Wigan Motto.
Perché il Wigan è più di una squadra.
Onore ai nostri giocatori.
Rispetto per i nostri avversari
Creare, non distruggere
Odiare il 4-3-3
Difendere la squadra, sempre.
Incutere timore agli avversari.
Omaggiare le bandiere del club.
I tifosi, sin dall'infausta stagione 1942-1943, hanno sempre chiesto e ritenuto opportuno la presenza dei cosìdetti "hole players", ovvero quei giocatori in grado di aggredire gli spazi e trovare la via della rete percorrendo immaginari corridoi lasciati liberi dagli avversari. Immagino che il termine sia traducibile con "cursore", anche se in realtà l'hole player rappresenta un evoluzione del cursore classico di magiara memoria. L'hole player giuoca sì tra gli spazi, ma al tempo stesso è un giocatore in grado di rinculare in difesa quando necessario o creare spazi per altri hole players. E' un giocatore amato dalle parti di Worchester o di Nottingham, e per anni è stato ignorato al Wigan, fin quando tale ruolo infausto non fu portato in auge da Stan Pierce, ala destra metà scozzese metà britannica, ritenuto il prototipo dell'hole player. Pierce amava partire largo dalla sua fascia di competenza (la destra) e - all'allargarsi dei terzini di fascia - stringeva e trovava spesso invitanti corridoi sulla trequarti di campo o in area di rigore.
E' una tipologia di giocatore fin troppo conosciuta ora, ma sempre utile, in quanto prescinde dalla tecnica e dalle doti fisiche. E' richiesta solo intelligenza e visione di giuoco. Dicevamo, per anni il wigan ha giuocato con un 4-4-2 in linea di stampo britannico; poi sull'onda del successo mondiale del '66 è stato sperimentato il "wingless", un centrocampo senza ali (da qui il termine) o esterni puri, ma con giocatori completi, in grado di interpretare le due fasi con egual effìcacia. La sperimentazione tattica non ha dato i frutti sperati nei modi che tutti speravano. E poi venne il 4-3-3, un modulo per anni odiato in terra d'albiuone, in quanto ideologicamente vicino alla mentalità latina (od olandese). La lotta al 4-3-3, il primo problema da risolvere nella nostra squadra bellissima e disgraziata, non deve solo essere una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le nuove generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà del 4-4-2, che fa rifiutare il puzzo del compromesso tattico, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità. Per anni l'Inghilterra e il 4-3-3 sono stati due poteri che hanno vissuto sul controllo dello stesso territorio: o si sono fatti la guerra o si sono messi d'accordo.
Sono sicuro che chiunque governerà il Wigan continuerà a lavorare in tal senso, e a sovraesporsi, ed in alcuni casi a fare la fine di Matthew Levine (assunto dallo United) come tanti altri, altri commissari tecnici appariranno in conferenza stampa proclamando unità d'intenti per risolvere questo problema...e dopo pochi mesi saranno sempre punto e daccapo.
Da un punto di vista strettamente tattico si ritiene che le disposizioni tattiche con l'attuale rosa del Wigan siano quelli che coinvolgono il maggior numero di centrocampisti: questo perché al Wigan manca al momento un centravanti goleador (nell'ultima stagione il maggiore goleador ha segnato solo sette reti). Ci vuole una tattica con un centrocampo folto, ma composta non da distruttori di giuoco, quanto piuttosto da un giusto mix tra giuocatori tecnici e fisici, ci vuole il giusto equilibrio tra il creare e il disfare. La difesa nel complesso ha retto bene, per questo ritengo che l'atteggiamento difensivo sia da considerarsi promesso. Al contrario l'ideale sarebbe schierare due esterni di fascia puri (uno più offensivo dell'altro), in modo da dare sbocchi di giuoco e profondità alla squadra in contropiede. Inoltre, tenere un centravanti boa può essere la mossa giusta quando si hanno tanti centrocampisti in grado di trovare la via del goal.
