Originariamente Scritto da
Dinofly
Non c'è nessun campanello di allarme e nessuna responsabilità: è motorsport ed è pericoloso, lo sarà sempre.
L'errore se proprio vogliamo cercarlo, è dello stesso pilota, che, nonostante le bandiere gialle, non ha rallentato, ma anche qui è fisiologico.
Si è trattato di una tragica fatalità, una circostanza di fattori sfortunati che non capita quasi mai, ma oggi è capitata.
Le gomme erano consone, ma il motorsport è motorsport, avere l'assetto adatto al massimo abbassa il tempo sul giro e al massimo rende il tutto ancora più pericoloso, visto che l'errore lo fai ad una velocità più alta. Se si vuole correre sul bagnato si scivola c'è poco da dire, non sarà quella differenza di 0,1 g laterali a rendere una regola sensata o stupida.
Cercare resonsabilità è un esercizio inutile e denota anche scarsa conoscenza del mondo delle corse. La f1 di oggi è incredibilmente sicura, ma è una eccezione, non certo una regola.
In effetti nessun pilota, a parte Massa, si è lamentato di nulla o ha puntato il dito.
Ma chi incrocia le dita? LE BANDIERE GIALLE esistono per quello, va di moda dimenticarsene, perchè i piloti ovviamente sono molto propensi a rischiare CONSAPEVOLMENTE, e la fia tollera anche questo comportamento ultimamente (giustamente, è una corsa).
Ma se dobbiamo fermare la f1 per ogni uscita di pista diventa una cosa ridicola, ma sopratutto un pilota deve farsi una carriera dai kart alle formule minori con livelli di sicurezza bassissimi per approdare all'apice della carriera nella bambagia? Non ha alcun senso.
Il motorsport è pericoloso, guardare solo la f1 lo ha fatto dimenticare a molti.
Sui kart non molto tempo fa sono morti BAMBINI e nessuno se ne sbatte, le regole sono rimaste le stesse e ci sta anche: fa parte del gioco.
Va bene aumentare la sicurezza entro certi livelli, ma è uno sport pericoloso, non è una partita a scacchi: pensare di poter considerare tutte le eventualità è semplicemente folle.