Samuele ha scritto dom, 09 luglio 2006 alle 17:26
Tanta passione e la forza della lucidità.
Thé Infré. E' buono qui e buono qui.
huuuuum huuuuuum Liptonaissstiii fenomenaaale
Samuele ha scritto dom, 09 luglio 2006 alle 17:26
Tanta passione e la forza della lucidità.
Thé Infré. E' buono qui e buono qui.
huuuuum huuuuuum Liptonaissstiii fenomenaaale
FottitiJimiBeck ha scritto dom, 09 luglio 2006 alle 19:30
Samuele ha scritto dom, 09 luglio 2006 alle 17:26
Tanta passione e la forza della lucidità.
Thé Infré. E' buono qui e buono qui.
huuuuum huuuuuum Liptonaissstiii fenomenaaale
specchio riflessoSamuele ha scritto lun, 10 luglio 2006 alle 01:27
Fottiti
-----------------------------------JimiBeck ha scritto lun, 19 giugno 2006 alle 18:09
cmq errata corrige, in linea di massima i più ignoranti di tutti sono batteristi e cantanti
quelli sì hai voglia a spiegargli le cose
entrambi si limitano al "suono" delle cose, senza sapere di cosa diavolo si sta trattando ... mortalmente pericolosi, seguire il consiglio di un batterista sulla composizione o sull'arrangiamento è la peggior cosa che possiate fare
io ve l'ho detto
P.S.
Poi è chiaro che nel mondo dei professionisti ci sono ottimi batteristi e ottimi cantanti.
MWAHAAHAHAHH!!Balzy
I cantanti sono la razza peggiore. Sono convinti che non serva saper cantare per cantare, che non servano lezioni.
Maledetti cantanti.
Tutto terribilmente vero! Sembrano stereotipi, ma sono cose che trovano un triste riscontro nel mondo musicale, anche e soprattutto nei cosiddetti ambienti "professionistici" e persino nella musica classica! (credete che i cantanti lirici sappiano qualcosa di musica? non sempre, non sempre....)
Quotolo.Hellhammer
secondo me i cantanti per diventare tali,devon prendere un minimo di lezioni per tirare fuori qualcosa di passabile,senza contare che la voce è lo strumento piu pericoloso se lo si usa senza criterio,rovinando irrimediabilmente le corde vocali...soprattutto se si canta roba che va parecchio alto o graffiata(magari pure senza riscaldamento adeugato...),inoltre tecniche come il vibrato è una cosa che ad un autodidatta difficilmente verrà bene(se mai ci riuscira),la respirazione pure,per non parlare del falsetto che quello davvero nn lo riusirà mai a mascherare a modo senza qualcuno che gli spiega come si fa..
lo stesso phil anselmo(cantante dei pantera),probabilmente la piu bella voce metal dei primi anni '90,se nn fosse stato un completo imbecille forse oggi riuscirebbe ancora a cantare cemetery gates...
In realtà la voce è insieme lo strumento più ovvio e più complesso. E' lo strumento più antico, quello originale, quello da cui nasce la musica, prima di ogni altra cosa, forse addirittura prima ancora delle percussioni; eppure è lo strumento più nascosto e difficile da capire.
Deve essere stato qualcosa di incredibile la prima volta che un nostro antenato ha intonato qualcosa col suo rozzo sistema fonatorio, senza sapere cosa stesse facendo e senza capire da cosa scaturisse la piacevolezza di quei suoni.
Più che altro nella musica classica è l'ambiente che da veramente fastidio... Si credono tutti degli dei, un elité della madonna...Kanjar ha scritto lun, 10 luglio 2006 alle 04:02
Tutto terribilmente vero! Sembrano stereotipi, ma sono cose che trovano un triste riscontro nel mondo musicale, anche e soprattutto nei cosiddetti ambienti "professionistici" e persino nella musica classica! (credete che i cantanti lirici sappiano qualcosa di musica? non sempre, non sempre....)
Branco di fessi...
seee vabbè, a parte il fare un unico fascio di tutta l'erba... è pur vero che i professori d'orchestra di musica ne capiscono, o no?
i cantanti lirici professionisti che ho conosciuto io, ne sanno a palla di tecnica (non solo vocale) ma anche armonia e solfeggio.
ahemm ... Valvola, al conservatorio di musica classica non si insegna armonia funzionale, quindi al massimo i cantanti lirici sanno distinguere ad orecchio terze, quinte e settime.Valvola Digitale ha scritto lun, 10 luglio 2006 alle 21:00
seee vabbè, a parte il fare un unico fascio di tutta l'erba... è pur vero che i professori d'orchestra di musica ne capiscono, o no?
i cantanti lirici professionisti che ho conosciuto io, ne sanno a palla di tecnica (non solo vocale) ma anche armonia e solfeggio.
