'e' preso un colpo di sole?
E' possibile tirare le tre e un quarto cantando("cantando", più probabilmente abbaiando, ma non sono sicuro) quella dello sciur padrun con le braghe bianche che deve tirar fuori le palanche?
Si
A una certa ora(attorno all'una) si è seduta con noi al tavolo una vecchia montanara con la bandana, facilmente insonne vista l'età avanzatissima, e da quel momento al repertorio classico da combriccola alcolizzata s'è aggiunta tutta una serie di canti di montagna/guerra/disgrazie assortite
La colomba bianca che vola e devi dirglielo tu che partirai(per dove non si sa), la polenta finita col taglialegna che si dispera per i piccoli affamati, il mazzolino di fiori del moretto, la Val Sugana e la mamma vecchia e malata, gli alpini sui monti a guerreggiar, il violinista barbone morto di freddo dietro al Duomo nell'assoluta indifferenza generale, il minatore di San Gallo con la silicosi...e svariate altre
http://www.corriere.it/cronache/13_g...cbe4cbd5.shtml
Questa me l'ero persa! Pure i libri rubavano
Qualcuno potrebbe spiegare a Renzi di piantarla con il mito di Tony Blair? Gli anni 90 sono passati da un pezzo, ecchecaz!
Ma lo vedete, senza Berlusconi che succede?
Pomeriggi interi senza post...
mesi interi senza ban :(
Se insisti...
Ti prego si
Basta con questo fracking che causa terremoti!
Allabrace lezione seguita, che domande avevi?
E' un sintomo del fatto che nessuno fa un cazzo.
-sò finiti li sordi, l'avemo spesi tutti co' l'amici e a troie, che cazzo famo?
-li manicomi costano troppio, dimo che so' un modello de incivirtà e contro li diritti umani e li chiudemo!
-apporno così!
decadi dopo
-sò arifiniti li sordi, l'avemo spesi tutti co' l'amici e a troie e l'unione europea rompe la minchia, che cazzo famo?
-le galere costano troppio, dimo che so' un modello de incivirtà e contro li diritti umani, nessuno tocchi caino e tutti in culo all'italiano abeeeeeeheeeeehhhhleeeeeh, come del resto impone la premiata ditta della froceria cor culo artrui Onu&Ue, e le chiudemo!
-apporno così!
19 giugno 2013
Cancellieri: l'amnistia è l'unica soluzione
«Al di là delle considerazioni che appartengono al parlamento e che sono strettamente politiche e quindi è giusto che sia il parlamento a decidere qualsiasi provvedimento di clemenza, io credo che sarebbe l'unica soluzione, la strada maestra, per respirare un attimo e poter ripartire bene. Però il problema é squisitamente politico e non mi appartiene, ma sarebbe la soluzione tecnica più semplice e più efficace». Lo ha detto a Radio radicale il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, in merito all'ipotesi di
un'amnistia. Al 31 maggio scorso sono 65.886 i detenuti reclusi nei 206 istituti penitenziari italiani, a fronte di una capienza regolamentare pari a 46.995 posti. Ben 24.342 detenuti sono in attesa di giudizio definitivo, mentre 40.228 sono già stati condannati. Nelle carceri italiane, infine, vivono 23.265 detenuti stranieri.
Undicimila ai domiciliari con il decreto del governo Monti
Il decreto svuota carceri del governo Monti, che ha esteso da 12 a 18 mesi il residuo di pena che si può scontare ai domiciliari e ha introdotto norme per contrastare il fenomeno del passaggio dei detenuti in carcere per pochi giorni, '«ha ottenuto risultati incoraggianti'», ha ricordato il ministro Cancellieri, al Question time alla Camera. Sono infatti «11mila i detenuti che hanno usufruito degli arresti domiciliari - ha sottolineato il ministro - mentre le detenzioni brevi sono passate dal 30% al 13 per cento».
Necessario incentivare il lavoro in carcere
Per il ministro è necessario incentivare «le opportunità lavorative nelle carceri, al fine
di ridurre il rischio di recidiva», ha detto il ministro della Giustizia. Il ministro ha citato in particolare «la riorganizzazione del circuito penitenziario» e «la sperimentazione di nuove modalità di trattamento, secondo il progetto che il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria ha avviato dallo scorso anno, basato sullo strumento della custodia attenuata». «Si tratta di una 'metodologia' di esecuzione penale carceraria - ha spiegato - che consente una maggiore apertura delle sezioni detentive, basata sia su una maggiore assunzione di responsabilità da parte del detenuto, sia su una diversa
modalità 'trattamentale' e una più intensa partecipazione della società esterna, destinata a detenuti di pericolosità non elevata e che - adeguatamente responsabilizzati - diano prova di saper gestire il beneficio al quale siano ammessi».