La cosa che però mi ha stupito del Wigan dello scorso anno è stata la preparazione completamente sbagliata. Francis Lee (in collaborazione con Mary Anne Lee, sua consorte) è un mormone di seconda generazione, e questo suo pensiero religioso si è riflesso sui carichi di lavoro: c'è stata troppa leggerezza, troppa attenzione agli schemi e poca alla tecnica individuale. Questo sacchismo esasperato ha creato malumori nello spogliatoi; la mancanza di improvvisazione o di saltare l'uomo è stata probabilmente la macchia di quest'anno. Perché, oltre ai dip e le trazioni alla sbarra (di cui tanto è innamorato), il nostro allenatore non ha esaltato l'estro, la fantasia e la creatività dei nostri giuocatori ? L'estro è alla base del calcio: il pedatore secondo molti (brera docet) deve essere prima di tutto un'atleta, ma ritengo questo sbagliato. Il calciatore deve essere prima di tutto un'artista in grado di sorprendere il pubblico.
Un paio di "pedatori", per citare brera, sono sicuramente necessari, ma una squadra senza un fantasista è come un oceano senza pesci. E' facile fare dietrologia sulla presenza dei fantasisti in squadra, se ne sono lette e sentite tante, ma la realtà è che l'improvvisazione è alla base dell'animo umano.
Il wigan è più di una squadra, è un'idea, e le idee sono a prova di proiettile. Non si tifa il Wigan, si ama il Wigan, ritengo che persino il pensiero kantiano nonché nietzschiano dell'ubermensch, cui si vuole (erroneamente?) trovare un collegamento con la nascita del superuomo nazista sia in realtà da attribuirsi ad un errore di mancata unità d'intenti. Ho parlato con tanti tifosi del Wigan: gli abbonamenti sono cresciuti del 7% nell'ultima settimana e del 12% nell'ultimo mese. E' una crescita significativa considerando la clamorosa retrocessione (la terza della nostra gloriosa storia), ma è in questo contesto sociale che entrano in giuoco altri fattori, che ora andremo ad analizzare.
1) Il passing game. In contrapposizione al kick & run inglese, come ben sapete il passing game fu portato in auge dai nostri amati rivali (sic!) scozzesi, più veloci e tecnici rispetto ai grossi e rudi inglesi. Ciònonostante è stato il Wigan a rendere internazionale il passing game, portandolo all'estremo.
2) Politica di isolazionismo. Per tanti anni (anzi, decenni) siamo stati chiusi in una tanto assurda quanto controproducente politica isolazionista, che ha rallentato o annullato ogni progresso tattico relativo al giuoco del calcio. Nell'area danubiana, amerinda o mittel-europea si assisteva ad un continuo fiorire di tattiche, procaci signorine, sperimentazioni e creazioni, che hanno portato ad un rapido progresso di natura tattica. Purtroppo quella naturale aur*a di superiorità che ci ha marcato fuori ha impedito di migliorarci, ci siamo sentiti maestri per troppo tempo. La mancanza di umiltà è stata la rovina del calcio inglese e del Wigan Calcio.
I giocatori che ci rappresentano quest'anno sono quelli che ci riporteranno ai vertici del calcio che conta: Ali Al Habsi, l'Omanita amante del sesso non protetto, è tutt'ora considerato uni dei dieci portieri più forti d'europa, per non parlare di vere e proprie colonne difensive com il compianto Gary Caldwell, il cui prozio morì per intervento divino. Giovanni promesse come Tim Chow, fortissimo centrocampista dotati di prodigiosa tecnica, nonché del nostro miglior prospetto Emyr Huwes (per il quale abbiamo rifiutato un offerta di 35.000.000 di sterline presentata circa un mese dallo United). Per ciò che ci compete in termine filosofi, possiamo dire che la ragione che ci porta a sostenere la nostra manifesta superiorità viene afflitta da domande che non può respingere, perché le sono assegnate dalla natura della ragione stessa, e a cui però non può neanche dare risposta, perché esse superano ogni capacità della ragione umana. Nel suo "Conoscenza oggettiva: un punto di vista evoluzionistico", Karl Popper, da sempre tifoso del Wigan, disse " l'asimmetria tra verificazione e falsificazione di una teoria scientifica è al centro del mio pensiero ultimamente, ma viene considerata vana e iniqua dal mio smodato amore per il Wigan Athletic Football Club. Signori, questo non è falsificazionismo, ma qualcosa di più.
