Un paio di giorni fa abbiamo parlato della strana faccenda legata al sistema antipirateria della SunnComm, che può essere "disabilitato" semplicemente premendo il tasto Shift durante l'inserimento del CD nel computer. La faccenda ha avuto un seguito: il presidente della SunnComm ha ritirato le accuse nei confronti del giovane ricercatore che si è accorto per primo dell'inghippo. Ma c'è una precisazione da fare. Come riportato nell'articolo pubblicato sul Boston.com, per la SunnComm e la BMG (che utilizza il meccanismo di protezione in questione) la faccenda del tasto Shift non è stata poi questa gran sorpresa. Lo sapevano. E anzi, è stato pensato esattamente così. Curioso, anzi paradossale, che un sistema progettato espressamente per impedire la copia di file sia anche così facilmente aggirabile. Ancor più curioso è che una gabola analoga sia stata implementata anche dalla Apple, che distribuisce i brani musicali dal sito iTunes in formato AAC.
L'opinione del giornalista è che questi "buchi" clamorosi nel sistema siano in realtà voluti, sia dalla Apple che dalla BMG (e da altri ancora, immagino), nella consapevolezza che la pirateria è una cosa con la quale si deve convivere, che è tutto sommato accettabile che un utente si possa fare delle copie di un brano per uso personale (CD della macchina, lettore MP3 portatile, ecc.), e nella felice convinzione che - alla fin fine - ci siano più utenti onesti che ladri.
L'ultimo punto, in particolare, mi pare estremamente banale nella sua ovvietà. Rimane il fatto che se i brani "protetti" possono essere copiati esattamente come gli altri, è sufficiente che un solo pirata li metta in giro perchè tutti quanti li possano scaricare nel giro di qualche ora, e tante grazie ai meccanismi di protezione. Solo solo io a non capire se questa gente ci è o ci fa?