Il carcere va considerato l'extrema ratio
Per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri bisogna partire «da una nuova prospettiva culturale che consideri la pena detentiva carceraria solo una fra le plurime opzioni possibili, cui debba farsi ricorso solo come extrema ratio», ha detto il ministro della Giustizia intervenendo al question time di oggi alla Camera. In questo senso, ha detto ancora il ministro, «la limitazione degli ingressi può essere perseguita attraverso il ricorso» a «pene detentive non carcerarie (detenzione domiciliare e lavoro
di pubblica utilità), concedibili già nella fase di cognizione all'esito del processo».
La mediazione è una norma che ci ha chiesto l'Europa
La mediazione civile è una norma che, ha sottolineato il ministro, «ci ha chiesto l'Europa» e nella formulazione con cui è stata reintrodotta l'obbligatorietà nel decreto 'del fare' non è in contrasto con la sentenza della Corte Costituzionale che l'ha bocciata solo «per eccesso di delega». L'intervento, ha sottolineato il ministro, '«si fa carico degli
altri dubbi di incostituzionalità con correttivi tra cui il significativo restringimento delle materie» alle quali si può applicare.
Gozi: il tira e molla fra Alfano e Cancellieri non prennuncia nulla di buono
«Il sovraffollamento delle carceri italiane é una priorità assoluta e il tira e molla che emerge tra i ministri Alfano e Cancellieri non preannuncia nulla di buono», ha detto il deputato del Pd, Sandro Gozi. «L'Italia é in stato di sorveglianza speciale del Consiglio d'Europa da 12 anni, pluricondannata, messa in mora dalla Corte europea dei diritti dell'uomo su un'emergenza che deve risolvere entro 11 mesi. In questa situazione di
illegalità europea, da una parte il ministro della Giustizia Cancellieri spiega che la sua proposta di decreto riguarda poche migliaia di detenuti. Dall'altra il ministro dell'Interno Alfano, secondo quanto appare sui giornali di oggi, sembra voler bloccare pure quel provvedimento. La deriva italiana rispetto ai valori fondamentali e ai diritti del'uomo continua anche con questo governo. È il momento di una forte assunzione di responsabilità da parte del Parlamento, avviando una vera riforma strutturale della giustizia italiana, una delle più ingiuste d'Europa. All'interno della riforma, ha detto Gozi, vanno inseriti nuovi provvedimenti di amnistia e indulto: l'iter può partire dai disegni di legge che con il senatore Luigi Manconi abbiamo proposto rispettivamente alla Camera e al Senato».
Bragantini: amnistie e indulto sono scorciatoie
«Non é certamente con amnistie e indulti che si risolve il problema della giustizia di questo Paese», ha dichiarato Matteo Bragantini, vicepresidente del gruppo Lega Nord a Montecitorio, commentando la posizione del Partito Democratico in materia di amnistia e indulto. «Noi siamo assolutamente contrari a qualsiasi ipotesi tesa a favorire i delinquenti, che devono scontare la pena per intero così come previsto dalla legge. Occorre imbastire una riforma lungimirante: ogni scorciatoia é pericolosa e rischia di compromettere la sicurezza dei cittadini».
Cancellieri: non sarà uno svuotacarceri
Nei giorni scorsi il Guardasigilli aveva detto che il decreto che il governo si appresta a varare per alleggerire la pressione del numero dei detenuti nei penitenziari italiani non sarà uno «svuota carceri», perché «non svuota un bel niente ma impedirà l'ingresso di
3-4.000 persone». Insomma non sarà un decreto che ridurrà il sovraffollamento, «per quello occorreranno misure più strutturali come l'indulto o l'amnistia. Il decreto, invece, serve a individuare la tipologia di persone che hanno compiuto reati non socialmente pericolosi e che sono sotto il controllo del giudice e che hanno una serie di garanzie da non destare l'allarme sociale». Una serie di condizioni, ha poi spiegato la Cancellieri, che permettaranno di espiare la pena in modo alternativo alla detenzione. «Altra cosa - ha concluso - é il sovraffollamento che é quantificabile in 20 mila persone ma che, in realtà, é di gran lunga maggiore. Quindi, si tratta di un problema che richiede un intervento epocale».
Sono chiarito.
Possiamo fare un'amnistia per bestemmie?
Ma solo per stavolta
voglio morire