Ronin ha scritto ven, 21 luglio 2006 alle 08:50
dare una risposta non è così semplice perchè (e chi si occupa di condizionamento dell'aria come me lo sa...) per quel che riguarda il caldo il concetto di capacità termica (e quindi di accumulo) è fondamentale.
Sull'equatore le 12, quando il sole è a perpendicolo, sono il momento in cui il sole scalda di più, ma non necessariamente quello in cui la temperatura è più alta.
bisogna vedere le cose in termini di ciclo: il pianeta (inteso come somma di terreno, atmosfera e oggetti vari, come le case dove viviamo) ha una sua capacità di smaltire il calore ricevuto; nel corso della giornata l'apporto del sole è in certe ore maggiore di questa capacità (e allora il pianeta, o meglio la sua parte esposta, si riscalda) e in certe ore minore (e allora si raffredda, com'è ovvio di notte, ma anche dopo una certa ora, diciamo le 18.00).
sicchè l'ora più calda non è quella in cui l'apporto solare è massimo, ma l'ultima della giornata in cui l'apporto solare è maggiore della "capacità di raffreddarsi" dell'ambiente (cioè l'ultima in cui esso si trova in fase di riscaldamento: subito dopo inizia il raffreddamento, e il caldo sarà minore);
Quindi tipicamente l'ora più calda in estate è più tardi rispetto all'inverno (diciamo le 15.00 invece delle 13.00, così a spanne).
Tutto ciò naturalmente vale se supponiamo di non esporci all'irraggiamento solare diretto: è chiaro che se siamo in spiaggia, o cmq al sole, subiamo direttamente l'effetto dei suoi raggi e quindi l'ora più calda è quella in cui tale effetto è massimo