Mentre continuano inarrestabili le polemiche sul decreto Urbani (è stata messa online anche una petizione di dissenso, già firmata da 16.000 persone, sul sito http://no-urbani.plugs.it), giungono nuove ed interessanti notizie relativamente a BitTorrent, il nuovo protocollo peer-to-peer che sta andando per la maggiore in quest'ultimo periodo, e che è già ampiamente utilizzato come protocollo di condivisione in numerosi progetti open source - vedi importanti distribuzioni Linux come Mandrake o Knoppix, ma immagino ce ne siano molte altre. A dare sostegno a BitTorrent ci si mettono anche le software house come la Blizzard, non propriamente un piccolo studio indipendente e squattrinato, che ha deciso di rilasciare la versione beta di World of Warcraft tramite BT, cosa che permetterà una più capillare diffusione del gioco e un notevole risparmio di banda (e quindi di denaro) per la software house. Ma non è l'unico caso, anzi: pensate che la Valve, qualche settimana fa, ha messo sotto contratto Bram Cohen, l'inventore del BitTorrent, nel tentativo di risollevare le sorti del suo contestato servizio di download Steam. Sarà interessante, a questo punto, vedere cosa succederà. Per il momento, quello che si va delineando è il primo, vero tentativo di riscatto del P2P, fino ad oggi considerato solo nell'ambito della pirateria. Speriamo solo che non venga soffocato da leggi miopi come quella proposta nei giorni scorsi...