matteosister ha scritto gio, 26 febbraio 2004 alle 12:38
keiser ha scritto gio, 26 febbraio 2004 alle 11:04
sebbene lo stipendio di un programmatore consenta di vivere un po' (non tanto) al di sopra della media nazionale, è pur vero che le cifre, paragonate a quelle di americani e inglesi, sono di gran lunga inferiori. Questo spiega la volontà dei grossi publisher di investire su di loro
Come al solito facciamo sempre gli avvoltoi...e pensare che l'africa è messa anche peggio. Avremo mai un mondo equo? Dove il salario minimo sarà garantito e i pochi paesi ricchi non potranno marciare sull'arretratezza dei poveri. Penso di no, anche perchè il sistema non funzionerebbe più.
Ma va bene no? E giusto che un programmatore dell'est faccia fatica a sbarcare il lunario, mentre qui i sedicenni si lamentano del costo dei videogiochi. Va bene così, continuiamo a sfruttare a nostro favore questa diversità finchè dura. Ma non lamentiamoci dei separatisti e del terrorismo...