Nelle prossime sette pagine parleremo invece dell'ideale massonico che sta dietro al Wigan. Sì, inutile nasconderci, ci sono poteri molto più forti di quanto potete immaginare dietro quella che all'apparenza può sembrare una semplice squadra di football. Ma questa - signori miei - è un'altra storia.
[spoiler] Sono apologeta del Wigan. A spada tratta, incurante delle difficoltà, delle tribolazioni e dei poteri forti sono ancora qua a difendere a spada tratta il Wigan Athletic Football Club, al secolo semplicemente "Wigan".
L'articolo sottostante è stato scritto la scorsa stagione e rappresenta la perfetta sintesi tra nécromanzia nonché giornalismo d'élite.
Questo club dalla gloriosa storia la scorsa stagione ha fatto vedere cose eccezionali, al di sopra di ogni immaginazione: in barba ai poteri forti, alla mafia russa ed araba che regna in Premier da qualche anno, ha condotto una seconda parte di campionato semplicemente perfetta.
Il merito è dell'allenatore e dei singoli giuocatori che, capita l'importanza della posta in palio, hanno deciso di rivendicare il santo nome della Squadra che portano. Sono entrati in campo decisi, determinati, pronti a tutti, hanno combattuto come undici leoni per 90 minuti ed oltre, hanno sputato sangue, hanno dato tutto....Per questo vanno ringraziati. Grazie di tutto, Ragazzi.
Interessante articolo che invito TUTTI a leggere.
http://thefootballfront.blogspot.it/2012/04/wonder-of-wigans-new-tactic.html
Il Campionato che si appresta ad iniziare sarà quello della definitiva consacrazione sul Palcoscenico Internazionale. Già nella Terra d'Albione il nome Wigan è sulla bocca di tutti : dopo i mafiosi club di Manchester e Londra è il Wigan la squadra più amata e temuta d'Inghilterra. Si narra che diverse squadre, tra cui gli stessi campioni in carica del Manchester City, abbiano chiesto alla federazione di cancellare la trasferta a Wigan, nella contea di Greater Manchester. Temevano la furia dei nostri, gli atti di coraggio. Terrore ancestrale, primigeno, nei loro occhi.
Il nostro grande presidente, Dave Whelan, uomo tanto saggio e competente, ha garantito ai propri tifosi grandissimi colpi per quest'estate; il nostro vuole rinforzare una rosa già perfetta in ogni reparto, una rosa non composta da giocatori, ma da uomini. Il primo rinforzo è il Difensore Centrale del Bordeaux Michael Ciani, negroide plasmato nella roccia; sarebbe lui il primo rinforzo in quella che si annunzia come la campagna di trasferimenti più grande e costosa di sempre.
In prede ad una barbara eccitazione, si promette panem et circenses, mari e monti: siamo tutti convinti che questo sarà l'anno buono per vincere il titolo, e per dimostrare anche in Europa il nostro valore.
Nel frattempo, sono state presentate le nuove maglie, cui, prima del campionato, verrà aggiunta una toppa con la scritta "Best Club in England", solo uno spaccato della realtà, in effetti.
Comunque vada la campagna acquisti, già si parla di sorprese dal punto di vista tattico e della preparazione. Poca preparazione fisica, molta preparazione tattica e tecnica. Sono già state preparate delle palle mediche con cui i giuocatori si alleneranno nel ritiro precampionato. Inoltre, verrano realizzati degli speciali macchinari per il potenziamento muscolare, in collaborazione con la Nasa e con l'Alenia spazio.
