intanto - colpo di scena - il CSM orientato verso l'archiviazione del caso Esposito
intanto - colpo di scena - il CSM orientato verso l'archiviazione del caso Esposito
"Fuori dei casi di cui all'articolo 302, se l'istigazione o l'apologia di cui ai commi precedenti riguarda delitti di terrorismo, crimini di genocidio - si legge nel testo che modifica l'articolo 414 del Codice penale - crimini contro l'umanità o crimini di guerra, la pena è aumentata della metà. La stessa pena si applica a chi nega l'esistenza di crimini di genocidio o contro l'umanità".
L'emendamento è firmato da Partio democratico, Pdl, Scelta Civica, Movimento 5Stelle e Sinistra ecologia e libertà.La modifica agisce così sull'articolo 1 del ddl all'esame della commissione Giustizia del Senato che non interveniva direttamente sul Codice penale ma emendava la legge del 13 ottobre 1975 in materia di contrasto e repressione di crimini di genocidio, contro l'umanità e di guerra, modifica, viene spiegato dai firmatari, considerata più fumosa e meno chiara dell'attuale, con il rischio di prestarsi a polemiche.
L'emendamento è passato con modifiche rispetto al testo presentato in origine. La pena prevista per il negazionismo è la reclusione fino a cinque anni. In caso di apologia e istigazione a delinquere negli stessi casi si prevede un aggravante che la porta fino a sette anni e mezzo. Il testo è stato firmato da tutti i gruppi della commissione di Palazzo Madama tranne che dalla Lega Nord e dal Psi Enrico Buemi. Il testo porta la firma dei senatori Casson, Caliendo, D'Ascola, Giarrusso, Barani, Cirinnà, Lumia, De Cristofaro, Albertini.
"Una vittoria senza precedenti per il nostro Paese" peraltro alla vigilia "del 70° anniversario del 16 ottobre 1943", quando iniziò la deportazione degli israeliti da Roma ai campi di sterminio in Austria, Germania e Polonia, dice Riccardo Pacifici, presidente della Comunità Ebraica di Roma. "E' la dimostrazione - aggiunge Pacifici - che l'Italia sa stare dalla parte dei Giusti anche quando in queste ore, le cronache non sono delle piu' rosee. Finalmente l'Italia si appresta a essere il quindicesimo Paese dell'Unione Europea a dotarsi di una legge contro il negazionismo. Un ringraziamento a tutta la commissione Giustizia del Senato".
Meno male che questa proposta è meno fumosa e più chiara... chissà com'era l'altra
Vado a denunciare gli autori del mio sussidiario delle elementari che non spendeva una riga sul massacro dei Vandeani
Ma cos'è questa roba
/thread
Non è trollare, fare dell’ironia, o altro. Parlarne (di persona, in un forum, o in altre maniere) non “costa” nulla, quindi ben vengano queste discussioni. Ma il rovescio della medaglia è che ci si fa venire la carogna su una situazione che non verrà MAI e poi MAI sanata. Il perché l’hai appena spiegato. Mettiamoci il cuore in pace. Amen. Prima si accetterà questa verità, meglio sarà per tutti.
la cosa esilarante del reato di negazionismo è che si presta a interpretazioni indefinite: cosa sono un genocidio o un crimine contro l'umanità lo si può dedurre al limite dai rispettivi reati ma quando e come si sia verificato il fatto è materia storica
materia storica, sottolineo: significa che affermata non si sa bene da chi un fatto storico si minaccia di sanzione penale chi la pensa diversamente
a proposito: io penso che il bombardamento di milano durante la WWII sia stato un crimine contro l'umanità, che faccio comincio a chiamare l'avvocato?
continuo poi autoaccusandomi di ritenere che non sia mai avvenuto nessun genocidio in kosovo ma sia stato solo un pretesto per l'ennesima guerra USA, questa http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_del_Kosovo
Scusate, un'informazione, come faccio a denunziare questi? Vado alla caserma dei CC e chiedo a loro?
Spoiler:
Scaglia scagionato. Ma intanto si è fatto un anno agli arresti aggratisse
Ultima modifica di Frappo; 18-10-13 alle 09:03:53
La giustizia in Italia funziona benissimo.
A- era un atto dovuto
B- le sentenze si applicano non si criticano
C- quelli che hanno giudicato sono magistrati come falcone e borsellino
metti la crocetta sul tuo luogo comune incivile preferito!
FixA- era un atto dovuto
B- le sentenze si applicano non si criticano
C- quelli che hanno giudicato sono magistrati come falcone e borsellino
D- ci si difende nei processi e non dai processi
E- il nostro è un normalissimo stato di diritto
metti la crocetta sul tuo luogo comune incivile preferito!
this con la forza di mille soli.2) Sburocratizzazione.
UNA notifica tramite P.E.C. al difensore delegato, punto. Tutto il resto non serve ad una minchia. Vuoi partecipare? bene, non vuoi? sticazzi.
