IntoTheStars ha scritto lun, 26 giugno 2006 alle 14:23
Violens Magnus ha scritto lun, 26 giugno 2006 alle 14:07
IntoTheStars ha scritto lun, 26 giugno 2006 alle 13:32
L'idea degli ascolti limitati era una provocazione.. nel senso che non è attuabile, era una domanda per capire se si vuole accedere in modo illimitato alla musica per avere tutto gratis.. oppure per analizzare cosa piace o cosa non piace, per poi comprarlo.
E' inutile che la Sony mi fa scoltare i dischi delle sue band e cantanti per un numero limitato di volte, perchè tanto con un qualsiasi p2p posso avere l'intero disco senza limitazioni... insomma, non penso che alzerebbero le vendite in questo modo.
Solo iTunes ha avuto fortuna con la vendita online di canzoni.
La cosa interessente è che cmq internet causa danni.. e al contempo però offre possibilità interessanti per la band, in particolare giovani.
Resta il fatto che il p2p è molto comodo e poco rischioso.. bisogna amare veramente molto un disco per comprarlo, dal momento che si può avere gratis in un attimo.
Non tutti fanno questo ragionamento, e poi ci sono delle sfumature, un disco che piacicchia ad esempio... che si ascolta ogni tanto, difficilmente viene comprato.
Si.. forse anche la perdita del concetto di album può influire.
Interessante il fatto che cmq la gente non smette di andare ai concerti.. che sono tutto tranne che economici.
Ti quoto.
Immagino che però proprio la diffusione di mp3 in p2p abbia fatto sì che la gente continui ad andare ai concerti; insomma, gruppi di cui finchè non si è scaricato qualcosa magari non si conosceva neanche il genere possono ora essere "scoperti" da più gente e quindi nell'immediato raccolglierne di più nelle date (magari proprio la prima dopo la scoperta).
Si, questo è vero.. l'articolo parla di questo strano "circolo".
Da un lato internet con il p2p sottrae guadagni all'industria e alle band.. però è vero che vengono anche lanciati nuovi gruppi e si può creare una sorta di passa parola, per cui più notorietà.. più gente ai concerti ecc....
Però cmq.. dal punto di vista legale.. non si potrebbero usare programmi p2p per scaricare musica coperta da diritti.
E' un situazione strana.. il p2p legato alla musica è un fenomeno illegale, che però può portare anche cose positive... non saprei quantificare su una bilancia i pro e i contro.
Per ora cmq il p2p pare sia ben lontano dall'essere debellato, e volenti e nolenti le band e i cantanti ci devono convivere... con tutti i pro e i contro.
Considero questa situazione molto strana e ambigua.
Sicuramente internet offre risorse per chiunque, non solo per i musicisti, se una persona vuole far conoscere i suoi lavori, di qualsiasi natura siano, non c'è niente di meglio di internet.
Per cui le vie legali di internet non possono che essere solo positive, per tutti.
Quelle illegali... per la legge sono illegali ovviamente, però sono quei fenomeni strani e molto radicati che per un motivo o per l'altro vengono tollerati in gran parte, sicuramente a prescindere dalla loro posizione rispetto alla legge portano sia cose positive che ovviamente negative.
Come si evolverà l'industia musicale?
Non ho la più pallida idea, l'articolo cmq riporta alcuni recenti fenomeni.. come le musiche scaricabili sui telefonini ecc...