ma quand'è che Matteo va a Bruxelles speranzoso nell'europa dell'amore e si becca un bella sculacciata dall' Angelona?
ma quand'è che Matteo va a Bruxelles speranzoso nell'europa dell'amore e si becca un bella sculacciata dall' Angelona?
Qual è la legge?
Che palle, mi devi fare lavorare pure la sera...
Decreto legge 6 maggio 2002 n. 83 convertito, con modificazioni, dalla legge 2 luglio 2002 n. 133.
Art. 2 per essere precisi.
È l'UCIS che decide l'entità della scorta, e col cacchio che si sognano di toglierla.
Perfino il mio generatore casuali di stati su Facebook l'aveva capita molto tempo fa:
Alfano «Sarò diversamente berlusconiano» Cioè, sosterrà il PD ? Ma basta con 'sti pagliacci.
What Would I Say?
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Non sono pro-Renzi,ma checcazz aspettiamo prima di vedere cosa combina. "Mediaticamente" parlando mi sembra di vedere da parte di alcuni ganci e montanti prima del ring
Già il fatto che la maggior parte degli italiani pensa che durerà poco mi fa ben sperare
Non so se mi è sfuggita, ma mi pare che da quella legge non emerga alcuna irrinunciabilità. Il comma 7 dell'art. 2 recita: "la determinazione del numero e delle competenze degli uffici in cui si articola l'UCIS, nonche' la determinazione delle piante organiche e dei mezzi a disposizione, sono effettuate con decreto del Ministro dell'interno", quindi alla fine si tratta (ovviamente) di un ufficio di diretta emanazione governativa, che come tale non ha certo il potere di scavalcare la volontà del presidente del Consiglio.
D'altra parte è un'eventualità talmente assurda, quella della rinuncia (ad esempio già oggi dubito che senza scorta Renzi sarebbe tornato a casa sulle sue gambe http://www.youreporter.it/video-foto...o-prima-uscita ), che sarebbe comprensibile non averla nemmeno presa in considerazione.
Ma solo un folle o un governo demente toglierebbe la scorta al premier. La sparata di Renzi è solo l'ennesima paraculata populistica
Appunto, con DECRETO. Quindi deve cambiare la leggeNon so se mi è sfuggita, ma mi pare che da quella legge non emerga alcuna irrinunciabilità. Il comma 7 dell'art. 2 recita: "la determinazione del numero e delle competenze degli uffici in cui si articola l'UCIS, nonche' la determinazione delle piante organiche e dei mezzi a disposizione, sono effettuate con decreto del Ministro dell'interno", quindi alla fine si tratta (ovviamente) di un ufficio di diretta emanazione governativa, che come tale non ha certo il potere di scavalcare la volontà del presidente del Consiglio.
D'altra parte è un'eventualità talmente assurda, quella della rinuncia (ad esempio già oggi dubito che senza scorta Renzi sarebbe tornato a casa sulle sue gambe http://www.youreporter.it/video-foto...o-prima-uscita ), che sarebbe comprensibile non averla nemmeno presa in considerazione.
Credo che si riferisca a un decreto ministeriale, non a uno legislativo o a un decreto legge. Un decreto ministeriale puó essere un regolamento, puó avere forza di legge ma non é legge. Per capirci basta che Renzi dica a Alfano che non vuole la scorta, Alfano emetta il decreto essendo lui competente e la scorta viene tolta. Vado a memoria e potrei sbagliare peró.
Callaghan, sono i commi 1 e 2 quelli di interesse.Non so se mi è sfuggita, ma mi pare che da quella legge non emerga alcuna irrinunciabilità. Il comma 7 dell'art. 2 recita: "la determinazione del numero e delle competenze degli uffici in cui si articola l'UCIS, nonche' la determinazione delle piante organiche e dei mezzi a disposizione, sono effettuate con decreto del Ministro dell'interno", quindi alla fine si tratta (ovviamente) di un ufficio di diretta emanazione governativa, che come tale non ha certo il potere di scavalcare la volontà del presidente del Consiglio.
D'altra parte è un'eventualità talmente assurda, quella della rinuncia (ad esempio già oggi dubito che senza scorta Renzi sarebbe tornato a casa sulle sue gambe http://www.youreporter.it/video-foto...o-prima-uscita ), che sarebbe comprensibile non averla nemmeno presa in considerazione.
La faccio completa, tanto per essere chiari.
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Art. 2.
Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale
1. Per l'espletamento dei compiti di cui all'articolo 1, il
Ministro dell'interno si avvale del Dipartimento della pubblica
sicurezza, nel cui ambito e' istituito l'Ufficio centrale interforze
per la sicurezza personale (UCIS) cui spetta assicurare, in via
esclusiva e in forma coordinata, l'adozione delle misure di
protezione e di vigilanza, in conformita' alle direttive del Capo
della Polizia - Direttore generale della pubblica sicurezza.
