ot per ot
pare che Daprelà abbia firmato per il Chievo ma a partire da giugno
dato che appena qualche giorno fa ha firmato con il Carpi, solo per i prossimi sei mesi direi quindi
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pare che Daprelà abbia firmato per il Chievo ma a partire da giugno
dato che appena qualche giorno fa ha firmato con il Carpi, solo per i prossimi sei mesi direi quindi
E Cerci quando firma per essere ricoverato al manicomio?
Le verità nascoste
Giornalista sportivo e scrittore. I suoi libri: “La vita è rotonda”, “Soianito”, “L’oro di Sheva”, “Calcinculo”, “La vita è una”, “Sembra facile”. Attualmente online l’ebook “La rivoluzione di Giuseppe” Gruppo Viator
08.01.2016 00:00 di Luca Serafini Twitter: @lucaserafini4 articolo letto 28536 volte
Riguardare il film di Milan-Bologna è specchiarsi fedelmente nel tempo trascorso tra il gennaio 2012 e quello appena incominciato. Squadra senza organizzazione, fatta salva la parentesi Seedorf, giocatori mediocri e senza personalità, fatte salve un paio di eccezioni, proprietà assente così come il pubblico sugli spalti di San Siro. Ieri il “Corriere della sera” indicava quest’ultimo quadriennio come quello relativo all’avvento di Barbara, additata come riferimento temporale rispetto all’inizio dello sfascio. Le colpe quindi sarebbero non più come sempre di uno dei 4 allenatori che si sono seduti sulla panchina rossonera in questi 4 anni, ma anche del co-amministratore delegato, non quello che dovrebbe occuparsi di gestione sportiva, bilanci e dintorni, ma quello (quella) che progetta stadi a Fantasyland, tratta con qualche sponsor, si intende di marketing. Del resto in attesa di scoprire le colpe dell’ufficio-stampa, dell’ufficio del personale e dei consulenti esterni, abbiamo scoperto che il più anziano di militanza tra gli amministratori delegati non si occupa più di nulla. Alle nostre 10 domande rivolte a Adriano Galliani una settimana fa da queste colonne, come risposta ci sono arrivate altrettante domande da tastieristi imbeccati, in cui veniamo interrogati se a conoscenza che le operazioni di mercato intelligenti vengano bloccate dall’alto e quelle insensate invece tutte avallate, che gli allenatori li sceglie Berlusconi, che lo stadio era una questione di famiglia e politica quindi Galliani non se sapeva nulla, che i bilanci sono affidati a studi professionali e del resto non è colpa di quello stesso ad se non ci sono più i ricavi provenienti dalle coppe europee. Tra le molte verità nascoste e bugie svelate di questo quadriennio, il peccato originale Tevez-Pato ha sicuramente una genesi svelata, così come quella odierna del rientro di Boateng che idealmente chiude il quadriennio medesimo: si tratta sempre e comunque di affari di famiglia in cui l’amore o almeno l’interesse per il Milan non c’entra più niente.
La verità nascosta di Milan-Bologna è che in qualsiasi altro momento ci sarebbe stato molto da recriminare, perché davvero a prescindere il pareggio sarebbe andato stretto ai rossoneri. Non si può però mistificare la sfortuna con verità nascoste crudamente, nuovamente smascherate domenica pomeriggio: sono stati Honda, Niang, Bacca e Cerci a far fare bella figura a Mirante sbagliando palle elementari. Il livello è mediocre. I talenti come Ninag fanno fatica a sbocciare, figurarsi a maturare. Ci sia consentito dire che persino Bonaventura allo scadere del primo tempo avrebbe avuto un paio di soluzioni più incisive del tiro sotto la traversa, ma Bonaventura per rendimento e personalità è una delle eccezioni di cui sopra e quindi non merita proprio di essere buttato nel pentolone. Tutte le molte occasioni rossonere sono state determinate da lampi individuali, un paio di quelle bolognesi da errori madornali pure individuali da parte del Milan, per il resto gli uno-due dei ragazzi di Donadoni sono parsi verbo nel silenzio del gioco di Sinisa. Riguardatevi la partita (se ne avete il fegato).
