ma cosa stai dicendo?
e io che ti rispondo pure, buonanottePer il resto l'asse datore-dipendente è sbilanciato solo rispetto a quei contratti che, ripetiamolo, non si stipulano più. Ad oggi il datore fa il cazzo che gli pare e siccome il lavoratore quando perde il lavoro è nella merda abbastanza in fretta l'asse è spostato si ma dalla parte del datore.
Sempre che non si voglia prendere ad esempio quella merda dell'america ma allora proponetemi un dittatura di qualunque tipo che almeno famo delle divise più decenti.
In un buon tot di paesi europei il datore è meno nei cazzi ma lo anche il lavoratore.
E tanto per finire la disoccupazione dipende dal fatto che data la misera con la quale si paga la gente poi la gente stessa non ha un sega da spendere e il povero imprenditore italiano, così vessato dall'articolo 18, pagherà in sorrisi quando ogni tutela sarà scomparsa.
Se vi illudente che gli italiani siano capaci di creare un mercato del lavoro privo di tutele diverso da una tratta degli schiavi vivete da un altra parte.
Delle volte ho la sensazione che la battaglia sull'articolo 18 sia portata avanti perché la sua eliminazione porterebbe alla licenziabilità nel pubblico dato che comunque ormai anche le grandi società non fanno altro che creare altre società che si prendano in carico i dipendenti per poi assumerli come consulenti a orario pieno.
Ecco, sostanzialmente quello che hai scritto non è vero. Cioè magari lo sarà nel caso particolare tuo o di molti tuoi amici e conoscenti e così anche per tanti altri sul forum ma in generale NO. L'asse è brutalmente spostato nel culo del datore di lavoro, sia oggettivamente che, SOPRATTUTTO, rispetto a qualsiasi altra nazione. Poi per carità rispetto la tua opinione ma per me sei totalmente fuori strada e hai in mente il cameriere a nero o lo scaricabagagli dell'aeroporto che lavora a chiamata.Per il resto l'asse datore-dipendente è sbilanciato solo rispetto a quei contratti che, ripetiamolo, non si stipulano più. Ad oggi il datore fa il cazzo che gli pare e siccome il lavoratore quando perde il lavoro è nella merda abbastanza in fretta l'asse è spostato si ma dalla parte del datore
Il soggetto è la disoccupazione e lo sposalizio "un bell'ostacolo", poi magari sono pazzo io...L'italia è l'unico paese al mondo dove per risolvere il problema della disoccupazione, non si prova a favorire la creazione di lavoro, ma si favoriscono i licenziamenti
Pazzo no, ma mi pare tu abbia qualche problema con l'italiano
Ci va il punto alla fine delle frasi e solitamente è meglio evitare la virgola prima del "ma".
Comunque poi me la spieghi per bene magari. Mr vermont parlava di disoccupazione e tu hai citato come ostacolo lo sposalizio, magari mi chiarisci quel passaggio se ti va...
Ultima modifica di Banner; 20-09-14 alle 09:22:59
La questione è molto semplice, io datore di lavoro prendo tutti stagisti / interinali / maghrebini nel momento in cui ho la CERTEZZA che se assumo qualcuno a tempo indeterminato e quello non vuole fare un cazzo, senza che io abbia strumenti per contrastarlo, ci riesce stop. Se poi volete una lista di come non fare un cazzo in italia e rimanere intoccabili no problem. E' da quello che nasce la paura e la reticenza alle assunzioni "vere", oltre alla generica crisi.
Esempi a cazzo di cane:
- nel mio negozio assumiamo una ragazza, bravissima nel periodo di prova, gentile, disponibile. Il giorno dopo la fine del periodo di prova (contratto t.det. 6 mesi) va in depressione 6 mesi. Lolwut? E io che cazzo potevo fare?
- ex luogo di lavoro, dipendente tossicodipendente; ogni due giorni lo si trovava svenuto nel cesso con la siringa nel braccio. Intoccabile, mai potuto licenziare. Sì, è ancora lì; fermo restando che ha un problema l'azienda paga un dipendente con produttività nemmeno zero ma negativa e non può liberarsene
- luogo attuale, dipendente fancazzista, semplicemente lento ai limiti dell'inverosimile (lo fa per ripicca per aver ottenuto una RAL bassa). Fa in 8 ore il lavoro di mezzora, tempo indeterminato, intoccabile; mettetevi voi a stilare una lettera di richiamo per "lentezza oggettiva" e poi ditemi la legge che tono di pernacchia vi rifila
- ex luogo, sindacalista. Tutto il giorno "a supporto" dei tesserati, rimaneva nello spogliatoio a leggere la gazzetta, intoccabile.
- ex-ex luogo, furti sul lavoro. L'azienda per un mese tra gli operai assume un poliziotto in borghese che vede cose, fotografa atti, riprende furti. Risultato? Sono ancora tutti lì, processi conclusi senza nulla di fatto, datore citato per sarcazzo sulla privacy.
