2 pesi e 2 misure
vabbè
Ma lo statuto speciale ha ancora una ragion d'essere, oggi?
Stica certo che ce l'ha. hai presente quanta gente si arricchisce?
indipendenti nelle spese ma dipendenti dalle entrate
Assolto Penati
Vabeh ma qui c'è qualcosa di molto grosso che non quadra.
O sono degli imbecilli totali in procura, oppure è successo qualche magheggio. Non è possibile che un caso venga presentato come è stato fatto nel caso di Penati e poi vengono tutti assolti. A questo punto venga fuori il pirla, perché non può non esserci.
Però per la concussione è stato prescritto.
Ultima modifica di Chiwaz; 10-12-15 alle 14:25:43
sì, infatti. qua, da qualche parte, c'e' qualcosa di profondamente distorto. comunque, c'e' di mezzo anche la prescrizione (tanto per cambiare)
Chi era penati? Non ricordo...
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Qualche avvocatese spiega a parole semplici?
Se possibile
Ex sindaco di Sesto San Giovanni, ex presidente della provincia di Milano, sotto accusa per ennemila porcate sulle bonifiche e successive concessioni edilizie a sesto nelle varie aree delle ex acciaiere breda e falck.
Ci fu-un gustoso spoiler mio anni prima da qualche parte in BS dove accennavo che secondo me sarebbe venuto fuori un porcaio per come gestivano le gare e Abappio ricordo che secondo lui invece era una brava persona
tutto perso come lacrime nella nebbia mi sa
"...formula che fa ipotizzare che per i giudici il 'Sistema Sesto' sia esistito ma che in dibattimento non sia stata raggiunta la prova piena della colpevolezza"""Il pm Franca Macchia, secondo cui la prescrizione ha "sfasciato" l'indagine e reso "più difficile il resto", ha detto di ritenere "non si possa sostenere che il 'Sistema Sesto' non esiste". E ha aggiunto che "si riserva di impugnare solo dopo aver letto le motivazioni".
io lo dicevo che ne sarebbe uscito pulito come una colomba
peccato che sono capace di andare a pescare i vecchi post
Che paese patetico, e poi la gente si domanda perché rubano tutto quello che possono e senza alcuna remora.
Quindi a Quarto la camorra ha votato i grillini?
Era già stato espulso dal Movimento il 14 dicembre scorso. Oggi il consigliere comunale di Quarto (Napoli) del M5S Giovanni De Robbio, indagato per tentata estorsione aggravata ai danni del sindaco del suo partito, Rosa Capuozzo, e di voto di scambio, si è dimesso dal Consiglio comunale.
La decisione sarà ufficializzata nella prossima civica assemblea in cui sarà votata anche la surroga con il primo dei non eletti di M5S,Marco Pavia. De Robbio, il più votato tra i candidati al Consiglio comunale di Quarto alle ultime elezioni amministrative, dopo le polemiche seguite all’inchiesta della Dda di Napoli, aveva perso la casacca di grillino.
Secondo la Direzione distrettuale antimafia di Napoli De Robbio avrebbe utilizzato la fotografia di un presunto abuso edilizio della prima cittadina della città per minacciare il sindaco del suo stesso partito. Secondo gli inquirenti l’ormai ex consigliere, che aveva quella “aerofotogrammetria” (forse la stessa infilata nei dossier anonimi arrivati ai giornalisti) e l’avrebbe utilizzata per tentare di convincere il sindaco ad affidare, tra l’altro, il campo sportivo di Quarto ad Alfonso Cesarano, un “grande elettore” del consigliere. Cesarano, gestore di fatto di un’impresa di pompe funebri, sarebbe esponente di una famiglia legata al clan Polverino. De Robbio avrebbe promesso a Cesarano anche un intervento per nominare un assessore con delega al Cimitero e all’Urbanistica in grado di favorirlo nei suoi affari.
"la camorra infiltra anche il m5s" a me piu' che altro pare di vedere che l'unica mela marcia l'hanno cacciata a calci in culo. gli altri partiti allora che sono?
Eh insomma
M5S, scandalo intercettazioni a Quarto: la Camorra invita a votare i grillini
«Comincia a chiamarlo. Ha preso 890 voti, è il primo degli eletti. Noi ci siamo messi con chi vince, capito?». È il testo, svelato oggi da La Stampa, di una intercettazione telefonica del primo giugno 2015, tra il primo e secondo turno delle comunali di Quarto, comune in provincia di Napoli. A parlare è un imprenditore sospettato di legami col clan camorrista Polverino, Alfonso Cesarano, che dà indicazioni di appoggiare al ballottaggio il candidato a sindaco dei Cinque Stelle, Rosa Capuozzo: «Adesso si deve portare a votare chiunque esso sia, anche le vecchie di ottant'anni. Si devono portare là sopra, e devono mettere la X sul Movimento 5 Stelle». Al centro delle indagini il consigliere comunale Giovanni De Robbio, cacciato dal Movimento 5 Stelle dopo l'emergere dell'inchiesta del pm John Henry Woodcock. «L'assessore glielo diamo noi praticamente. E lui ci deve dare quello che noi abbiamo detto che ci deve dare. Ha preso accordi con noi. Dopo, così come lo abbiamo fatto salire così lo facciamo cadere», si legge in un'altra intercettazione pubblicata oggi dal quotidiano torinese.
