Ne ho parlato perchè, personalmente, ci trovo alcune cose in comune, e meno con altri film di De Palma.Secondo me è abbastanza inutile continuare a parlare di L.A. Confidential. Avrebbe più senso parlare di altri film di De Palma, forse, ma non vedo il senso di parlare di "altri adattamenti di altri libri dello scrittore che ha scritto il libro da cui è stato tratto questo film".
Senza contare poi che L.A. Confidential è un buon film, ma non certo un capolavoro.
Tutto qui.
Poi su L.A. Confidential non concordiamo affatto dato che io l'ho trovato davvero un gran film.
Ma questa è altra storia
Ah sì? Be', ti sbagli! ( )
Su questo non sono molto d'accordo io. Non vedo niente di male nel voler fare un genere alla propria maniera, anzi lo approvo. E' vero, non somiglia ai film di Huston et similia, somiglia ai film di De Palma. E' un noir visto con l'occhio (freddo e distaccato, indubbiamente) di Brian De Palma, e girato con lo stile (barocco e per nulla alla Huston et similia) di Brian De Palma. In questo mi sembra coerente.rimprovero il voler rifare un genere del quale non si accettano tutti i tratti caratteristici.Questo film non assomiglia neanche lontanamente a quei film che il genere noir lo inventarono (mi vengono in mente i primi huston o hawks)
Sai che palle se tutti facessero film allo stesso modo? Se i film di avventura, per esempio, si facessero ancora come "quelli che il genere lo inventarono", tipo il Robin Hood del 1938 con Errol Flynn?
Per citare un autore che è nelle sale in questo periodo, anche il mio diletto Michael Mann rivede i generi a modo suo, tanto che nel suo caso non mi pare fuori luogo parlare di film "noir d'azione" (definizione azzardata, forse, ma in fondo calzante). Accetta e non accetta allo stesso tempo le regole dei film noir e dei film d'azione, le fa sue e le rinnova insieme, ottenendo risultati "alla Michael Mann".
Quindi non mi sembra un dramma se Black Dahlia non rispetta in toto i canoni dei '40s e sembra un film di Brian De Palma invece che di Howard Hawks.
Ma la rilettura dei generi è una delle operazioni che prediligo quindi il problema non è questo.Il paragone con mann non c'azzecca nulla e ti spiego perchè.Mann ha reinventato un genere e lo ha plasmato a modo suo, non dimentica i film d'azione che lo hanno preceduto ma non ha mai avuto intenzione di rifarsi a loro.De palma ha voluto fare un film che assomigliasse chiaramente a "quei" noir, senza avere il coraggio di seguirli fino in fondo (tutte quelle voci fuori campo ne sono un esempio).Mettendoci del suo, è inconfondibile il suo stile, ma restando (in)fedele al genere noir, con l'accezione più classica che possiamo dargli.
Uhm... Sì, messo così è sensato. A questo punto direi che abbiamo notato più o meno la stessa cosa, però tu non la condividi e io sì.Ma la rilettura dei generi è una delle operazioni che prediligo quindi il problema non è questo.Il paragone con mann non c'azzecca nulla e ti spiego perchè.Mann ha reinventato un genere e lo ha plasmato a modo suo, non dimentica i film d'azione che lo hanno preceduto ma non ha mai avuto intenzione di rifarsi a loro.De palma ha voluto fare un film che assomigliasse chiaramente a "quei" noir, senza avere il coraggio di seguirli fino in fondo (tutte quelle voci fuori campo ne sono un esempio).Mettendoci del suo, è inconfondibile il suo stile, ma restando (in)fedele al genere noir, con l'accezione più classica che possiamo dargli.
Ho azzurrato l'avatar :-) E a breve cambierò anche la firma(mi rinnovo dopo un luuungo periodo di assenza forzata dal forum)
Mah, non so, a me pare che l'angoscia e l'ossessione sia qui molto più raccontata che vissuta, e tra le tante cose che non funzionano una delle maggiori mi sembra sia proprio il tono.
il film e' visiviamente bello, belle le scene d'azione, troppo incasianta la storia e con qualche forzatura di troppo. Il film parte molto bene ma si affloscia nella parte finale.
qualcuno poi mi potrebbe spiegare perche':
Spoiler:il personaggio di Aaron Eckhart cade in paranoia nel secondo tempo?