Se non vi sta bene la tutela del lavoratore in Italia, onestamente, emigrate (cit.) poi quando in inghilterra dalla mattina alla sera dopo 10 anni di lavoro vi dicono "thank you" senza motivo non fatevi rodere il culo però
mah, se dopo dieci anni di dicono grazie vuol dire che tanto rapidamente licenziano tanto rapidamente assumono , così come qui tanto lentamente licenziano e quasi impossibilmente assumono
In effetti funziona così, quindi rinnovo l'invito all'emigrazione se si pensa di gradire tale sistema (ha i suoi pregi e i suoi difetti)
E' la testa degli italiani che va cambiata...
Finchè ci saranno:
- Sindacati che proteggono tutti per partito preso;
- Dirigenti (soprattutto nel pubblico) che possono permettersi di dire non voglio problemi ergo lasciano correre tutto;
- Dipendenti che non fanno un razzo perchè il posto fisso uguare diritto allo stipendio e non obbligo a produrre;
non adremo da NESSUNA parte.
I sindacati comunque proteggono, nell'ordine:
- se stessi
- amici/parenti
- tesserati
altro che tutti.
Si, mi sono spiegato male...
Intendevo dire che se fai parte delle tre categorie da te indicate puoi essere anche uno stupratore di bambini, loro ti difendono comunque...
beh tanto vale fare la tessera allora
Finché ci saranno gli Italiani l'Italia è perduta.
Ma se la maggior parte delle imprese non è soggetta all'art. 18 ma al dipendente viene sempre data ragione allora il problema non è l'art.18, ti pare?ma quale libertà. non esageriamo.
La maggior parte delle imprese italiane non è soggetta all'art. 18 ma a legger qui sembrerebbe che i dipendenti di aziende <15 addetti che non accettano di fare pompini al datore di lavoro vengono licenziati. Quando tra l'altro davanti ad una causa di lavoro, qualunque essa sia, al dipendente viene sempre data ragione.
Quindi ad eliminarlo oppure no non cambierebbe un bel niente.
Infatti.
Vi perdete tutti nella classica battaglia dipendenti-datori e nel mentre i politici rubano ad entrambi mentre i giudici se la ridono.
È un po' come la barzelletta sullo straniero al bar che ti ruba il dolcetto...
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Dimentichi l 'esternalizzazioneEcco, sostanzialmente quello che hai scritto non è vero. Cioè magari lo sarà nel caso particolare tuo o di molti tuoi amici e conoscenti e così anche per tanti altri sul forum ma in generale NO. L'asse è brutalmente spostato nel culo del datore di lavoro, sia oggettivamente che, SOPRATTUTTO, rispetto a qualsiasi altra nazione. Poi per carità rispetto la tua opinione ma per me sei totalmente fuori strada e hai in mente il cameriere a nero o lo scaricabagagli dell'aeroporto che lavora a chiamata.
Ti posso fare milioni di esempi di comeaggirare l 'art 18
E in nessuno dei casi si tratta di piccole ditte o di personale con basse mansioni
Detto questo, ripeto, il problema dell 'Italia sono le ditte con alta sindacalizzazione, dove i sindacati proteggono anche i delinquenti
Sostanzialmente tutto si può fare e tutto è lecito, gli unici untouchables sono e saranno sempre i trilioni di statali (che ricordiamolo, direttamente e indirettamente smuovono letteralmente il grosso dei voti)
Piccola osservazione di carattere generale (e andando contro i miei personali interessi ).
"si vabbè, forse la norma andrebbe cambiata, ma tanto di fatto ci sono mille modi per aggirarla"
salvo lamentarsi che la giustizia è lenta e non funziona.
Avete idea di quanto contenzioso generi questo sistema/modo di pensare?
Che poi alla fin fine il privato ti sfancula; delocalizza, vende, ridimensiona, fallisce, ecc e soprattutto non pesa sulle ns tasche se improduttivo (al massimo CIGS e altro ma poca roba). Il problema è la macchina statale, che per definizione non si ferma mai quanti casi ci sono stati di licenziamenti di dipendenti pubblici e con che modalità/ragioni? Non è una domanda polemica, sarei sinceramente curioso
é una inversione causale; l'avrete già detto ma ci sono mille modi di aggirare l'art. 18 perché è un moloch controproducente, non perché i datori di lavoro sono cattivi
mi viene in mente il caso del comune di ModicaChe poi alla fin fine il privato ti sfancula; delocalizza, vende, ridimensiona, fallisce, ecc e soprattutto non pesa sulle ns tasche se improduttivo (al massimo CIGS e altro ma poca roba). Il problema è la macchina statale, che per definizione non si ferma mai quanti casi ci sono stati di licenziamenti di dipendenti pubblici e con che modalità/ragioni? Non è una domanda polemica, sarei sinceramente curioso
edit: confermo, già trattato tutto (come 3/4 del topic )
Ultima modifica di Frappo; 20-09-14 alle 13:40:06
Comunque io vorrei tanto capire se sono cretini i giudici del lavoro che reintegrano certa feccia, oppure se son proprio le leggi ad essere super-garantiste a favore dei dipendenti
Ultima modifica di Manu; 20-09-14 alle 13:50:08