Il primo aprile scorso il motore di ricerca più famoso ed utilizzato del mondo ha presentato il suo servizio di posta elettronica basato su web, chiamato con poca originalità Gmail, ma che si preannuncia veramente interessante e per certi versi "rivoluzionario", per almeno quattro motivi. E non si tratta di un pesce d'aprile, come la curiosa coincidenza di date poteva far pensare inizialmente. Il primo motivo è che Google è nella sua essenzialità e semplicità una delle realtà più solide e importanti nel mare tempestoso di Internet, e le iniziative che partono da qui meritano, secondo me, di essere almeno segnalate.
Il secondo è che il servizio sarà completamente gratuito, ponendosi in netto contrasto con le scelte di altre società. Anche in questo caso, la capacità di Google di "fare tendenza" (sic) sarà uno dei fattori chiave del successo - o meno - dell'iniziativa. Terzo, lo spazio disponibile per conservare i propri messaggi sarà di un GIGABYTE, un valore spropositatamente superiore ai pochi mega solitamente disponibili ma - se ci pensate bene - del tutto ragionevole. Ultimo, ma non per questo meno importante, i messaggi saranno catalogati dallo stesso Google, e la ricerca al loro interno avverrà in maniera comoda e veloce come avviene oggi con le pagine web. Attualmente il servizio è in fase di "beta testing", e sto provando a farmi attivare un account... Vi farò sapere come va. Buon inizio di settimana a tutti!
A proposito: come avrete notato, sono tornato dalla settimana di vacanza sicula! Per la curiosità dei due o tre cui gliene frega qualcosa, sappiate che i due principali obiettivi della vacanza (riposarsi ALLA GRANDE e ritemprare i polmoni della piccola Sara) sono stati centrati alla grande. Per il resto, vi dico solo che la definizione di nuvola fantozziana è diventata ormai obsoleta, e negli anni a venire dovrà essere sostituita dalla nuvola todeskazzi, che colpisce indistintamente e con violenza inaudita ogni località nella quale il valore medio delle precipitazioni non supera il mezzo millimetro l'anno. Gli abitanti del paesello siculo erano più increduli di noi: a loro memoria era da ANNI che non si vedeva tanta pioggia tutta insieme, men che meno in questa stagione... vabbè.