a parte che anche nella realtà dubito riescano ad andare oltre i 60 km/h anche su delle strade normali dato che saranno alte 5mm da terra.
a parte che anche nella realtà dubito riescano ad andare oltre i 60 km/h anche su delle strade normali dato che saranno alte 5mm da terra.
ti devo linkare la scena dell'inseguimento di "Alex L'Ariete"?
li il caso è diverso li la scena con le auto alza il livello del film
forse però nel video di jamiroquai le auto erano "vere" e se non sbaglio erano sue
sisi, anzi se fosse uscito prima il video del film, avrebbero potuto usare quelle immagini e avrebbero fatto più bella figura
Comunque quel film...auto taroccate a parte, le scene d'inseguimento ecc sono piuttosto spettacolari e in certe parti anche ben fatte a mio parere...
Mi domando, ma mancavano proprio i soldi per...non dico usare una lambo e una ferrari vere...ma almeno per trovare due copie fatte meglio?
Bisogna anche vedere di che anno è il film, se ci sono stati problemi di natura legale, etc...Comunque quel film...auto taroccate a parte, le scene d'inseguimento ecc sono piuttosto spettacolari e in certe parti anche ben fatte a mio parere...
Mi domando, ma mancavano proprio i soldi per...non dico usare una lambo e una ferrari vere...ma almeno per trovare due copie fatte meglio?
Boh, penso che se la Ferrari avesse voluto rompere le scatole avrebbe avuto già così tutti i presupposti per farlo, pur con una pessima copia di una F40.
http://www.alvolante.it/news/ricambi...enienza-338927Ricambi Ferrari: sequestrate parti di illecita provenienza
22 gennaio 2015
ferrari
La Guardia di finanza di Modena ha scoperto, in un capannone, un magazzino di ricambi Ferrari di provenienza illecita: scattato il sequestro immediato.
C’ERA DI TUTTO - Sedili sportivi, volanti, specchietti retrovisori, fari allo xeno, paratie in carbonio, paraurti: tanti i ricambi Ferrari di provenienza illecita scoperti in un capannone dalla Guardia di finanza di Modena (guarda il video qui sotto). L’operazione si è svolta nell’ambito delle iniziative volte alla tutela dei marchi e della proprietà industriale. L’autore del commercio lavorava per conto di un’impresa specializzata nella manutenzione delle vetture del Cavallino, e aveva il compito di trasportare componenti meccaniche e di carrozzeria dagli stabilimenti della Ferrari fino alle sedi in cui le riparazioni venivano effettuate. Nel complesso, 217 pezzi di ricambio di cui l’indagato non è stato in grado di giustificare la provenienza, e il cui valore commerciale ammontava a 250.000 euro.
SOTTRAZIONE INDEBITA - Con la collaborazione della casa del Cavallino, le Fiamme Gialle hanno accertato che diversi ricambi erano stati sottratti direttamente dai magazzini della Ferrari, mentre altri provenivano da quelli dell’azienda che effettuava le riparazioni. Entrambe le società hanno sporto denuncia per il reato di furto aggravato.
Hanno fatto bene (e non parlo della sbirraglia )
Non credo fosse tarrocata ma proprio ieri ho visto una ferrari tutta nera, con vetri oscurati neri...e anche i fari delle luci posteriori oscurati...
Faceva molto gangasta arricchito di chi nn capisce un caxxo ...
http://www.veronasera.it/cronaca/clo...obre-2015.htmlClonavano Lancia Stratos da vendere ai collezionisti: officina scoperta in città
L'operazione "Stratos"condotta dalla Polizia Stradale ha portato alla denuncia di due meccanici che operavano a Verona: questi costruivano copie delle prestigiose autovetture che poi vendevano come originali
La terza "copia" di Lancia Stratos che stava per essere costruita
È stata scoperta dalla Polizia Stradale di Verona, un'organizzazione dedita alla clonazione delle prestigiose autovetture Lancia Stratos, mezzi di grande interesse storico e collezionistico, che sarebbero stati poi piazzati sul mercato internazionale a prezzi in grado di raggiungere anche i 700.000 euro.
L'operazione "Stratos" ha preso il via dalla denuncia di un collezionista francese che, dopo aver acquistato nel paese d’Oltralpe una Lancia Stratos d’epoca, si è accorto che il suo veicolo aveva un clone in Italia, ossia un veicolo duplicato artigianalmente e spacciato per originale.
Grazie all’interscambio europeo d’informazioni, gli accertamenti sono passati alla Polizia Stradale di Aosta la quale, seguendo alcune tracce documentali relative ad alcune Lancia Stratos, è giunta fino all’entroterra trevigiano. Poi, in seguito ad ulteriori approfondimenti, i sospetti sono arrivati nel territorio veronese, dove la Squadra locale di Polizia Giudiziaria della Polstrada ha localizzato una serie di possibili officine meccaniche che avrebbero potuto duplicare le prestigiose Lancia Stratos, il cui successo è stato sugellato dalle tre vittorie nel Campionato del Mondo Rally, arrivate negli anni 1974, 1975 e 1976.
Le indagini documentali, condotte anche con il sostegno di A.S.I. (Automotoclub Storico Italiano), hanno permesso alle forze dell'ordine di concentrare i sospetti su due meccanici di 47 e 60 anni che operavano in un'officina di Verona.
In particolare è stata intercettata dalla Svizzera, con la collaborazione della Dogana italo-svizzera, una carta di circolazione elvetica falsificata che, una volta giunta in Italia, ha permesso all’organizzazione di collaudare presso la Motorizzazione un clone di Lancia Stratos, che è stata così “riciclata” sul mercato internazionale come veicolo originale d’epoca. Di questa prima vettura si sono perse le tracce nell’est europeo, dove probabilmente è stata fatta sparire, mentre un secondo veicolo clonato ha preso il largo verso i paesi arabi.
All’arrivo degli agenti della Stradale, nell’officina è stato scoperta e sequestrata una terza Lancia Stratos in piena clonazione dell’originale che si trova presso il museo giapponese Matsuda. L’operazione, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Dr.Gennaro Ottaviano, ha permesso di stroncare il giro di Lancia Stratos duplicate e le ramificazioni internazionali, deferendo all'Autorità Giudiziaria i due meccanici veronesi per i reati di falso (artt.476 e 482 del codice penale), le cui pene possono giungere sino a due anni di reclusione.
Notare il commento del tizio sotto, che ha capito tutto