Stando ad un articolo pubblicato ieri sul New York Times, Peter "Lord of the Rings" Jackson, avrebbe firmato un accordo con Ubisoft per poter collaborare strettamente con il team di sviluppo che si occuperà della conversione videoludica del suo prossimo e ambizioso progetto (nonchè ossessione personale di Jackson), il film su King Kong. Il videogioco tratto dal libro di Tolkien si è classificato ultimo nella top ten americana dei titoli più venduti lo scorso anno, cosa che non è evidentemente andata giù al regista neozelandese, intenzionato a seguire più da vicino il nuovo progetto. Nell'accordo è prevista anche una equa divisione dei dividendi legati alle vendite.
Quello di Jackson è solo l'ultimo dei grossi nomi di Hollywood che ultimamente stanno interessandosi in maniera più che attiva ai videogame: dopo i fratelli Wachowski e Ridley Scott, anche John Woo ha deciso di lanciarsi in quest'avventura con un film tratto da Metroid. Qualche malizioso ha commentato che questa sinergia sempre più stretta tra film e videogiochi, sebbene non sia necessariamente un male, potrebbe avere dei risvolti negativi. In primis, il fatto che questa gente sia abituata ad essere pagata un sacco di soldi, cosa che potrebbe incidere non poco sul costo dello sviluppo di un gioco, e in ultima istanza sul prezzo finale.
E voi, che cosa ne pensate? Fa più male o bene l'arrivo dei grossi calibri di Hollywood in questo settore?