A mio modestissimo avviso il punto debole del film è proprio negli attori: Hartnett è dipinto da molti come rivelazione, ma a me continua a sembrare bamboccesco e monoespressivo... Eckart non è male, ma non è assolutamente credibile come ex-peso massimo. La Swank dovrebbe essere una sosia della "Dalia Nera" ma non ci somiglia per niente...
Continuo a farmi delle grasse risate ogni volta che leggo che qualcuno ha trovato la trama troppo complicata.
Sui dui attori non concordo, ma è un'opinione.A mio modestissimo avviso il punto debole del film è proprio negli attori: Hartnett è dipinto da molti come rivelazione, ma a me continua a sembrare bamboccesco e monoespressivo... Eckart non è male, ma non è assolutamente credibile come ex-peso massimo. La Swank dovrebbe essere una sosia della "Dalia Nera" ma non ci somiglia per niente...
Per quello che dici sulla Swank, in realtà la somiglianza con la Dalia Nera di cui si parla non è nel viso o nei lineamenti, è perchè si veste di nero, sono ambigue entrambe eccetera, insomma negli atteggiamenti.
Edit: sia Bleichert che Blanchard (Hartnett/Eckhart) nel film sono pesi medi, non massimi. Hartnett poi parla espressamente di pesi medioleggeri, che dice essere la sua categoria ideale.
Ultima modifica di voorhees; 06-10-06 alle 09:43:01
Na chiavica, avvertite la sciarelli che qui abbiamo perso de palma. I piani sequenza son belli quando sono misurati, questo è virtuosismo che fa rimpiangere la camera fissa di de oliveira. E poi la soggettiva, mio dio.. tutto ma la soggettiva no! La storia, vabbè quella era meglio fosse rimasta nel libro, i take 2 la sapevano molto più lunga di ellroy. Evito pietosamente di pronunciarmi sul casting (l'hanno fatto fare a jackie chan?), solo due sembrano in ruolo ovvero eckhart (ma si perde per strada un po' troppo presto) e la kirshner (ma non vale, si vede tre minuti in tutto). Tutto sommato è un noir molto volatile, si fa dimenticare talmente facilmente che neppure ricordo più di cosa parlava.
Uff... E' sempre un dolore dover dire a qualcuno che non capisce nienteNa chiavica, avvertite la sciarelli che qui abbiamo perso de palma. I piani sequenza son belli quando sono misurati, questo è virtuosismo che fa rimpiangere la camera fissa di de oliveira. E poi la soggettiva, mio dio.. tutto ma la soggettiva no! La storia, vabbè quella era meglio fosse rimasta nel libro, i take 2 la sapevano molto più lunga di ellroy. Evito pietosamente di pronunciarmi sul casting (l'hanno fatto fare a jackie chan?), solo due sembrano in ruolo ovvero eckhart (ma si perde per strada un po' troppo presto) e la kirshner (ma non vale, si vede tre minuti in tutto). Tutto sommato è un noir molto volatile, si fa dimenticare talmente facilmente che neppure ricordo più di cosa parlava.
ps. Niente repliche a questo messagio palesemente ironico
Come forse è stato già detto ricorda molto quei film americani in bianco e nero stile Bogart e simili , un continuo e lento crescendo che ,non essendo abituato al genere ,mi ha annoiato per i primi 2/3. Gli attori ,tutti, mi hanno fatto a dir poco schifo , oltre a recitare male non avevano neanche la faccia adatta per questo genere , gli unici picchi di attenzione sono state le mie erezioni made from Scarlett .Il finale oltre a spiegare molte cose è molto più eccitante , un finale psico splatter non proprio di quel genere di storie ma anche qui non raggiunge chi sa che livelli nella recitazione ,regia o dialoghi . Deludente soprattutto visto che è firmato DePalma .