Da un punto di vista meramente tattico, si parla insistentemente di tre tattiche maestre negli ultimi giorni: di un 3-4-1-2 di Orwelliana memoria, di un 6-3-1 Kick & Run e di un classico 4-4-2. Nei prossimi giorni verrà lanciato un sondaggio apposito sul sito ufficiale, in cui verrà chiesto ai 18 Milioni di Tifosi nel mondo del Wigan (quinta squadra dopo United, Real, Barcelona e Liverpool) quale preferiscono. Si lavora molto sui movimenti sulle fasce e sulle verticalizzazioni, nonché sui calci da fermo. Al termine della preparazione pomeridiana, infatti, il preparatori tattico Michael Sembian ha predisposto una sorta di lotteria dei rigori: ogni giuocatore dalla rosa, dal portiere all'ultimo arrivato, dovrà segnare 50 rigori di fila: solo chi ci riuscirà potrà tornare a casa.
Inoltre, sono state predisposte nuove misure di sicurezza nel campo d'allenamento. Sono state infatti installate postazioni anti-aereo nonché telecamera e circuito chiuso; in più il campo d'allenamento è stato circondato da mine antiuomo per evitare che l'entusiasmo dei tifosi possa creare problemi emotivi ai nostri in una fase così difficile della stagione.
Ma torniamo alla tattica. Tutti hanno in mente questa:
-----------------GK----------
RB ---CB-------CB----------
------------------------LWB
--RM---CM---CM---------
--------------------LW
-----SS-------ST---------
Trattansi di 4-4-2 atipico, con un terzino di spinta, due centrali di cui uno d'impostazione e un terzino sinistro offensivo. A centrocampo spazio a tre uomini in linea: uno sarà un playmaker con libertà di movimento, che dovrà fungere da vero e proprio volante sud-amerindo; ad affiancarlo un centrocampista classico "taglia e cuci" ed un ala tornante destra. Dall'altra parte, sulla linea dei trequartisti, giuocherà un ala sinistra con licenza di offendere. Per non lasciare la fascia sinistra sguarnite, all'incedere di uno dei due esterni, verrà predisposto uno scambio di posizione tra una delle due ali, oppure uno dei due centrocampisti verrà spostato in mezzo alla difes andando a formare una linea a tre.
I due in avanti sono una mezzapunta/seconda punta/rifinitore e un centravanti classico, forte nel giuoco aereo e in grado di farsi valere fisicamente, uno alla Di Santo. In fase di possesso palla, il nostro giuocò sarà variegato e basato sul collettivo: è richiesto pressing a "zona" ad ogni giocatore, mentre gli unici due con l'opzione "libertà di movimento" spuntata sono - per l'appunto - il playmaker e il rifinitore.
Dicevamo, in fase di possesso voglio una squadra larga sulla fascia con tanti movimenti senza palla: chi porta palla deve avere almeno due opzioni, senza mai trovarso isolati. Il Rifinitore e l'ala sinsitra, alternandosi, devono muoversi tra le linee, in modo da portarsi dietro almeno un centrale o un difensore avversario, in questo modo favorireranno l'inserimento in diagonale della mezzapunta. Il centravanti, in fase di possesso, può anche indietreggiare sulla trequarti per far salire la squadra, dando modo all'ala sinistra di tagliare con un movimento in diagonale la difesa avversaria. In fase di non possesso palla, l'ala sinistra deve arretrare nella linea dei tre centrocampisti, formando letteralmente una linea a quattro, mentre il rifinitore dovrà indietreggiare di una decina di metro, formando un vero e proprio 4-4-1-1. Dei due centrocampisti centrali uno dovrà dare manforte alla difesa, mentre l'altro dovrà rimanere nel cuore del centrocampo per far ripartire l'azione. Molta importanza, come già detto, viene data al pressing continuo, ma mai esagerato, e dai movimenti dei terzini. Quando gli avverasri hanno la palla infatti il terzino sinsitro giuocherà largo, pronto a far ripartire l'azione, mentre quello destro si accentrerà per dare rapidità e - perché no - un pizzico di imprevidibilità alla difesa. Queste sono solo le premesse, intendiamoci. Rodallega rimane la nostra punta di diamante, ultimamente posso confermarvi che ha rifiutato un offerta esagerata del City (si parla di oltre 35.000.000€ e di uno stipendio di 9.000.000 a stagione più premi), dichiarando di non volere abbassare gli standard della propria carriera.