Il conservatorio, e l'ambiente della musica classica in generale, mi ha deluso molto per questo e per l'assoluta chiusura mentale ... a meno di non aver studiato esplicitamente composizione dal conservatorio si esce come "meri" esecutori, senza nessuna nozione armonica utile ad alcunchè.
E anche avendo studiato composizione c'è un tale nozionismo e "quadramento" che uscirne come musicisti sani è davvero difficile ... se proprio si vuole fare dell'orchestrazione la propria ragione di vita, il mio consiglio è andare a studiare composizione per musica da film in America!
Per quanto la posizione sia estrema, ed a esprimerla sia Jimi, mi trovo in assoluto accordo.
Non è fare di tutta l'erba un fascio: è trovarmi di fronte ad ottimi esecutori che senza uno spartito non sapevano neanche farmi una scala, o gente in grado di solfeggiare con facilità spartiti molto complessi e che non conosceva le note che formavano la triade di Do maggiore.
Studiare jazz. A me, essere un mero esecutore non interessa: metto su un disco, piuttosto che sentirmi proporre una versione mediocre e incespicante di un capolavoro. Preferisco comporlo io.
ma vedi dove devi andare che se te lo dico io ti offendiMorandar ha scritto lun, 10 luglio 2006 alle 22:24
Per quanto la posizione sia estrema, ed a esprimerla sia Jimi, mi trovo in assoluto accordo.
Ora non usciamo fuori dai gangheri per piacere....Black Tiger ha scritto lun, 10 luglio 2006 alle 18:17
Più che altro nella musica classica è l'ambiente che da veramente fastidio... Si credono tutti degli dei, un elité della madonna...Kanjar ha scritto lun, 10 luglio 2006 alle 04:02
Tutto terribilmente vero! Sembrano stereotipi, ma sono cose che trovano un triste riscontro nel mondo musicale, anche e soprattutto nei cosiddetti ambienti "professionistici" e persino nella musica classica! (credete che i cantanti lirici sappiano qualcosa di musica? non sempre, non sempre....)
Branco di fessi...
altrimenti ti vengo a dire che i rockettari sono tutti ignoranti, drogati e satanisti...
...
.......
...e poi c'era la marmotta che confezionava la cioccolata!
Ma dai, siamo seri!
E' invece purtroppo vero quanto riporta Jimi: nei conservatori si respira aria di chiusura mentale, di ignoranza, di arroganza, di nozionismo, di antiintelligenza, di anticultura, di dottrinale misticismo... è uno schifo.
E questo non significa che chi frequenta i conservatori sia arrogante o ignorante.
Io frequento il conservatorio
Io vorrei diventare un musicista "classico" (ma a me piace la "MUSICA", tutta).
Ho conosciuto fior fior di dj, pianobaristi, rockettari che erano di una arroganza immensa, e non avevano un decimo della conoscenza musicale dei miei amici del conservatorio; questo non significa che da ciò io possa dare un giudizio sui rockettari o sui pianobaristi (ma, in fondo, in fondo alla mia anima di cantante lirico, batte un cuore rock).
Se non è ignoranza e arroganza allora che cos'è???Kanjar ha scritto mar, 11 luglio 2006 alle 02:51
E' invece purtroppo vero quanto riporta Jimi: nei conservatori si respira aria di chiusura mentale, di ignoranza, di arroganza, di nozionismo, di antiintelligenza, di anticultura, di dottrinale misticismo... è uno schifo.
E questo non significa che chi frequenta i conservatori sia arrogante o ignorante.
Purtroppo ho conosciuto diverse persone che fanno della musica classica la loro professione, ed erano TUTTI così...
Purtroppo in certi ambienti si viene educati in questo modo... E gli altri si adeguano...
Come al solito l'educazione la si impara vivendo nel mondo reale, non in una realtà virtuale edulcorata.
E se uno volesse comporre brani, ma non brani jazz nè di quella derivazione?Morandar ha scritto lun, 10 luglio 2006 alle 22:24
Studiare jazz. A me, essere un mero esecutore non interessa: metto su un disco, piuttosto che sentirmi proporre una versione mediocre e incespicante di un capolavoro. Preferisco comporlo io.
supponiamo che io voglia comporre brani per orchestra orientati a dei film: studio jazz?
Painter non si studia Jazz necessariamente per fare Jazz , studiare Jazz è una forma mentis che ti porta a conoscere tutte, e dico tutte, le applicazioni dell'armonia funzionale.DreamPainter ha scritto mar, 11 luglio 2006 alle 20:08
E se uno volesse comporre brani, ma non brani jazz nè di quella derivazione?Morandar ha scritto lun, 10 luglio 2006 alle 22:24
Studiare jazz. A me, essere un mero esecutore non interessa: metto su un disco, piuttosto che sentirmi proporre una versione mediocre e incespicante di un capolavoro. Preferisco comporlo io.
supponiamo che io voglia comporre brani per orchestra orientati a dei film: studio jazz?
