Su EvilAvatar è comparso un articolo infuocato contro Ubisoft e la sua ultima patch per Raven Shield che, una volta installata, si preoccuperebbe di controllare il PC alla ricerca di programmi per i drive virtuali (Daemon Tools, CloneCD, Alcohol 120%). Nel caso che ne venga trovato uno installato (non necessariamente in esecuzione), il gioco si rifiuta di partire, anche se il CD originale è effettivamente inserito all'interno del lettore. L'unico modo per far ripartire il gioco è disinstallare questi programmi che, nella maggior parte dei casi, servono per far girare le ISO dei giochi pirata scaricati dalla rete.
Senza bisogno di masterizzarsi alcunchè, si simula sul PC un'unità ottica virtuale, si monta l'immagine del disco, e il computer la vede come un vero CD. Se quello che scrive EvilAvatar è vero, la mossa di Ubisoft va letta come una dichiarazione di guerra alla pirateria, ma lascia aperti alcuni dubbi circa la liceità di un simile gesto, che di fatto va a ficcanasare senza permesso nel proprio PC. Sarebbe un brutto, anzi pessimo precedente... Aspettiamo la risposta di Ubisoft, a questo punto.
A proposito: oggi DooM compie dieci anni. Pazzesco... La cosa mi fa sentire tremendamente vecchio, ma in compenso mi è venuta una gran voglia di rigiocarci, cosa che farò senza dubbio più tardi...