Interessante l'articolo pubblicato oggi su Sunspot.net, nel quale il giornalista ci spiega come i publisher e gli sviluppatori si stiano sempre più orientando verso titoli appetibili anche alle ragazze, e non solo a noi maschiacci. Secondo una statistica della Entertainment Software Association, infatti, il ventisei per cento dei videogiocatori sono donne che hanno più di diciotto anni, mentre il dodici per cento ha tra i sei e i diciassette anni. I maschi maggiorenni sono il trentotto per cento, una percentuale rilevante ma che non si può certo definire schiacciante.
Cominciano timidamente anche da noi a far capolino, su magazine femminili o comunque "di massa", pubblicità di grossi nomi come la Sony espressamente pensate per il pubblico femminile. Sono finiti i tempi delle ragazze che giocano solo a Frogger o Puzzle Bobble? Parrebbe proprio di sì: fermo restando che i titoli cosiddetti "violenti" rimangono appannaggio quasi esclusivo dei maschietti, il moltiplicarsi di giochi meno sanguinolenti, in particolare tra i MMORPG (There, Sims Online...), aumenta l'interesse anche delle signorine. Il mio è un caso felice, probabilmente raro ma sicuramente esemplare: la consorte è appassionata di videogiochi, passa un sacco di tempo a giocare a Civilization, ha una grande passione per The Sims e Zookeeper, e mi guarda perplessa quando mi esalto per un frag a UT o per una gara vinta a NFS: Underground. E voi, come siete messi?