Le reazioni del Pd. I commenti del Pd non si sono fatti attendere: «Le intercettazioni della procura di Napoli che mostrerebbero la decisione della camorra di influenzare le elezioni di Quarto a favore dei grillini, pongono qualche interrogativo pubblico», ha detto il vicesegretario dem, Debora Serracchiani, «Se le indiscrezioni fossero vere si tratterebbe di un caso gravissimo di inquinamento e condizionamento della criminalità organizzata. Di Maio e Fico a Quarto hanno fatto campagna elettorale a tappeto, dando lezioni di onestà. Credo sia quindi legittimo chiedere chiarimenti e spiegazioni».
«Quando segnalai che a Ostia i clan inneggiavano al M5S, Di Maio disse che mi dovevano ricoverare. Lo disse da Quarto, dove la camorra vota M5S». Così, in un tweet, il presidente del Pd Matteo Orfini si è soffermato sulla notizia.
Stessi toni per Ettore Rosato, capogruppo del Pd alla Camera: «Le notizie di intercettazioni sul voto alle comunali di Quarto che svelerebbero un sostegno dei clan camorristi alla candidata del M5s sono inquietanti. Un fatto gravissimo di inquinamento e condizionamento della criminalità organizzata. Chiediamo come sempre alla magistratura di andare fino in fondo nelle indagini e ai vertici del movimento grillino di chiarire la natura di quei rapporti con personaggi collusi con la malavita. Non è solo questione giudiziaria: i M5s volevano pure cambiare tutto, ma i metodi scelti sembrano i peggiori possibili».
La risposta M5S. A Quarto il M5S «ha espulso De Robbio prima ancora che fosse indagato ed oggi è parte lesa. Fa francamente ridere che sia il Pd, che con la mafia ci è andato a braccetto finora, a ergersi a cattedra morale della politica». Abbia la decenza di restare in silenzio». Così il M5S sul caso delle intercettazioni a Quarto.
«Fa francamente ridere che sia il Pd a ergersi a cattedra morale della politica, un partito che è persino stato in grado di sostenere un condannato come De Luca alla presidenza della Regione Campania in una lista-ammucchiata sostenuta da Ciriaco De Mita. Fa ridere sì, che sia il Pd, che oggi ha fatto della questione morale una reliquia, ad avanzare lezioni di trasparenza nei confronti dell'unica forza politica onesta e pulita, qual è il M5S», si legge nella nota del Movimento sulla vicenda della cittadina campana. «Per non parlare di Orfini - aggiungono i parlamentari pentastellati - colpevole non solo di aver trascinato Roma nel fosso, ma soprattutto di aver difeso fino all'ultimo l'ex presidente Pd di Ostia Andrea Tassone nonostante - come lui stesso dichiarò - avesse avuto contezza ben prima della magistratura dei suoi legami con i clan mafiosi del litorale.
«Dal 91 ad oggi circa un centinaio di Comuni, se non di più, sotto l'amministrazione di centrosinistra sono stati sciolti e commissariati per infiltrazioni mafiose ed hanno anche il coraggio di parlare, di dispensare lezioni di democrazia», rimarca ancora il M5S che, sulla vicenda Quarto, sottolinea: «La verità è che sono decenni che la mafia prova a infiltrarsi nella politica e quando ha incontrato Forza Italia e il Pd ci ha fatto affari, piazzando anche i suoi uomini in Parlamento. Quando ha provato ad avvicinarsi al M5S è stata messa alla porta. Questo è accaduto a Quarto, dove il M5S ha espulso De Robbio prima ancora che fosse indagato ed oggi è parte lesa. Questa è la grande differenza tra una forza di cittadini onesti e puliti come il 5 Stelle e la vecchia classe politica: noi - conclude la nota - camminiamo a testa alta, loro dovrebbero avere almeno la decenza di restare in silenzio».
Capuozzo: «Da intercettazioni visione distorta dei fatti». Secondo il sindaco di Quarto (Napoli) del M5S, Rosa Capuozzo, gli ultimi estratti delle intercettazioni telefoniche che la riguardano «non aggiungono nulla a quanto già letto nei giorni scorsi. Sono le stesse già note da 15 giorni. C'è solo una visione distorta dei fatti. Riguarda il campo sportivo di proprietà comunale. Ne abbiamo ripreso - sostiene interpellata dall'Ansa - la gestione non per affidarlo a privati ma per promuovere lo sport per il sociale».
