e' politica perche' nel mondo reale e' difficile trovare persone che si pronuncino contro casi eclatanti come quelli di Welby. Nessuna persona normale e' in grado di (e trova sensato) sottilizzare troppo sulla distinzione fra accanimento terapeutico ed eutanasia passiva. Anche chi non vorrebbe mai che fosse staccata la sua spina trova difficile dire che bisogna imporre lo stesso ad altri, in genere. Ho parlato persino religiosi (parlo di preti e suore) che cautamente ma anche no consideravano come sensata l'idea di affidarsi in ultima analisi alle mani di Dio, che forse prolungare artificialmente quella che in natura sarebbe solo un'agonia non e' cio' che Dio vuole. Persone che la pensino diversamente, in questi casi estremi, bisogna cercarle col lanternino, fra quelli che hanno studiato abbastanza da riuscire a fare sottilissimi distinguo ma senza aver aperto la loro mente neanche un poco.