Non è solo colpa di Mihjalovic. Affatto. Non vi sono dubbi però che, a una squadra con l’elettroencefalogramma piatto sia tecnico che caratteriale, l’allenatore, non abbia saputo dare una scossa nemmeno con i cavi per la batteria. La verità nascosta dagli alibi Menez (era stato detto che sarebbe rientrato a novembre) e Balotelli (era stato detto a dicembre, ora dicono che appena guarito tornerà a Liverpool), dal ritorno di Boateng, dal contratto “a gettone” di Honda, dalle esclusioni di De Jong, Mexes, Luiz Adriano salvo spolveramento nevrotico e occasionale della naftalina dalle loro tute: queste in sala stampa non vengono mai spiegate. Né al sabato quando Mihajlovic si presenta in versione Miky Rourke con capello selvaggio e barba incolta, né alla domenica quando riveste ordinatamente il costume del gladiatore ferito, ma orgogliosamente pronto a battersi di nuovo nell’arena. A chiacchiere. Leoni nella sua arena non ce ne sono, soltanto qualche capra e diversi agnellini. Nella bella fattoria si tirano fuori carattere e orgoglio, rivelando verità nascoste, solo quando si parla in giapponese dall’altra parte del globo ogni volta che torna a casa. Per premio, si torna titolari all’Epifania in mancanza d’altro (mancanza d’altro? Ma non si era #ultracompetitivi e #apostocosì?). Fra un mese la gestione-Berlusconi compirà 30 anni: ne sono stati spesi 26 per un’epopea grandiosa e irripetibile, fondata sulle strategie, sui progetti e sulla comunicazione. L’ultimo quadriennio è invece farcito da idee confuse, interessi di bottega e farneticazioni di vario genere su obiettivi, valori, potenzialità. Minestrone in cui il silenzio di Barbara non può essere additato come causa né al limite come concausa, senza prima aver chiaramente elencato le colpe di Berlusconi a cominciare da quella di fruire ancora dell’oneroso operato di un dg fantasma. La verità nascosta su Mr.Bee non vale più nemmeno citarla, è sufficiente rimanere alle questioni di campo. La squadra è modesta e le scelte indicate per il mercatino di gennaio sono contraddittorie, spesso di nuovo offuscate da altre verità nascoste, a partire dalla girandola di nomi per il centrocampo.
La verità è che Mihajlovic dovrebbe dare seguito alle lamentele esternate in privato e dimettersi subito. La verità è che Galliani dovrebbe annunciare la stessa decisione per fine stagione e passare la mano, avendo a disposizione 5 mesi abbondanti per accordarsi sul dovuto. La verità è che Berlusconi dovrebbe affrettare le operazioni di cessione del club, indirizzandola a persone o gruppi credibili e geograficamente meno lontani. La verità è che quello stadio deserto è la risposta più assordante e civile a tutte le domande che svolazzano senza meta nei cieli di Arcore, Milanello e del Portello.
L'unica cosa che si può rimproverare a Serafini è che la merda non è cominciata 4 anni fa, ma ben prima. Direi 2008 almeno, con la parentesi 2011 che serviva per la campagna elettorale.
Fino al 2011 con Ibra comunque il Milan ha ottenuto dei risultati sportivi in linea con quelli economici. Che poi il modo di operare del Milan fosse cambiato dal 2008 in avanti è vero, però è un discorso già fatto da più parti. Dopo la champions il Milan avrebbe dovuto rinnovare tutto, probabilmente anche a livello societario però subito dopo non è facile
La madre di tutti le nostre colpe in realtà ha radici ben più profonde, da quando decidemmo negli anni d'oro di adagiarci sugli allori e non rinnovare la squadra.
Il Milan si é adagiato al portafoglio di Berlusconi. Fin quando poteva spendere a gogo Galliani portava giocatori forti, senza soldi infiniti...dovevano far altro ma "siamo la squadra piu titolata!!11!!" E si son drogati.
Sent from Outer Space
La madre di tutte le nostre colpe è non aver ancora accantonato l'AD.
Comunque
http://www.diavoltaire.com/vorrei-es...gianni-monaco/
É una cosa che succede più o meno a tutte le società vincenti, sopratutto quando i componenti del gruppo, i senatori, iniziano ad essere sazi.
Io vi lo diceeeevo! Io vi lo dicevo!
Ora leggo di Zapata
questo perchè bene o male per un po' di tempo giocatori vecchi e che non correvano ma con i piedi buoni erano rimasti in squadra. E in una serie A in lento disfacimento che vedeva l'inter unica dominatrice e una juve proveniente dalla B evidentemente era sufficiente per assicurarsi almeno qualche posto d'onore. Ma il mercato del rinnovo gli scarsi, compravendita dei parametri 0, e acquisto dei piedi buoni ma di 70 anni cominciò lì. E anche adesso la situazione è questa, tolti eventualmente gli acquisti dei piedi buoni vecchi e logori.Fino al 2011 con Ibra comunque il Milan ha ottenuto dei risultati sportivi in linea con quelli economici. Che poi il modo di operare del Milan fosse cambiato dal 2008 in avanti è vero, però è un discorso già fatto da più parti. Dopo la champions il Milan avrebbe dovuto rinnovare tutto, probabilmente anche a livello societario però subito dopo non è facile
Cerci nemmeno convocato
E manco Alex
Ultima modifica di Tavea; 08-01-16 alle 13:05:38
secondo me con cerci è successo qualcosa, perchè va bene tutto ma fuori per scelta tecnica per un gol mangiato mi pare troppo.
Ma cerci viene dato via no?
Sent from Outer Space
oddio per un gol mangiato è troppo, ma per aver giocato nmila partite di merda è pure troppo poco
Mi è uscito tra i video di youtube. Dieci anni fa.
Ma il Bayern era allenato da Sarri??
ma è magath pz