Testimonianze via webcam. Assunzione degli atti della P.G. quali prove testimoniali salvo opposizione motivata (va bene che la prova deve formarsi in dibattimento, ma a tutto c'è un limite).
tempi più brevi, costi minori, minor possibilità di cazzeggiare per gli avvocati o gli imputati
non sono d'accordo.3) Abolizione dell'obbligatorietà dell'azione penale, separazione delle carriere tra Magistrati inquirenti e giudicanti (e magari elettività del procuratore capo, ma qui sarebbe fantascienza).
non vedo neache cosa c'entri con l'efficienza
anzi a me garberebbe il contrario, obbligo per tutti di fare un periodo "dall'altra parte". mi garba che un gip sappia come ragiona un pm, si lavora meglio.
e si lavora ancora meglio coi pm che son stati, prima, avvocati penalisti...
...per dire.
meh.4) Eliminazione di un grado di giudizio.
sì, decisamente.5) Allungamento della prescrizione.
o sospensione della decorrenza dalla data (per es) del rinvio a giudizio.
hm, non saprei.6) Abolizione dell'ordinamento penitenziario, immediata esecutività delle pene comminate (combinata magari con un abbassamento delle pene edittali).
Aggiungo una considerazione da fisico che si è avvicinato da poco al diritto.
La legge penale è troppo poco "robusta", nel senso della Teoria dei Sistemi.
Penso che sarebbe molto più efficiente con un totale ribaltamento concettuale che portasse ad avere meno reati, più generici, ed in cui i casi particolari sono trattati, quando possibile, come circostanze aggravanti specifiche.
Secondo me questo metodo accorcerebbe le discussioni perchè si perde meno tempo sulle circostanze che sul titolo del reato, probabilmente ne gioverebbero gli imputati che sarebbero condannati a pene inferiori (qui però io ci metterei lo zampino nel modo che vi dico poi) e sarebbe meno soggetto a calci in culo in Cassazione.
Faccio un esempio: i reati contro la P.A.
Il prototipo di tutti i reati contro la P.A. è, in realtà, la cenerentola dei medesimi: è l'"ipotesi residuale" dell'abuso d'ufficio.
Reato negletto, dalla pena ridicola.
Eppure nell'abuso d'ufficio ci finiscono la maggior parte delle indagini sulla P.A.
E sapete cosa?
L'abuso d'ufficio non esiste.
Intendo che non esiste in rerum natura: ma chi me lo fa fare di violare la legge, rischiando il licenziamento, per favorire qualcuno o sfavorire qualcun altro e... senza avere nulla in cambio?!
sarei mona.
La verità è che l'abuso d'ufficio è sempre un altro reato -corruzione, concussione in primis- in cui però non si riesce a dimostrare tutto. Si riesce anche a capire, quale sia il denaro (o l'"altra utilità") in gioco; ma non si riesce a dimostrare.
Il risultato?
Tantissimi abusi d'ufficio, per cui non si riesce a fare quasi niente -indagini complesse per cercare quello che poi alla fine magari si trova ma non in modo così forte da convincere tutti quei giudici (3 gradi di giudizio)- pene per l'abuso d'ufficio miserrime - pubblici funzionari CORROTTI che rimangono col culo sulla poltrona!!!
La "mia" soluzione prevederebbe allora:
- (riformulazione dell'articolo con) aumento della pena edittale per l'abuso d'ufficio portando tra l'altro il massimo della pena ad almeno 5 anni (intercettazioni, anyone?). Io credo che una pena da 1 a 6 anni sarebbe congrua. Un amplio margine che aumenta la discrezionalità della magistratura: io penso che alla fine ci si debba "fidare" (entro i limiti del buon senso) del sistema; altrimenti, boh, che fare, se non la Rivoluzione? Siccome le fattispecie dell'abuso d'ufficio sono veramente tante, ritengo corretto dare un amplio margine ai magistrati per la pena finale. Fermo restando che il max deve essere >= 5 anni
- previsione di quanti più reati contro la P.A. possibile come aggravanti specifiche per l'abuso d'ufficio. Quindi le varie ipotesi di corruzione, la concussione, magari pure il peculato, ecc.
- profit.
Uno schema simile lo applicherei anche ad altri titoli del C.P.
Semplificare, semplificare tramite l'unificazione dei reati.
Eventualmente si potrebbe pensare anche ad una modifica del C.P.P. prevedendo, per ogni grado di giudizio (o almeno per il primo), 2 fasi processuali: le potremmo chiamare "fase di massima" e "fase di dettaglio".
Nella fase di massima verrebbero contestati tutti i fatti ma inquadrati in linea di massima, per l'appunto, ovvero nella fattispecie del reato ma senza addebitare le aggravanti (anche se i fatti che poi andrebbero a configurare le aggravanti verrebbero, se ritenuto utile dal PM, contestati). Tale fase sarebbe BREVE e dovrebbe portare o ad una breve assoluzione o, in caso di condanna, alla immediata esecuzione della pena e delle sanzioni accessorie, almeno per quanto riguarda il minimo della pena prevista.