Si potrebbe dire "studiare armonia", ma si dice studiare Jazz, per non confonderlo con il normale studio dell'armonia che si fa appunto nei conservatori.
Si aggiunga che nella musica classica (quella fino alla fine del '900, che poi è la musica classica che si studia nei conservatori ... che palle)(magari insegnassero Ravel comincerebbero a capire qualcosa ) raramente si armonizza a più di 4 voci, mentre nel Jazz si armonizza fino al 13° grado.
Poi una volta che sai quello che ti serve ci fai quello che ti pare, guarda Frank Zappa!!!
Se sei però veramente interessato alla musica orchestrale da film ti conviene fare studi specifici in quella direzione, anche perchè devi sapere tutte le chiavi, conoscere i limiti e i pregi di tutti gli strumenti, saper organizzare le sezioni, conoscere le tecniche di ogni strumento (ad esempio per il violino ci sono staccato, pizzicato, legato ecc ecc, e suppongo ci siano anche per gli ottoni, i legni e quant'altro).
In più, cosa molto importante, studiando composizione per colonne sonore si imparano alcuni movimenti "comuni" come suspance, fuga, quiet, marce militari, musica etnica ecc ecc
Insomma dovresti appendere la chitarra al chiodo in favore di anni studio e cataste di fogli pentagrammati
Non sono i frequentatori dei conservatori ad essere ignoranti ed arroganti, mi pare chiaro. Sono gli inservienti, i maestri, i direttori, le maestranze di vario livello.Black Tiger ha scritto mar, 11 luglio 2006 alle 10:38
Se non è ignoranza e arroganza allora che cos'è???Kanjar ha scritto mar, 11 luglio 2006 alle 02:51
E' invece purtroppo vero quanto riporta Jimi: nei conservatori si respira aria di chiusura mentale, di ignoranza, di arroganza, di nozionismo, di antiintelligenza, di anticultura, di dottrinale misticismo... è uno schifo.
E questo non significa che chi frequenta i conservatori sia arrogante o ignorante.
Purtroppo ho conosciuto diverse persone che fanno della musica classica la loro professione, ed erano TUTTI così...
Purtroppo in certi ambienti si viene educati in questo modo... E gli altri si adeguano...
Io di persone che fanno della musica la loro professione ne ho conosciute a bizzeffe, e la concentrazione di arroganza era talmente inferiore a quella di ignorantissimi pianobaristi da far venire la pelle d'oca (perché i pianobaristi che ho conosciuto io non hai mai studiato 5 ore al giorno per 15 anni di fila, sai?).
Al solito, si fa di tutta l'erba un fascio, vuoi per mancata conoscenza, vuoi per invidia, vuoi perché non si ha niente di meglio da fare, o perché non si è mai buttato il sangue su uno strumento.
beh, io l'ambiente del conservatorio ce l'ho perfettamente presente, ma parlavo di cantanti lirici, perchè mi tiri fuori un discorso che c'entra solo in parte? Mica penserai che un diplomino al conservatorio ti faccia entrare in un teatro lirico, speroJimiBeck ha scritto lun, 10 luglio 2006 alle 21:55
ahemm ... Valvola, al conservatorio di musica classica non si insegna armonia funzionale, quindi al massimo i cantanti lirici sanno distinguere ad orecchio terze, quinte e settime.
Il conservatorio, e l'ambiente della musica classica in generale, mi ha deluso molto per questo e per l'assoluta chiusura mentale ... a meno di non aver studiato esplicitamente composizione dal conservatorio si esce come "meri" esecutori, senza nessuna nozione armonica utile ad alcunchè.
Un conto è diventare compositori, si fa un certo percorso, un conto è diventare esecutori, se ne fa un altro.
Amici io sono fortunato o un collega apassionatissimo e che si è impegnato a darmi le nozioni di bse x la chitarra , lui suona quella acustica ( credo classica , scusate se sbaglio la definizione ) e quella elettrica , non vedo l'ora di iniziare ^^
Jimi fatti meno pippe e bevi meno thè infrè
D'accordissimo con quanto detto da Kanjar finora.
a parte che io bevo solo Lipton (Dan Peterson rules) ... ma Kanjar ha solo confermato quello che ho detto iouccio ha scritto mer, 19 luglio 2006 alle 01:59
Jimi fatti meno pippe e bevi meno thè infrè
D'accordissimo con quanto detto da Kanjar finora.
Uccio lo so che stai mettendo su un comitato anti-jimi