Ammetto di avere sempre conosciuto poco della serie Star Control, di cui è sempre stato molto acclamato il secondo episodio, risalente al 1992, seguito da un terzo non all’altezza. Gli sviluppatori sono tuttora attivi, col nome di Toys For Bob, ma attualmente si occupano di giochi del tutto diversi, come il tie-in di Madagascar. Non si sono però dimenticati dei fan di SC2 e, visto che a loro erano rimasti i diritti su tutto tranne il marchio, nel decimo anniversario dell’uscita originaria hanno reso disponibili i sorgenti e tutto il materiale della versione 3DO, dando inizio all’opera di porting su PC, da cui è nato Ur-Quan Masters. Attenzione, il gioco non si limita a portare sul PC la versione creata per la sfortunata console: questa, pur aggiungendo un sacco di parlato, presentava qua e là degli aspetti in cui la versione per computer era superiore, che sono quindi stati integrati man mano che lo sviluppo procedeva. Per esempio, la versione 3DO aveva una interfaccia a pittogrammi che, per quanto appariscenti, erano molto meno intuitivi delle semplici scritte: in UQM si può decidere quale delle due interfacce usare.
Se alcuni aspetti del gameplay si possono ricondurre a Elite, SC2 ha molto di suo: la prospettiva è bidimensionale, senza però per questo togliere profondità al gioco, si può mandare un ricognitore sui pianeti per combattere e recuperare materiali e specie animali, e c’è una importante storia di fondo da seguire, basata a grandi linee sul formare, tramite viaggi, commercio e trattative, una flotta abbastanza grande da poter rovesciare la tirannia degli Ur-Quan. Ciò che mi ha colpito di SC2 è come diverse meccaniche di gioco siano semplici, a tratti persino semplicistiche (vedi tutta la fase di discesa sulle superfici dei pianeti), con un sistema di controllo basato su pochi tasti; affiancate però da una notevole profondità dell’universo di gioco, che comporta anche incontri ravvicinati con dialoghi ricchi di humour. Quando si incontra dei nemici si passa a una visuale più ravvicinata degli scontri faccia a faccia, con zoom avanti e indietro a seconda della vicinanza. La nave, come da tradizione nei giochi di viaggi spaziali, inizia scarsamente dotata ma possiede diversi “slot” in cui installare diversi upgrade. Da non sottovalutare anche la necessità di avere sempre un certo numero di uomini: nelle discese sui pianeti sono loro a rappresentare l’energia dei ricognitori, finchè ne resta vivo almeno uno, non salta in aria. Non solo bisogna prestare attenzione a forme di vita autoctone o a mezzi nemici, ma anche a fenomeni naturali quali terremoti e vampate di calore (non sognatevi di scendere su Venere o Mercurio!).
Inizialmente, anche a causa delle disponibilità di carburante, non potrete allontanarvi più di tanto, pur dovendo racimolare tutto il possibile dalle superfici dei pianeti; ma, come accade sempre in questi giochi esplorativi, migliorando una porzione sempre più ampia di universo si schiuderà. Viene però fuori un problema di cui ho scoperto l’esistenza: la presenza di un tempo limite per concludere il gioco, e che si scopre solo abbastanza avanti. Leggendo qua e là, ho scoperto di persone che, pur avendo amato SC2, non lo hanno mai finito perché frustrate da quel limite, arrivato a chiudergli giorni di gioco, magari a un passo dalla fine. Per lo stesso motivo, auspicavano che in futuro gli sviluppatori di UQM inseriscano una opzione che permetta di usufruire o meno del tempo limite. Ora, capisco che sia anche per il livello di sfida e per comunicare un senso di urgenza (non è che gli Ur-Quan se ne stanno sempre con le mani in mano mentre qualcuno mette su una armata per rovesciarli), ma a me piace cercare e scoprire ogni particolare, è un gioco basato sull’esplorazione, non un arcade. Se io avessi continuato a giocare e, dopo lunghi e faticosi progressi, avessi scoperto che ben presto sarebbero stati inutili per colpa dell’orologino… Beh, me la sarei presa non poco.
Sia chiaro: il gioco è davvero ottimo, e ogni merito va a tutti quelli che hanno permesso a un “classico” degli anni ’90 di essere oggi disponibile gratuitamente e persino con qualche miglioria. Il download non è certo leggero (potete scaricare a parte musiche e parlato e risparmiarvi parecchie decine di mega, ma senza il gioco ci perderebbe parecchio), ma va almeno provato per toccare con mano la sua immediatezza, che aiuta molto a entrare nel gioco. Chissà se c’è almeno qualche hack per rimuovere il limite di tempo…
http://sc2.sourceforge.net/
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