non ho trovato topic a riguardo, per cui lo apro. ce n'è da parlare qui.
innanzitutto una citazione per capire con chi stiamo trattando.
per ora ho visto kynodontas e alpis, le ultime due opere.creare un angolo di finzione in un’opera di finzione mi sembra anche più realistico di creare qualcosa che voglia somigliare alla realtà.
devo capire se prima c'è qualcosa di valido. il terz'ultimo, kinetta, sembra una variante di crash di cronenberg.
il primo dei due, finito a correre ai premi oscar di pochissimi anni fa (un errore, senz'altro), è la rappresentazione di una dittatura domestica imposta con la manipolazione del linguaggio. il più surreale dei due, in 90' distrugge lo schema-famiglia-patriarcale attraverso la contaminazione di tre film icona del cinema americano. geniale.
il secondo, premiato con l'osella d'oro per la migliore sceneggiatura a venezia 68, è un dramma degli affetti in cui una piccolissima organizzazione offre surrogati temporanei dei neodefunti. la citazione qui sopra è riferito a quest'ultimo, ed il premio per la scrittura sottolinea la vera forza di entrambi i film. la regia, infatti, è glaciale, fisiologica, scorre nel solco di haneke e si prende per mano con quel capolavoro di fine decennio che è lourdes.
essendo oggi la (finta) fine del mondo, fatevi il piacere di recuperare questi due (veri) capolavori e teniamo le dita incrociate per il futuro della grecia.