Tra i tanti termini che diventano ogni giorno obsoleti credo possa ormai inserirsi quello di notebook, o come preferiamo chiamarli noi, portatili, che ormai di portatile non hanno praticamente più nulla, con quei maxischermi da 16 e passa pollici e un peso che si aggira sui tre/quattro chili, cui si deve aggiungere tutta una serie di ammenicoli che non possono lasciati a casa: trasformatore, mouse, floppy esterno, il tutto in una borsona spesso assai voluminosa. Diciamo che - al solito - ci stiamo abituando bene, e quello che tre o quattro anni fa poteva essere considerato facilmente trasportabile, oggi sia quasi insostenibile da portare con sè.
Gli attuali notebook stanno sempre più assumendo la funzione di "desktop replacement", l'ideale per chi ha esigenza di contenere lo spazio occupato dal computer in casa e desidera una maggiore flessibilità nella sua collocazione. Per chi invece è alla ricerca di uno strumento da portare durante un viaggio di lavoro o dove gli pare (in treno, in vacanza...), i palmari rappresentano una soluzione comoda ma spesso limitante, per gli intrinsechi limiti della loro interfaccia di input. In un mercato in cui ogno vuoto dev'essere immediatamente colmato, ecco fare la loro comparsa i primi miniportatili (non so come altro definirli), poco più grandi di un foglio A5, dei veri e propri notebook in miniatura (qui e qui ne trovate un paio), del peso di un chilo e mezzo o giù di lì, anche se rimane il problema di tutte le appendici da portarsi appresso... Così a caldo mi paiono proprio lo strumento ideale per chi si muove spesso, un gadget sul quale cercherò di mettere le mani non appena i prezzi si faranno più accessibili (adesso stanno a qualcosa come 3000 euro, una cifra ridicolmente alta).
Ehi, mi rendo conto ora che è la vigilia di Pasqua! Questo vuol dire che ci si rileggerà nuovamente martedì! Festeggiate a dovere, mi raccomando! Buon fine settimana e buona Pasqua a tutti!