2. L'UCIS, in particolare, provvede:
a) alla raccolta ed analisi di tutte le informazioni relative
alle situazioni personali a rischio che il Servizio per le
informazioni e la sicurezza democratica (SISDE), il Servizio per le
informazioni e la sicurezza militare (SISMI) e gli uffici e reparti
delle Forze di polizia sono tenuti a fornire, curando altresi' gli
occorrenti raccordi con l'autorita' giudiziaria e con gli uffici
provinciali di cui all'articolo 5;
b) all'individuazione delle modalita' di attuazione dei servizi
di protezione e di vigilanza e dei moduli comportamentali
conseguenti;
c) alla pianificazione operativa e delle risorse assegnate per le
esigenze connesse all'attivita' di prevenzione a tutela
dell'incolumita' delle persone ritenute a rischio;
d) alla predisposizione dei criteri relativi alla formazione ed
all'aggiornamento del personale delle Forze di polizia impiegato nei
compiti di protezione e di vigilanza previsti dal presente articolo;
e) alla determinazione di criteri per la verifica dell'idoneita'
dei mezzi e degli strumenti speciali utilizzati per i servizi di
protezione e di vigilanza;
f) alla cura delle relazioni, al mantenimento dei contatti e alla
collaborazione con i corrispondenti uffici delle amministrazioni
estere, per il tramite dell'Ufficio per il coordinamento e la
pianificazione delle Forze di polizia.
3. L'UCIS provvede anche all'attivazione delle procedure di
emergenza.
4. Ai fini dell'acquisizione delle informazioni di cui alla lettera
a) del comma 2, l'UCIS puo' attivare il Ministro dell'interno per la
richiesta di cui all'articolo 118 del codice di procedura penale.
5. All'UCIS e' preposto un prefetto o un dirigente generale di
pubblica sicurezza, ovvero un generale dell'Arma dei carabinieri di
livello equiparato, ed e' assegnato personale della Polizia di Stato,
dell'Arma dei carabinieri e dell'Amministrazione civile dell'interno.
All'UCIS puo' essere altresi' assegnato personale del Corpo della
guardia di finanza, di ogni altra amministrazione civile e militare
dello Stato, nonche' due esperti nominati dal Ministro dell'interno
ai sensi dell'articolo 6 della legge 1 aprile 1981, n. 121.
All'assegnazione del personale si provvede con decreto del Ministro
dell'interno, di concerto, qualora necessario, con i Ministri
interessati.
6. I servizi di protezione e di vigilanza sono eseguiti dagli
uffici, reparti ed unita' specializzate della Polizia di Stato e
dell'Arma dei carabinieri e, qualora necessario, del Corpo della
guardia di finanza e del Corpo di polizia penitenziaria.
7. Fermo restando quanto previsto dal presente articolo, la
determinazione del numero e delle competenze degli uffici in cui si
articola l'UCIS, nonche' la determinazione delle piante organiche e
dei mezzi a disposizione, sono effettuate con decreto del Ministro
dell'interno, di concerto con il Ministro dell'economia e delle
finanze, ai sensi dell'articolo 5 della legge 1 aprile 1981, n. 121.
8. Il Ministro dell'interno, con proprio decreto, sentito il
Comitato nazionale dell'ordine e della sicurezza pubblica, individua
le alte personalita' istituzionali nazionali nei cui confronti sono
espletati i servizi di tutela e protezione, che possono essere estesi
alle loro famiglie e residenze.
9. Eventuali integrazioni e modifiche delle disposizioni di cui ai
commi 1, 5 e 7 sono effettuate con la procedura di cui all'articolo
17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400.
10. Restano ferme le disposizioni di cui al decreto del Presidente
della Repubblica del 28 gennaio 1991, n. 39, in materia di servizi di
protezione e di sicurezza a tutela del Presidente della Repubblica,
degli ex Presidenti della Repubblica, delle loro famiglie e delle
loro sedi e residenze.
Il comma 7 prevede l'emanazione di un decreto del ministero dell'interno che prevede gli organici dei servizi di protezione.
Chiaro, in astratto il presidente del consiglio potrebbe ordinare al ministro di emettere un decreto che azzeri gli organici dei servizi di protezione, in questo modo effettivamente otterrebbe il risultato senza passare per una modifica alla legge...
In b4, muoia Sansone con tutti i filistei...