Nella fase di dettaglio verrebbero discusse, con tutta calma, anche perchè a sto punto il soggetto è in carcere quindi se vuol far melina problemi suoi, tutte le circostanza aggravanti del caso.
Non sono d'accordo né sulla prescrizione (la soluzione corretta è far funzionare meglio il sistema in modo da abbreviarne i tempi, non certo lasciare in sospeso per decenni il fato di una persona perché i processi durano 10-20 anni... è lo stato responsabile della velocità della procedura, quindi è giusto che i ritardi nella stessa siano "a suo carico") né sull'ampliare ulteriormente i margini di discrezionalità (mentre sono d'accordo astrattamente sulla riduzione delle specifiche fattispecie in cui ci si perde sovente, uno dei problemi è che oggi la certezza della pena - fra limiti edittali già molto ampi, aggravanti, attenuanti, per tacere del disastroso diritto penitenziario - praticamente non esiste, con tutti gli svantaggi che ne derivano soprattutto in ambito generalpreventivo... andare a peggiore ulteriormente questo aspetto non mi sembra una buona idea)
Non mi piace neanche l'idea del doppio processo (mai sentito parlare di ne bis in idem? )
Ultima modifica di Diabolik999; 19-10-13 alle 11:34:39
non sarebbe un doppio processo ma un suddividere il procedimento in due fasi; tant'è che lascerei lo stesso giudice -nel medesimo grado di giudizio.Non sono d'accordo né sulla prescrizione (la soluzione corretta è far funzionare meglio il sistema in modo da abbreviarne i tempi, non certo lasciare in sospeso per decenni il fato di una persona perché i processi durano 10-20 anni... è lo stato responsabile della velocità della procedura, quindi è giusto che i ritardi nella stessa siano "a suo carico") né sull'ampliare ulteriormente i margini di discrezionalità (mentre sono d'accordo astrattamente sulla riduzione delle specifiche fattispecie in cui ci si perde sovente, uno dei problemi è che oggi la certezza della pena - fra limiti edittali già molto ampi, aggravanti, attenuanti, per tacere del disastroso diritto penitenziario - praticamente non esiste, con tutti gli svantaggi che ne derivano soprattutto in ambito generalpreventivo... andare a peggiore ulteriormente questo aspetto non mi sembra una buona idea)
Non mi piace neanche l'idea del doppio processo (mai sentito parlare di ne bis in idem? )
corrisponde un po' al modo di lavorare con cui si affrontano le questioni tecniche; prima ci si avvicina alla soluzione del problema, poi si rifiniscono i dettagli.
Metodologia top-down insomma.
Per come è strutturato ora il CPP, i processi rischiano di somigliare al progettare una macchina partendo dal dimensionamento dei bulloni...
E nel frattempo la persona esce di galera perché sconta la "prima condanna" e poi ci ritorna a scontare la seconda? Ma dai...
perchè adesso con la custodia cautelare cosa succede, scusa?
e inoltre, intanto con la prima condanna hai le sanzioni accessorie, fra cui l'interdizione dai pubblici uffici, che è la prima cosa per liberarsi della monnezza subumana di cui la P.A. è ricolma.
Quale, quella usata apertamente dagli inquirenti come "mezzo per ottenere la confessione"?
Io dico, esiste un Paese in cui si usa un processo in due tempi a questo modo? Non conosco tutti i CPP del mondo, però credo di no. In compenso ci sono fior di Paesi in cui, pur avendosi una sola pronuncia di condanna, questa avviene in tempi umani. Prendere esempio da loro?e inoltre, intanto con la prima condanna hai le sanzioni accessorie, fra cui l'interdizione dai pubblici uffici, che è la prima cosa per liberarsi della monnezza subumana di cui la P.A. è ricolma.
Io che il problema della giustizia sia il cpp o il cpc non lo so.
Mi viene da pensare che buona parte della colpa possa semplicemente ricadere sull'assenza di strumenti coi quali punire in generale i fancazzisti della pa e in particolare i giudici.
entrambi come dovrebbero riguardare i fancazzisti?
quelli si puniscono col diritto amministrativo, casomai
veramente... no.
anche perché la confessione serve veramente a poco, nel nostro sistema penale.
casomai serve come mezzo di pressione perché uno si venda i suoi complici
la mia è una idea per modulare il procedimento, non è necessaria imho, ma mi piacerebbe vederla provata, cmq non è che non si possa innovar eh.Io dico, esiste un Paese in cui si usa un processo in due tempi a questo modo? Non conosco tutti i CPP del mondo, però credo di no. In compenso ci sono fior di Paesi in cui, pur avendosi una sola pronuncia di condanna, questa avviene in tempi umani. Prendere esempio da loro?