Come tattica di riserva si parla di 3-4-1-2
-------------Gk------------
----CB---CB---CB-------
RWB----CM---CM----LWB
---------AMF------------
-----SS------ST----------
Tattica più complessa da eseguire, sicuramente, ma che potrà togliere meritate soddisfazioni. In fase di possesso palla uno dei tre centrali, quello più bravo tecnicamente, si sgancerà per impostare la manovra, giuostrando quasi da Libero, mentre, in questa fase, arretrerà il centrocampista centrale destro, per non lasciare scoperta la difesa. I due terzini fluidificanti daranno respito e ampiezza alla manovra, dando sempre movimento e verticalità (cit.) alla squadra. Il secondo centrocampista centrale è in pratica il playmaker del 4-4-2 di cui sopra; in più ha alcuni compiti di copertura aggiunti, in particolare in occasione di spinta degli avversari. Di fronte al centrocampo giostrerà un trequartista purissimo, che fungerà da regista avanzato, mentre davanti giocherà un centravanti classico ed una seconda punta, che, dialogando con il trequartista, dovrà dare rapidità alla manovra. In fase di non possesso i due terzini fluidificanti dovranno tornare sulla linea della difesa, fino a formare un più catenacciaro 5-3-1-
Il nostro punto di forza, oltre al Colombiano, sarà anche Victor Moses. Il CHelsea ce l'ha chiesto ufficialmente, ma abbiamo declinato l'offerta con il sorriso sulle labbra: sarà lui la nostra punta di diamanete. Vi comunico invece che stiamo cercando un centrocampista a tutto campo, un vero e proprio incursore: i nomi che si fanno sono quelli di Claudio Marchisio (giudicato però troppo leggerino dai nostri scout) e di Ramires, il più probabile. Per la fascia destra, in difesa, si punta tutto su Fanni, giocatore d'esperienza nonché uno dei primissimi in ogni tempo del suo ruolo.
Concludo dicendo che questa squadra non vi deluderà. Faremo sognare la tifoseria, si parla di oltre 90.000.000 di budget per quest'estate; siamo pronti. Niente calcio noioso, niente tiki-taka, no, vi divertiremo vincendo, riusciremo ad unire il calcio champagne con la vittoria. Saremo divertenti ma pragmatici, cinici. Con le giuste motivazioni la Barclay sarà nostra, nessuno come noi, mai.
Ultimo ma non meno importante vorrei parlare di alcune misure precauzionali adottate. Tra l'estate 2013 e l'estate 2014 il nostro stadio verrà ingrandito. Data la straordinaria affluenza della scorsa stagione, i nostri miseri 25.000 posti (circa) sono risultati insufficienti. Abbiamo chiesto al nostro sponsor di allargare la capienza dello stadio: durante l'ultima riunione dei nostri soci nonché finanziatori è stato deciso che lo Stadio verrà allargato di ben 9.000 posti a sedere, e che i lavori inizieranno a metà giugno 2013, e proseguiranno per diversi mesi. Inoltre, verrà installato un nuovissimo impianto di riscaldamento, nuovi negozi e tribune ed - in generale - si assisterà ad un vero e proprio ri-ammodernamento di un impianto che non può contenere la nostra f*ga.
La spesa per tutti questi interventi è pari a 15,000,000£.
GO WIGAN GO.