Ultima modifica di caesarx; 27-02-14 alle 08:26:49
intanto Padoan si tiene tutti i burocrati del Tesoro del governo Letta
a Matte', stai buono che qui decidiamo noi"
non riuscirà a tagliare una foglia
meanwhile:
Poletti: “Contento di tutelare soci Coop”. Intanto Unipol vola a Piazza Affari
Il ministro del Lavoro, ex presidente della Lega delle Cooperative, esclude il conflitto di interesse perché "ho giurato sulla Costituzione". Boom di acquisti per la holding delle Coop e per UnipolSai, sospesi per eccesso di rialzo sulla scia delle raccomandazioni di Goldman Sachs
Sarà forse il nuovo incarico ai vertici del ministero del Lavoro per Giuliano Poletti, ex presidente della Lega delle Cooperative, a far ben sperare per il ritorno in scena della riforma Rc auto, settore in cui Unipol è leader di mercato. O forse le raccomandazioni degli esperti delle banche d’affari come Goldman Sachs. Fatto sta che a Piazza Affari il titolo della holding delle Coop e della sua compagnia assicurativa, UnipolSai, hanno letteralmente messo le ali ai piedi e sono stati entrambi sospesi per eccesso di rialzo.
Ed in effetti non capita tutti i giorni di avere un ministro come Poletti che, come accaduto nella trasmissione Ballarò del 25 febbraio, dichiara apertamente di essere “orgoglioso di rappresentare 12 milioni di soci, un milione e mezzo di occupati e 80mila imprese” rosse. Escludendo però il conflitto di interesse perché ha “giurato sulla Costituzione italiana e ne è responsabile al 100 per cento”. Sotto il vigile controllo del premier, Matteo Renzi, garante del neo ministro.
Così come è una rarità essere inclusi nella ristretta cerchia dei titoli più interessanti di Goldman Sachs che ha iniziato a seguire Unipol consigliando agli investitori di acquistare azioni in quantità (in gergo, convinction buy). E suggerendo inoltre di comprare (buy) anche UnipolSai perché “è una storia di ristrutturazione unica” che beneficerà di notevoli sinergie nel biennio 2014*-2015. Del resto in Goldman Sachs è ben nota tutta la vicenda che ha portato alla fusione fra la Unipol delle coop e la ex Fondiaria dei Ligresti. La banca d’affari americana era infatti “consulente finanziario officiato da Fondiaria” come rivela l’attuario Fulvio Gismondi nell’interrogatorio del 16 aprile 2012 davanti al pm Luigi Orsi.
In particolare, nella dichiarazione resa al magistrato, Gismondi, già noto prima dell’affare del papello di Mediobanca, riferisce che l’allora direttore generale di Fonsai, Pierluigi Peluso, gli confida che Goldman “pare stia disattendendo le valutazioni che io stesso e altri consulenti di Fondiaria avevamo fatto di Unipol”. L’obiettivo, secondo quanto Peluso avrebbe riferito a Gismondi, è “riconoscere ad Unipol un concambio più favorevole rispetto agli accertamenti secondo i quali essa avrebbe patrimonio netto negativo”. Ma questa è ormai acqua passata alla luce delle nuove potenzialità di Unipol e di UnipolSai
Si infatti, è proprio quello che intendevo. Se proprio volesse suicidarsi, Renzi ne avrebbe gli strumenti giuridici (salvo che il ministro degli Interni è Alfano, quindi il relativo decreto verrebbe sbagliato comunque ).Il comma 7 prevede l'emanazione di un decreto del ministero dell'interno che prevede gli organici dei servizi di protezione.
Chiaro, in astratto il presidente del consiglio potrebbe ordinare al ministro di emettere un decreto che azzeri gli organici dei servizi di protezione, in questo modo effettivamente otterrebbe il risultato senza passare per una modifica alla legge...
In realtà, quella della rinuncia alla scorta è solo la sua ennesima sparata populista.
peggio, li ha nominati lui.
quindi un uomo voluto da nappy e fedele a massimino nomina come burocrati del ministero più importante uomini fedeli a letta (che ha ancora il dente avvelenato contro rezie)
La vedo grigia. voleranno saponette nelle doccie
mi sa che caesarx intendeva dire che l'unica facoltà del ministro degli interni è azzerare gli uomini per il servizio scorte. di tutti. compresi i magistrati, i testimoni di mafia ecc eccSi infatti, è proprio quello che intendevo. Se proprio volesse suicidarsi, Renzi ne avrebbe gli strumenti giuridici (salvo che il ministro degli Interni è Alfano, quindi il relativo decreto verrebbe sbagliato comunque ).
In realtà, quella della rinuncia alla scorta è solo la sua ennesima sparata populista.
Mah, secondo me è una minchiata bella e buona...Si infatti, è proprio quello che intendevo. Se proprio volesse suicidarsi, Renzi ne avrebbe gli strumenti giuridici (salvo che il ministro degli Interni è Alfano, quindi il relativo decreto verrebbe sbagliato comunque ).
In realtà, quella della rinuncia alla scorta è solo la sua ennesima sparata populista.
Averebbe anche la maggioranza in parlamento per cambiare la legge, se per questo. Potrebbe fare tutto se volesse, ma non credo che ci sia una sola persona in Italia che ignorasse che quella detta da Renzie fosse una cagata colossale...
...o no?