Il campo sportivo era stato gestito negli ultimi anni dalla Nuova Quarto calcio per la legalità, sodalizio nato dopo le indagini della Dda di Napoli che avevano scoperto collusioni della vecchia società col clan Polverino. «Ci siamo mossi - dice la Capuozzo - nella direzione di creare una rete di associazioni che operano anche nel settore sociale. Con quote basse possono usufruire della struttura. Inoltre le società e le associazioni che accoglieranno casi di ragazzi indigenti, su indicazione dei nostri servizi sociali, potranno usufruire di ulteriori sconti. Ciò - aggiunge - per operare in senso sociale e puntare a togliere i ragazzi dalla strada». La Capuozzo insiste: «Sin dal primo momento ci siamo mossi in questa direzione non prendendo in considerazione un affidamento a privati».
sveliaaa
Quarto i 5Stelle sapevano del ricatto: "Ora zitti o saremo travolti". Ma prima il clan cercò il Pd
Il sindaco Capuozzo al capogruppo del Movimento, Nicolais: "Io posso reggere qualsiasi cosa ma non finire in galera per colpa di qualcun altro. Cosa devo aspettare io?". La risposta: "A me Fico ha detto: andate avanti tranquilli, quanto prima verrò"
"Io questa cosa la vedo enorme. Questa cosa ci cade addosso e ci distrugge". Il sindaco Rosa Capuozzo ascolta e chiosa: "Sì, questa cosa è enorme".
Sono parole profetiche quelle che emergono dagli ultimi atti dell'inchiesta sul voto di scambio e i ricatti tra i pentastellati a Quarto, epicentro del terremoto politico- giudiziario dei 5 Stelle. Altre 150 pagine depositate dal pm Henry John Woodcock con i procuratori aggiunti Filippo Beatrice e Giuseppe Borrelli. Carte da cui affiorano clamorose circostanze. Primo: il Movimento nazionale era pienamente consapevole, già dal 25 novembre, del ricatto esercitato sul sindaco dal consigliere Giovanni De Robbio e dell'inchiesta antimafia, e pensava di risolverla col "silenzio", in attesa delle istruzioni dai big.
Secondo: gli imprenditori vicini al clan che votavano per De Robbio e grillini, inizialmente, dovevano sostenere il consigliere uscente Pd Mario Ferro (nonostante il candidato sindaco democrat fosse invece un giovane del fronte antimafia, Francesco Dinacci). Ma le liste Pd, come noto, furono poi escluse per vizi di forma. Terzo: a Quarto i grillini si registravano a vicenda, e nelle perquisizioni di ieri si cercano i file segreti dei veleni.
mi pare che le cose che al momento emergono siano sostanzialmente: A) il sindaco è onesto B) la camorra ha fatto una scommessa e l'ha persa D) se fossi un camorrista quello che adesso vorrei è esattamente quello che i vertici del m5s chiedono, cioe' le dimissioni del sindaco.
Scusa questa da dove arriva?Quarto i 5Stelle sapevano del ricatto: "Ora zitti o saremo travolti". Ma prima il clan cercò il Pd
Il sindaco Capuozzo al capogruppo del Movimento, Nicolais: "Io posso reggere qualsiasi cosa ma non finire in galera per colpa di qualcun altro. Cosa devo aspettare io?". La risposta: "A me Fico ha detto: andate avanti tranquilli, quanto prima verrò"
"Io questa cosa la vedo enorme. Questa cosa ci cade addosso e ci distrugge". Il sindaco Rosa Capuozzo ascolta e chiosa: "Sì, questa cosa è enorme".
Sono parole profetiche quelle che emergono dagli ultimi atti dell'inchiesta sul voto di scambio e i ricatti tra i pentastellati a Quarto, epicentro del terremoto politico- giudiziario dei 5 Stelle. Altre 150 pagine depositate dal pm Henry John Woodcock con i procuratori aggiunti Filippo Beatrice e Giuseppe Borrelli. Carte da cui affiorano clamorose circostanze. Primo: il Movimento nazionale era pienamente consapevole, già dal 25 novembre, del ricatto esercitato sul sindaco dal consigliere Giovanni De Robbio e dell'inchiesta antimafia, e pensava di risolverla col "silenzio", in attesa delle istruzioni dai big.
Secondo: gli imprenditori vicini al clan che votavano per De Robbio e grillini, inizialmente, dovevano sostenere il consigliere uscente Pd Mario Ferro (nonostante il candidato sindaco democrat fosse invece un giovane del fronte antimafia, Francesco Dinacci). Ma le liste Pd, come noto, furono poi escluse per vizi di forma. Terzo: a Quarto i grillini si registravano a vicenda, e nelle perquisizioni di ieri si cercano i file segreti dei veleni.
Cmq mi sembra una discreta shitstorm, se fai il movimento duro e puro al primo caso come questo la paghi carissima
Repubblica.
Intanto hanno espulso il sindaco dal partito
Il sindaco di Quarto Rosa Capuozzo è stata espulsa dal Movimento Cinque Stelle. "Rosa Capuozzo è stata raggiunta da un provvedimento di espulsione per grave violazione dei suoi principi. Perché siamo il MoVimento 5 Stelle e non un Pd qualsiasi", si legge nel post sul blog del leader del Movimento, Beppe Grillo, che, dopo aver invocato le dimissioni del primo cittadino del comune flegreo ne ha annunciato stamane l'espulsione.
Non era Emack di Quarto?
Però non so se lo è tuttora, leggevo che doveva spostarsi a Brescia